Buona sera A seguito di disbiosi test il valore INDICANO è risultato 95, mentre lo scatolo è di 10.
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Buona sera
A seguito di disbiosi test il valore INDICANO è risultato 95, mentre lo scatolo è di 10.
Seguito da un nutrizionista ho assunto ULTRASUSTAIN polvere, MAXIFLOR e BOWELL. Ma non ho risolto nulla. I miei sintomi sono: flautolenza, aria nella pancia, senso di pesantezza al fianco dx verso la schiena ( subito sotto la costola ) che a volte si irradia sull'anca e sopra la natica , saltuariamente dolori ( simile a tensioni ) muscolari e non riesco a prendere peso. Le feci sembrano collose, pastose e vado in bagno una volta ogni 2 o 3 gg.
È 2 anni che sto combattendo con questi sintomi.
Ho eseguito i seguenti esami e visite:
Eco addome completo, tutto negativo.
Esame del sangue per celiachia, negativo.
Vari esami del sangue urine e feci, tutto apposto.
Consultato 3 gastroenterologi e ho avuto praticamente la stessa risposta: colon irritabile.
Esame del sangue per la tiroide, negativo.
Esame del sangue per fegato e pancreas, tutto ok.
Visita da un colonproctologo che ha trovato emorroidi di terzo grado. Mi sono stati prescritti: psillogel fibra, prisma 24mg e proctolin crema.
Tutto questo può essere dovuto dalla disbiosi?
Spero che il vostro riscontro mi dia una mano ad uscire da questa cosa... ormai rindondante.
In anticipo ringrazio
Cordiali saluti
A seguito di disbiosi test il valore INDICANO è risultato 95, mentre lo scatolo è di 10.
Seguito da un nutrizionista ho assunto ULTRASUSTAIN polvere, MAXIFLOR e BOWELL. Ma non ho risolto nulla. I miei sintomi sono: flautolenza, aria nella pancia, senso di pesantezza al fianco dx verso la schiena ( subito sotto la costola ) che a volte si irradia sull'anca e sopra la natica , saltuariamente dolori ( simile a tensioni ) muscolari e non riesco a prendere peso. Le feci sembrano collose, pastose e vado in bagno una volta ogni 2 o 3 gg.
È 2 anni che sto combattendo con questi sintomi.
Ho eseguito i seguenti esami e visite:
Eco addome completo, tutto negativo.
Esame del sangue per celiachia, negativo.
Vari esami del sangue urine e feci, tutto apposto.
Consultato 3 gastroenterologi e ho avuto praticamente la stessa risposta: colon irritabile.
Esame del sangue per la tiroide, negativo.
Esame del sangue per fegato e pancreas, tutto ok.
Visita da un colonproctologo che ha trovato emorroidi di terzo grado. Mi sono stati prescritti: psillogel fibra, prisma 24mg e proctolin crema.
Tutto questo può essere dovuto dalla disbiosi?
Spero che il vostro riscontro mi dia una mano ad uscire da questa cosa... ormai rindondante.
In anticipo ringrazio
Cordiali saluti
Buongiorno,
La sindrome dell'intestino irritabile (IBS) può presentare diverse manifestazioni, tra cui meteorismo e stitichezza da lei citate; per lenire questi sintomi potrebbe essere opportuno:
- (flatulenza) limitare legumi, crucifere e caramelle (spesso contenenti mannitolo, sorbitolo e xilitolo);
- (costipazione) bere adeguatamente e aumentare gradualmente il consumo d fibra alimentare.
Come primo approccio alla IBS, è consigliabile moderare l'assunzione di FODMAP tramite, per esempio, la scelta di prodotti senza lattosio (se non tollerato), il consumo di acqua anziché bevande zuccherate/succhi di frutta, evitando l'utilizzo di aglio e cipolla e preferendo uva, ananas e arance alle mele come frutta fresca. Con la remissione dei sintomi si procederà con una progressiva normalizzazione del piano alimentare.
