Buon giorno ho 46 anni e saltuariamente soffro di sciatalgia, il tutto è cominciato nel 2009 con un

14 risposte
Buon giorno ho 46 anni e saltuariamente soffro di sciatalgia, il tutto è cominciato nel 2009 con un fortissimo mal di schiena e consecutiva sciatalgia alla gamba destra, risolta poi da un dottore specialista di Pordenone che con manipolazione e sucessivo aiuto di farmaci . Poi 2014 quando sono rimasto bloccato e il tempo di guarigione totale 8 mesi, poi 2019 con un altro episodio dal quale il piede destro non si è più ripreso, ho eseguito un elettromiografia e i medici dicono che devo tenermi il formicolio al pollice del piede perchè il nervo è lesionato.
Ultimo episodio primi di luglio 2021, questo invece colpisce la gamba sinistra, l'esame radiologico dice che ho una discopatia degenerativa, e il formicolio ora è su tutti e due i piedi. Ho eseguito molte visite durante quest' arco di tempo dai raggi alla Tac, da visite specialistiche a osteopatiche e tutti dicono che non è nulla di grave o operabile ma il formicolio ai piedi non mi permette di fare attività fisica, non corro più da anni mi sono dato alla camminata ma ora mi risulta difficoltosa pure quella. chiedo cortesemente un consiglio a chi rivogermi per una diagnosi più precisa grazie mille
Dott.ssa Roberta Mele
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
San Giuseppe Vesuviano
Salve, per rispondere alla sua domanda sarebbe necessario effettuare una precisa visita clinica con analisi anamnestica e valutazione della risonanza magnetica. E' opportuna una visita da specialista osteopata e rieducatore posturale Mezieres; siccome la sua problematica è recidiva nel tempo, c'è da assestare lo schema corporeo e lavorare sulle fasce . Cordiali Saluti.

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Dott. Alessio Stranges
Fisioterapista, Posturologo
Firenze
Buongiorno Le consiglio qualora non l’avesse ancora fatto, di farsi prescrivere dal Suo medico di base una risonanza magnetica, e di farla visionare ad un neurochirurgo, in quanto lo specialista di riferimento per i problemi del rachide sono di sua competenza.
Cordiali saluti
Dott. Luca Sgalla
Fisioterapista, Osteopata
Ancona
Buongiorno, avendo un problema di lunga data è possibile che il margine di recupero non sia completo, da cui sono ipotizzabili le risposte che ha ricevuto dai professionisti a cui ha fatto riferimento. Per determinare l'effettiva possibilità di recupero allo stato attuale, sarebbe necessaria una risonanza magnetica recente e la visita in presenza di un Fisioterapista che sappia indicarle il miglior percorso per gestire i sintomi nel quotidiano o se fare riferimento al Medico Specialista.
Saluti!
Dott. Andrea Migliaccio
Osteopata, Fisioterapista
Roma
Salve il suo quadro clinico è andato aggravandosi progressivamente sotto il profilo sintomatologico coinvolgendo tutte e due gli arti inferiori. Ha effettuato consulti con diversi professionisti, ma non da un neurochirurgo che penso sia e a questo punto quello più indicato e specifico per il suo problema come già giustamente indicato dai miei colleghi. Anche io le consiglio di effettuare una RM del rachide lombare. Nulla le impedisce nel frattempo di seguire un ciclo di sedute con un buon fisioterapista o osteopata.
Cordiali saluti
Dott.ssa Cristina Boaglio
Fisioterapista, Osteopata
Torino
Buongiorno,
Sarebbe consigliabile effettuare una RM per definire meglio la situazione ed in seguito chiedere il parere ad un neurochirurgo o un ortopedico. Fisioterapia ed osteopatia possono essere utili per una gestione ottimale del problema.
Dott.ssa Alessandra Bertolo
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
Roma
salve, l indagine più appropriata è la risonanza magnetica di tutto il rachide (cervicale, dorsale, lombosacrale). sicuramente per una diagnosi più chiara sarebbe necessaria una visita per valutare le rigidità articolari e le contratture muscolari. cordiali saluti.
Dott. Giorgio Chiappari
Fisioterapista, Posturologo
Torino
Buonasera, RMN e visita neurochirurgica. Cordialmente
Dott. Alessandro Antonio Princi
Osteopata, Fisioterapista
Roma
Premesso che per rispondere correttamente alla sua domanda sarebbe necessario effettuare una visita con annessa anamnesi approfondita, sarebbe consigliabile un esame RM del rachide lombare ed approfondire la qualità della vascolarizzazione periferica degli arti inferiori.
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buonasera
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Dott. Maurizio Di Benedetto
Psicologo, Fisioterapista, Posturologo
Monza
Buonasera, la prima cosa è sicuramente una visita specialistica ortopedica e dal neurochirurgo aggiornata ad oggi, così da escludere magari attraverso una RNM (risonanza magnetica di tutto il rachide), un'approccio chirurgico. Se questo lo ha già fatto, le consiglio allora una visita posturale - informazionale, in quanto questi sintomi sono solo gli effetti di come utilizza il corpo. quindi importante correggere quelle informazioni disfunzionali. Inoltre ma non per ultimo, si ricordi che la postura è il riflesso di come siamo dentro di noi, ecco perché un'approfondimento personale può essere utile a far chiarezza.

