Buonasera, da circa 7 mesi soffro d’ansia e depressione , in particolare da circa 5 mesi si è’ gene
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Buonasera,
da circa 7 mesi soffro d’ansia e depressione , in particolare da circa 5 mesi si è’ generata una fortissima derealizzazione a seguito assunzione di psicofarmaci che mi hanno indotto uno stato misto bipolare, curato con antipsicotici , TMS e 6 sedute di Tec.
Ad oggi persiste ansia generalizzata con derealizzazione perenne.
Desideravo sapere tra EMDR ed ipnosi eriksoniana quale sia la tecnica più adatta per risolvere il problema di derealizzazione.
Grazie
da circa 7 mesi soffro d’ansia e depressione , in particolare da circa 5 mesi si è’ generata una fortissima derealizzazione a seguito assunzione di psicofarmaci che mi hanno indotto uno stato misto bipolare, curato con antipsicotici , TMS e 6 sedute di Tec.
Ad oggi persiste ansia generalizzata con derealizzazione perenne.
Desideravo sapere tra EMDR ed ipnosi eriksoniana quale sia la tecnica più adatta per risolvere il problema di derealizzazione.
Grazie
Buongiorno,
Grazie per aver condiviso la sua esperienza e comprendo le sue difficoltà.
Io le consiglierei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che si occupa di derealizzazione e disturbi dissociativi, magari anche con formazione EMDR, in presenza, e che lavori in collaborazione con uno psichiatra per quanto riguarda la parte farmacologica.
Spero trovi presto un professionista a cui affidarsi.
Buona giornata
Grazie per aver condiviso la sua esperienza e comprendo le sue difficoltà.
Io le consiglierei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che si occupa di derealizzazione e disturbi dissociativi, magari anche con formazione EMDR, in presenza, e che lavori in collaborazione con uno psichiatra per quanto riguarda la parte farmacologica.
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Caro utente,
Sta descrivendo una situazione molto coinvolgente, che influisce sicuramente in modo sostanziale la Sua realtà.
Sicuramente gli psicofarmaci aiutano inizialmente nella crisi, ma solo un cambiamento strutturale con una terapia basata sul Modello Strutturale Integrato, sia dello psicoterapeuta che dello psichiatra, può portare ad un cambiamento, per cui invece dell'ansia, Lei trova delle strade più funzionali per affrontare i Suoi problemi.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
Sta descrivendo una situazione molto coinvolgente, che influisce sicuramente in modo sostanziale la Sua realtà.
Sicuramente gli psicofarmaci aiutano inizialmente nella crisi, ma solo un cambiamento strutturale con una terapia basata sul Modello Strutturale Integrato, sia dello psicoterapeuta che dello psichiatra, può portare ad un cambiamento, per cui invece dell'ansia, Lei trova delle strade più funzionali per affrontare i Suoi problemi.
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Gentile Utente, pur nella floridezza della sua sintomatologia non le difetta la lucidità nel definire diagnosi e eziologia della derealizzazione.
Appare molto orientato e posso suggerirle di chiedere una seduta di prova a due specialisti che pratichino uno l'EMDR e l'altro l'ipnosi ericksoniana, in modo da rendersi conto in prima persona di quale delle due metodologie prometta di essere più efficace per lei.
Cordialità.
Appare molto orientato e posso suggerirle di chiedere una seduta di prova a due specialisti che pratichino uno l'EMDR e l'altro l'ipnosi ericksoniana, in modo da rendersi conto in prima persona di quale delle due metodologie prometta di essere più efficace per lei.
Cordialità.
Gentile utente, le suggerisco di non interrompere i contatti con il medico psichiatra che le ha prescritto la cura e capire insieme a lui come gestire gli effetti collaterali di cui parla.
Per quanto riguarda l'approccio psicoterapeutico, ritengo l'EMDR un modello specializzato per la cura dei traumi e della dissociazione ma, allo stesso tempo, al di là del modello, dovrebbe scegliere un terapeuta di cui si fida.
In bocca al lupo!
Per quanto riguarda l'approccio psicoterapeutico, ritengo l'EMDR un modello specializzato per la cura dei traumi e della dissociazione ma, allo stesso tempo, al di là del modello, dovrebbe scegliere un terapeuta di cui si fida.
