Buonasera, ho 50 anni e sono nella fase della perimenopausa, con sbalzi di ciclo mestruale, accumulo

11 risposte
Buonasera, ho 50 anni e sono nella fase della perimenopausa, con sbalzi di ciclo mestruale, accumulo di ritenzione e cellulite nonostante mi alleni in palestra 5 volte a settimana.... Peso 58,5 ... Unico problema carenza di ferro che sto curando con integratori..... Sono attenta all'alimentazione anche se ogni tanto eccedo con i dolci.... Cosa posso fare?
Grazie
Dr. Riccardo Vari
Nutrizionista, Dietologo, Medico di medicina generale
Roma
Buonasera.
L’eccesso calorico, in senso stretto, non può mai essere escluso a priori, perché l’aumento di tessuto adiposo richiede sempre un bilancio energetico positivo. Tuttavia, nel suo caso specifico, alcuni elementi fanno pensare che non sia l’unico fattore in gioco: il peso è nella norma, l’attività fisica è regolare e l’attenzione all’alimentazione è già presente.

Nella perimenopausa può accadere che, anche senza un vero aumento di peso o di calorie introdotte, cambino la distribuzione dei liquidi e dei tessuti, con maggiore ritenzione e una diversa risposta del sottocute. Questo può dare la sensazione di “accumulo” o cellulite, pur in assenza di un reale incremento di massa grassa.

Per questo motivo è importante non concentrarsi su un solo aspetto. Da una parte ha senso verificare che l’introito calorico sia adeguato alla fase attuale della vita, dall’altra è utile valutare fattori che in questo periodo incidono molto, come l’assetto ormonale e lo stato del ferro. Nel suo caso, ad esempio, per capire se l’integrazione marziale è sufficiente servono dati completi come sideremia, ferritina, transferrina ed emocromo, perché una carenza non completamente corretta può influenzare energia, recupero e risposta all’allenamento.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.

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Dr. Lorenzo Signorini
Nutrizionista, Nefrologo, Medico di medicina generale
Verona
Buonasera. Può continuare con le integrazioni marziali e controllare il dato di assetto ferrico ed emocromo a distanza di due mesi. Per le problematiche relative ad accumulo di liquidi, una valida norma generale è quella di ridurre l'apporto di sodio e di zuccheri semplici. Cordiali saluti
Dott. Michele Saibene
Dietista, Nutrizionista
Cassano Magnago
Buonasera,

quello che racconta è molto frequente in perimenopausa: gli ormoni possono diventare più “altalenanti” e questo può tradursi in variazioni di ciclo, maggiore ritenzione idrica, gonfiore e una distribuzione del grasso un po’ diversa, anche se si fa attività fisica con costanza.
Ci sono almeno tre fattori che possono sovrapporsi nel suo caso specifico:

Allenamento intenso + recupero: 5 allenamenti a settimana vanno benissimo, ma se il recupero non è adeguato (sonno, stress, carichi sempre alti), il corpo può “trattenere” più liquidi e aumentare la sensazione di pesantezza.
Ferro basso: anche quando si integra, finché le scorte non risalgono davvero, può esserci più stanchezza e una peggior tolleranza allo sforzo (e talvolta più “fame nervosa” o voglia di zuccheri). Vale la pena monitorare l’andamento con gli esami e capire perché si è creato il deficit.

Alimentazione “giusta” ma non adatta a questa fase: spesso non serve mangiare “più pulito”, ma distribuire meglio grassi, carboidrati, proteine e fibre, curare idratazione e il rapporto sodio/potassio.

Parlare con un esperto può aiutarla a modificare alcuni aspetti legati all'alimentazione, approfondendo alcuni aspetti non citati nella sua domanda.

Per qualsiasi dubbio la invito a contattarmi privatamente.

Cordiali saluti,

Dott. Michele Saibene
Buonasera,
i disturbi che descrive sono piuttosto comuni nel periodo della perimenopausa e non indicano che stia adottando comportamenti scorretti. In questa fase della vita, le variazioni ormonali – in particolare degli estrogeni – possono provocare irregolarità del ciclo mestruale, maggiore ritenzione dei liquidi e un aumento della cellulite, anche in donne che si allenano con costanza e mantengono un peso stabile.

