Buonasera Dottori, vorrei una opinione ..ho incontrato il mio ex fidanzato.sul luogo di lavoro pur
8
risposte
Buonasera Dottori, vorrei una opinione
..ho incontrato il mio ex fidanzato.sul luogo di lavoro pur lavorando in uffici diversi...stavo mangiando e lui con la testa abbassata mi passa vicino evitandomi come se avessi un virus..un altro episodio: io mentre parlo con un collega, arriva il mio ex e si salutano col collega, come se io non ci fossi..la scorsa settimana ci siamo incrociati e ci siamo detti solo "ciao "..io provo ancora dei sentimenti per lui anche se è stato lui a lasciarmi..nessun tradimento..c'è ancora qualcosa di irrisolto..penso che dal suo comportamento lui mi odi come se volesse punirmi.. non so che pensare..Grazie a tutti.
..ho incontrato il mio ex fidanzato.sul luogo di lavoro pur lavorando in uffici diversi...stavo mangiando e lui con la testa abbassata mi passa vicino evitandomi come se avessi un virus..un altro episodio: io mentre parlo con un collega, arriva il mio ex e si salutano col collega, come se io non ci fossi..la scorsa settimana ci siamo incrociati e ci siamo detti solo "ciao "..io provo ancora dei sentimenti per lui anche se è stato lui a lasciarmi..nessun tradimento..c'è ancora qualcosa di irrisolto..penso che dal suo comportamento lui mi odi come se volesse punirmi.. non so che pensare..Grazie a tutti.
Buonasera, quello che descrive sembra essere una situazione che riporta alla luce emozioni ancora vive e non semplici da gestire. Incontrare un ex, soprattutto quando ci sono ancora sentimenti, può far emergere molte domande e interpretazioni sui suoi comportamenti. È naturale chiedersi se ci sia ostilità, indifferenza o altro dietro questi atteggiamenti, ma spesso ciò che vediamo non racconta tutto: le persone possono reagire in modi diversi per proteggersi, evitare imbarazzo o semplicemente perché non sanno come gestire la situazione.
Il fatto che lei percepisca qualcosa di irrisolto è importante, perché indica che questa esperienza ha ancora un peso emotivo. Più che cercare di capire cosa pensa o prova lui, potrebbe essere utile chiedersi cosa prova lei e cosa desidera per sé in questo momento. A volte, il bisogno di una risposta dall’altro è legato al desiderio di chiudere un cerchio o di ritrovare un equilibrio interiore.
Se lo ritiene, potrebbe essere un buon momento per riflettere su come affrontare questi sentimenti: che sia attraverso un dialogo diretto, se possibile e rispettoso, oppure dedicando spazio a sé stessa per elaborare ciò che è rimasto aperto. Dare voce a queste emozioni, anche solo con un professionista o una persona di fiducia, può aiutare a ritrovare chiarezza.
Il fatto che lei percepisca qualcosa di irrisolto è importante, perché indica che questa esperienza ha ancora un peso emotivo. Più che cercare di capire cosa pensa o prova lui, potrebbe essere utile chiedersi cosa prova lei e cosa desidera per sé in questo momento. A volte, il bisogno di una risposta dall’altro è legato al desiderio di chiudere un cerchio o di ritrovare un equilibrio interiore.
Se lo ritiene, potrebbe essere un buon momento per riflettere su come affrontare questi sentimenti: che sia attraverso un dialogo diretto, se possibile e rispettoso, oppure dedicando spazio a sé stessa per elaborare ciò che è rimasto aperto. Dare voce a queste emozioni, anche solo con un professionista o una persona di fiducia, può aiutare a ritrovare chiarezza.
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Gentile Utente, quando proviamo ancora sentimenti per una persona è comprensibile vivere queste interazioni con confusione e dolore.
È però importante considerare che l’evitamento non sempre nasce dall’odio. A volte è una forma di protezione: alcune persone, dopo una relazione finita, tengono la testa bassa o salutano in modo frettoloso non perché provino rabbia, ma perché non sanno come gestire l’emotività, hanno paura di riaprire ferite o non si sentono pronti ad affrontare un confronto più diretto. Altre volte scelgono la distanza per mantenere un confine netto e andare avanti, pur senza provare sentimenti negativi verso l’altro.
Comprendo però quanto possa essere doloroso per lei sentirsi trattata come se "non ci fosse". La domanda più importante ora è: come stai lei dentro questa situazione? Se sente che qualcosa è rimasto in sospeso, può essere utile lavorarci dentro di lei, magari con l’aiuto di qualcuno che l'accompagni a sciogliere queste emozioni. Un caro saluto.
