Salve vorrei un informazione, sono una ragazza di 29 anni, ha da un bel po di anni che soffro d ansi
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Salve vorrei un informazione, sono una ragazza di 29 anni, ha da un bel po di anni che soffro d ansia.. All inizio riuscivo a moderarla da sola, poi ho incominciato a prendere tranquirit al bosogno fin quando il mio medico di casa mi ha dato le diazepam gocce e da un anno e 5 mesi che ne prendo 10 al giorno tutti i giorni.. La settimana scorsa avevo dolori al braccio sinistro e al petto e andando al pronto soccorso mi hanno visto ke ho una pericardite di 11mm di liquido e mi hanno dato per cura ibuprofene +losopranzolo+omopralolo.. Ho incominciato a prendere solo ibuprofene ma avvertivo dei pizzichi alla lingua e spaventata sono andata da una dottoressa e mi ha dato una cura.. Mi ha scritto deltacortene da 25mg 1 compressa al giorno x curare il cuore e poi mi ha scritto samyr 400 punture 1 volta al giorno e valtrax 2 volte al giorno compresse.. Il deltacortene ha 2 giorni che lo prendo ed e tutto ok.. La puntura lo fatta oggi alle 13 e mi sento le orecchie un po sorde e sono un po irrequieta non so se sia la puntura a farmi questo effetto ormai sono impaurita e la pillola di valtrax non lo ancora incominciata,mi spavento a prenderla.. Ora vorrei anche sapere se le diazepam le devo ancora prendere e se mi fanno strani effetti con queste medicine.. Io ogni sera alle 18e30 le prendo non so se prenderle.. Mi potete spiegare come suddividerle in giornata? Grazie mille
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere anche un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause originarie della sua problematica. Cordiali saluti
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Buonasera, le difficoltà legate all'ansia possono essere affrontate adeguatamente anche attraverso un sostegno psicologico. Se fino a questo momento non si è rivolta ad uno/a psicologo/a le consiglio di farlo, anche perchè, magari con un pochino più di tempo e con stretta osservazione del medico di base, potrebbe riuscire a diminuire la dose dei farmaci che sta assumendo. Per quanto riguarda la domanda che ci pone, si deve rivolgere al medico/specialista che le ha prescritto i farmaci che saprà darle adeguate informazioni e spiegazioni in merito. Rimango a disposizione di ulteriori domande e delucidazioni. Un caro saluto. Dott.ssa Sara Strufaldi
Salve,
deve contattare il medico che le ha prescritto la terapia.
Il consiglio è quello di contattare uno Psicologo per un sostegno psicologico.
Un saluto,
MMM
deve contattare il medico che le ha prescritto la terapia.
Il consiglio è quello di contattare uno Psicologo per un sostegno psicologico.
Un saluto,
MMM
Salve, la invito a rivolgere questa domanda al suo medico di base e di non cercare le risposte su internet.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile utente, rivolga la domanda al medico curante o allo specialista che le ha prescritto i farmaci poiché è sempre opportuno prestare attenzione alle interazioni fra questi. Inoltra, ha valutato l’ipotesi di affiancare o sostituire al trattamento farmacologico per l’ansia un supporto psicoterapeutico che possa andarne a ricercare le motivazioni (profonde) scatenanti? Un caro saluto Dottsa Elisa Galantini
Buongiorno. Rivolga questi dubbi al suo medico curante, che saprà sicuramente darle delle indicazioni. Io le consiglierei anche di rivolgersi ad uno psichiatra, che possa impostrale una terapia farmacologica che sia specifica per le sue necessità. Valuterei anche di iniziare un percorso con uno psicologo, che la possa aiutare a gestire questi sintomi ansiosi che descrive, per ritrovare la serenità che si merita.
Buona fortuna!
Buona fortuna!
Le consiglio di rivolgersi senza esitare al medico/specialista che le ha prescritto i farmaci perché ha bisogno di essere seguita e monitorata per l'interazione tra i farmaci che sta prendendo. Condivido quanto detto dai colleghi è importante iniziare un percorso psicologico che ricerchi le radici profonde della sua ansia .