Per quanto riguarda l’attività fisica, la frequenza degli allenamenti è importante, ma lo è ancora di più la loro impostazione. In perimenopausa è consigliabile dare priorità al lavoro di tonificazione e forza, utile per preservare la massa muscolare e sostenere il metabolismo, evitando un eccesso di attività aerobica che potrebbe aumentare lo stress fisico e favorire la ritenzione. Altrettanto fondamentale è garantire al corpo adeguati tempi di recupero.

Sul piano alimentare, una dieta varia ed equilibrata resta un pilastro. È utile assicurare una buona presenza di proteine in ogni pasto e scegliere carboidrati di qualità. Concedersi qualche dolce occasionalmente non rappresenta un problema, purché rimanga un’abitudine sporadica e consapevole. Anche una corretta idratazione e la limitazione del sale, soprattutto quello nascosto nei cibi industriali, possono contribuire a migliorare la ritenzione.

La carenza di ferro, che sta già trattando con integrazione, può incidere sui livelli di energia e sulla capacità di recupero dopo l’allenamento. È quindi importante proseguire secondo le indicazioni ricevute, prestando attenzione ad associare l’integrazione a un’alimentazione adeguata e a evitare bevande come tè e caffè subito dopo i pasti.

Infine, in questa fase della vita il benessere generale dipende molto anche dalla qualità del sonno e dalla gestione dello stress. Riposo insufficiente e tensione costante possono influenzare negativamente l’equilibrio ormonale e rendere più difficile contrastare ritenzione e gonfiore.

In conclusione, più che aumentare gli sforzi, può essere utile rivedere e ottimizzare alcune abitudini: un allenamento mirato, un’alimentazione bilanciata e una maggiore attenzione al recupero e allo stile di vita possono portare benefici concreti nel tempo.

Spero di averla aiutata.

Un caro saluto.
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Quello che descrive è molto comune in perimenopausa.
In questa fase:
gli sbalzi estrogenici favoriscono ritenzione idrica e cellulite,
l’allenamento intenso può aumentare cortisolo, rendendo più difficile “asciugarsi”,
la carenza di ferro peggiora stanchezza e recupero.
Cosa può fare concretamente:
curare bene il ripristino del ferro (fondamentale),
valutare una distribuzione più equilibrata dei carboidrati (soprattutto lontano dagli allenamenti serali),
non eccedere con allenamenti ad alta intensità: spesso meno è meglio in questa fase,
lavorare su sonno, gestione dello stress e regolarità intestinale,
mantenere i dolci come eccezione senza sensi di colpa (non sono il problema principale).
In perimenopausa l’obiettivo non è solo il peso, ma ridurre infiammazione e ritenzione: serve un approccio nutrizionale mirato all’equilibrio ormonale, non restrittivo.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Buongiorno, la fase della perimenopausa comporta naturali oscillazioni ormonali che possono influenzare ritenzione idrica, cellulite e metabolismo, anche in presenza di allenamento regolare. In generale, può essere utile:

Allenamento: mantenere la costanza in palestra, dando priorità agli esercizi di forza per preservare la massa muscolare e alternando con attività cardio moderata per favorire la circolazione.
Alimentazione: seguire una dieta ricca di proteine di qualità, fibre e omega‑3; limitare zuccheri semplici e sale.
Stile di vita: idratarsi adeguatamente, curare il riposo e gestire lo stress, fattori che incidono molto sul benessere in questa fase.

