Dott.ssa
Sara Albini
Psicologo,
Psicoterapeuta,
Psicologo clinico
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Roma, 3 indirizzi
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Esperienze
Su di me
Sono psicologa psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale; lavoro in particolare nelle seguenti aree di intervento: ansia ed attacchi di pan...
Formazione
- Università degli Studi di Roma - La Sapienza
Specializzazioni
- Psicologia Clinica
- Psicoterapia
- Psicoterapia sistemico relazionale
Tirocini
- TSMREE Policlinico Umberto I, Via dei Sabelli Roma
Competenze linguistiche
- Italiano
Premi e riconoscimenti
- .
Pubblicazioni e articoli
11 recensioni
Punteggio generale
Ordina recensioni per
Giulia
La dottoressa e’ puntuale e precisa e mette subito il paziente a proprio agio. E’ attenta premurosa e disponibile, assolutamente consigliata !
Enrico
Durante la prima visita ho avuto subito un’impressione molto positiva, l'accoglienza e la preparazione della dottoressa mi hanno rassicurato nonostante le mie preoccupazioni iniziali. Sono felice di intraprendere un percorso con lei.
Susanna L
Empatica, mi ha messo subito a mio agio. Molto gentile e disponibile a venire incontro ad ogni necessita' o cambiamento. Mi sono trovata molto bene durante tutta la durata della terapia. La consiglierei sicuramente.
Anonimo
La dottoressa Albini è una professionista empatia e professionale. Ti fa sentire accolta e supportata.
M.DZ
La Dott.ssa mi ha permesso di fare un lavoro di profonda conoscenza di me stessa aiutandomi a capire l'origine delle mie difficoltà e fornendomi gli strumenti giusti per affrontarle. Assolutamente competente e molto empatica. La consiglio.
AG
Ho riscontrato una grande attenzione alla comunicazione ed alle modalità con cui è stato adeguata la dinamica dell'appuntamento alla mia personale sensibilità. Professionalità.
Marco Manno
La dottoressa Albini sà davvero il fatto suo. E' persona davvero comprensiva , ha una maniera super rilassata di affrontare temi per me interiormente complessi da spiegare e gestire.
Onestamente, ho apprezzato davvero molto la sua empatia ed ogni incontro è stato per me utile e, cosa importante, affatto noioso.
Esperienza nel complesso molto positiva.
Grazie
Dott.ssa Sara Albini
A volte avere prospettive diverse da cui osservare se stessi e le situazioni in cui ci si trova può essere davvero utile, grazie per il feedback. Buona giornata
Risposte ai pazienti
ha risposto a 9 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, ho scoperto da pochi mesi che mio marito per 10 anni mi ha tradita. E lo ha fatto gia' 2 anni dopo il nostro matrimonio . La relazione extraconiugle e' finita molti anni fa, e la donna con cui stava e' morta anni dopo la fine della loro relazione, ma io non riesco a darmi pace. Cosa posso fare ? Da mesi non vivo piu'
Gentile sig.ra,
è comprensibile lo stato d'animo in cui si trova. Se questo suo malessere sta diventando difficile da gestire e si ripercuote negativamente sulla sua vita, può valutare di intraprendere un percorso psicoterapeutico che la possa supportare in questo difficile periodo.
