Volevo aggiungere inoltre che mio fratello soffre di un disturbo della personalità di tipo paranoico

17 risposte
Volevo aggiungere inoltre che mio fratello soffre di un disturbo della personalità di tipo paranoico e, a tal proposito, volevo sapere se ci può essere una correlazione genetica.Grazie
Salve, può essere una predisposizione genetica, a livello temperamentale, che può essere correlata ad un disturbo; tuttavia, è bene precisare che non è solo la componente genetica ad essere importante bensì anche e soprattutto le variabili ambientali.
Ritengo pertanto fondamentale che la persona avvii un percorso psicologico al fine di indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi.
Cordialmente, dott. FDL

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Salve, anche la genetica (ma non solo) gioca un ruolo chiave rispetto a chi siamo.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera, quando si sviluppano i sintomi di un disturbo, come il disturbo paranoide di personalità di cui soffre suo fratello, sono diversi i fattori coinvolti. Esiste certamente una predisposizione biologica, ma entrano in gioco anche altri due sistemi, quello psicologico e sociale. La diversa interazione di questi elementi è in grado di spiegare perchè alcune persone sviluppano un particolare disturbo psichiatrico ed altre no. Rimango a disposizione.
Dott.ssa Francesca Frigerio
Tra i fattori di rischio del disturbo paranoie di personalità riportati dai miei colleghi ritengo doveroso aggiungere quelli relativi al temperamento. E' ormai dimostrato che aumenta la probabilità di insorgenza di questo profilo psicopatologico per gli individui i cui familiari hanno mostrato segni di schizofrenia con aspetti deliranti, il più tipico è il delirio di persecuzione.
Spero di esserle stata di aiuto
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Buonasera, per poterle dare la spiegazione che desidera in merito alla richiesta che pone sono necessarie ulteriori informazioni. Quanto vive deve essere contestualizzato ed è molto importante dare voce a ciò che pensa, sente e si dice nel momento in cui si riconosce essere "ipervigile". La invito a contattare uno psicologo con cui dare significato alle preoccupazioni. Rimango a disposizione, un saluto
Salve, La causa del disturbo di personalità paranoide non è del tutto chiara. Fattori biologici, psicologici e sociali entrano in gioco e alcune ricerche indicano una correlazione con traumi nell'infanzia. Importante in questi casi rivolgersi ad un esperto per fare un’approfondita anamnesi. Un caro saluto, Dr.ssa Giovanna Silvestri
Salve fra i fattori di rischio del disturbo paranoide di personalità vi è anche il fattore genetico ma non è il solo. Le consiglio d'intraprendere un percorso terapeutico per affrontare la situazione nel migliore dei modi.
Cordiali Saluti: Dott Luca Ferretti
La psicoterapia si occupa, a mio avviso, della possibilità d'interagire con i fattori ambientali che creano le condizioni per l'insorgenza di un disturbo e lo mantengono nel tempo. Da quanto dice desumo che lei non ha sviluppato una psicopatologia come suo fratello, ma adesso è preoccupato per la sua stessa salute mentale. E' indicato che i familiari ricevano un supporto psicologico in un percorso di cura che coinvolga l'intero nucleo familiare. Inoltre può essere presa in carico da un professionista della scuola sistemica tutta la famiglia per indagare e risolvere i cosiddetti "giochi familiari", cioè processi comunicativi disfunzionali che hanno un ruolo determinante nell'evoluzione del disturbo. Spero che i miei chiarimenti possano esserle stati d'aiuto. Buona fortuna.
La genetica va sempre tenuta in considerazione quando si parla di fattori di rischio in un disturbo di personalità. Tuttavia per una diagnosi accurata vanno sempre considerate le interazione tra fattori biologici, ambientali e psicologici oltre ad una valutazione di elementi traumatici soprattutto se precoci. La psicoterapia può essere molto utile anche come intervento "preventivo" sia a livello individuale che familiare, in quanto la diagnosi di malattia grave e cronica può avere un riverbero drammatico non solo per il paziente ma anche per i familiari in termini di aspettative, fantasie e pure .Lavorare con l'intero sistema familiare, inoltre consente di favorire la comunicazione funzionale a ridurre recidive. Resto a disposizione.
Dott.ssa Campobasso
Salve, le ricercano affermano che tutti noi nasciamo con il 2% di patologia dentro di noi, poi è l'ambiente che ci circonda che lo stimolerà o meno
Rimango a disposizione
Cordialmente Dott.ssa Martina Cecconi
Buonasera, la genetica è solo uno dei tanti fattori che possono determinare la nostra persona. Altri fattori possono essere ambiente familiare, sociale, il nostro carattere, determinate situazioni di vita, ecc.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Certamente può esserci una predisposizione genetica ma, come sottolineato dai colleghi, non è l'unico fattore ad influire, come dimostrano anche gli studi sui gemelli separati alla nascita e cresciuti in ambienti diversi. Pur avendo una predisposizione genetica per un determinato disturbo mentale, i gemelli cresciuti in un ambiente deprivante da vari punti di vista, tra i quali quello affettivo, economico e/o ambientale avevano maggiori probabilità di sviluppare il disturbo.
Cordialmente,
Dott.ssa Giulia Casole
Gentile utente, se il temperamento che è il livello di attività che determina se una persona è estroversa, introversa, impulsiva o riflessiva, dipende dal nostro corredo genetico, il carattere invece che ci distingue come persone, è il frutto dell'interazione del nostro temperamento con l'ambiente, e quindi ogni persona è unica, anche nella sua follia. Un caro saluto
Buongiorno,
senza dubbio la letteratura riferisce che i fattori genetici ad oggi spiegano il 40-60% della variabilità sia dei normali tratti della personalità, sia dei tratti maladattativi legati ai disturbi della personalità; è anche vero però che è l'ambiente, alla fine, a giocare un ruolo chiave nella correlazione tra fattori genetici e psicologici.
Gentilmente,
Dott.ssa Dainelli Irina
Buongiorno, per risponderle mi chiedevo quale fosse l'obiettivo della sua domanda: solo per conoscenza e curiosità o soprattutto per trovare soluzioni alla salute di suo fratello? grazie.
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno,
Per questo tipo di disturbo sono molti i fattori coinvolti tra qui vi può essere anche la predisposizione genetica.
Cordialmente
Paola Tucci

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