Qualora non si osservassero degli effetti significativi, in seconda battuta potrebbe essere opportuno eliminare – per poi reintrodurre gradualmente – gli alimenti ricchi di FODMAP, successivamente personalizzando l'alimentazione con i cibi che sono ben tollerati.
Valuti insieme al suo nutrizionista questo approccio alimentare e, possibilmente, consideri di farsi seguire anche da un preparatore atletico, in quanto una sana alimentazione e lo svolgimento abitudinario di attività fisica la aiuterebbero a migliorare la regolarità intestinale.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, un cordiale saluto
Dott. Nicolò Gallo Curcio
Biologo nutrizionista
La sindrome dell'intestino irritabile (IBS) può presentare diverse manifestazioni, tra cui meteorismo e stitichezza da lei citate; per lenire questi sintomi potrebbe essere opportuno:
- (flatulenza) limitare legumi, crucifere e caramelle (spesso contenenti mannitolo, sorbitolo e xilitolo);
- (costipazione) bere adeguatamente e aumentare gradualmente il consumo d fibra alimentare.
Come primo approccio alla IBS, è consigliabile moderare l'assunzione di FODMAP tramite, per esempio, la scelta di prodotti senza lattosio (se non tollerato), il consumo di acqua anziché bevande zuccherate/succhi di frutta, evitando l'utilizzo di aglio e cipolla e preferendo uva, ananas e arance alle mele come frutta fresca. Con la remissione dei sintomi si procederà con una progressiva normalizzazione del piano alimentare.
Qualora non si osservassero degli effetti significativi, in seconda battuta potrebbe essere opportuno eliminare – per poi reintrodurre gradualmente – gli alimenti ricchi di FODMAP, successivamente personalizzando l'alimentazione con i cibi che sono ben tollerati.
Valuti insieme al suo nutrizionista questo approccio alimentare e, possibilmente, consideri di farsi seguire anche da un preparatore atletico, in quanto una sana alimentazione e lo svolgimento abitudinario di attività fisica la aiuterebbero a migliorare la regolarità intestinale.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, un cordiale saluto
Dott. Nicolò Gallo Curcio
Biologo nutrizionista
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Salve, da i valori riportati dal suo disbiosi test e considerando i suoi sintomi probabilmente è in atto una disbiosi di tipo fermentativo. Come giustamente riportato anche dal collega, la strategia giusta potrebbe essere l'applicazione di un regime Low-Fodmap per un periodo di tempo, in associazione ad una integrazione sensata per migliorare la sua disbiosi. Inoltre sicuramente l'attività fisica può giovare molto. Cordiali saluti, Dott. Francesco Cinti
Buonasera, si purtroppo la sindrome del colon irritabile può essere "invalidante" ma il focus centrale non è la sindrome in sé bensì cosa l'ha provocata, probabilmente nel suo caso è una disbiosi ma non sappiamo se sia putrefattiva o fermentativa e non sappiamo nemmeno la composizione della sua flora intestinale; per questi motivi non è bene prendere degli integratori, in special modo dei fermenti, senza prima avere un quadro più definito della sua disbiosi. Quello che le consiglio è di effettuare un'analisi del microbiota come quello di Wellmicro (includendo anche i miceti come la candida) e poi da lì farsi seguire da un dietista e un gastroenterologo che sappiano leggere l'analisi e farle terapia. In base ai risultati si può capire se sia il caso di fare una dieta Low Fodmap oppure una dieta adatta al colon irritabile con una graduale introduzione di fibre solubili (come quelle dell'avena). Un ultimo consiglio è quello di fare una colonscopia poichè potrebbe essere tutto causato da un colon troppo lungo o da delle aderenze. Rimango a disposizione per ulteriori informazioni, spero di esserle stata di aiuto. Saluti, Dott.ssa Maria Luz Viloria
Buonasera, tra le tante indagini fatte non mi sembra le sia stata prescritta la ricerca dell'Helicobacter Pylori, batterio che può essere responsabile della sovracrescita batterica a livello dell'intestino tenue, come dimostra il valore dell'Indicano, oltre ai disturbi da lei citati.
