Buonasera! Da quasi due anni sono stato in cura da un nutrizionista dopo la scoperta di una mutaz

14 risposte
Buonasera!

Da quasi due anni sono stato in cura da un nutrizionista dopo la scoperta di una mutazione MTHFR eterozigote del gene C667t.
Avevo già tolto dalla mia dieta latticini, glutine, lieviti, proteine animali (tranne il pesce).

Adesso sono alle prese con un problema intestinale dovuto probabilmente ad una alterazione del microbiota: alvo tendente al liquido (6 scala Bristol) scarsa quantità.
Il mio nutrizionista non è stato capace di aiutarmi suggerendomi Movicol, che non è servito a nulla.

Adesso sto provando a variare la dieta, ma tutto sembra non andare bene al mio intestino. Questo da ormai più di 3 mesi.
Ho sostanzialmente sospeso con le proteine: sia pochi grammi di pesce che i legumi (ceci) peggiorano la situazione.
Ho perso peso e devo assolutamente riuscire a mangiare qualcosa di più sostanzioso.
Per adesso la mia dieta è a base di verdura, frutta e carboidrati.

Se il problema è un riequilibrio del microbiota, quali probiotici prendere?
Qualcuno potrebbe aiutarmi?

Vi ringrazio
Buonasera gentile utente, sicuramente la sua non equilibrata alimentazione potrebbe aver portato a radicali cambiamenti del microbiota che può ripercuotersi in problemi a livello intestinale. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un gastroenterologo per un'anamnesi più accurata ed qualche indagine specialistica. Una volta individuata la problematica, sicuramente un nutrizionista potrà aiutarla per una sana e corretta alimentazione. Si ricordi che i nutrizionisti non possono fare diagnosi. Si rivolga prima ad un medico specialista ed in un secondo momento ad un nutrizionista. Resto a disposizione. Cordiali Saluti

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Gentile signora, concordo col collega sul consulto con lo specialista. In ogni caso questo tipo di alimentazione potrebbe aver portato alla luce problemi di scarsa tolleranza ad alcuni alimenti. In ogni caso un'integrazione mirata insieme ed una dieta personalizzata potrebbero essere risolutive qualora si escludessero patologie conclamata. Poiché questo è uno dei miei campi di intervento specifici, rimango a disposizione. Un caro saluto.
Buonasera. Un improvviso e rigido cambio di alimentazione puó sicuramente tradursi in un importante cambiamento del microbiota intestinale. È fondamentale rivolgersi ad un medico specialista per eseguire analisi approfondite di quella che è la sua situazione prima di correggere definitivamente il suo regime alimentare. La perdita di peso puó essere dovuta a diversi fattori (scarso assorbimento, perdita di massa magra) per cui limitarsi ad un controllo dello stesso è sbagliato e scarsamente indicativo.
buona sera, bisognerebbe capire la problematica reale e poi stilare un piano alimentare personalizzato. In generale
tra gli alimenti ricchi di prebiotici che è possibile consumare in porzioni apprezzabili

banana verde
patate , zucche , chicchi di mais in scatola , pisellini freschi ;
avena , amaranto soffiato , grano saraceno , pasta di spelta ;
lenticchie in scatola , ceci in scatola ;
nocciole , mandorle
Prenda il probio-TECT della Zec+
8 grammi alla mattina per 15 giorni.
Da fare sciogliere in acqua e aspettare 10 minuti prima di bere.
Buongiorno,
La problematica da lei riportata necessita di un accurato approccio multidisciplinare; per quanto concerne l'ambito dietetico/nutrizionale bisognerà reintrodurre gradualmente, e secondo criterio, tutti gli alimenti al fine di garantire l'equilibrio e la varietà della dieta, nonché assicurare un corretto apporto di liquidi (specialmente in presenza di diarrea). Questi approcci, in aggiunta ad altre raccomandazioni, le permetteranno migliorare il suo stato di salute.

Per quanto riguarda il riequilibrio del microbiota, in condizione di diarrea potrebbe trarre giovamento dall'assunzione dei microrganismi appartenenti al ceppo dei Lattobacilli e dei Saccaromiceti, ma la pertinenza dell'integrazione con probiotici andrà valutata insieme alle altre figure professionali che la seguiranno.

Per ulteriori chiarimenti rimango a disposizione, un cordiale saluto e buone festività
Dott. Nicolò Gallo Curcio
Buonasera
Probabilmente la sua genetica non le consente di assumere determinati cibi, ma il microbiota viene sicuramente influenzato da cambiamenti drastici dell'alimentazione. Le consiglio di approfondire con uno specialista la situazione gastrointestinale, per poi passare ad un piano alimentare adeguato e bilanciato per le sue esigenze
Buonasera, quel che posso consigliarle è di rivolgersi ad un altro nutrizionista che possa aiutarla a seguire un piano nutrizionale corretto e che non la faccia star male. è necessario eseguire un'anamnesi più approfondita. Cordiali Saluti
Salve,
forse ho inteso male qualche passaggio della sua domanda ma io innanzitutto le sconsiglierei di utilizzare il Movicol che è un lassativo. In secondo luogo potrebbe rivolgersi ad un gastroenterologo anche se in parte la diagnosi già c'è, e poi cercare un nutrizionista che la segua e la sostenga nel con un piano di alimentazione e integrazione ad hoc per lei. Io le suggerisco di evitare di utilizzare probiotici in fase acuta, potrebbe peggiorare la situazione, bisognerebbe prima lavorare sul ristabilire una corretta permeabilità intestinale e ridurre la leaky gut e poi procedere con il ripopolamento della flora batterica intestinale.
Per altre informazioni non esiti a contattarmi.
Cordiali Saluti
Salve concordo pienamente con i colleghi. Saluti

Buonasera Gentile Utente, concordo con i colleghi sulla necessità di farsi seguire da una specialista ed aggiungo che oltre ad una specifica integrazione di probiotici (consigliati dopo aver preso visione di analisi cliniche e dopo una visita accurata) potrebbe essere utile una dieta ad eliminazione seguita da un professionista per capire meglio quali alimenti è bene consumare e quali no senza andare a tentativi. Rimango a disposizione per qualsiasi informazione. Dott.ssa Francesca Base
Salve è necessario che lo specialista che la segue effettui un'attenta anamnesi.
Saluti
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buonasera, concordo co i miei colleghi nel consultare immediatamente un gastroenterologo, perché senza esami strumentali e diagnostici precisi, si hanno le mani legate. sicuramente, l'alimentazione seguita in questi anni ha avuto un riscontro negativo sulla popolazione batterica intestinale e in particolare sull'epitelio intestinale. Pertanto, è necessario svolgere dapprima un consulto specialistico con un gastroenterologo, e, successivamente, in base ai risultati ottenuti, si procederà con un piano alimentare adeguato e programmato in step, con l'aiuto di probiotici e prebiotici specifici alla situazione. Consigliare sin d'ora, a scatola chiusa, un prodotto piuttosto che un altro, potrebbe non indurre gli effetti desiderati e peggiorare la situazione.
Resto a sua disposizione.
Buona serata.
Dott.ssa Caserio
Buonasera, ritengo necessario prima di integrare anche con pribiotici, di effettuare delle analisi per indagare la perdita di peso.
Resto a disposizione
Cordialità Drssa Viviana Martiradonna

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