Buonasera, avrei bisogno di qualche dritta/consiglio per la mia situazione, per favore. Sono una per

18 risposte
Buonasera, avrei bisogno di qualche dritta/consiglio per la mia situazione, per favore. Sono una persona sensibile, buona, troppo. Mi comporto sempre come se mi sentissi un peso, in ogni situazione, per tutti e per tutto. Cerco sempre di non dare fastidio, di non dire di “no”, di non avere una mia idea se non è uguale a quella degli altri, di non farmi vedere triste per non recare disagio, sono molto accondiscendente con tutti, mi faccio carico dei problemi degli altri ma mai viceversa, non chiedo MAI e dico MAI una mano per niente, voglio sempre arrangiarmi per non dover pesare su nessuno. Ma sono stufa di vivere così, nell’ombra. Mi sento di non rispettare me stessa, ma non riesco a farlo, non capisco perché io non riesca ad essere più “dura”, sicura. È come se mi sentissi in colpa di esistere, a volte. Ma perché? Quando litigo con il mio fidanzato, reagisco piangendo, anche se vorrei rispondergli, non riesco, piango. Lui urla troppo, ha reazioni esagerate, scatti d’ira vera e propria. Queste scene mi immobilizzano. Vedendomi così lui però mi reputa fragile, insicura, piccola, forse gli faccio anche un po’ pena in queste situazioni e non mi piace. Come posso cambiare? Perché sono sempre così succube di tutto? Perché mi sento sempre in colpa per tutto? Eppure non ho mai fatto male a nessuno… cerco sempre di essere corretta… ma perché non riesco a mettere me al primo posto e ad avere idee chiare e decise? Se può servire, ho 27 anni e sono una ragazza normalissima, lavoro e vivo col fidanzato. Con la mia famiglia non ho alcun problema. Ho sempre avuto una vita normale… certo potrebbe andare meglio, ma mi accontento. Non capisco, per favore aiutatemi a reagire. Grazie mille. Un caro saluto!
Salve gentile utente. La sua richiesta di consiglio è davvero molto ammirevole, non è da tutti uscire dalla propria situazione di disagio percepito per chiedere aiuto. Innanzitutto, mi sento di doverle dire che in lei non c'è nulla di sbagliato, non si deve colpevolizzare per nulla, anzi deve convincersi che l'essere buona, altruista, generosa e sensibile siano tutte qualità straordinarie che la devono far emergere in positivo e darle coraggio in tutto ciò che fa. Lei sta vivendo senza dubbio un periodo di malessere e scarsa autostima, ma avverte anche la motivazione a voler cambiare le cose per il meglio. Vorrei sostenerla in questa sua necessità di comprendere meglio il proprio carattere, le proprie potenzialità e quanto c'è di buono in lei, che le assicuro è sicuramente tanto. Io mi occupo di Psicologia Positiva e di Mindfulness, due discipline che hanno l'obiettivo di tirar fuori il meglio dalle persone, a indirizzarle verso un benessere interiore, verso attività stimolanti e consentono di acquisire strategie efficaci per gestire al meglio le emozioni, coltivare relazioni positive e perseguire obiettivi di valore che diano significato alla propria vita.
Il passo più importante verso una vita più felice e ricca l'ha già fatto, ed è stato quello di realizzare la necessità del cambiamento e richiedere un sostegno professionale per farlo. Adesso il passo successivo è comprendere il metodo e le strategie per farlo. Mi piacerebbe aiutarla a farlo. Può contattarmi per una consulenza online così da poterle dare tutte le informazioni e accogliere le sue richieste. Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
il fatto che lei sia una persona molto sensibile e capace di leggere le emozioni dell'altro è certamente una buona qualità, segno di una competenza emotiva ed empatica profonda. Tuttavia potrebbe essere importante trovare un equilibrio che la aiuti a conciliare queste attenzioni verso l'altro, ad uno sguardo rivolto verso sé stessa. Un percorso di psicoterapia o un sostegno psicologico può sicuramente aiutarla a trovare le risposte a questo suo modo di essere, che in questo momento le genera sofferenza. Il fatto che lei riconosca di essere "stufa di vivere così" e stia cercando delle risposte per stare meglio, quando solitamente dice di "non chiedere mai una mano" a nessuno per risolvere le cose, è già un grande passo avanti. Non esiti a contattarmi se avesse voglia di approfondire.
Cordialmente,
Dott.ssa Silvia Calanchi
Gentilissima,
grazie per averci scritto. Capisco la sua sofferenza, la percezione di non sapersi difendere è molto dolorosa e ci fa sentire piccoli.
Purtroppo è molto difficile darle dei consigli sulla piattaforma in quanto non conosco la storia della sua vita. Posso però provare a rilanciare con qualche domanda che può aiutarla a riflettere. Quando ha iniziato a notare questi comportamenti? Lei sente che non merita di avere attenzioni oppure ha paura di chiedere perché si aspetta un rifiuto? Anche il casa sua vale la regola del non chiedere mai? Come mai sente il bisogno di mettersi in secondo piano e di "non dare mai fastidio"?
Rimango a disposizione se avesse bisogno di chiarimenti
Cordialmente
D.ssa Simona Torrente - Psicologa e Psicoterapeuta- Torino
Buongiorno, nel leggere il suo racconto ho percepito molto disagio per questo suo modo di vivere. Il senso di colpa la affligge ogni giorno e in qualsiasi situazione. La sua autostima sembra esser molto bassa. Siamo esseri umani, non siamo tutti uguali e non possiamo avere tutti le stesse idee. Credo lei debba lavorare molto su sé stessa, sul perché questo continuo senso di colpa la accompagna quotidianamente, sulla fiducia in sé stessa e sulla sua capacità di poter esprimere i suoi pensieri. Il senso di colpa è un'emozione che ha a che fare con le regole e con le trasgressioni, ha forse vissuto una vita molto "rigida"?
Spero di esserle stata utile
Cordiali saluti,
Dott.ssa Kravos Kerol
Gentilissima, grazie per aver espresso la sua sofferenza che non le permette di vivere una vita serena e felice.
Essere altruisti e generosi con gli altri è certamente un pregio ma, come per altre situazione, l'equilibrio è la chiave giusta.
La invito a porsi le giuste domande sul perché della sua eccessiva accondiscendenza e del poco amore per sé stessa, domande da affrontare con un professionista che la guiderà a trovare delle risposte e delle strategie per riprendere in mano la sua vita.
Rimango a disposizione per qualsiasi dubbio o per un primo colloquio.
Un caro saluto, dott.ssa Federica Lanzafame
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Capisco che stai attraversando una fase difficile e desideri apportare dei cambiamenti nella tua vita per sentirti più sicura di te stessa e rispettare le tue esigenze. Vorrei darti alcuni consigli utili per aiutarti in questo percorso.