In bocca al lupo!
Gentile paziente,
Racconta una situazione complessa, e di fronte a situazioni complesse non ci sono soluzioni semplici.
Qualunque approccio terapeutico può aiutarla, ma non esiste una garanzia dell'efficacia al 100 per cento. Più che questa o quella tecnica, le consiglio di affidarsi ad un terapeuta competente, che sappia come condurre una psicoterapia in concomitanza alla terapia farmacologica.
In bocca al lupo
Racconta una situazione complessa, e di fronte a situazioni complesse non ci sono soluzioni semplici.
Qualunque approccio terapeutico può aiutarla, ma non esiste una garanzia dell'efficacia al 100 per cento. Più che questa o quella tecnica, le consiglio di affidarsi ad un terapeuta competente, che sappia come condurre una psicoterapia in concomitanza alla terapia farmacologica.
In bocca al lupo
Salve, le consiglio di non interrompere la terapia psichiatrica che il medico le ha prescritto e di chiedersi quale approccio psicoterapeutico faccia al caso suo. Se vuole risolvere una volta per tutte i suoi problemi, le consiglio un approccio psicoanalitico, che per quanto faticoso e doloroso, è efficace.
Buongiorno. Sono due tecniche diverse. La differenza principale risiede nella stato di coscienza. Nell'EMDR il paziente rimane vigile e cosciente e il terapeuta deve controllare che il paziente sia da una parte focalizzato nel passato all'interno dell'episodio traumatico e dall'altra mantenga un contatto continuo nel qui e ora con noi terapeuti e con il suo presente. L'obbiettivo non è rivivere l'esperienza ma rielaborarla, "digerirla", guardarla profondamente con gli occhi del presente e con le risorse che invece ora ci sono nel paziente. Non induciamo un cambiamento nello stato di coscienza, ma gestiamo e rispettiamo la gradualità di cui ha bisogno per affrontare certi vissuti. Se hai bisogno mi puoi contattare per ulteriori chiarimenti.
Buonasera,
le consiglierei d'intraprendere al più presto un percorso psicoterapeutico in grado di aiutarla a gestire il forte disagio della dissociazione e derealizzazione, che ha bisogno di essere affrontato in maniera tempestiva affinchè la situazione non peggiori ultreriormente, ovviamente in parallelo alle cure psichiatriche. Per quanto riguarda il discorso del disturbo bipolare mi piacerebbe sapere se le è stato diagnosticato o sta sperimentando una fase di alternanza tra momenti di euforia e di depressione che assomigliano a quello tipici di un disturbo bipolare?
Se desidera può fissare un primo appuntamento , anche online.
le consiglierei d'intraprendere al più presto un percorso psicoterapeutico in grado di aiutarla a gestire il forte disagio della dissociazione e derealizzazione, che ha bisogno di essere affrontato in maniera tempestiva affinchè la situazione non peggiori ultreriormente, ovviamente in parallelo alle cure psichiatriche. Per quanto riguarda il discorso del disturbo bipolare mi piacerebbe sapere se le è stato diagnosticato o sta sperimentando una fase di alternanza tra momenti di euforia e di depressione che assomigliano a quello tipici di un disturbo bipolare?
Se desidera può fissare un primo appuntamento , anche online.
Ciao
Mi dispiace sentire che stai affrontando queste sfide. Entrambe le tecniche, EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) e l’ipnosi ericksoniana, possono essere utilizzati per affrontare la derealizzazione, ma l’efficacia può variare da persona a persona.
Sono una terapeuta EMDR e ho avuto successo nell’affrontare casi di derealizzazione e dispercezione, si tratta di un trattamento psicoterapeutico orientato a comprendere la condizione generale del paziente, mappare i traumi è uno degli step più preziosi. Questo approccio olistico può essere estremamente efficace nel trattamento della derealizzazione, poiché consente di affrontare le radici profonde del disturbo e di lavorare verso una risoluzione più completa. Ti consiglio di discutere con il tuo terapeuta per valutare quale intervento può essere più adatto al tuo caso specifico, considerando il tuo background e le tue esperienze personali. Entrambi gli approcci che hai evidenziato hanno dimostrato di essere utili in casi di ansia e di derealizzazione, ma è importante trovare quello che funziona meglio per te.