Prima di intraprendere la dieta a basso contenuto di Fodmap che potrebbe darle benefici ma che alla lunga, oltre ad essere molto impegnativa potrebbe causare carenze nutrizionali, andrei alla ricerca della causa della disbiosi per risolvere alla fonte il problema.
Per ulteriori informazioni mi può contattare
Saluti
Prima di intraprendere la dieta a basso contenuto di Fodmap che potrebbe darle benefici ma che alla lunga, oltre ad essere molto impegnativa potrebbe causare carenze nutrizionali, andrei alla ricerca della causa della disbiosi per risolvere alla fonte il problema.
Per ulteriori informazioni mi può contattare
Saluti
Buongiorno, la sindrome del colon irritabile in effetti può essere insidiosa e di difficile trattamento. Il primo approccio a livello nutrizionale potrebbe essere la dieta foodmap con concomitante monitoraggio sei sintomi associati. Da monitorare anche l'integrazione, che in assenza di un regime alimentare idoneo potrebbe non dare i risultati sperati.
Buona giornata
dott.ssa Erika Benedetti
Buona giornata
dott.ssa Erika Benedetti
Salve
guardi la sindrome del colon irritabile oltre che da fattore alimentare dipende anche da fattori emotivi legati allo stress, tra tutte indagini fatte da lei riferite anche se negativo esame addome completo avrei voluto sapere lo stao della colecisti, per da quello che riferisce riguardo le feci sembra che la colecisti abbia qulache difficoltà potrebbe anche essere una bile leggermente fangosa a creare stipsi con feci polticce. Non voglio dire altro perchè non ho visto le diagnosi degli esami diagnostici nè esami del sangue, non solo bisognerebbe fare anche una valutazione del suo stile di vita e di conseguenza stile nutrizionale per poter xcapire meglio come agire e cosa consigliare. Sono a sua disposizione. Cordiali saluti dott.ssa Filomena Acanfora
guardi la sindrome del colon irritabile oltre che da fattore alimentare dipende anche da fattori emotivi legati allo stress, tra tutte indagini fatte da lei riferite anche se negativo esame addome completo avrei voluto sapere lo stao della colecisti, per da quello che riferisce riguardo le feci sembra che la colecisti abbia qulache difficoltà potrebbe anche essere una bile leggermente fangosa a creare stipsi con feci polticce. Non voglio dire altro perchè non ho visto le diagnosi degli esami diagnostici nè esami del sangue, non solo bisognerebbe fare anche una valutazione del suo stile di vita e di conseguenza stile nutrizionale per poter xcapire meglio come agire e cosa consigliare. Sono a sua disposizione. Cordiali saluti dott.ssa Filomena Acanfora
Salve,
Prima di assumere integratori è meglio impostare una corretta alimentazione per migliorare la situazione
Consiglio di contattare un nutrizionista per affrontare la cosa.
Saluti
Dott Stefano Carrara biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
Cavenago di brianza e Rho
Prima di assumere integratori è meglio impostare una corretta alimentazione per migliorare la situazione
Consiglio di contattare un nutrizionista per affrontare la cosa.
Saluti
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Buon pomeriggio, una dieta Low Fodmap in associazione ad una reimpiantologia batterica probiotica complementare alla dieta per trattare la disbiosi potrebbero avere successo nel trattamento della sua istanza.
Cordiali saluti,
L.
Cordiali saluti,
L.