Prima di tutto, è importante riconoscere il tuo valore e iniziare a prenderti cura di te stessa. Non considerarti un peso o sentirti in colpa per le tue esigenze. Ricorda che hai il diritto di avere idee, opinioni e bisogni propri, e meriti di essere ascoltata e rispettata.

Impara a stabilire confini sani e ad affermare i tuoi limiti. Non devi sempre accontentare gli altri. Se qualcosa non ti va o non è di tuo gradimento, sentiti libero di dire di "no" senza sentirsi in colpa.

L'assertività è una qualità importante da sviluppare. Si tratta della capacità di esprimere i tuoi pensieri, sentimenti ed esigenze in modo rispettoso ma diretto. Allenati a comunicare in modo chiaro e a farti valere, senza paura di essere giudicata o respinta.

La fiducia in se stessi può essere costruita attraverso il raggiungimento di obiettivi personali e il superamento di sfide. Cerca di identificare le tue qualità e i tuoi successi, e concentrati su di essi per sviluppare gradualmente una maggiore fiducia in te stessa.

È anche importante cercare il sostegno di persone fidate, come amici o familiari, che possano incoraggiarti e supportarti nei tuoi sforzi di crescita personale. Condividi apertamente le tue sfide e i tuoi obiettivi con loro e cerca il loro supporto durante il processo di cambiamento.