Questi sono consigli generali, ma per un piano personalizzato sulle sue esigenze e obiettivi consiglio di prenotare una visita nutrizionale.
Salve le consiglierei solo di inserire un drenante per aiutarla con la ritenzione idrica. Per il resto se sta facendo attività fisica e sta seguendo una sana alimentazione, mi verrebbe da consigliarle di sentire il/la ginecologo/a che la segue per chiedere consiglio per integratore per la menopausa. Per i dolci si conceda un premio a settimana senza esagerare
Dott.ssa Eleonora Risi
Nutrizionista
San Lazzaro di Savena
Buonasera, grazie per aver descritto la situazione in modo così dettagliato.
Durante la perimenopausa è frequente osservare cambiamenti nella composizione corporea, come ritenzione idrica e cellulite, anche in donne attive e con un peso nella norma. Questi fenomeni sono legati soprattutto alle fluttuazioni ormonali (estrogeni e progesterone) e non necessariamente a errori nell’allenamento o nell’alimentazione.
Di seguito alcuni punti chiave su cui lavorare:
1. Allenarsi 5 volte a settimana è positivo, ma in questa fase può essere utile privilegiare l’allenamento di forza strutturato (progressioni di carico, esercizi multiarticolari) ed evitare un eccesso di cardio ad alta intensità, che può aumentare il cortisolo e peggiorare ritenzione e infiammazione. Un buon equilibrio è 3 sedute di forza + 1–2 sedute più leggere (camminata, mobilità, pilates).
2. Gestione dello stress e del recupero. Lo stress cronico influisce direttamente su ritenzione e accumulo adiposo: curare il sonno e inserire giornate di recupero reale praticare tecniche di rilassamento o respirazione. In perimenopausa il recupero è fondamentale quanto l’allenamento.
3. Alimentazione mirata alla fase ormonale. Anche se l’alimentazione è complessivamente corretta: assicurarsi un adeguato apporto proteico, ridurre zuccheri semplici e dolci soprattutto nei momenti di maggiore ritenzione, limitare eccessi di sale e alimenti ultra-processati e favorire alimenti ricchi di potassio, magnesio e omega-3.
4. La carenza di ferro può contribuire a stanchezza, minor resa in allenamento, rallentamento metabolico. È corretto integrarlo, ma è importante monitorare i valori nel tempo e affiancare fonti alimentari adeguate, migliorandone l’assorbimento (ad esempio associandolo alla vitamina C).
5. In questa fase l’obiettivo non deve essere solo il peso, ma migliorare la composizione corporea, ridurre l’infiammazione e sentirsi più stabile ed energica. La cellulite in perimenopausa non è sempre eliminabile del tutto, ma può essere significativamente migliorata con un approccio mirato.
Un percorso personalizzato con un nutrizionista o un trainer esperto in fisiologia femminile può fare una grande differenza, soprattutto in un momento di transizione ormonale come questo.
Resto a disposizione se desidera approfondire uno di questi aspetti o ricevere indicazioni più specifiche.
Gentile paziente purtroppo con l'inizio della menopausa la ritenzione può comparire. Le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista per capire cosa fà al caso suo. In linea generale deve ridurre lo stato in infiammazione corporea con i giusti alimenti e nelle giuste frequenze, sicuramente anche un allenamento mirato al microcircolo può esserle d'aiuto per cercare di drenare i liquidi in eccesso
Dott.ssa Patrizia Desogus
Nutrizionista
Guidonia Montecelio
Buongiorno ,
Signora un momento per noi donne delicato di lenta transizione che deve essere accettato in quanto fisiologico e diverso per ogni donna .
Ma questo comporta delle modifiche sul nostro metabolismo e assetto ormonale che porta anche ad un cambiamento delle strutture compartimenatali del nostro corpo .
Si accumula più acqua e quindi una maggiore ritenzione idrica che si può vedere sulle gambe e braccia .
Si deve agire attraverso un approccio alimentare e sportivo idoneo , e personale.
Inutile dirle che il fai da tè non è la strada giusta a condurla verso gli obbiettivi che desidera .
Si affidi ad un nutrizionista che analizzi la sua storia e tutti gli aspetti che serveno per decidere una strategia personalizzata al raggiungimento degli obbiettivi .
Ogni fase della vita e soprattutto la sua và attentamente analizzata per darle il supporto utile nel gestire il cambiamento .
Con una linea da seguire, costruita sul paziente si determina il successo .
Non si abbatta perchè sono certa che i suoi insuccessi siano dovuti solo al fatto che non ha intrapreso quello giusto .
Si faccia accompagnare da un professionista e vedrà che sarà piu facile e gratificante .
Un cordiale saluto Dott.ssa Patrizia Desogus
Per appuntanti , disponibiltà per consulenze In presenza e Online

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