Esperienze

Ho scelto di effettuare sempre un primo colloquio gratuito, che costituisca un momento di reciproca conoscenza e di prima definizione di un possibile percorso terapeutico da fare insieme.
Mi sono specializzato presso la società italiana di Psicosintesi terapeutica.
La psicosintesi considera l'uomo come un essere multidimensionale, il cui benessere dipende dal grado di armonia fra i diversi livelli che lo compongono: corpo, mente, emozioni e spirito.
Come psicoterapeuta mi occupo prevalentemente di problematiche ansiose, attacchi di panico, difficoltà esistenziali, depressione, mancanza di autostima.

Immagino la vita di ognuno come un viaggio, la psicoterapia a volte ne costituisce una tappa importante in un momento di particolare difficoltà o solitudine.
Utilizzo un approccio basato sulle esigenze del paziente, caratterizzato dalla più assoluta mancanza di giudizio.
Utilizzo svariate tecniche provenienti da diverse tradizioni psicologiche (cognitivo-comportamentali, gestalt, bioenergetica, psicoanalisi, varie tecniche di rilassamento e meditazione) scelte sulla base delle esigenze specifiche del mio paziente.
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Psicoterapia

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Pazienti accettati

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  • Colloquio psicologico

    60 €

  • Consulenza online

    60 €

  • Primo colloquio psicologico

    Prestazione gratuita

  • Allenamento mentale

    60 €

  • Consulenza psicologica per infertilità e sterilità

    60 €

1 recensione

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  • L

    CONSIGLIATO, professionista attento che mi ha molto aiutato in momento particolare della mia vita. Servizio puntuale, cortese e decisamente disponibile.

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 9 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buonasera,
sono una ragazza di 27 anni e volevo esporre delle domande in merito ad un grosso disagio che credo di portare sempre con me.
Innanzitutto volevo un po' descrivermi come una persona che non si fida ciecamente degli altri anzi ha paura di essere ferita e non dimostra le proprie debolezze ma sembro più forte di quanto in realtà sono; sono debole, insicura, poca autostima e molto problematica, ho paura di deludere gli altri o di ferirli e ho paura di alcuni giudizi negativi che le persone che mi vogliono bene potrebbero avere su di me anche quando in realtà hanno un'idea positiva di me. Non capisco se tutto questo possa derivare da un'educazione rigida, fatta di poco amore (perché è questo che io oggi sento), poca educazione all'amore per se stessi, anzi nulla.
Il pensiero che in particolare mi fa stare più male è quello di poter avere fatto del male al mio ragazzo a cui tengo moltissimo e con il quale ho superato momenti anche bui proprio per il forte amore. Tutto è iniziato in un momento in cui forse mi sono sentita più trascurata a livello emotivo o c'erano liti o mi sentivo poco amata e poche dimostrazioni e il mio cervello ha iniziato a fantasticare su cose che non avrei voluto pensare. In pratica avevo paura di qualunque essere maschile io vedessi perché sapevo che il mio cervello avrebbe iniziato a dire cose del tipo "perché lo stai guardando? Sei attratta da lui? Che sensazione provi? Perché stai pensando questa cosa? Perché ti appaiono le immagini di questa persona?" insomma un incubo..ogni figura maschile che incontrano diventava la causa dei miei pensieri e delle mie immagini mentali, opprimente per chi sentendosi poco calcolata dal ragazzo, era stressata anche da questo, da questa paura di fare male,di tradirlo anche se sapevo benissimo che non l'avrei mai fatto, nonostante erano in molti a provarci. Quindi la cosa che mi tormenta è il capire se sono una persona orribile o se effettivamente ci sono un misto di situazioni o mancanze anche di amore che possano aver condizionato questi pensieri ossessivi o se addirittura una crescita con genitori conflittuali, infanzia con traumi ecc possa aver dato il suo contributo all'instaurarsi di questa forma mentis ossessiva (su più versanti). Grazie davvero di avermu ascoltata, non è facile vivere con sensi di colpa che allo stesso tempo io personalmente valuterei inutili e controproducenti alla conduzione di una vita felice,come vorrei.

