Buona sera sono Rosa e avrei una domanda da fare. Da qualche giorno quando faccio la respirazione pr

20 risposte
Buona sera sono Rosa e avrei una domanda da fare. Da qualche giorno quando faccio la respirazione profonda per rilassarmi ( per intenderci respirando gonfiando la pancia e nn il petto) sento come se mi tirasse anche il collo e la spalla destra.e anche durante la respirazione nn si gonfia come avveniva in precendenza. Può essere dovuto al fatto che per un po' nn ho fatto questo esercizio ?(X 2 settimane ho seguito una respirazione diversa data dall' osteopata cioè respirando e schiacciando l ombelico più vicino possibile alla schiena ) O perché sto soffrendo un po' di reflusso gastroesofageo laringo faringeo?
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buonasera Rosa,

Grazie per aver condiviso la sua esperienza. Da ciò che descrive, è possibile che il cambiamento nella modalità di respirazione praticata nelle ultime settimane possa aver influenzato la percezione e la dinamica del respiro profondo a cui era abituata. La respirazione diaframmatica (quella che "gonfia la pancia") coinvolge diverse aree del corpo, e un’interruzione della pratica o una modifica significativa (come quella suggerita dall’osteopata) può temporaneamente alterare la coordinazione dei muscoli coinvolti, inclusi quelli del collo e delle spalle.

Inoltre, il reflusso gastroesofageo laringo-faringeo può contribuire a tensioni muscolari, fastidi toracici e alterazioni nella respirazione, quindi potrebbe essere un altro fattore che influisce sulla sua esperienza.

In questi casi, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista, in modo da valutare nel dettaglio la situazione e ricevere indicazioni personalizzate, eventualmente integrando approcci diversi (psicologici, respiratori, osteopatici e/o medici).

Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA

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Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
gentilissima, grazie per la condivisione. Credo sia necessario rivolgere direttamente ad un medico tale quesito.
Cordiali saluti
AV
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Rosa,
va molto bene che faccia quest'esercizio per rilassarsi. Sembra però che sia molto sensibile ai segnali del suo corpo, anche quelli più minuti e poco significativi. Questo solitamente è un indice di ansia: come se stessimo in allarme per trovare eventuali segnali di pericolo che provengano dal nostro stesso corpo.
ha mai pensato a consultare uno psicoterapeuta per questo?

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buonasera,
le manifestazioni di cui parla potrebbero essere l' espressione di un disturbo di matrice ansiosa. In casi come il suo è indicata la psicoterapia. Si affidi ad uno specialista, la aiuterà a ritrovare un benessere più a lungo termine.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Lorena Menoncello
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, la domanda che lei ci pone sembra collegata ad un bisogno di totale controllo del proprio corpo. Da un punto di vista psicologico, l'interpretazione che noi diamo alle sensazioni che arrivano del nostro corpo, esprime la nostra capacità di lasciarci o non lasciarci andare ad un corpo che vive non solo fisiologicamente, ma anche emotivamente. Questo atteggiamento ci provoca talvolta una distorsione nella percezione di sé, il bisogno di essere in uno stato di vigilanza rispetto ai più piccoli segnali fisici, come se non ci si fidasse di noi stessi. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per imparare a trasformare il corpo sensazioni in corpo emozioni, ma soprattutto per lasciarsi andare, allentando questa ipervigilanza che porta in sé ansia e insicurezza.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dott.ssa Lorena Menoncello
Dott.ssa Carlotta Volpi
Psicoterapeuta, Psicologo, Neuropsicologo
Modena
Buongiorno, la respirazione profonda (diaframmatica) non ha effetti collaterali a livello muscolare. Può essere che sente rigidità in quei punti perchè è in tensione in quel momento o perchè ha qualche contrattura che duole nel momento dell'esercizio. Provi a parlarne anche con il suo osteopata che potrà valutare più approfonditamente il suo quesito.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Carlotta Volpo
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Buonasera, la ringrazio per la sua condivisione, i suoi accorgimenti sembrano essere corretti, continui a seguirli.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Sara Englaro
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve Rosa, provi a riprendere regolarità con l'esercizio qualora non funzionasse potrebbe provare con il rilassamento muscolare progressivo consiste nel rilassare i muscoli uno dopo l'altro.
Cordialmente.
Dottoressa Sara Englaro
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Gentile signora, molto bene che sta praticando la respirazione profonda come tecnica di rilassamento. Quello che lei nota potrebbe dipendere da diversi fattori come ad esempio una tensione residua a diversi livelli muscolari che spesso sono la conseguenza di stati d'ansia protratti nel tempo. La pratica di questa forma di respirazione le sarà d'aiuto per distendere man mano i muscoli del corpo. Personalmente affianco alla respirazione diaframmatica il training di rilassamento muscolare progressivo così da lavorare sugli stati di tensione e distensione psicofisica.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione, per dubbi mi può contattare anche online.
Le auguro una buna serata
Dott.ssa Melania Filograna
Dott.ssa Lucia Taddei
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
SE LA RESPIRAZIONE LA EFFETTUA DA SEDUTA DOVREBBE STARE CON IL MENTO LEGGERMENTE RECLINATO VERSO LO STERNO PER EVITARE TENSIONI AL COLLO E ALLE SPALLE. DA SDRAIATA è PREFERIBILE UN CUSCINO BASSO.
Buonasera Rosa,
se questo tipo di respirazione non è spontaneo allora vuol dire che è forzato, motivo per cui può generare delle tensioni. La respirazione diaframmatica dovrebbe essere automatica, se non lo è bisogna intervenire manualmente sul respiro per sbloccare tutte le tensioni connesse alla fisiologia del respiro, così da renderla una respirazione spontanea.
Saluti,
Liliana :)
Dott.ssa Paola Bertoncelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bergamo
Cara Rosa,