Buongiorno, è fondamentale impostare un piano mirato per la sua condizione, prima di fare qualsiasi integrazione che potrebbe non portare ai risultati sperati. Una dieta Low Fodmap potrebbe fare sicuramente al suo caso. Cordiali Saluti. Dottoressa Ceraolo Francesca
Gentile paziente. In caso di disbiosi è molto importante valutare attentamente la situazione con tutti gli esami che ha in mano. Molto spesso mi accorgo in visita che il paziente con disbiosi intestinali commette inconsapevolmente tanti errori dal punto di vista alimentare e non solo. Il gonfiore può essere causa anche di una alterata masticazione/cattivo sonno/stress eccessivo/abuso di cibi additivati o zuccherati. E' importante curare l'alimentazioni ed anche il modo con il quale si approccia al cibo. Cordiali saluti
Buonasera,
Il mio consiglio è quello di procedere con una dieta FODMAP indicata per IBS nonché una corretta integrazione auspicabile nella sua condizione, ovviamente questo protocollo deve essere stilato e controllato da un Nutrizionusta.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Fabiana Avallone
Il mio consiglio è quello di procedere con una dieta FODMAP indicata per IBS nonché una corretta integrazione auspicabile nella sua condizione, ovviamente questo protocollo deve essere stilato e controllato da un Nutrizionusta.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Fabiana Avallone
Buongiorno, i sintomi che descrive sono quelli di un intestino irritato già da un pezzo. Consulti un nutrizionista per un piano alimentare bilanciato che possa ripristinare un microbiota funzionale . Mi faccia sapere, buona giornata
Gentile paziente, in questi casi la personalizzazione del piano è alla base della risoluzione del problema. Io faccio effettuare ai miei pazienti uno studio del microbiota per capire effettivamente quali specie batteriche popolano l'intestino, compresi eventuali funghi e parassiti che possono arrecare i classici sintomi fastidiosi. Ci sono anche diversi esami che si possono fare come la valutazione della zonulina o la calpropectina. Non sono situazioni semplici da risolvere o individuare, per questo è opportuna una strategia mirata e individuale senza basarsi su "leggi o protocolli generali". Dott.ssa Miriam Leo
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Il valore dell’indicano elevato può effettivamente indicare una disbiosi intestinale. I tuoi sintomi suggeriscono un problema intestinale che potrebbe aggravarsi con il tipo di microbiota presente. Ti consiglio di approfondire con un gastroenterologo esperto in microbiota o con un nutrizionista clinico specializzato. Potrebbero essere utili:
Protocolli mirati di probiotici specifici, integrati da prebiotici a tolleranza graduale.
Modifiche alla dieta per minimizzare cibi fermentabili (FODMAP) inizialmente, seguite da una reintroduzione controllata.
Monitoraggio delle emorroidi che potrebbero amplificare la sensazione di disagio.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Protocolli mirati di probiotici specifici, integrati da prebiotici a tolleranza graduale.
Modifiche alla dieta per minimizzare cibi fermentabili (FODMAP) inizialmente, seguite da una reintroduzione controllata.
Monitoraggio delle emorroidi che potrebbero amplificare la sensazione di disagio.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Salve, tutto quello che descrive è assolutamente in linea con la diagnosi di disbiosi. Le premetto che con un buon piano nutrizionale si possono ottenere ottimi risultati. Sicuramente quello che dovrà fare è ripristinare il suo microbiota intestinale, integrando le fibre e, cosa molto importante da non sottovalutare, l'idratazione. Per qualsiasi cosa rimango a disposizione
Buongiorno! Mi dispiace molto che questa situazione sia diventata così persistente e frustrante. Capisco il suo desiderio di trovare una soluzione.
Sì, la disbiosi intestinale può certamente contribuire in modo significativo alla tensione addominale, all'accumulo di aria e alla difficoltà a eliminarla.
Ecco come la disbiosi può essere coinvolta in questi sintomi:
* Alterazione della Fermentazione: Uno squilibrio nella composizione del microbiota intestinale (eccessiva presenza di alcuni batteri e carenza di altri) può portare a una fermentazione anomala dei carboidrati non completamente digeriti nell'intestino crasso. Questo processo produce una quantità eccessiva di gas (idrogeno, metano, anidride carbonica), causando gonfiore, distensione addominale e la sensazione di tensione.
* Produzione di Metaboliti Gazeosi: Alcuni batteri "cattivi" o una loro eccessiva proliferazione possono produrre metaboliti gassosi come sottoprodotto del loro metabolismo.
* Motilità Intestinale Alterata: La disbiosi può influenzare la motilità intestinale, rallentandola (contribuendo alla stitichezza, come nel suo caso) o rendendola irregolare. Un transito rallentato può dare più tempo ai batteri per fermentare il contenuto intestinale e produrre gas.