Cordiali saluti Dott. Tiziana Vecchiarini
Mi dispiace sentire che stai affrontando queste sfide. Entrambe le tecniche, EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) e l’ipnosi ericksoniana, possono essere utilizzati per affrontare la derealizzazione, ma l’efficacia può variare da persona a persona.
Sono una terapeuta EMDR e ho avuto successo nell’affrontare casi di derealizzazione e dispercezione, si tratta di un trattamento psicoterapeutico orientato a comprendere la condizione generale del paziente, mappare i traumi è uno degli step più preziosi. Questo approccio olistico può essere estremamente efficace nel trattamento della derealizzazione, poiché consente di affrontare le radici profonde del disturbo e di lavorare verso una risoluzione più completa. Ti consiglio di discutere con il tuo terapeuta per valutare quale intervento può essere più adatto al tuo caso specifico, considerando il tuo background e le tue esperienze personali. Entrambi gli approcci che hai evidenziato hanno dimostrato di essere utili in casi di ansia e di derealizzazione, ma è importante trovare quello che funziona meglio per te.
Cordiali saluti Dott. Tiziana Vecchiarini
Ciò su cui chiedi un consiglio sono strumenti e come tali vanno visti: sono e ti saranno sicuramente utili ma dalla sintomatologia che descrivi, è possibile che la cosa che più di tutte possa aiutarti sia costruire una relazione terapeutica, cosa che lo psichiatra non sempre fa.
Salve,
spiacente per la situazione che descrive e il suo perdurare nel tempo. Il vissuto che riporta merita una valutazione approfondita e probabilmente una presa in carico a più livelli. Se non ha già un collega a cui rivolgersi, Le consiglio di farlo in modo da poter calzare un percorso di sostegno.
In ambito di ansia e trattamento della depressione l'approccio breve strategico ha interessanti evidenze.
Buona giornata
spiacente per la situazione che descrive e il suo perdurare nel tempo. Il vissuto che riporta merita una valutazione approfondita e probabilmente una presa in carico a più livelli. Se non ha già un collega a cui rivolgersi, Le consiglio di farlo in modo da poter calzare un percorso di sostegno.
In ambito di ansia e trattamento della depressione l'approccio breve strategico ha interessanti evidenze.
Buona giornata
Buonasera. Sono estremamente dispiaciuto per la situazione che sta vivendo. Per quanto riguarda la sua domanda, entrambi sono strumenti in mano al terapeuta e penso che nessuno meglio di lui possa sapere quale tecnica é meglio usare e se va usata. Per quanto riguarda il mio parere personale, l'EMDR va usata per desensibilizzarsi da episodi traumatici, quindi non so quanto possa essere utile al suo scopo, mentre l'ipnosi ha una validitá scientifica trascurabile in confronto a tanti altri approcci e tecniche. Spero di averla aiutata in qualche modo.
Dottor Adriano Trono
Dottor Adriano Trono
Grazie per aver condiviso la sua esperienza, mi dispiace per il suo stato di derealizzazione. Io le indicherei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che si occupa di disturbi dissociativi, e che lavori in collaborazione con uno psichiatra. Spero trovi presto un adeguato sostegno ed accompagnamento di un professionista verso la guarigione.
Gentile paziente, la sua situazione non è di facile gestione e indicare una terapia piuttosto che un'altra sarebbe troppo riduttivo anche perchè non esiste una terapia efficace al 100%. La buona riuscita di una terapia dipende da diversi fattori, per questo le consiglio di affidarsi ad un terapeuta competente, che sappia come condurre una psicoterapia in concomitanza alla terapia farmacologica.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Valeria Filippi
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Valeria Filippi
Gentile utente, mi dispiace molto stia affrontando ansia, depressione e derealizzazione da diversi mesi. Capisco quanto possa essere difficile vivere con questi sintomi e comprendo la sua frustrazione nel cercare una soluzione. Intanto, la ringrazio per aver condiviso con la community la sua esperienza.
Sia l'EMDR che l'ipnosi eriksoniana possono essere validi strumenti per il trattamento della derealizzazione, ma la scelta del metodo più adatto dipende da diversi fattori, tra cui la gravità dei suoi sintomi, la sua storia personale e le sue preferenze.