Dalle sue parole sento emergere un forte senso di giudizio. Questa parte giudicante andrebbe ridimensionata: le nostre scelte ed azioni possono essere giudicate, mai i nostri pensieri ne tantomeno le emozioni (ricordi che anche il giudice più severo non farebbe mai un processo alle intenzioni!)
Mettere ordine dentro di sé può richiedere l'aiuto di un esperto che ci guidi in un percorso di consapevolezza riguardo la nostra storia personale e i meccanismi psicologici che ne derivano. Trasformare il senso di colpa in senso di responsabilità, ovvero compiere un passaggio dal condizionamento alla libertà.
Svariate tecniche meditative hanno proprio questo obiettivo.
Le auguro il meglio.

Dr. Luca Corradi

Buonasera...so che per stare meglio psicologicamente devo andare via di casa mia. Ma questa decisone anche se io ho già 25 anni non è qualcosa che posso fare senza sensi di colpa. Un evento anni fa mi ha bloccato mentre cercavo di crearmi appunto una mia indipendenza. Mia mamma poi ha fatto per entrambe il reddito di cittadinanza ma non abbiamo mai lavorato da allora... abbiamo percepito il reddito con il patto che io però non posso trovarmi lavoro e neanche lei o lo scalano. Se no poi chi ha il lavoro deve mantenere tutta la famiglia. ( e lavori che diano queste possibilità non se ne trovano) Posso cercare lavoro solo se cambio casa. Perfetto voi penserete.
Invece no perché mia mamma mi mette sensi di colpa che se me ne vado avrà meno soldi e la metterò in difficoltà ... ha sfruttato per bisogno le mie debolezze il mio blocco e ora campa di sussidi e altre persone che la aiutano economicamente. Nella sua "rete para tutto" ci sono anche io e se sfuggo a ciò le viene ansia si arrabbia e mi fa sentire in colpa se voglio pensare solo a me. Dicendomi egoista e " vabbe ce la caveremo come sempre io e tua sorella".
Non so se potete capire l'impatto psicologico su una come me ossessiva e ansiosa ( sensibilissima al senso di colpa e responsabilità)... sentire tua mamma che ti dice che se fai la tua di vita fai un danno all'intera famiglia.
Allo stesso tempo il suo è un grande egoismo. Perché sa e dice perfettamente che io sono depressa... sa che ho bisogno di farmi la mia vita per ritrovare un senso. Per sorridere di nuovo. Per riprovare emozioni positive. Eppure la paura di perdere quella sicurezza economica che rappresento per lei le fa preferire questa dinamica alla mia felicità. I soldi sono sopra la mia serenità psicologica. Invece di spronarmi a trovare lavoro mi dice non farti assumere o crolla tutto.
Perciò decidere di abbondare casa mi causa non pochi sensi di colpa e paura.
Ovviamente stare chiusa a casa senza stimoli sentendomi un vegetale è nutrimento per il doc di cui soffro per le fobie per tutto.
Lei sa che ho tutte queste difficoltà e disturbi ossessivi. Lo vede pure perché I sintomi si palesano anche in casa... e come non potrebbero ? Io sono sempre triste ansiosa perché sento che perdo anni che tutti vanno avanti crescono. Mi sento il fallimento assoluto come persona. Ma è tanto difficile essere egoista

Gentile utente, si trova davanti ad una scelta molto difficile. Da un lato l'affetto e il senso di responsabilità che la legano a sua madre e alla sua famiglia; dall'altro la sua voglia di camminare sulle proprie gambe e uscire da una situazione oggettivamente "torbida" ( da un punto di vista psicologico oltre che etico e civico).
Alla fine della sua lettera parla di egoismo. A tal proposito la invito a riflettere sul rapporto fra egoismo e diritto all'autodeterminazione, considerando che l'amore per noi stessi è l'elemento imprescindibile per riuscire anche ad amare gli altri (ama il prossimo tuo COME te stesso).
Le auguro di trovare ciò che sta cercando.

Dr. Luca Corradi
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