* Aumento della Sensibilità Viscerale: In alcune persone con disbiosi e colon irritabile, l'alterazione del microbiota può aumentare la sensibilità dei nervi nell'intestino, facendo percepire come dolorosa o fastidiosa una quantità di gas che in condizioni normali non lo sarebbe.
* Scatolo Elevato: Il suo valore elevato di scatolo (39) è un indicatore di una maggiore attività di putrefazione batterica a livello intestinale, spesso associata a una digestione incompleta delle proteine e alla produzione di gas maleodoranti. Questo supporta l'idea di uno squilibrio nel suo microbiota.
* Disbiosi (77): Un valore di disbiosi di 77 indica uno squilibrio significativo nella composizione del suo microbiota intestinale, confermando ulteriormente che questa potrebbe essere una causa importante dei suoi sintomi.
Come la disbiosi può rendere la situazione "rirdondante":
La disbiosi può creare un circolo vizioso:
* Uno squilibrio iniziale del microbiota porta a una fermentazione anomala e produzione di gas.
* Il gonfiore e la tensione addominale peggiorano i sintomi del colon irritabile e possono influenzare la motilità intestinale.
* Una motilità alterata può peggiorare ulteriormente la disbiosi, creando un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri produttori di gas.
* Questo ciclo si autoalimenta, rendendo i sintomi cronici e difficili da risolvere.
Cosa fare per la disbiosi (oltre ai probiotici):
* Dieta mirata: Seguire una dieta a basso contenuto di FODMAP (fermentable oligosaccharides, disaccharides, monosaccharides and polyols) sotto la guida di un nutrizionista può aiutare a ridurre la quantità di carboidrati fermentabili nell'intestino e quindi la produzione di gas.
* Prebiotici: Alimenti o integratori contenenti prebiotici (fibre specifiche che nutrono i batteri benefici) possono aiutare a riequilibrare il microbiota. Tuttavia, è importante introdurli gradualmente, poiché in alcune persone possono inizialmente peggiorare il gonfiore.
* Valutazione di intolleranze alimentari: Escludere o gestire eventuali intolleranze alimentari può ridurre l'infiammazione intestinale e migliorare l'equilibrio del microbiota.
* Gestione dello stress: Lo stress può influenzare negativamente la motilità intestinale e il microbiota. Tecniche di rilassamento e gestione dello stress possono essere utili.
* Terapia farmacologica specifica (se indicata): In alcuni casi, il medico potrebbe prescrivere farmaci specifici per la disbiosi, come antibiotici non assorbibili (es. rifaximina) per ridurre la carica batterica in eccesso.
Riguardo ai probiotici:
L'integratore Probiobene potrebbe essere utile per cercare di riequilibrare il suo microbiota. Come discusso in precedenza, parlare con il suo medico o un nutrizionista sulla modalità di assunzione più appropriata è consigliabile.
In conclusione, la disbiosi intestinale è molto probabilmente un fattore chiave nei suoi sintomi di tensione addominale e difficoltà a eliminare l'aria, data l'alterazione significativa riscontrata nel test. Affrontare la disbiosi attraverso una combinazione di modifiche dietetiche, potenzialmente integratori probiotici e, se necessario, terapie specifiche sotto controllo medico, è fondamentale per aiutarla a uscire da questa situazione persistente. Le consiglio vivamente di discutere i risultati del suo test di disbiosi e le possibili strategie terapeutiche con il suo medico curante o un gastroenterologo. A presto!
Sì, la disbiosi intestinale può certamente contribuire in modo significativo alla tensione addominale, all'accumulo di aria e alla difficoltà a eliminarla.
Ecco come la disbiosi può essere coinvolta in questi sintomi:
* Alterazione della Fermentazione: Uno squilibrio nella composizione del microbiota intestinale (eccessiva presenza di alcuni batteri e carenza di altri) può portare a una fermentazione anomala dei carboidrati non completamente digeriti nell'intestino crasso. Questo processo produce una quantità eccessiva di gas (idrogeno, metano, anidride carbonica), causando gonfiore, distensione addominale e la sensazione di tensione.