L'EMDR è un trattamento specifico per i traumi che utilizza la stimolazione bilaterale per facilitare l'elaborazione dei ricordi traumatici e la riduzione dei sintomi associati, come la derealizzazione, oltre che favorire un benessere generalizzato.
L'ipnosi eriksoniana è una tecnica più generica che può essere utilizzata per un'ampia varietà di difficoltà, inclusa la derealizzazione. Si basa sull'idea di creare uno stato di trance in cui sei più ricettivo ai suggerimenti terapeutici.
E' importante ricordare che ogni persona è diversa e ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro. Sono certo, comunque, che potrà trovare giovamento da una delle due tecniche.
La scelta del metodo più adatto dovrebbe, ad ogni modo, essere presa in collaborazione con un terapeuta esperto in entrambi gli approcci. Il terapeuta valuterà la tua situazione specifica e la aiuterà a scegliere il trattamento più adatto alle sue esigenze.
La ringrazio ancora per aver condiviso la sua esperienza.
Dr. Massimo Di Donato
Sia l'EMDR che l'ipnosi eriksoniana possono essere validi strumenti per il trattamento della derealizzazione, ma la scelta del metodo più adatto dipende da diversi fattori, tra cui la gravità dei suoi sintomi, la sua storia personale e le sue preferenze.
L'EMDR è un trattamento specifico per i traumi che utilizza la stimolazione bilaterale per facilitare l'elaborazione dei ricordi traumatici e la riduzione dei sintomi associati, come la derealizzazione, oltre che favorire un benessere generalizzato.
L'ipnosi eriksoniana è una tecnica più generica che può essere utilizzata per un'ampia varietà di difficoltà, inclusa la derealizzazione. Si basa sull'idea di creare uno stato di trance in cui sei più ricettivo ai suggerimenti terapeutici.
E' importante ricordare che ogni persona è diversa e ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro. Sono certo, comunque, che potrà trovare giovamento da una delle due tecniche.
La scelta del metodo più adatto dovrebbe, ad ogni modo, essere presa in collaborazione con un terapeuta esperto in entrambi gli approcci. Il terapeuta valuterà la tua situazione specifica e la aiuterà a scegliere il trattamento più adatto alle sue esigenze.
La ringrazio ancora per aver condiviso la sua esperienza.
Dr. Massimo Di Donato
Salve gentile utente.
Innanzitutto la ringrazio per aver condiviso una condizione complessa come la sua.
La invito a chiedere una seconda consultazione per avere anche un punto di vista diverso.
Talora i farmaci possono portare a reazioni avverse, ma è anche possibile la slatentizzazione di una forma di disagio prima solo latente.
Le due tecniche di cui parla agiscono a livelli diversi.
L'EMDR è utile se soggiacenti ci sono traumi più o meno espliciti.
È una tecnica veloce che richiede però qualche requisito di base.
Per l'ipnosi dovrebbero essere fatte altre valutazioni.
Saluti,
Sandra Petralli
Innanzitutto la ringrazio per aver condiviso una condizione complessa come la sua.
La invito a chiedere una seconda consultazione per avere anche un punto di vista diverso.
Talora i farmaci possono portare a reazioni avverse, ma è anche possibile la slatentizzazione di una forma di disagio prima solo latente.
Le due tecniche di cui parla agiscono a livelli diversi.
L'EMDR è utile se soggiacenti ci sono traumi più o meno espliciti.
È una tecnica veloce che richiede però qualche requisito di base.
Per l'ipnosi dovrebbero essere fatte altre valutazioni.
Saluti,
Sandra Petralli
Buonasera,
capisco quanto possa essere difficile vivere con ansia, depressione e derealizzazione. Entrambe le tecniche che menziona, EMDR e Ipnosi eriksoniana, possono essere utili, ma il loro utilizzo dipende dal contesto e dalla sua storia personale.
EMDR è spesso utilizzato per elaborare traumi o esperienze stressanti, quindi se la derealizzazione è collegata a eventi traumatici o stress non risolti, potrebbe essere efficace nell’aiutarla a rielaborare queste esperienze.