È però importante considerare che l’evitamento non sempre nasce dall’odio. A volte è una forma di protezione: alcune persone, dopo una relazione finita, tengono la testa bassa o salutano in modo frettoloso non perché provino rabbia, ma perché non sanno come gestire l’emotività, hanno paura di riaprire ferite o non si sentono pronti ad affrontare un confronto più diretto. Altre volte scelgono la distanza per mantenere un confine netto e andare avanti, pur senza provare sentimenti negativi verso l’altro.
Comprendo però quanto possa essere doloroso per lei sentirsi trattata come se "non ci fosse". La domanda più importante ora è: come stai lei dentro questa situazione? Se sente che qualcosa è rimasto in sospeso, può essere utile lavorarci dentro di lei, magari con l’aiuto di qualcuno che l'accompagni a sciogliere queste emozioni. Un caro saluto.
Buonasera — grazie per aver condiviso, è una situazione dolorosa e comune quando ci si rivede un/ex sul lavoro.
Da quanto racconti, il suo comportamento (passarti vicino con la testa abbassata, salutare il collega come se tu non ci fossi, evitare il confronto) può avere diverse spiegazioni plausibili:
Evitamento emotivo: potrebbe faticare a gestire i propri sentimenti e quindi evita il contatto per non provare imbarazzo o disagio.
Difesa o protezione: allontanarsi può essere il modo che usa per proteggersi (o per non riaccendere discussioni).
Voler prendere le distanze pubblicamente: a volte chi ha chiuso la relazione vuole chiarire anche con i comportamenti che è “finita”, specie in un ambiente condiviso.
Punizione o rabbia: è possibile che provi risentimento e lo manifesti con freddezza.
Non è possibile stabilire con certezza quale sia la ragione solo dai segnali esterni, però le reazioni che interpreti (odiarmi, punirmi) sono reazioni comprensibili quando si hanno sentimenti ancora vivi.
Cosa puoi fare subito (in modo pratico e rispettoso):
Non trarre conclusioni affrettate: osserva la ripetizione dei comportamenti prima di dare significati assoluti.
Proteggi il tuo benessere sul lavoro: mantieni interazioni professionali e brevi; evita di cercare conferme emotive sul posto di lavoro.
Preparati mentalmente a incrociarlo: avere una frase neutra pronta (“Buonasera”) può ridurre ansia e imbarazzo.
Elabora i tuoi sentimenti al di fuori del lavoro: parla con un’amica, tieni un diario o fai attività che ti sostengano emotivamente.
Valuta i limiti: se il suo atteggiamento ti ferisce molto, pensa a come ridurre l’esposizione (quando possibile) o a chiedere supporto al reparto HR solo se la situazione diventasse vessatoria.
Infine, visto che dici di provare ancora sentimenti e che ci sono aspetti irrisolti, è consigliabile approfondire la situazione con uno specialista che possa aiutarti a chiarire le emozioni, a capire come gestire gli incontri e a decidere eventuali passi successivi in modo sereno.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Da quanto racconti, il suo comportamento (passarti vicino con la testa abbassata, salutare il collega come se tu non ci fossi, evitare il confronto) può avere diverse spiegazioni plausibili:
Evitamento emotivo: potrebbe faticare a gestire i propri sentimenti e quindi evita il contatto per non provare imbarazzo o disagio.
Difesa o protezione: allontanarsi può essere il modo che usa per proteggersi (o per non riaccendere discussioni).
Voler prendere le distanze pubblicamente: a volte chi ha chiuso la relazione vuole chiarire anche con i comportamenti che è “finita”, specie in un ambiente condiviso.
Punizione o rabbia: è possibile che provi risentimento e lo manifesti con freddezza.
Non è possibile stabilire con certezza quale sia la ragione solo dai segnali esterni, però le reazioni che interpreti (odiarmi, punirmi) sono reazioni comprensibili quando si hanno sentimenti ancora vivi.
Cosa puoi fare subito (in modo pratico e rispettoso):
Non trarre conclusioni affrettate: osserva la ripetizione dei comportamenti prima di dare significati assoluti.
Proteggi il tuo benessere sul lavoro: mantieni interazioni professionali e brevi; evita di cercare conferme emotive sul posto di lavoro.
Preparati mentalmente a incrociarlo: avere una frase neutra pronta (“Buonasera”) può ridurre ansia e imbarazzo.
Elabora i tuoi sentimenti al di fuori del lavoro: parla con un’amica, tieni un diario o fai attività che ti sostengano emotivamente.
Valuta i limiti: se il suo atteggiamento ti ferisce molto, pensa a come ridurre l’esposizione (quando possibile) o a chiedere supporto al reparto HR solo se la situazione diventasse vessatoria.
