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Centro Terapie Integrate per le Neoplasie c/o Villa Salaria Dott. Carlo Pastore Oncologo Ipertermia Oncologia Integrata
Via Filippo Antonio Gualterio, 41, Roma

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Esperienze

Su di me

PSICONCOLOGO

Mario AMBROGI
Casagiove (Ce) 12/09/1959
Psicologo Psicoterapeuta in Oncologia
Libero profess...

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Specializzazioni

  • Psiconcologia
  • Psicoterapia
  • Psicologia dell'emergenza - Psicotraumatologia
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Punteggio generale

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S
Presso: Studio Privato colloquio psicologico

Ho conosciuto il Dott. Ambrogi tramite il centro oncologico, dove era in cura uno dei miei cari. Vista la sua bravura, quando ho avuto problemi a mia volta, mi sono rivolta a lui. E' sempre stato attento e presente. Mi ha accompagnato in un viaggio alla scoperta del mio lato più fragile, ed alla fine ne sono riemersa più forte e più consapevole di prima. Il suo aiuto è stato prezioso.

C
Profilo verificato
Presso: Centro Terapie Integrate per le Neoplasie c/o Villa Salaria Dott. Carlo Pastore Oncologo Ipertermia Oncologia Integrata colloquio psicologico

Mario è un medico molto particolare perché si occupa oltre che di psicoterapia tradizionale, anche di psicologia applicata all'oncologia e quindi tratta i malati oncologici e i loro familiari. È un vero e proprio pioniere nella fattispecie. Per fare una cosa simile ci vuole grande dedizione, amore, compassione e competenza e lui ha tutte queste capacità. Lui mi ha aiutata moltissimo quando recentemente ho perduto mia madre. È una persona molto speciale e consiglio a chiunque ne abbia bisogno di farsi aiutare da lui.

B
Profilo verificato
Presso: Studio Privato colloquio psicologico

Sono molto contenta del percorso terapeutico intrapreso con il Dott. Ambrogi. Professionista attento, dotato di notevoli doti di ascolto e il giusto grado di empatia, mi ha seguita con professionalità e competenza, ma senza rendere mai le sedute noiose o pesanti. Lo consiglio a chi desidera un professionista di larga esperienza e una persona dotata non solo di una vasta cultura ma anche di un raffinato sense of humor. Per me tra i top.


R
Presso: Centro Terapie Integrate per le Neoplasie c/o Villa Salaria Dott. Carlo Pastore Oncologo Ipertermia Oncologia Integrata colloquio psicologico

Un professionista serio ma con un gradevole senso dell’umorismo che mi ha molto aiutato in momenti davvero difficili


D
Presso: Altro Altro

Cortesia, competenza, professionalità. In un'esperienza di psicoterapia è davvero importante sentirsi accolti, curati e sentire di potersi affidare. Il Dott. Ambrogi ha tutte queste caratteristiche.


E
Presso: Studio Privato colloquio psicologico

Persona professionalmente valida, sia dal lato tecnico che ancor di piu umano.
Un aiuto prezioso in momenti "difficili".


G
Presso: Studio Privato Altro

Il dott. Ambrogi ha un ottima capacità di comprendere nel profondo la persona, ha un ascolto attivo di alto livello, grande rispetto della persona, e ... mi ha davvero aiutato nel mio percorso


D
Presso: Centro Terapie Integrate per le Neoplasie c/o Villa Salaria Dott. Carlo Pastore Oncologo Ipertermia Oncologia Integrata colloquio psicologico

Il Dr Ambrogi ha la rara capacità di saper coniugare professionalità e umanità. Persona squisita e competente. Lo consiglio senza riserve


M
Presso: Centro Terapie Integrate per le Neoplasie c/o Villa Salaria Dott. Carlo Pastore Oncologo Ipertermia Oncologia Integrata colloquio psicologico

Persona molto cordiale,disponibile e attenta ai bi
sogni del paziente,una persona che "ti soccorre"Il mio incontro è avvenuto durante una seduta di ipertermia e di lui mi sono piaciute subito le sue parole le sue frasi il suo modo di raccontare con voce calma e suadente da dove emergono i suoi studi,le sue ricerche,il suo lavoro È sicuramente un medico serio e professionale ma soprattutto è una vera ed eccezionale persona. A lui devo un ringraziamento particolare per avermi "accompagnato" anche a distanza. Un colloquio con questo professionista lascia il segno...lo consiglio vivamente.