Ipnosi eriksoniana, invece, lavora attraverso uno stato di rilassamento profondo, permettendo di esplorare l’inconscio in modo più delicato. Potrebbe aiutarla a ritrovare un senso di connessione con la realtà, lavorando sulle emozioni inconsce che possono essere alla base della derealizzazione.
La scelta dipende da come si sente più a suo agio e da ciò che il terapeuta con cui lavora ritiene più adatto per la sua situazione. Se ha bisogno di un approfondimento su queste tecniche, sarò lieta di esplorarle insieme.
Un caro saluto,
D.ssa Violeta Raileanu
capisco quanto possa essere difficile vivere con ansia, depressione e derealizzazione. Entrambe le tecniche che menziona, EMDR e Ipnosi eriksoniana, possono essere utili, ma il loro utilizzo dipende dal contesto e dalla sua storia personale.
EMDR è spesso utilizzato per elaborare traumi o esperienze stressanti, quindi se la derealizzazione è collegata a eventi traumatici o stress non risolti, potrebbe essere efficace nell’aiutarla a rielaborare queste esperienze.
Ipnosi eriksoniana, invece, lavora attraverso uno stato di rilassamento profondo, permettendo di esplorare l’inconscio in modo più delicato. Potrebbe aiutarla a ritrovare un senso di connessione con la realtà, lavorando sulle emozioni inconsce che possono essere alla base della derealizzazione.
La scelta dipende da come si sente più a suo agio e da ciò che il terapeuta con cui lavora ritiene più adatto per la sua situazione. Se ha bisogno di un approfondimento su queste tecniche, sarò lieta di esplorarle insieme.
Un caro saluto,
D.ssa Violeta Raileanu
Buonasera,
La derealizzazione è un sintomo che spesso accompagna stati di ansia e depressione e può essere debilitante. La Terapia Breve Strategica potrebbe essere un'opzione utile per affrontare la sua situazione, in quanto si concentra sull'individuazione e il cambiamento dei comportamenti disfunzionali che mantengono il disagio, riducendo così i sintomi.
Rispetto all'EMDR e all'ipnosi eriksoniana, entrambe sono tecniche che hanno dimostrato efficacia nel trattare traumi e stati di ansia. Tuttavia, la Terapia Breve Strategica, mirata al cambiamento rapido e alla risoluzione pratica dei sintomi, potrebbe essere altrettanto efficace in un contesto di ansia generalizzata e derealizzazione, in quanto interviene direttamente sul "meccanismo" che perpetua la condizione, senza la necessità di una lunga analisi.
Ritengo che sia importante discutere con il suo terapeuta delle opzioni più adatte per il suo caso specifico, considerando il suo percorso psicoterapeutico e l'efficacia delle tecniche usate finora.
Un percorso di terapia mirato alla soluzione, come la Terapia Breve Strategica, potrebbe portarle a miglioramenti concreti in tempi relativamente brevi.
Buona serata!
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé.
La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare.
Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare.
Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Buonasera,
grazie della condivisione di una parte importante della sua storia.
