Buonasera a tutti dottori cari ! Sono una mamma di 29 anni di due bimbe di 2 e 5 anni , faccio la m

18 risposte
Buonasera a tutti dottori cari !
Sono una mamma di 29 anni di due bimbe di 2 e 5 anni , faccio la mamma a tempo pieno e non lavoro attualmente ( forse inizio tra poco ) allatto ancora la più piccola di quasi 2 anni ( cerca continuamente il seno peggio di prima notte e giorno e la cosa comincia un po’ a pesarmi )
Ho genitori molto presenti che mi aiutano in tutto con le bambine abitando di fronte a me . Ho sempre avuto una vita normale e una famiglia normale senza problemi particolari . Padre delle bambine come compagno da 9 anni abbastanza presente in quanto lavora come operaio su turni anche notturni . Avevo la disoccupazione da 2 anni e a marzo era l’ ultimo mese di pagamento …. Poi ho iniziato ad avere pensieri sul futuro , di come potevo andare avanti con soli 400€ al mese ( sono stata sempre indipendente ) , pensavo io a tutto , alle scadenze , ai debiti ai problemi finanziari …. Dal 20 marzo circa non sto bene .ho iniziato con attacchi d ansia lievi inizia con tachicardia respiro corto e agitazione e vampate di calore . All inizio credevo fosse pre ciclo , poi post ciclo poi cambio stagione ma ormai è un mese e mezzo ormai che sto così secondo me peggiorando i sintomi .Giorni più giorni meno ma ho sempre questa ansia con me . Ho fatto esami sangue completi tutto a posto . ho fatto visita dal pneumologo per quella dispnea ma lui ha sospettato l asma infatti devo fare una spirometria particolare . Ho avuto anche giorni con forti sbalzi d umore (non passavo dalla depressione alla voglia di spaccare il mondo , ma avevo dei momenti di down , come se entrassi in un vortice di pensieri negativi ) preciso che mi sono venuti nei giorni di fine ciclo e anche ora mi stan venendo che sarei in pre ciclo ,Vorrei precisare che in questo tempo di malessere non ho mai rinunciato alla vita che facevo , cioè uscire vedere amici e organizzare uscite e cerco di rimanere sempre così ( anzi cerco sempre di uscire x fare cose anche se ho sempre paura di star male )ho una vita molto monotona e sedentaria senza punti di svago ,nessun Lavoro o hobby a parte fare la mamma e senza attività fisica .L unica cosa è che a volte se sono fuori, magari mi prende questa agitazione dal nulla e la mia mente inizia a pensare che sto male e vado in agitazione ma poi mi passa anche se è dura ) ultimamente ho anche notato che mangio meno, ( o forse prima mangiavo troppo perché mia madre l aveva notato che mi abbuffavo ) il che non dispiace visto che ho qualche chiletto da smaltire .Quando sto diciamo bene penso : ma non è possibile sicuramente tra poco mi verrà l ansia e starò male . Poi io sono molto ipocondriaca e cerco ogni sintomo o problema su internet ma questo da anni quindi alimento la mia ansia . Secondo voi si potrebbe trattare di una forte ansia o stato di esaurimento nervoso ?Ho cercato di spiegarvi nel dettaglio ogni cosa che sto vivendo , Non assumo farmaci ne ho patologie , a volte assumo lexotan gocce quando ho forti crisi d ansia ma succede forse una volta a settimana se non meno e cerco di evitarlo anche . Da ieri ho deciso di farmi seguire da una psicologa in presenza una volta a settimana ,ascoltando un po’ tutto lei sospetta una ansia generalizzata forte però ho sentito anche uno psichiatra privatamente , anche lui dice che il è una bell ansia anticipatoria e consiglia di assumere il citalopram . Però sono un po’ titubante sulla cosa
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buonasera a lei, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Sarebbe interessante indagare la natura di quella preoccupazione riguardante il futuro che descrive; sembra che la fine della sua disoccupazione e il termine della sua indipendenza abbiano messo in moto qualcosa in lei. Inoltre, come ci racconta, è una madre molto giovane con due figlie piccole a cui badare ed anche questo elemento, considerato il desiderio di riprendere a lavorare, può rappresentare una preoccupazione aggiuntiva. La invito a continuare il suo percorso psicologico ed a seguire le indicazioni dei professionisti a cui si è rivolta. La saluto cordialmente, Dott. Marco Squarcini
Ciao! Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile. I sintomi che descrivi, come gli attacchi d'ansia, i sbalzi d'umore e la preoccupazione costante, suggeriscono che potresti essere affetta da un disturbo d'ansia generalizzata. È comprensibile che la situazione finanziaria e l'incertezza per il futuro abbiano un impatto significativo sul tuo benessere emotivo.