* Produzione di Metaboliti Gazeosi: Alcuni batteri "cattivi" o una loro eccessiva proliferazione possono produrre metaboliti gassosi come sottoprodotto del loro metabolismo.
* Motilità Intestinale Alterata: La disbiosi può influenzare la motilità intestinale, rallentandola (contribuendo alla stitichezza, come nel suo caso) o rendendola irregolare. Un transito rallentato può dare più tempo ai batteri per fermentare il contenuto intestinale e produrre gas.
* Aumento della Sensibilità Viscerale: In alcune persone con disbiosi e colon irritabile, l'alterazione del microbiota può aumentare la sensibilità dei nervi nell'intestino, facendo percepire come dolorosa o fastidiosa una quantità di gas che in condizioni normali non lo sarebbe.
* Scatolo Elevato: Il suo valore elevato di scatolo (39) è un indicatore di una maggiore attività di putrefazione batterica a livello intestinale, spesso associata a una digestione incompleta delle proteine e alla produzione di gas maleodoranti. Questo supporta l'idea di uno squilibrio nel suo microbiota.
* Disbiosi (77): Un valore di disbiosi di 77 indica uno squilibrio significativo nella composizione del suo microbiota intestinale, confermando ulteriormente che questa potrebbe essere una causa importante dei suoi sintomi.
Come la disbiosi può rendere la situazione "rirdondante":
La disbiosi può creare un circolo vizioso:
* Uno squilibrio iniziale del microbiota porta a una fermentazione anomala e produzione di gas.
* Il gonfiore e la tensione addominale peggiorano i sintomi del colon irritabile e possono influenzare la motilità intestinale.
* Una motilità alterata può peggiorare ulteriormente la disbiosi, creando un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri produttori di gas.
* Questo ciclo si autoalimenta, rendendo i sintomi cronici e difficili da risolvere.
Cosa fare per la disbiosi (oltre ai probiotici):
* Dieta mirata: Seguire una dieta a basso contenuto di FODMAP (fermentable oligosaccharides, disaccharides, monosaccharides and polyols) sotto la guida di un nutrizionista può aiutare a ridurre la quantità di carboidrati fermentabili nell'intestino e quindi la produzione di gas.
* Prebiotici: Alimenti o integratori contenenti prebiotici (fibre specifiche che nutrono i batteri benefici) possono aiutare a riequilibrare il microbiota. Tuttavia, è importante introdurli gradualmente, poiché in alcune persone possono inizialmente peggiorare il gonfiore.
* Valutazione di intolleranze alimentari: Escludere o gestire eventuali intolleranze alimentari può ridurre l'infiammazione intestinale e migliorare l'equilibrio del microbiota.
* Gestione dello stress: Lo stress può influenzare negativamente la motilità intestinale e il microbiota. Tecniche di rilassamento e gestione dello stress possono essere utili.
* Terapia farmacologica specifica (se indicata): In alcuni casi, il medico potrebbe prescrivere farmaci specifici per la disbiosi, come antibiotici non assorbibili (es. rifaximina) per ridurre la carica batterica in eccesso.
Riguardo ai probiotici:
L'integratore Probiobene potrebbe essere utile per cercare di riequilibrare il suo microbiota. Come discusso in precedenza, parlare con il suo medico o un nutrizionista sulla modalità di assunzione più appropriata è consigliabile.
In conclusione, la disbiosi intestinale è molto probabilmente un fattore chiave nei suoi sintomi di tensione addominale e difficoltà a eliminare l'aria, data l'alterazione significativa riscontrata nel test. Affrontare la disbiosi attraverso una combinazione di modifiche dietetiche, potenzialmente integratori probiotici e, se necessario, terapie specifiche sotto controllo medico, è fondamentale per aiutarla a uscire da questa situazione persistente. Le consiglio vivamente di discutere i risultati del suo test di disbiosi e le possibili strategie terapeutiche con il suo medico curante o un gastroenterologo. A presto!
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