Se senti di avere difficoltà nel fare questi cambiamenti da sola, non esitare a cercare l'aiuto di uno psicologo o di un consulente. Questi professionisti possono fornirti un supporto aggiuntivo e aiutarti a esplorare le dinamiche interne che influenzano il tuo comportamento e la tua percezione di te stessa.

Ricorda che il cambiamento richiede tempo e sforzo, quindi sii paziente con te stessa mentre lavori su questi aspetti. Sii gentile e compassionevole con te stessa lungo il percorso e celebra ogni piccolo passo che fai verso il tuo benessere e la tua crescita personale. Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Salve leggo solo ora la sua richiesta. Premesso che rispondere alla sua richiesta senza aver avuto modo di conoscerla meglio e aver avuto maggiori informazioni, posso dirle che questa sua incapacità di essere più protagonista nella sua vista, come da lei riferito, potrebbe essere conseguenza di una bassa autostima. Forse non crede abbastanza nelle sue capacità e questo la pone in una posizione down rispetto agli altri. Provi a ripensare a situazioni nella sua vita, che sicuramente ci saranno state, in cui si è sentita all'altezza ed è si è sentita soddisfatta e cerchi poi di ripercorrerle cercando di evidenziare le risorse e le capacità che in quell'occasione le hanno permesso di essere vincente e vedrà che potrà riutilizzarle in futuro.
Spero di essere stato d'aiuto
Buongiorno, dalle sue parole si evidenzia come all'interno della sua vita questo "pattern" di comportamento sia sempre stato presente. Ebbene, nonostante lei dica che la sua è stata una vita "normale", probabilmente è successo qualcosa durante la sua infanzia che l'ha in qualche modo "spinta" a pensare in questo modo.. attraverso una relazione con un terapeuta si potranno analizzare questi vissuti che oggi la rendono la persona che è. Solo attraverso questo percorso potrà cambiare il suo punto di vista attuale, dalle parole che dice lei.
Gentile utente in merito alla sua richiesta d'aiuto mi sento di volerLe riconoscere il suo coraggio di mettere nero su bianco questo malessere che ha portato esternandolo e condividendolo con noi. Con le poche informazioni forniteci posso dirLe che sento e colgo questo suo essere "imbrigliata", questo suo essere in "gabbia". Questo suo modo di funzionare che l'ha portata a raggiungere sicuramente i suoi successi e i suoi traguardi ma è come se non si fosse data la possibilità di goderne appieno. Quello che ripeto spesso alle persone che vedo e che seguo è che non possono cambiare l'altro ma che grazie ad un percorso terapeutico possono cambiare loro stessi, questo è grande regalo che ognuno di noi può fare a se stessi. E sento che in Lei è scattato quel qualcosa che La sta portando proprio a interrogarsi su questo. Pertanto il mio invito è proprio quello che Lei si possa prendere cura di questi aspetti e che possa lavorarci al fine di trovare quel benessere che si è un pò smarrito in questo momento. Non so di dove sia ma se ha piacere io svolgo anche consulenze online pertanto mi rendo disponibile.
Un caro saluto Dott.ssa Serena Comin
Buongiorno cara, se rilegge attentamente il suo scritto può rendersi conto di una cosa veramente molto importante: la consapevolezza che ha di sé e del suo "essere insieme alle altre persone". La consapevolezza, come forse sa, è il primo - necessario - passo per intraprendere un percorso introspettivo. Certo, da quello che emerge è molto consapevole di quanto i tratti che lei ci ha riferito (bontà, sensibilità, flessibilità, ecc.) a volte la ostacolano nella vita di tutti i giorni ma, ad oggi, non riesce e vedere quanto questi tratti possano essere anche un meraviglioso paio di occhiali attraverso i quali vedere il mondo! Il passaggio fondamentale, a mio parere, sta proprio in questo e, con il giusto supporto, può apprendere gli strumenti per riuscire ad affrontarlo ed essere felice di queste sue peculiarità! Grazie per la sua condivisione.. Resto a disposizione se volesse parlarne a voce!
Assumere un ruolo accondiscendente e compiacente è una strategia (inconsapevole) che assumiamo quando cerchiamo di tenere strette a noi le persone a cui vogliamo bene, per assicurarci di essere accettati, amati, voluti. Per quanto adesso lei lo viva con sofferenza, nel suo percorso di vita questa strategia è stata in qualche modo funzionale per lei, la ha aiutata a sopravvivere a certe situazioni. Le motivazioni e le situazioni in cui si può strutturare una strategia di questo tipo possono essere varie e disparate. Non si giudichi adesso e guardi con gioia a questo momento di consapevolezza in cui sente di meritare di più e di volere di più per se stessa. Probabilmente adesso è pronta per vivere le relazioni in maniera più soddisfacente. Questo è l'inizio del suo percorso di cambiamento e trasformazione. Non è immediato cambiare modalità di interazione, ma è possibile. E dal momento che lei già ne avverte la necessità, il primo passo è compiuto. Se vuole, ne possiamo parlare insieme, per approfondire le modalità di comunicazione e interazione che lei vorrebbe per se stessa e per affrontare insieme questo viaggio. In ogni caso, le auguro il meglio e sono felice per lei, che abbia iniziato a desiderare il meglio per se stessa. Lo merita.