È positivo che tu abbia deciso di cercare aiuto da una psicologa e che tu abbia anche consultato uno psichiatra per avere un'opinione aggiuntiva. Entrambi sembrano concordare sul fatto che ci sia un elemento di ansia anticipatoria nella tua esperienza, il che può essere trattato efficacemente con terapia e, se necessario, con farmaci come il Citalopram.

Tuttavia, è importante che tu sia a tuo agio con il trattamento e che tu prenda la decisione che ritieni sia più adatta per te. Se hai delle titubanze sull'assunzione del Citalopram, parlane apertamente con il tuo medico e valutate insieme le opzioni disponibili. La terapia farmacologica è solo una parte del percorso di cura e può essere integrata con la terapia psicologica per ottenere i migliori risultati.

Ricorda che è normale sentirsi incerti riguardo ai trattamenti proposti, ma è importante affidarsi ai professionisti che ti stanno supportando e comunicare apertamente i tuoi dubbi e preoccupazioni. Sono qui per te se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o supporto. Resto in attesa di sentirti e ti auguro il meglio nel tuo percorso di guarigione.
Sono disponibile anche online
Cordialmente
Dott. Tiziana Vecchiarini
Salve cara giovane mamma, da ciò che scrive mi sembra che la sua ansia sia un sintomo dato forse dal fatto che non sta né lavorando né guadagnando e che fa una vita che forse un po' l'annoia. è giovane ed già mamma di due bambine piccole.
Trovare un lavoro sarebbe non solo un motivo in più per essere indipendente ma l'aiuterebbe a sentirsi maggiormente gratificata e soddisfatta per qualcosa che le piace. e magari se ha una sua entrata potrebbe organizzarsi anche per sport o qualche hobbies da coltivare. Quando si è mamme e bello anche organizzare del tempo per dedicarlo solo a se stesse e questo magari l'aiuterebbe ad essere più in equilibrio con le sue emozioni ed avere meno ansia.
Fa bene a farsi seguire da una collega con cui poter condividere il suo vissuto interno e i suoi progetti futuri. Cordialmente Dr.
Jasmine Scioscia
Salve, grazie per la condivisione.
La terapia farmacologica è solo una parte del percorso di cura, per un maggior successo dovrebbe essere integrata con una terapia psicologica.
Sarebbe opportuno indagare la natura di quella preoccupazione ed esplorare la situazione nel suo profondo per consapevolizzare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente.
Cordialmente.
Dott.ssa Michelini Monia
Salve. Mi sembra normale che in una situazione di cambiamento economico, ci siano una serie di paure e angosce per il futuro con conseguenti sintomi fisici e psicologici. Mi sembra di aver capito che è abituata a fare fronte a tutto e venendo meno la sua autonomia economica viene meno un pilastro del suo modo di essere: "pensavo io a tutto". Continui con il percorso psicoterapeutico e del farmaco, se non ne può fare a meno lo prenda, se sente che può farne a meno ne parli con lo psichiatra e valutate cosa fare. Distinti saluti
Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione, mi dispiace per quello che sta sentendo. Il mio suggerimento è quello di procedere col percorso di psicoterapia, per poter comprendere meglio l'origine di questa ansia. L'ansia è una risposta a una minaccia percepita, è un segnale che qualcosa non va. La terapia cognitivo comportamentale offre validi strumenti per trovare un equilibrio quando i pensieri prendono il sopravvento, come da lei descritto, anticipando ansie e sintomi assenti.
Le auguro di trovare un equilibrio e resto a disposizione, buona giornata, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Buonasera,

Leggo con attenzione quanto stai attraversando e apprezzo la tua volontà di condividere i tuoi pensieri e preoccupazioni in modo così dettagliato. Sembra che tu stia vivendo un periodo molto intenso e stressante, caratterizzato da una serie di cambiamenti e sfide sia pratiche che emotive.