A disposizione
Dott. Maurizio Di Benedetto
Dott.ssa Anna Baldi
Fisioterapista, Posturologo
Sala Consilina
Salve, è opportuna una visita fisiatrica con valutazione clinica e anamnestica dettagliata, si valuterà se è il caso di approfondimenti diagnostici attraverso RMN. Escluso che il suo sia un problema di ambito neurochirurgico, le consiglio di iniziare un percorso riabilitativo di rieducazione posturale globale, rinforzo dei muscoli deficitari e recupero funzionale.
Affinchè il trattamento possa essere efficace sul suo disturbo di natura cronica è fondamentale un fisioterapista specializzato, costanza nella terapia e fiducia nel percorso di riabilitazione.
A sua disposizione.
Dott.ssa Anna Baldi
Dott. Marco Addestri
Osteopata, Fisioterapista
Roma
Ti consiglio di rivolgerti a un centro specializzato in patologie del rachide e in gestione del dolore neuropatico. Data la storia complessa – con episodi ricorrenti di sciatalgia, discopatia degenerativa e persistente formicolio ai piedi – potrebbe essere utile un approccio multidisciplinare.

Anche se gli esami finora indicano che non è operabile, un neurochirurgo può valutare se esistono trattamenti conservativi avanzati o terapie minimamente invasive che possano migliorare la sintomatologia.

Un neurologo esperto in neuropatie o in disturbi del sistema nervoso periferico può rivedere gli studi già eseguiti (elettromiografia, studi di conduzione nervosa) per determinare se il formicolio è principalmente dovuto a una lesione nervosa o se sono presenti altre componenti (ad es. compressioni o irritazioni neuropatiche) che potrebbero beneficiare di trattamenti specifici.

Spesso questi centri offrono un approccio integrato che combina fisioterapia, terapia farmacologica (ad esempio, trattamenti per il dolore neuropatico) e, se indicato, terapie interventistiche come blocchi nervosi o neuromodulazione. Un percorso riabilitativo mirato per il rafforzamento posturale e la mobilizzazione del nervo potrebbe contribuire a migliorare la funzionalità.

Considerato che il formicolio limita notevolmente la tua attività fisica, una revisione complessiva del quadro clinico, con l’analisi di tutte le immagini e degli esami precedenti, in un centro specializzato, potrebbe offrire nuove prospettive diagnostiche e terapeutiche.
Dr. Matteo Tonino
Fisioterapista, Posturologo
Roma
Sicuramente nel suo caso dopo una visita specialistica opterei per un trattamento conservativo che miri a forza, mobilità di colonna ed al ricondizionamento del nervo con esercizi di neurodinamica. Si affidi ad un fisioterapista specializzato in disordini neuro muscolo scheletrici.
Dott.ssa Michela Morincasa
Fisioterapista, Osteopata, Ostetrica
Roma
Capisco perfettamente la tua situazione e quanto sia limitante il formicolio persistente ai piedi.
In un quadro come il tuo, la strada più efficace spesso non passa solo dagli esami strumentali, ma da un approccio integrato:
L’osteopatia può aiutare a ridurre tensioni muscolari e articolari lungo la colonna lombare e le anche, migliorando la mobilità e diminuendo la pressione sui nervi sciatici.
La fisioterapia mirata lavora sul rinforzo muscolare, sul controllo posturale e sul recupero della funzionalità nella camminata.
L’integrazione con la medicina tradizionale, tramite visite neurologiche e fisiatriche, permette di monitorare eventuali danni ai nervi e personalizzare il percorso riabilitativo.
In pratica, l’ideale è un percorso multidisciplinare, dove osteopata, fisioterapista e neurologo collaborano, così da ridurre sintomi, preservare la funzionalità e migliorare la qualità di vita, anche se i danni pregressi richiedono tempi di recupero lunghi. nel nostro centro è presente un medico di medicina tradizionale cinese che l'uso di trattamenti alternativi e supporto nutrizionale sostiene il recupero anche di situazioni piuttosto invalidanti.

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