Un caro saluto
Dott.ssa Monica D'Ettorre
Un caro saluto
Dott.ssa Monica D'Ettorre
Gent.ma senta il medico prescrivente, non tema di essere d'impiccio . È lui che ha prescritto i farmaci ed è lei che, immagino, abbia scelto di assumerli. Alla base di una buona cura, sia essa medica o psicoterapica, vi è l'alleanza terapeutica. Niente funziona se manca questo "ingrediente"
Buonasera, è bene che queste domande le rivolga al medico che le ha prescritto i farmaci. Provi anche a valutare l'approccio psicoterapeutico che abbinato a quello farmacologico può essere la strada ideale per fronteggiare più serenamente le sue problematiche. In bocca al lupo! Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Buonasera, leggendo il suo resoconto le suggerisco di agire su due piani differenti. Innanzitutto dovrebbe riferire tutti questi sintomi e i tipi di farmaci che sta assumendo e quelli che già assumeva (diazepam) al suo medico curante, il quale saprà sicuramente indirizzarla sulle dosi e i tempi di somministrazione. Inoltre, potrà tranquillizzarla sulle possibili interazioni tra i vari farmaci e, nel caso, indirizzarla su altri composti più adeguati. Relativamente agli aspetti più inerenti la mia professione, mi permetto di suggerirle di considerare la possibilità di intraprendere un percorso psicologico incentrato sulla ricerca di quegli aspetti che sicuramente le hanno generato (per anni) vissuti di ansia. Sicuramente è un bene riuscire ad autocontrollarsi, ma alle volte quando i livelli di ansia divengono insopportabili, cercarne la radice (con anche un adeguato supporto farmacologico) serve a superare le fasi critiche, ma anche a strutturare funzionali strategie per gestirne gli effetti. Cordialmente, dott. Raffaele Cuomo
Buonasera, contatti il medico che le ha prescritto i farmaci e concordate insieme cosa fare e come procedere. Utile nel suo caso un percorso di psicoterapia. Auguri
Salve. Mi dispiace ma non posso rispondere alla sua domanda perché non sono un medico. Per ciò che mi compete, invece, la invito a contattare un/una collega psicoterapeuta per affrontare la causa del suo disturbo. i sintomi li lasciamo curare ai medici. Saluti. dott. Leonardo Ricci
Buongiorno, per qualsiasi dubbio sulla posologia e assunzione di un farmaco è necessario rivolgersi al medico prescrivente. Riguardo invece alla sintomatologia ed episodi che racconta potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico così da comprendere meglio i motivi della sua ansia e poter gradualmente allentare il ricorso ai farmaci.
Un saluto.
Un saluto.
Gentilissima utente, dalla sua richiesta sembra emergere una preoccupazione legata al riconoscere il reale supporto che lo specialista prescrivente può fornirle in questo momento di confusione circa la posologia dei farmaci che assume. La risposta che mi sento di darle è quella di consultare in prima battuta il medico che conosce la sua storia clinica ed esporre le sue perplessità, in secondo luogo consiglio vivamente di considerare di affiancare una psicoterapia attraverso la quale poter andare all origine della sintomatologia ansiosa.
Un saluto
Dottoressa Elisa Taverniti
Un saluto
Dottoressa Elisa Taverniti
Cara, ha mai pensato di intraprendere un percorso psicologico? L’uso di farmaci è sicuramente un rimedio che sul breve termine può dare molto sollievo, ma con l’aiuto di un professionista della salute mentale potrebbe imparare a capire i processi psicologici che innescano questi stati d’ansia e imparare ad apprendere degli strumenti per gestirli senza dover per forza ricorrere al farmaco.
Un saluto
Dottoressa chiara Ripa
Un saluto
Dottoressa chiara Ripa
Salve, mi spiace per il disagio espresso. Per quanto riguarda la posologia ed i quesiti sui farmaci credo che la soluzione migliore consista nel porli direttamente al suo medico. A mio avviso però il farmaco non può andare a identificare le cause all'origine dello stato ansioso per cui può essere utile un supporto psicologico di affiancamente.
Cordialmente, dott. FDL
Cordialmente, dott. FDL
Buonasera,
per quanto riguarda i farmaci, la loro somministrazione ed eventuali effetti, ne parli direttamente con il medico di base e/o specialista che glieli ha prescritti.
Relativamente all'ansia, valuti la possibilità di rivolgersi ad uno Psicologo per cercare di comprenderla anche ad un livello emotivo.
Un caro saluto
per quanto riguarda i farmaci, la loro somministrazione ed eventuali effetti, ne parli direttamente con il medico di base e/o specialista che glieli ha prescritti.
Relativamente all'ansia, valuti la possibilità di rivolgersi ad uno Psicologo per cercare di comprenderla anche ad un livello emotivo.