Buongiorno. Posso capire che questo modo di percepire se stessa alla lunga risulti sfiancante. Forse, a volte, ha come la sensazione di implodere in se stessa magari... Vengo subito alla sua domanda finale: come posso cambiare? Un cambiamento può avvenire in diversi modi e per diverse ragioni. Non si può fornire un modo univoco e valido per tutti e non in questa sede. Ogni persona ha le sue leve e il suo funzionamento. Posso dirle che, a meno che non ci siano eventi casuali che le diano una spinta emotiva considerevole, la situazione può solo rimanere invariata o peggiorare. Se non trova come darsi il permesso di esprimere i suoi stati d'animo, le sue idee e i suoi dissensi la vita sarà sempre difficile. Dalle sue parole emerge che una parte di lei è convinta che sia giusto non chiedere nulla a nessuno o non essere in disaccordo con le idee della maggioranza; non so in che modo lo ha imparato. D'altro canto potrebbe non essere necessario un evento traumatico intenso per arrivare ad essere in questo modo. Tenga presente che lei sarà, con buone probabilità, un'ottima osservatrice ed una persona estremamente intuitiva riguardo gli stati d'animo degli altri. Può imparare a farne tesoro valorizzando la sua personalità. Anche perché ci sarà sicuramente qualcuno che sarebbe contento di ricevere da lei un suggerimento, un idea o anche un sincero dissenso. Ha le carte in regola per fare un ottimo percorso terapeutico e rendere la sua vita piacevole e libera da conflitti interiori. Ci pensi bene. Noi ci siamo!
Gentile utente, mi dispiace molto per quello che sta vivendo.
Consiglio un percorso di psicoterapia all'interno del quale possa approfondire tutti i punti di cui ha parlato e possa, con l'aiuto di un esperto, intraprendere un percorso orientato al suo benessere.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo
Salve , premesso che occorrerebbe un colloquio più esaustivo per comprendere meglio le sue difficoltà, da quanto scrive credo che occorrerebbe indagare nel suo passato e far venire alla luce i motivi che l'hanno fatta diventare remissiva e succube nelle situazioni che si trova a vivere.
Buonasera, è importante esplorare cosa l'ha portata a credere di essere un peso per gli altri. Cosa ha sempre temuto che potesse accadere se si fosse mostrata vulnerabile, avesse tracciato i confini e saputo dire "No", o avesse condiviso la sua opinione o le proprie emozioni?
Soprattutto in infanzia, la relazione con gli adulti significativi che si prendono cura di noi influenza la costruzione dell'immagine di sè, degli altri e le modalità relazionali che spesso ci portiamo dietro fino in età adulta.
Se certe esperienze relazionali l'hanno portata ad imparare che non doveva chiedere mai aiuto e doveva sempre cavarsela da sola, che era meglio non esprimere la propria opinione perchè il pericolo percepito era (ad esempio) quello di perdere l'affetto dell'altro o di venire umiliati/svalutati etc. allora si impara a tenere in ombra alcune parti di sè.
E' molto importante che lei abbia preso contatto con la sofferenza legata al suo sentirsi in ombra, può pensare di rivolgersi ad un professionista per esplorare quali parti di sè sono in ombra, quali mettere in luce e quali risorse potenziare. L'ombra contiene le sue parti nascoste. Possono restare in ombra dei pensieri che facciamo, delle emozioni che proviamo, delle azioni che vorremo ma non mettiamo in atto. Possono restare in ombra dei lati dei proprio carattere o dei bisogni.
Ci sono tanti motivi per cui scegliamo di mettere quelle parti in ombra, magari perchè non si pensa possano non venire ben accolte dagli altri, oppure si ha paura che qualora portassimo in luce quelle parti verremo abbandonati/giudicati/umiliati. Oppure non si mostrano quelle parti perchè ci si vergogna o ci si sente in colpa.
Esplorare questi aspetti in terapia favorisce un processo di esplorazione e consapevolezza di sè prezioso.
E' utile chiedersi cosa di lei resta in ombra per dividerlo da ciò che lei sceglie di far vedere. In questo modo potrà valutare i costi che tenere certe parti di sè in ombra ha sulla sua salute psichica.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Ciao, sembra che tu stia attraversando un momento in cui senti la necessità di riaffermare te stessa, la tua autostima e la tua sicurezza personale. È un passo importante verso una vita più equilibrata e soddisfacente. Ecco alcune considerazioni e suggerimenti che potrebbero aiutarti:

Autoconsapevolezza: Il primo passo per apportare cambiamenti positivi è sviluppare una maggiore consapevolezza di te stessa. Cerca di riflettere su chi sei, cosa vuoi dalla vita e perché ti senti così succube delle esigenze degli altri. L'autoconsapevolezza è il fondamento su cui puoi costruire una maggiore autostima.
Lavoro sulla tua autostima: Spesso, la bassa autostima può portare a comportamenti di accondiscendenza e a sentirsi in colpa per le proprie esigenze. Lavorare sulla tua autostima può aiutarti a sviluppare una maggiore sicurezza personale. Puoi fare ciò attraverso l'auto-riflessione, la pratica dell'autocompassione e il riconoscimento dei tuoi successi e delle tue qualità.
Impara a dire "no": Imparare a dire "no" in modo gentile e rispettoso è un passo importante per mettere te stessa al primo posto. Riconosci i tuoi limiti e impara a rispettarli. Non è egoismo, ma un segno di autoconsapevolezza e autostima sana.
Comunicazione efficace: Lavora sulla tua capacità di comunicare i tuoi sentimenti, bisogni e desideri in modo chiaro ma rispettoso. Questo può aiutarti a gestire meglio le situazioni di conflitto con il tuo fidanzato e ad evitare di piangere come unica risposta.
Terapia: Considera la possibilità di cercare il supporto di uno psicoterapeuta. Un terapeuta può aiutarti a esplorare più approfonditamente le radici dei tuoi comportamenti e delle tue emozioni e può fornirti strumenti pratici per apportare cambiamenti positivi nella tua vita.
Pratica l'autocura: Dedica del tempo a te stessa per coltivare la tua salute mentale e il tuo benessere emotivo. Questo può includere l'esercizio fisico, la meditazione, la lettura di libri di sviluppo personale o l'hobby che ti piace.
Sostegno sociale: Parla con amici o familiari di ciò che stai affrontando. Avere un sistema di supporto può essere prezioso nel tuo percorso di crescita personale.
Ricorda che il cambiamento richiede tempo e sforzo, quindi sii paziente con te stessa mentre lavori su questi aspetti della tua vita. L'importante è che stai cercando di crescere e migliorare, il che è un passo importante verso una vita più soddisfacente e autentica.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti e chiedere.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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