temo che sia necessario un parere diverso per poter avere una risposta a questa domanda!

I miei più cari auguri!
Dott.ssa Gloria Tosi
Psicologo, Psicoterapeuta
Tortona
Buongiorno Rosa, confermo che potrebbe essere legato al fatto che per un po' di tempo non si è allenata con questo tipo di esercizi. Ricominci da capo, come se lo facesse per la prima volta, qualora il problema persistesse riferisca al professionista di competenza e sua fiducia. Saluti.
Dr. Jacopo Modoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera Rosa,
è molto probabile che la sensazione che descrive sia legata a più fattori insieme. Il cambio di respirazione, con l’uso più attivo dei muscoli addominali, può aver alterato la sua percezione del respiro naturale, creando un po’ di rigidità e compensazioni posturali (come quella sul lato destro).

Inoltre, va considerato che il reflusso gastroesofageo, soprattutto se laringo-faringeo, è spesso un sintomo legato all’ansia, più che una causa in sé. Può influenzare la respirazione, ma più ancora lo fa l’attenzione costante al respiro e l’ansia che ne può derivare.

Oltre alla respirazione, quindi, sarebbe utile osservare quanto controllo mentale sta cercando di avere sul corpo, quali pensieri accompagnano questi sintomi, e quanto spazio mentale stanno occupando.

La dieta, il movimento fisico e la postura sono aspetti da monitorare — ma tutto parte da come la mente interpreta ciò che sente.

Un caro saluto,
dott. Jacopo Modoni
Dott.ssa Maria Betteghella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Salerno
Cara Rosa, mi occupo di rieducazione respiratoria, dovrebbe provare ad osservare l'intenzione con cui approccia la pratica di cui parla. Spesso la forza non è necessaria ma la costanza. Con quale frequenza pratica la respirazione consapevole, e in che posizione? Inoltre, che sensazione associa alla pratica?
Mi contatti se desidera approfondire il discorso.
Le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Maria Betteghella
Dott.ssa MINA MASTROPIETRO
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Milano
buongiorno sono la dr.Mastropietro, mi occupo da anni di disturbi psicosomatici e in particolare gastroenterologici. Nel suo caso dopo aver approfondito gli esami del caso se il reflusso è di origine nervosa, cosa che potrebbe giustificare i suoi sintomi, è necessario indagare duull'origine degli eventi "stressanti" ristrutturando il significato delle situazioni critiche di vita, che probabilmente hanno causato una alterazione dell'asse intestino cervello, causando lo stato di reflusso. Cordialmente
Dr. Michele Martino
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Monteroni di Lecce
Buongiorno, sarebbe interessante capire come mai questa “sensazione” differente la preoccupa!
Dott. Febbraro Jacopo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Ciao Rosa, può essere. E' interessante altresì dar valore che hai cercato qui di condividere la tua esperienza probabilmente per un motivo, credi, per te che ci possa essere dell'altro? Perchè?
Salve Rosa,
a volte il diaframma, in periodi di tensione e se è un pò ansiosa, risulta un pò bloccato. Deve seguire il suo corpo, procedere lentamente e delicatamente, senza forzare se sente tirare, e avere la pazienza di ripetere gli esercizi quotidianamente.
Dott.ssa Giada Di Veroli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, in questo caso forse dovrebbe chiedere a un medico. Cordiali saluti

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