Buonasera. Ho 26 anni e la mia vita dal 2017 si è bloccata. Bloccata di nuovo perché ero riuscita a

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Buonasera. Ho 26 anni e la mia vita dal 2017 si è bloccata. Bloccata di nuovo perché ero riuscita a uscire dal mio guscio e stavo iniziando un lavoretto e scuola guida. Continuavo anche i miei hobby. Ho sempre sofferto di ansia con diagnosi doc e fobia sociale quindi per me era qualcosa di straordinario essere riuscita a fare quelle cose. Ci sono voluti alcuni anni dopo il diploma per arrivare a quei traguardi. Però purtroppo proprio in quel periodo in estate il mio amato gatto è stato investito gravemente... stava per morire ed ora è un gatto sereno ma disabile da qualche anno. Con quel trauma ( per me lui è come un figlio) ho impulsivamente lasciato lavoro e scuola guida per stargli accanto. E da lì è iniziata la mia ansia e ossessione verso la sua vita. Avevo paura mi morisse davanti e ho iniziato a buttare la mia di vita per stare con lui. Abbiamo un cane molto grande e non mi sono più fidata di lasciarlo in giro con lui ( lo ha sempre infastidito) perciò la mia stanza è diventata la sua casa e rifugio. Lo porto a fare le passeggiate in giardino a prendere il sole e devo aiutarlo manualmente per fare i bisogni ogni giorno più volte. Nessuno a casa se ne sa occupare come me e io nom mi fido di lasciarlo a nessuno. Ho troppa paura per la sua vita e senso di responsabilità. Sono anni che per una cosa o per un altra non riesco a uscire di casa senza sentirmi in ansia e magari piangere. Tutto si concentra in lui che se io esco sta in quella stanza. Se sapessi che in casa non ci sta nessuno sarei tranquilla ma non vivo da sola. Ci sta anche mia sorella che dorme lì e apre la porta. E io non riesco a fidarmi perciò non riesco a vivere senza avere il controllo totale.
Altri esempi di quest' ansia... Abbiamo un infestazione da pulci e io non riesco a spruzzare insetticida manco in bagno senza aver paura di trasportarlo tramite vestiti/scarpe in camera dove vive lui.. sentirmi in colpa e dover lavare spazzare in un circolo dove penso che sto contaminando lo stesso. Dovrei metterne in camera appunto e non ci riesco. Sono terrorizzata dal potergli fare male per miei errori... detto questo sono mesi che non esco di casa e non è solo la paura del covid a fermarmi ma proprio la paura di allontanarmi da lui e che sia in pericolo. Perciò non cerco manco un lavoro perche mi sento in trappola. A casa mi prendono per matta... ho fatto abbastanza terapia da capire che questa ossessione nasconde ANCHE paura di uscire di casa e affrontare le persone e la vita. Ma io amo anche troppo il mio gatto davvero perciò è una cosa molto difficile. Anche nei miei incubi lui è in pericolo e devo salvarlo.
Salve, credo che nessuno metta in dubbio l'amore che prova per il suo gatto.
Comunque, credo che sia opportuno per lei intraprendere un nuovo percorso di psicoterapia per comprendere meglio l'origine dell'ansia che descrive. Inoltre, quanto sono durate le terapie precedenti e come mai sono terminate?
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Gentile Utente, mi sembra da quanto descrive che la sua vita sia bloccata da troppi anni e che lei abbia presto bisogno di un aiuto psicoterapeutico. La preoccupazione che ha per la vita del suo gatto è spiegata dall'incidente che ha avuto, ma è tempo di superare il trauma e se pur con tutte le precauzioni del caso, è tempo di andare avanti. Nel caso di traumi non elaborati, infatti si tende a rivivere il passato traumatico in un eterno presente, fintanto che non lo si elabora con l'aiuto di una adeguata psicoterapia.
Gentile utente, le sue paure sembrano aver condizionato la sua vita limitandola nelle sue normali attività e nei suoi traguardi e progetti....per cui ritengo importante che pensi di riprendere una psicoterapia magari basata sui dei metodi teorico pratici specifici per il suo problema o un terapeuta esperto nella sua problematica.
Spero di esserle stata d'aiuto
Saluti
Dott. Ssa Maria Lucia Dimaglie
Gentile ragazza, da una parte dici che la tua vita è bloccata poichè non riesci a uscire di casa, dall'altra parte sostiene che per amore del tuo gatto preferisci rimanergli accanto e non allontanarti da lui, come se le due cose si escludessero a vicenda. Su cosa vorresti essere aiutata, cosa desideri, cosa vorresti per te che non riesci a fare?
Mi rendo disponibile, anche per un consulto online.
Un caro saluto,
Rosella Pettinari
Buonasera, da ciò che scrive si vede che prova un forte affetto per il suo gatto e gli da le cure migliori. Le consiglio un colloquio psicologico per capire da cosa è generata l’ansia che prova e individuare le strategie per gestirla.
Dott.ssa Giulia Proietti
Salve.
È molto faticoso vivere così. Bloccata da un senso di responsabilità così forte. Bloccata di nuovo perché già in passato aveva avuto un vissuto simile. Per come sta, nella difficoltà ad uscire, le consiglierei, per il momento, di intraprendere un percorso psicoterapeutico on line. Un percorso che possa aiutarla a fare chiarezza sull'ansia, i sensi di colpa e responsabilità che le impediscono di fare altro, in un contesto dove possa rispettare le sue difficoltà senza forzarsi ad uscire e contemporaneamente iniziare ad aprirsi alla possibilità di farsi aiutare da una persona che possa accompagnarla e sostenerla in questo percorso che la stimolerà ad avere fiducia in se stessa. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Gentile utente di mio dottore,