Infine, visto che dici di provare ancora sentimenti e che ci sono aspetti irrisolti, è consigliabile approfondire la situazione con uno specialista che possa aiutarti a chiarire le emozioni, a capire come gestire gli incontri e a decidere eventuali passi successivi in modo sereno.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buongiorno paziente anonimo, non sappiamo nulla delle cause della vostra separazione o dei sentimenti che il suo ex prova per lei in questo momento, ma probabilmente sente il bisogno di creare una distanza tra voi, che sia per indifferenza o altro. Mi concentrerei piuttosto sui suoi sentimenti, che definisce irrisolti e quindi ipotizzo non la facciano stare completamente serena. Fare chiarezza in se stessi, ciò che proviamo e desideriamo, può aiutarci a vivere una vita piena e soddisfacente. Se per farlo ha bisogno di parlare con il suo ex, o può guardarsi dentro da sola, lo sa solo lei. Buona introspezione.
Gentile Utente, è comprensibile quanto tutto questo possa farla sentire a disagio e quanto possa essere doloroso sentire un distacco così evidente da parte di qualcuno per cui prova ancora qualcosa. Che lui abbassi lo sguardo, che passi accanto a Lei senza fermarsi e che la tratti come se non fosse presente può essere il modo in cui cerca di proteggersi da emozioni che non sa gestire, oppure anche di manifestare risentimento, chiusura o distacco. Ci sono persone che, dopo una rottura, hanno bisogno di creare molta distanza, perché avvicinarsi anche solo un poco riattiverebbe emozioni disagevoli, sentimenti e ferite emotive che preferiscono evitare. Tuttavia evitare non significa sempre voler punire, più frequentemente significa non sapere come stare con qualcosa che si prova oppure non provarlo più. Quello che descrive più che un atteggiamento punitivo (poichè non mi pare riferisca atteggiamenti aggressivi o passivo-aggressivi da parte del suo ex), sembra piuttosto un comportamento di ritiro. Quando dice di avvertire che c’è qualcosa di irrisolto, potrebbe essere vero per entrambi, ma questo non garantisce che emerga un desiderio reciproco di riavvicinamento o di chiarimento.
Ciò che conta di più in questa situazione a mio avviso è come si sente Lei, relativamente al carico emotivo che porta. Concentrarsi di più su se stessi autocentrandosi, coltivando i propri valori e i propri obiettivi, potrebbe essere una strada per provare a voltare pagina e andare avanti.
Spero di esserle stato utile, un cordiale saluto.
Ciò che conta di più in questa situazione a mio avviso è come si sente Lei, relativamente al carico emotivo che porta. Concentrarsi di più su se stessi autocentrandosi, coltivando i propri valori e i propri obiettivi, potrebbe essere una strada per provare a voltare pagina e andare avanti.
Spero di esserle stato utile, un cordiale saluto.
Ciao, a volte la nostra mente si focalizza su un obiettivo a noi non funzionale, cioè "capire il perchè del comportamento degli altri". Possiamo decidere di muoverci in due direzioni: affrontare la persona chiedendone il motivo (se non lo abbiamo già fatto) e, laddove abbiamo di ritorno una risposta che non ci soddisfa, decidere di lasciar andare e andare avanti ricostruendo la nostra vita.. oppure saltare il primo passaggio (chiedere spiegazione) e passare direttamente al secondo (andare avanti). Le cose irrisolte sono dolorose, ma la sofferenza può essere uno stato di passaggio verso un nuovo stato di benessere personale.
Buonasera, potrebbe essere come pensa lei oppure potrebbe sentirsi in difficoltà per come sono andate le cose, per essere stato lui ad aver chiuso la relazione e quindi, non riuscendo ad affrontare le sue emozioni (che potrebbero essere di vergogna, imbarazzo, colpa...) usa l'evitamento. Se sente di volerci parlare, non abbia paura, gli parli. Un saluto, Ilaria Innocenti
Gentilissima, per darle un'opinione sarebbe necessario conoscere vari elementi di questa storia. Perché si è conclusa? Come? Parla di cose irrisolte ... ma ne avete parlato? Il suo ex vorrebbe punirla? Per che cosa?
E' chiaro che se vi siete lasciati e lavorate insieme può capitare di incontrarvi più volte, non necessariamente la evita per mancanza di rispetto, lui in questo momento potrebbe aver anche semplicemente bisogno di tempo per elaborare quello che è successo tra voi. Ma ripeto, nel suo racconto ci sono tante cose non dette che non fanno capire come siano andate le cose.
I miei migliori auguri
dott.ssa Miculian
E' chiaro che se vi siete lasciati e lavorate insieme può capitare di incontrarvi più volte, non necessariamente la evita per mancanza di rispetto, lui in questo momento potrebbe aver anche semplicemente bisogno di tempo per elaborare quello che è successo tra voi. Ma ripeto, nel suo racconto ci sono tante cose non dette che non fanno capire come siano andate le cose.
I miei migliori auguri
dott.ssa Miculian
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.