La tua descrizione dei sintomi che stai sperimentando, come attacchi di ansia, tachicardia, respirazione corta e agitazione, suggerisce che potresti effettivamente trovarmi di fronte a un disturbo d'ansia, in particolare a una forma di ansia generalizzata. È comprensibile che tutte le responsabilità che comporta la maternità, soprattutto quando si ha una famiglia numerosa e si è anche in una fase di transizione lavorativa, possano contribuire a questo senso di ansia e stress.

La decisione di farti seguire da una psicologa è un passo molto positivo verso il recupero del benessere emotivo. Lavorare con un professionista può aiutarti ad esplorare più a fondo le cause sottostanti della tua ansia e ad imparare strategie pratiche per gestirla in modo più efficace. Anche l'idea di iniziare a prendere in considerazione un trattamento farmacologico, come il citalopram, può essere un'opzione da considerare seriamente.

Tuttavia, comprendo le tue riserve e titubanze riguardo all'uso di farmaci. È importante sentirsi a proprio agio con le decisioni che prendiamo riguardo alla nostra salute mentale e ricevere informazioni complete e supporto da parte di professionisti qualificati può aiutarti a fare la scelta migliore per te.

Nel frattempo, potresti considerare anche l'importanza di prenderti del tempo per te stessa e di praticare attività che ti aiutino a rilassarti e a ridurre lo stress. Anche se la vita da mamma può essere molto impegnativa, è importante trovare spazi per te stessa, anche se solo per brevi momenti durante la giornata.

Infine, ti invito a continuare ad essere gentile con te stessa e a non giudicarti duramente per ciò che stai attraversando. La ricerca di supporto e la consapevolezza delle tue esigenze sono passi importanti verso il recupero del benessere emotivo.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o supporto.

Dott.ssa De Pretto
Buonasera, desidero sottolineare che non tutti i percorsi terapeutici prevedono necessariamente l’uso di farmaci. La terapia può offrire strumenti efficaci per gestire l’ansia e migliorare la qualità della vita anche senza l’uso di farmaci. In alcuni casi l’assunzione di farmaci può sicuramente essere benefica, ma è fondamentale che sia convinta e a suo agio con qualsiasi decisione riguardante il suo trattamento, inclusa l’assunzione di farmaci. Discuta sempre delle sue preoccupazioni con gli specialisti a cui si è rivolta.