Un caro saluto
Buon pomeriggio. Sono una ragazza di 25 anni, fidanzata da quasi 7 anni con un ragazzo di 24 anni della mia stessa città. La nostra relazione è iniziata tra i banchi di scuola, dove per gioco è nato un amore che davvero ancora oggi ci travolge e ci ha permesso in questi anni di superare situazioni molto difficili. Vi scrivo però, perché ad oggi la nostra relazione non è molto felice ed inizio con il fare una premessa importante. Da sempre ci sono stati problemi economici, in quanto mi sono sempre ritrovata nella condizione di maggior benessere rispetto a lui e questo ha fatto sì che per molti anni io mi accontentassi di tante cose, per via del forte amore e rispetto nei suoi confronti. In realtà, il pensiero di base che inizialmente mi faceva tentennare su di lui, non era ovviamente l'aspetto economico, bensì la diversa mentalità che avevamo e che, seppur cresciuti, abbiamo, sempre per un verso distante anni luce l'una dall'altra. In particolare, lui è sempre stato un ragazzo timido e chiuso, ha avuto pochi amici e durante la sua fase adolescenziale ha avuto molto poco a che fare con il mondo esterno, se non grazie principalmente allo sport che praticava e a qualche compagno di scuola. Di contro, ci sono io, che nella mia fase adolescenziale, a causa di un passato dove mi isolavo per via di bullismo psicologico, sono letteralmente uscita da quel loop e ho collezionato miriadi di esperienze, facendo mille amicizie e conoscendo tante mentalità che mi hanno permesso di conoscere meglio il mondo che mi circondava. Dopo essermi fidanzata, sia per la forte differenza, sia per il primo periodo magico, mi sono isolata da tutti e si è innescato quel forte legame che tutt'oggi dura. Ma adesso, la me di tanti anni fa, che fondamentalmente ha sempre sperato di recuperare tutte le esperienze mancate in 7 anni con il proprio partner, come un viaggio da soli insieme, cene fuori una volta tanto "senza limitarsi troppo", sorprese e atti di maturità, dopo tanti anni sta iniziando a sentire il peso dei suoi bisogni, messi da parte perché fiduciosa che il gap tra di noi si sarebbe livellato. Lui è al corrente di queste mie mancanze e sappiamo che questo è dipeso dalle scelte che ognuno ha fatto, purtroppo però, sebbene lui abbia voglia di cambiare e migliorare e anche se a piccoli passi ci prova, io mi trovo adesso in un senso di insoddisfazione che non mi permette di apprezzare e piccole cose, perché ancora una volta, mentre lui tenta di fare cose per la prima volta, che alla nostra età per tutti i nostri coetanei sono normali, io sento già bisogni maggiori, come trovare un lavoro stabile per poter andare a vivere da sola. Lui cerca anche un lavoro stabile, ma non ha ancora l'ottica di imminente bisogno di diventare indipendente e questo credo che contribuisca ancora di più ad allontanarci. Lui sta tentando di cambiare ed io di aspettarlo e capirlo, arrivano tante promesse ed alcune vengono rispettate, però la cosa che più mi fa stare male è che per tanti aspetti della sua vita, che riguardano sia me sia sé stesso o i genitori, sa che dovrebbe compiere delle azioni ma puntualmente non le fa o le compie in modo diverso, per poi ritrovarsi in situazioni difficili e sentirsi "il mondo contro". Provando a vivere la relazione con oggettività, dall'esterno, ho provato a spiegargli che ogni azione che compiamo purtroppo ha delle conseguenze e alcune cose accadute purtroppo, sebbene io non voglia essere quella pesante che gli da colpe, inevitabilmente dipendono da lui. Negli anni, sia intraprendendo io un percorso psicologico per sistemare alcune cose di me, sia facendo un percorso di crescita personale anche insieme a lui, sono riuscita a farmi una visione chiara delle dinamiche che avvengono dentro di me e nella nostra relazione e questo purtroppo alle volte mi porta a tentare di spiegare a lui cosa potrebbe e dovrebbe sistemare per stare meglio, sembrando un po' la psicologa di turno che tenta di psicanalizzarlo, quando io vorrei davvero avere un uomo accanto che si fa in quattro per noi ma che soprattutto e felice e fiero di sé stesso, cosa che non è affatto. Vorrebbe lavorare (fa già un lavoretto) ma aspira al lavoro serio anziché trovare qualcosa che momentaneamente lo aiuti a gestire meglio le spese come la macchina, le uscite con me e le esperienze di vita che da adulto probabilmente non saranno facili come se fatte adesso. Lo vedo sempre insoddisfatto di sé stesso e questa cosa mi butta giù.. si cura poco, vorrebbe cambiare molte cose estetiche ma non le cambia o ci mette molto tempo a fare un passo, da due anni vorrebbe mettere le lettine perché con gli occhiali non si vede bene e nonostante non sia un problema economico, ancora non è riuscito a fare sua questa abitudine, così come tante altre.. è davvero difficile spiegare tutte le dinamiche in poche righe, ma davvero io, che invece sono una persona che fa di tutto per darsi ciò che le serve, buttandomi ovunque ci sia possibilità di crescita e guadagno, adesso sento il peso di non riuscire a fare qualcosa di utile affinché lui stia meglio e possa riuscire a prevalere