F
Presso: Studio Privato colloquio psicologico

Persona competente e e estremamenre sensibile. Mi ha mostarto da subito empatia.
Abbiamo stabilito un rapporto di dialogo da subito aperto. Non ho avuto "paura" del primo appuntamento e non mi sono snetita giudicata, ma ascoltata seriamente.


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 20 domande da parte di pazienti di MioDottore

Dottori buonasera.
Sono Michela, e da un po’ di tempo ormai che scrivo.
Io ho quasi 21 anni, e non sono felice.
Non voglio passare per la vittima, perché non lo sono.
Purtroppo non riesco a stare bene.
Non so se il problema sono io.
Vivo in una casa, senza amore.
I miei genitori non mi domandano mai come sto, se sto bene, diciamo che per mio padre nemmeno esisto.
Io non ho un buon rapporto con loro.
Ogni mio compleanno, mio padre nemmeno gli auguri mi fa, quante volte ho avuto bisogno
Di un abbraccio, di un Michela come stai? Che ti succede?
No mai.
Ho sofferto da morire, come ancora oggi soffro.
Sono anni ormai che ho disturbi alimentari, sono sottopeso, peso 49 kg per 1.75 non mangio quasi nulla, la mia famiglia dice che sono una vittima ma non è affatto così, io davvero non riesco a mangiare per paura di ingrassare, ho bisogno di alcune visite e mio padre non mi aiuta perché dice che ho 21 anni e devo andare a lavorare, quante volte mi offende dicendo per lui posso fare anche la prost**** perché non mi da un euro.
Io vorrei tanto lavorare per me stessa, ma non posso.
Vi chiederete il perché?
Beh, ormai sono sei anni fidanzata, e il mio ragazzo è ossessivo, non posso scendere non posso lavorare perché mi lascia e se non mi sta bene lo lascio, ma il problema è che io lo amo più della mia stessa vita, non posso parlare con un uomo perché è ossessivo e non sia mai farei qualcosa che a lui nn sta bene, mi offende, dice che sono una poco di buono, quante volte mi da addosso, mi offende, non ho nemmeno
Più un amica, ovviamente è un bravissimo ragazzo quando sta bene mi da anima e corpo, e mi fa sentire a casa, ma tante volte mi riempie di domande cosa facevo prima di stare con lui, perché lavoravo prima e allora ogni volta che mi fa domande si innervosisce, mi da addosso, a volte mi ha messo le mani addosso ma solo perché l’ho fatto innervosire molto perché sono molto arrogante e lo rispondo
In modo sfacciato perché non c’è la faccio più.
Io devo chiedergli il permesso se posso scendere e andare a un negozio e devo avvisarlo su tutto quello che faccio.
Lui è molto
Geloso, ogni mese se non prima mi fa le stesse domande, e quando lo
Rispondo e a lui non gli stanno bene queste tipo di risposte, tipo ( quando lavoravi davi confidenza con ecc ecc) io gli dico guarda amo ti stai sbagliando..
Lui vuole avere ragione mi dice tu non sei buona, fai schifo vergognati io mi arrabbio molto e piango tantissimo, e lui mi blocca da per tutto, non si fa più sentire mi tratta male.
Ed io lo cerco sempre per paura di perderlo perché è troppo importante per me, tante volte mi lascia perché dice che sono sbagliata che non sono buona perche lui è geloso e visto che mi lamento perché non mi sta bene come si comporta con me, mi lascia perché mi lamento.
Tipo qualche anno fa, delle persone misero inciuci su di me dicendo che parlavo dicevo buonasera e buongiorno ad un ragazzo che abitava accanto a me, ma vi giuro sulla mia stessa vita che non ho mai dato confidenza ad un uomo, se incontravo qualcuno dicevo solo buongiorno e buonasera per rispetto, il mio ragazzo quando queste persone lo
Fermarono dicendo che davo confidenza che non è vero credetemi, fece una sparata, venne sopra da queste persone che abitavano sopra di me, e che misero zizzanie su di me, mi diede uno schiaffo io svenni, e in quel momento non ho reagito ma non perché avevo la coda di paglia, ma perché non mi sarei
Mai aspettata una cattiveria del genere, il mio ragazzo non mi crede e ogni volta che gli viene in mente questa cosa me lo domanda, io gli spiego e lui nn mi crede, mi da addosso, mi lascia mi offende si brutto e non si fa sentire.
Ed io lo cerco sempre, xk nn voglio perderlo, Ma credetemi che io
Vi giuro sulla cosa più cara che ho che mi sono sempre comportata bene, non l’ho mai mancato di rispetto.
Lui è fatto così ;(
ma vi giuro che quando
Facciamo
Pace,mi ama da morire, fa l’impossibile per me.
Poi gli rivengono le stesse domande in mente e mi ritratta malissimo.
Dottori io non c’è la faccio più, vorrei non essere mai nata, vorrei “morire”piuttosto di stare così.
Forse sono io quella sbagliata.
Forse sono io il problema.
Non so più che pensare.
Vi prego aiutatemi a capire cosa c’è di sbagliato in me...