Cordiali saluti, Dott. Marco Di Campli, Psicologo, Psicoterapeuta
Salve, si affidi ai professionisti che ha contattato. Forza.
Gentilissima utente, la tua situazione potrebbe essere interpretata come un segnale di disequilibrio all'interno del sistema familiare. La tua condizione di stress legata al ruolo di madre a tempo pieno, combinata con le preoccupazioni finanziarie e il supporto limitato del partner, potrebbero essere dei fattori scatenanti per l'ansia che stai vivendo.
L'ipotesi di una forte ansia o stato di esaurimento nervoso sembra plausibile, considerando i sintomi che stai descrivendo e la presenza di pensieri negativi ricorrenti. È positivo il fatto che tu abbia deciso di farti seguire da una psicologa e che ti sia aperta alla possibilità di eventualmente assumere farmaci per affrontare la situazione.
L'aspetto sistemico relazionale potrebbe essere approfondito durante il percorso terapeutico, per esplorare eventuali dinamiche sottostanti all'ansia che potrebbero essere legate alle relazioni familiari o alla tua percezione del rapporto con il partner. Inoltre, potresti esplorare delle strategie per gestire meglio il tuo tempo e lo stress legato alla cura dei bambini, magari ricercando un maggiore equilibrio tra le tue esigenze personali e quelle familiari.
In ogni caso, è importante continuare a seguire il percorso terapeutico e valutare con attenzione l'eventualità di assumere farmaci in base alle indicazioni del professionista sanitario. L'importante è prendersi cura di te stessa e trovare le risorse necessarie per affrontare questa fase di difficoltà. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Carissima giovane mamma, mi dispiace per quello che sta vivendo. Proceda col percorso di psicoterapia, per poter comprendere meglio l'origine di questa ansia. Approfondirei le dinamiche sistemico familiare per esplorare eventuali analogie che potrebbero essere legate alle relazioni familiari o alla sua percezione del rapporto con il partner. Sarebbe interessante indagare la natura di quella preoccupazione riguardante il futuro che descrive. Infatti, sembra che la fine della sua disoccupazione e il termine della sua indipendenza abbiano mosso qualcosa in lei. Inoltre, come ci scrive, è una madre molto giovane con due figlie piccole a cui badare ed anche questo elemento, considerato il desiderio di riprendere a lavorare, può rappresentare una preoccupazione aggiuntiva. La invito a continuare il suo percorso psicologico ed a seguire le indicazioni dei professionisti a cui si è rivolta.
Rimango a disposizione, cordialità dott.ssa Chiara Bono
Salve, grazie per la sua condivisione; mi dispiace per il momento di difficoltà che sta vivendo. Credo sia stato un passo molto importante quello di contattare uno psicologo, per iniziare un percorso, in modo tale da comprendere meglio la natura del suo malessere; e successivamente concordare degli obiettivi di lavoro terapeutici. In alcuni momenti potrebbe essere un aiuto anche la terapia farmacologica, come stampella, nel mentre del percorso psicologico. Valuti questo attentamente insieme ai professionisti che la stanno seguendo. Un abbraccio.
Cara mamma, i sintomi che descrivi sembrano indicare un forte stato di ansia, potenzialmente associato a stress e preoccupazioni riguardo al futuro finanziario. È positivo che tu abbia già iniziato a cercare supporto professionale da una psicologa. La terapia può aiutarti ad affrontare l'ansia anticipatoria e sviluppare strategie per gestire lo stress. Considera anche di discutere con il tuo medico delle possibili opzioni di trattamento, come il Citalopram, se lo ritieni opportuno. Rimango a disposizione. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Gentile Signora, buongiorno. Dai sintomi che descrive, sembra che Lei stia vivendo una situazione di ansia già presente in passato, e che ora, con la fine della disoccupazione e il pensiero di aver perso la sua indipendenza economica, si è aggravata e generalizzata. Gli attacchi d'ansia e gli sbalzi di umore, la noia e la vita monotona da Lei raccontati, sembrano i sintomi fisici e psicologici di una serie di paure e angosce per il futuro, che richiedono con forza la Sua attenzione. Pertanto, La invito a proseguire i colloqui con lo psicologo e ad accettare anche l'aiuto farmacologico, nel caso in cui i sintomi peggiorassero ulteriormente. Sappia che un eventuale consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale potrebbe aiutarla ad identificare e a modificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi, che mantengono la sofferenza in atto e le impediscono di ritrovare il benessere perduto. Cordiali saluti. Dssa Elena Manzoni
Salve signora,periodo difficile senz'altro.
Non mi sento di dare definizioni ne tantomeno diagnosi,le consiglio solamente di affidarsi ad un esperto
in modo da poter capire e risolvere .
Cordiali saluti
Dott.ssa Villani Laura
Gentile utente, grazie per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e preoccupazioni, e mi dispiace molto per i vissuti negativi che da queste scaturiscono. Se dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso online, utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori modo ssa trovare una strada percorribile verso la serenità.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti a contattarmi. Un caro saluto, dott.ssa Anastasia Giangrande.
Salve, giovane mamma, da ciò ci hai raccontato mi sembra che la tua ansia è dovuta dal fatto che sta sperimentando dei sentimenti negativi ad esempio il continuo allattamento cos' prolungato, non si sente appagata come donna in quanto non lavora e non si sente autonoma perchè non percepisce una forma di guadagno, forse tutto questo non la fa sentire appagata. Capisco che non è facile trovare un lavoro con due bambine piccole ma se riesce sarebbe non solo un motivo in più per essere indipendente ma l'aiuterebbe a sentirsi maggiormente gratificata e soddisfatta per qualcosa che le piace. Sono d'accordo a farsi seguire da una collega con cui poter liberarsi da ogni forma di ansia o problematica che l'affligge. Cordiali saluti Dott.ssa Sica Angela

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