ho letto molto attentamente la sua storia, e sarebbe interessante approfondire cosa rappresenta per lei la relazione con questo animale domestico. Sembra che la relazione con il gatto prenda uno spazio enorme all'interno della sua vita al punto da non cercare altre relazioni nel mondo esterno e al punto da chiudersi sino a non cercare un lavoro. Mi chiedo quanto abbia investito cosi tanto in tale relazione pur di non fronteggiare la complessità del mondo che la circonda e la poca controllabilità delle relazioni coi propri pari e con il mondo esterno . Dice di aver in passato già fatto un percorso psicoterapico, sarebbe importante comprendere le ragioni dell'interruzione...
La mia indicazione sarebbe quella di affrontare tali problematiche affidandosi ad uno specialista, intraprendendo un percorso psicoterapico con cui poter risolvere i suoi disagi che caratterizzano la sua vita già da un po di tempo.
I disturbi d'ansia sono trattabili tramite un approccio di tipo integrato costituito da farmacoterapia e psicoterapia. Non perda altro tempo, e si prenda cura della sua vita.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, capisco quanto si senta preoccupata per il suo gatto, che non è semplicemente un gatto, ma una figura a cui si è affezionata molto e a cui vuole molto bene. Questo aiuta a capire perché provi ansia e preoccupazione nei suoi confronti, tuttavia l'intensità e la pervasività di queste emozioni e delle azioni conseguenti (ritiro sociale e lavorativo) possono essere davvero limitanti nella vita di tutti i giorni. Sarebbe molto utile per lei intraprendere un nuovo percorso di psicoterapia, per capire l'origine di questo attaccamento, superare il trauma dell'incidente, e aiutarla a tornare in equilibrio con le sue emozioni, azioni e impegni quotidiani. Evidentemente l'incidente ha sbilanciato questo equilibrio, ma è un bene che ne sia consapevole! Probabilmente sa che la vita che sta conducendo ora è limitante, altrimenti non avrebbe chiesto aiuto, ma le mancano gli strumenti per capire come gestire la situazione attuale. Un professionista potrà aiutarla in questo lavoro.
Un caro saluto, dott.ssa FB
Gentile Utente,
dalle sue parole mi sembra di aver compreso come ci siano diversi fattori che influenzano la sua vita, e molte paure, alcune riportabili all'esperienza in cui ha rischiato di perdere il suo amato micio, altre probabilmente relative ad altre sfere della sua vita.
Credo anche io che il tema del controllo e della fiducia nell'altro siano in gioco come da Lei riportato.
Pertanto ritengo sia essenziale riprendere una Psicoterapia, considerato anche il grande lavoro che ha affrontato negli scorsi anni e che, mi sembra di aver capito, aveva dato un buon risultato.
Il mio consiglio è inoltre di non aspettare a lungo, per non rischiare che tale ansia cresca rischiando di bloccarla ancor di più.
Un cordiale saluto, Dott.ssa Laura Della Ratta
Lei afferma "ho fatto abbastanza terapia da capire che questa ossessione nasconde ANCHE paura di uscire di casa e affrontare le persone e la vita." Evidentemente ha capito ma non consapevolizzato.
Si trovi uno psicoterapeuta con il quale poter seriamente lavorare sui suoi aspetti inconsci che sottendono e "alimentano" le sue problematiche non ancora risolte.
Un cordiale saluto!
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare e pesante da sopportare, che meriterebbe di essere condiviso per alleviarne il dolore. I suoi vissuti, così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento, così difficile per lei. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto

La preziosità di un legame affettivo si misura proprio dalla pienezza esistenziale che ci trasmette.
Reimpari a vivere pienamente la sua vita, e si faccia accudire affidandosi a un bravo terapeuta, proprio come se fosse lei quel gattino vulnerabile bisognoso di premura e di accompagnamento nella propria vita, nell’emersione della propria istintualità felina, e nella massima espressione del proprio desiderio.....con tutti i rischi che ciò comporta, inevitabili.
Buon lavoro!
Buonasera, capisco il suo attaccamento al suo gatto e la protezione che prova nei suoi confronti dopo l'incidente. Ma dopo tanto tempo dovrebbe iniziare a vivere la sua vita e cercare di cominciare a cercarsi un lavoro. Inizi a fare un lavoro psicologico per elaborare il perchè di questo rapporto così morboso, che le impedisce di vivere a 26 anni dei rapporti adatti per la sua età, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Gentile utente, ha mai pensato che l'amore per il suo gatto condensi anche altro? L'incidente e il suo recludersi a casa con lui sono successi quando lei stava iniziando a vivere diversamente? Cosa sente in se stessa che vorrebbe cambiare? Le suggerirei di intraprendere una psicoterapia online e sentire anche il parere di uno psichiatra per un eventuale supporto farmacologico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buonasera,
sicuramente è il caso che elabori questo trauma e per farlo credo debba riprendere da dove ha lasciato, magari può contattare il terapeuta con cui aveva fatto il percorso e farsi aiutare.
Saluti.
Gentile signora, dalle sue parole è facile vedere una grande capacità di amare.
Questa sua splendida qualità però le si sta ritorcendo contro, assumendo i contorni di un problema di ansia fortemente limitante per la sua vita.
L'eccessivo investimento emotivo che lei sta proiettando sul suo gatto (sarebbe molto interessante capire come nasca!), potrebbe essere proficuamente rivolto verso altre relazioni, permettendole di vivere la gioia connessa a questa sua grande qualità.
Le auguro di trovare la sua strada

P.s. le consiglio un libro: "L'arte di amare" di Eric Fromm
Buongiorno,
mi sembra di capire che lei sia molto consapevole delle sue difficoltà. La consapevolezza è il primo passo verso la via della serenità. Le consiglio di intraprendere un nuovo percorso psicoterapico al fine di acquisire le strategie necessarie al superamento delle difficoltà attuali.
Dott.ssa Ilaria Rossoni

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