Sono stato sottoposto ad una prima ablazione nel 2006 cuando avevo 54 anni . Dopo 12 anni di benesse

5 risposte
Sono stato sottoposto ad una prima ablazione nel 2006 cuando avevo 54 anni . Dopo 12 anni di benessere ho avuto nuovamente degli episodi ed ho ripetuto l ablazione circumferenziale con due linee aggiuntive per la prevenzione del flutter tipico e atipico . Dopo dieci giorni e subentrato un flutter atipico che da 20giorni e costantemente presente . Oggi tenterNno una cardioversione elettrica .
La mia domanda e : eventualmente ripetere ablazione , effettuare ablazione chirurgica o controllare frequenza con betabloccanti ?
Ho fatto vari ecocardiogrammi ed il cuore e normofunzionante . L atrio sonistro risulta leggermente dilatato ,area 23 , diametro 43 ,
Nel eco transesofageo addirittura l area era era di 16 cm2 . Sono leggermente iperteso .
Un episodio a così breve distanza dall'ablazione potrebbe essere semplicemente di origine "traumatico/infiammatoria". Proverei ad effettuare cardioversione elettrica esterna e le restanti decisioni le prenderei in considerazione solo in caso di ulteriore recidiva.

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Dott. Paolo Danna
Cardiologo, Internista
Milano
Sono d’accordo con il dott Prati. Prima di pensare a un ulteriore intervento aspetterei che la situazione si stabilizzi.
Dr. Antonio Santoro
Cardiologo, Anestesista, Medico competente
Roma
tuttalpiu',aggiuingerei mezza commpressa die di flecainide almarytm la mattina a digiuno
Sono d’accordo con il Collega Prati, la recidiva appena avuta rientra nel periodo ‘finestra’ per cui se l’aritmia perdura come è stato scritto farei cardioversione e Follow-up. Sono quasi sempre contrario ad una terza ablazione a meno di casi selezionati, nel nostro centro in quei casi sottoponiamo i pazienti ad ablazione chirurgica.
Dr. Davide Romagnolo
Cardiologo
Rozzano
Sono d'accordo con i colleghi. In aggiunta sottolinearei l'importanza di discutere con il suo cardiologo di fiducia un controllo più aggressivo di fattori di rischio e copatologie che potrebbero essere alla base di recidive e/o cronicizzazione dell'aritmia.

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