Penso che prima di capire quale approccio o tecnica sia più adatta, sarebbe interessante esplorare le radici di quest'ansia, depressione e derealizzazione. Mi chiedo: cosa è successo, cosa ha scatenato queste forti sensazioni che le possono creare un forte disagio? Una volta compreso quali meccanismi interiori l'hanno portata al punto in cui si trova oggi, una volta esplorate le esperienze di vita che hanno portato a sentire e vivere le emozioni in un determinato modo, a quel punto si può valutare quale approccio possa essere il più utile per la situazione e le caratteristiche della persona. Io conosco bene l'EMDR e le posso dire che la parte più importante per procedere attraverso questo approccio è comprendere cosa si porta dietro alla sua storia, quali eventi possono essere stati stressanti al punto da aver bloccato il normale sistema di elaborazione delle informazioni che tutti abbiamo, cosa ha comportato la comparsa di ansia, depressione e di questo senso di derealizzazione, di scollamento rispetto alla realtà. Cosa le stanno dicendo tutte queste reazioni così forti che vengono da dentro? Da quel poco che conosco della sua storia, mi risuona il fatto che l'ansia e la depressione è come se non fossero bastate a far transitare un messaggio interiore forte; c'è stato, forse, il bisogno di rinforzare il messaggio attraverso una sensazione di derealizzazione. Se pensiamo al nostro essere persone dotate di cuore, mente e corpo, dovremmo pensare anche che ognuna di queste parti opera per il nostro bene; non sempre noi lo percepiamo in questo modo, perchè non conosciamo quali sono le ragioni profonde che spingono la nostra persona a sviluppare determinate reazioni. Non so se mi sono spiegata, ma quello che vorrei trasmettere è che ogni parte di noi, lavora per cercare di far funzionare al meglio tutto... non sempre ci riesce e non sempre comprende che il presente non è più passato. Se però ci soffermiamo a comprendere cosa ha portato l'ansia, la depressione e la derealizzazione a comparire, quale motivo e quale funzione possono ricoprire, abbiamo perlomeno decifrato il loro linguaggio complesso e da lì, dalla consapevolezza del messaggio che portano, si può lavorare per cercare di legittimare ciò che, forse, si fa fatica a vedere e verbalizzare. Sull'ipnosi eriksoniana, non avendo informazioni sufficienti, in quanto non ancora formata, non mi sento di aggiungere altro. Penso comunque che ogni tecnica riconosciuta, possa far raggiungere la strada della consapevolezza e di un eventuale alleggerimento emotivo; l'importante è percorrere quella che, dopo le valutazioni di cui sopra, sembri essere la più utile per la persona. Buona giornata. Valentina
grazie della condivisione di una parte importante della sua storia.
Penso che prima di capire quale approccio o tecnica sia più adatta, sarebbe interessante esplorare le radici di quest'ansia, depressione e derealizzazione. Mi chiedo: cosa è successo, cosa ha scatenato queste forti sensazioni che le possono creare un forte disagio? Una volta compreso quali meccanismi interiori l'hanno portata al punto in cui si trova oggi, una volta esplorate le esperienze di vita che hanno portato a sentire e vivere le emozioni in un determinato modo, a quel punto si può valutare quale approccio possa essere il più utile per la situazione e le caratteristiche della persona. Io conosco bene l'EMDR e le posso dire che la parte più importante per procedere attraverso questo approccio è comprendere cosa si porta dietro alla sua storia, quali eventi possono essere stati stressanti al punto da aver bloccato il normale sistema di elaborazione delle informazioni che tutti abbiamo, cosa ha comportato la comparsa di ansia, depressione e di questo senso di derealizzazione, di scollamento rispetto alla realtà. Cosa le stanno dicendo tutte queste reazioni così forti che vengono da dentro? Da quel poco che conosco della sua storia, mi risuona il fatto che l'ansia e la depressione è come se non fossero bastate a far transitare un messaggio interiore forte; c'è stato, forse, il bisogno di rinforzare il messaggio attraverso una sensazione di derealizzazione. Se pensiamo al nostro essere persone dotate di cuore, mente e corpo, dovremmo pensare anche che ognuna di queste parti opera per il nostro bene; non sempre noi lo percepiamo in questo modo, perchè non conosciamo quali sono le ragioni profonde che spingono la nostra persona a sviluppare determinate reazioni. Non so se mi sono spiegata, ma quello che vorrei trasmettere è che ogni parte di noi, lavora per cercare di far funzionare al meglio tutto... non sempre ci riesce e non sempre comprende che il presente non è più passato. Se però ci soffermiamo a comprendere cosa ha portato l'ansia, la depressione e la derealizzazione a comparire, quale motivo e quale funzione possono ricoprire, abbiamo perlomeno decifrato il loro linguaggio complesso e da lì, dalla consapevolezza del messaggio che portano, si può lavorare per cercare di legittimare ciò che, forse, si fa fatica a vedere e verbalizzare. Sull'ipnosi eriksoniana, non avendo informazioni sufficienti, in quanto non ancora formata, non mi sento di aggiungere altro. Penso comunque che ogni tecnica riconosciuta, possa far raggiungere la strada della consapevolezza e di un eventuale alleggerimento emotivo; l'importante è percorrere quella che, dopo le valutazioni di cui sopra, sembri essere la più utile per la persona. Buona giornata. Valentina
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