Attendo vostre risposte.
Grazie mille in anticipo.

Cordiali saluti

Cara Michela
è bello avere tue notizie anche se sono parecchio tristi.
Da dove vuoi cominciare?
Questo è un canale piccolo: che possiamo dirti con poche righe?
A parte ascoltarti e incoraggiarti da qui si può fare poco.
Anzi: se ti ascoltiamo e ti rispondiamo c'è rischio che ti accontenti e non fai il primo passo. E poi il secondo, il terzo e via e via.
Non so dove abiti magari anche vicino a te c'è qualcuno che può aiutarti. Però devi decidere di fare il primo passo.
Magari puoi andare con il tuo amico che un po' ti vuole bene e un po' ti complica la vita. Magari anche lui con un po' d'aiuto starebbe meglio.
E poi ci racconti.
Ciao Michela: la felicità non è una cosa semplice e non ce la regalano quasi mai a nessuno. Ognuno di noi se la costruisce un pezzetto alla volta.
Un caro abbraccio

Dr. Mario Ambrogi

Salve, ho sofferto di anoressia nervosa fino a 3 anni fa, ho smesso di andare dallo psicoterapeuta dopo poche sedute perchè non mi sembrava competente. In questi 3 anni ho provato a risolvere da sola il problema, ho ripreso peso, massa muscolare anche grazie alla palestra, ho reintrodotto determinati cibi ma alcune "fisse" sono rimaste come non toccare più dolci, pesare tutto ciò che mangio, usare app contacalorie in maniera praticamente ossessiva anche se ultimamente mi pesa farlo. Diciamo che ci convivo, non mi pesa, se devo adattarmi a qualche circostanza lo faccio, ultimamente sono riuscita a rimangiare il sushi ad esempio. Un'altra "fissa" che mi è rimasta è controllare cosa e quanto mangia mia sorella che vive con me, come se non volessi che mangiasse meno di me. Ho notato che rispetto a quando ho iniziato la "dieta" prescrittami dalla nutrizionista per riprendere peso comunque sono tornata a mangiare di meno, non meno di quando ero nel pieno della malattia ma ho comunque ristretto le kcal. Succede soprattutto nei momenti d'incertezza. In questo periodo di incertezze appunto sto mangiando di meno e sono combattuta sul "ora smetto di utilizzare applicazioni e contare kcal" al "no, non ci riesco, devo controllare quanto mangio". Sono consapevole del fatto che il problema sia scaricare l'eccessivo bisogno di voler controllare tutto sul cibo. Temo di non poterne uscire facilmente. So che un percorso psicoterapeutico sarebbe la cosa migliore ma nel frattempo cosa potrei fare? Grazie.