come uomo della coppia. Molto spesso nella relazione mi sono ritrovata a sentirmi l'uomo perché per via di problemi economici (ma che comunque con una mentalità diversa sarebbero probabilmente migliorati, come per esempio trovare a tutti i costi un lavoro migliore) mi sono ritrovata ad avere io la macchina e lui no, a doverlo riaccompagnare a casa ogni volta e ad uscire con la macchina di mia mamma anziché con la sua.. io ho sempre capito e atteso, ma sebbene poi le cose siano un pochino migliorate, ci siamo sempre ritrovati nella condizione di "accontentarci" perché potevamo permetterci solo quello, quando invece si sarebbe potuto agire affinché trovasse un lavoro oltre il suo lavoretto che gli consentisse di avere in tasca uno stipendio di tutto rispetto per un ragazzo che vive a casa con i suoi genitori ancora, così da poter sostenere spese personali, necessarie e ricreative con molta più serenità. Infatti lui la mattina non lavora, ma come vi dicevo, nella speranza di trovare un lavoro serio e studiando per vari concorsi, si sta precludendo la possibilità di farne uno che gli dia un po' più di serenità economica, che porterebbe con sé solo benefici a sé e alla coppia. Sto cercando più possibile di portarvi nelle nostre dinamiche perché da voi vorrei un consiglio, in quanto il cuore mi dice di continuare ad amarlo e restare con lui e sono sincera, sono sicura che lui prima o poi riuscirà a sistemare le cose, di contro la testa mi dice "sei una persona che si ama, indipendente al punto giusto, vuoi una cosa e fai di tutto per ottenerla per poi alla fine riuscirci sempre anche con tanti sacrifici, perché continui a stare male per le scelte che fa lui?". Il nostro sentimento è davvero troppo forte e la fiducia e lealtà che abbiamo, così come i valori e la dolcezza nella coppia credetemi non hanno eguali, però ho paura che sia entrato in un loop di negatività da cui non riesce ad uscire.. so che la terapia potrebbe aiutarlo, anche quella di coppia ma principalmente per sé stesso, però io ad oggi cerco una risposta più semplice, perché so già che la cosa più giusta sarebbe affidarsi ad uno specialista, ma non avendone le possibilità al momento, vi chiedo se vi sia un modo per riuscire a colmare queste forti differenze tra di noi, ripeto differenze che lui ha compreso essere dannose per entrambi e che vorrebbe cambiare, ma non riesce..quindi mi ritrovo con il desiderio e la voglia di viverci finalmente, dopo anni a vedere tutti i nostri coetanei andare avanti e avanti, e noi a passo lentissimo e a desiderare ancora cose che dopo 7 anni dovrebbero essere davvero la normalità, soprattutto perché entrambi viviamo in famiglie dalle normali possibilità per la città in cui viviamo...Io so di non volerlo lasciare, ma al tempo stesso non riesco talmente più a mandare giù questa situazione che spesso inveisco contro e mi allontano prendendomi giornate di silenzio per pensare lontana da lui.. io non ho paura di stare da sola, per il mio benessere forse lo farei anche, ma non voglio smettere di mollare e abbandonarlo, sia perché tengo troppo a lui, sia perché davvero credo che se avesse la giusta "botta" lui sistemerebbe tutte quelle cose che lo fanno stare male ed in un istante tornerebbe il ragazzo perfetto per me, perché davvero l'unica cosa che ci allontana è questa, purtroppo talmente importante da rivelarsi decisiva, ma l'unica!! Vi chiedo immensamente scusa per il messaggio prolisso e spero di ricevere un consiglio che possa aiutarmi a ritrovare un po' di serenità e che smetta di farmi sentire così insoddisfatta per me e triste per lui..Grazie in anticipo
Buongiorno e complimenti per la sua capacità di leggere dentro di sè.
Fiducia, lealtà, amore e condivisione sono sentimenti e valori profondi che hanno sicuramente portato ricchezza a voi stessi ed hanno nutrito la vostra relazione.
Le differenze di cui parla sono divenute più visibili nel corso del tempo, forse perchè sono aumentate o forse perchè è lei a percepirle in modo diverso da prima, è possibile che ora stiano diventando invece una distanza.
Lei secondo me, ponendosi domande e scrivendo qui, sta “reagendo” proprio alla distanza che sente e che forse la spaventa un pò rispetto a ciò che potrebbe significare per la relazione. A mio parere il suo stato d’animo segnala la necessità di un cambiamento, che infatti lei avverte (ha il desiderio di fare, progettare, costruire). La sua vitalità e voglia di sperimentarsi sono un elemento sano, ancor di più vista la sua giovane età. Lei sta crescendo, mi chiedo se la persona accanto a lei abbia lo stesso suo “passo” nel farlo.
Un altro elemento importante su cui potrebbe riflettere è il suo desiderio che l’altro (ovvero il suo ragazzo) si muova e cambi determinati aspetti; anche se razionalmente condiviso da lui può essere un aspetto molto insidioso a medio-lungo termine nella coppia. Ognuno ha i suoi tempi e le sue modalità. Mi sembra che lei stia "trainando" l’altro nella speranza che qualcosa cambi.
Un caro saluto
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.
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