salve
Non si fida della categoria però chiede aiuto: interessante.
Ogni psicoterapeuta sa che chi ha disturbi alimentari pensa che lui sarà considerato un incapace e un incompetente e che la sua testa finirà imbalsamata vicino al caminetto insieme a quella di tanti altri colleghi.
Ogni psicoterapeuta sa che i disturbi alimentari sono una tra le poche cause di morte dei pazienti per motivi psichici e sa che anche lui fallirà, prima o poi, nei suoi pur generosi tentativi. Alla base del disturbo alimentare c'è un invincibile bisogno di controllo che serve a proteggere una terribilissima paura di essere ferito. Ancora prima c'è una sensazione di fragilità, di vulnerabilità, di impotenza. Ancora prima, ancora più in fondo, l'intima convinzione di non essere degno di amore. Semplicemente non ha fatto l'esperienza di essere amato in modo semplice e diretto, non si sente degno di esistere assai più e meglio di tutti. E' sempre in una costante sensazione di inferiorità che deve in ogni modo dissimulare pesino a se stesso. E alla fine se ne scorda e ne fa a meno in una eterna apnea di affetto, carezze, abbracci. resta lo sguardo che tiene tutto a distanza di sicurezza.
E' un circuito potentissimo da cui non si esce perché il controllo illude sé stesso di essere efficace ed efficiente meglio e più degli altri. Le persone con disturbi alimentari spesso sono intelligentissime, è inutile tenergli testa: vinceranno sempre loro perché sono davvero più intelligenti di chiunque cerchi di aiutarle.
E chi si farebbe aiutare da un incompetente, incapace e un po' fesso? Nel migliore dei casi la nostra ingenuità un po' sempliciotta viene tollerata in nome della buona volontà dell'intento ( ... ma quant'è ingenuo però almeno si sforza...) ma la possibilità di creare e sostenere una relazione amorevole e fiduciosa è praticamente impossibile perché significherebbe cedere parte del controllo, che ha un valore di sopravvivenza, è una cosa seria insomma non un vezzo competitivo.
A volte funzionano gli interventi di gruppo, meglio ancora se residenziali per periodi di tempo lunghi: il gruppi di simili riduce la potenza delle reazioni difensive individuali.
Il gruppo fa sentire amati per semplice senso di appartenenza: si fa esperienza di rispecchiamento, di condivisione, di calore e di vita. Di respiro.
Ma siccome sembra tutto sotto controllo perché chiedere davvero aiuto? Quindi più in generale c'è poco niente da fare.
Un passo avanti e uno indietro, più o meno come è nella sua lettera: chiede aiuto ma anche no.
Molto utili gli interventi di tipo familiari ma solo se chi li conduce ha esperienze specifiche altrimenti farà solo la figura del fesso in pubblico. Inoltre siccome c'è una grandissima componente relazionale nei disturbi alimentari la difficoltà di creare le condizioni per un confronto amorevole e quieto e sostenere un clima di confronto durevole sono assai difficili.
Tra le tante possibili sfide terapeutiche questa è tra le più appassionanti ma anche tra le più dolorose per i fallimenti anche drammatici.
Dovendo scegliere un terapeuta meglio uno che la faccia ridere, che la faccia sentire importante ma senza esagerare se no scappa perché scatterebbe l'allarme automatico.
La sua esistenza è una interminabile pena, i dispiace di non poter fare di meglio e di più. Le auguro di trovare almeno, come Teresa Sannino ha presente?, una chiave comica all'esistenza, se riesce a trovare occasioni per ridere le sarà più lieve.
PS: si 'guarisce'? Si può stare meglio o anche molto meglio, ma è un percorso davvero molto ma molto duro
buona Pasqua

Dr. Mario Ambrogi

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