Un caro saluto
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, così difficile e complessa.
Credo che sia fondamentale che lei si rivolga ad un professionista specializzato (uno psichiatra) per la gestione dei farmaci: per qualsiasi domanda sulla terapia farmacologica deve avere sempre una persona cui fare riferimento. Lo psichiatra può essere indicato dal suo medico di base, dalla asl o da uno psicologo.
Penso però che potrebbe essere anche molto utile per lei rivolgersi ad uno psicologo: prima di tutto per poter affiancare la terapia farmacologica e rendere più semplice la gestione di questa situazione. Ma soprattutto per poter tirare fuori tutta questa confusione e sofferenza che sta provando, per provare a riflettere sulle possibili cause. Con l'obiettivo di trovare una maggiore serenità e sicurezza.
Per qualsiasi cosa, sono a disposizione.
Un saluto affettuoso,
Dott.ssa Alice Carbone
Credo che sia fondamentale che lei si rivolga ad un professionista specializzato (uno psichiatra) per la gestione dei farmaci: per qualsiasi domanda sulla terapia farmacologica deve avere sempre una persona cui fare riferimento. Lo psichiatra può essere indicato dal suo medico di base, dalla asl o da uno psicologo.
Penso però che potrebbe essere anche molto utile per lei rivolgersi ad uno psicologo: prima di tutto per poter affiancare la terapia farmacologica e rendere più semplice la gestione di questa situazione. Ma soprattutto per poter tirare fuori tutta questa confusione e sofferenza che sta provando, per provare a riflettere sulle possibili cause. Con l'obiettivo di trovare una maggiore serenità e sicurezza.
Per qualsiasi cosa, sono a disposizione.
Un saluto affettuoso,
Dott.ssa Alice Carbone
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buongiorno, per quanto riguarda i farmaci i loro effetti ti consiglio di rivolgersi al medico che gli ha prescritti. Nei disagi che manifestano sintomi ansiogeni è consigliabile associare alla terapia farmacologica un percorso psicologico con un professionista. Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di valutare i fattori scatenanti del disagio che vive ( da quanto tempo si manifesta c’è stata una particolare situazione un particolare pensiero che lo ha innescato?) fattori di mantenimento (in quali stazioni si manifesta questo disagio? Quali pensieri ho in quel momento? Quali conseguenze teme che potrebbero accadere?)
Un percorso con un professionista può aiutarla a comprendere meglio il suo disagio Ed affrontarlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Un percorso con un professionista può aiutarla a comprendere meglio il suo disagio Ed affrontarlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
La ringrazio per aver condiviso una parte così personale e delicata del suo vissuto. Le sue preoccupazioni sono assolutamente comprensibili, soprattutto considerando la situazione di salute che sta attraversando e la complessità della terapia farmacologica che sta seguendo. Quando si affrontano più problematiche contemporaneamente, come l’ansia da lungo tempo presente e un episodio acuto come una pericardite, è naturale sentirsi sopraffatti e pieni di dubbi, in particolare sull’uso corretto dei farmaci e su come possano interagire tra loro. Dal punto di vista psicologico, ciò che noto con chiarezza nella sua esperienza è una sensibilità molto forte verso i segnali del corpo e un’attivazione ansiosa che si manifesta soprattutto in situazioni di incertezza e cambiamento. È frequente, per chi convive con l’ansia da anni, sviluppare una soglia di allerta elevata che porta a percepire ogni nuova sensazione come un possibile segnale di pericolo. Questo meccanismo ha una sua logica: la mente cerca di proteggerla, ma lo fa amplificando le percezioni, e così la paura può diventare predominante anche in assenza di reali pericoli. In questo momento ciò che può davvero aiutarla è fare chiarezza insieme ai professionisti che la stanno seguendo dal punto di vista medico. Per esempio, solo il suo medico curante o lo specialista che le ha prescritto il Diazepam può fornirle indicazioni precise su come e se continuarlo, soprattutto considerando le altre terapie che sta assumendo. È importante non modificare autonomamente l’assunzione di psicofarmaci, nemmeno nei dosaggi, perché questi farmaci agiscono sul sistema nervoso centrale e vanno sempre gestiti con supervisione medica. La sua domanda su come suddividerle nella giornata è assolutamente valida, ma deve ricevere risposta da chi conosce a fondo la sua storia clinica, anche per evitare qualsiasi interazione indesiderata. Ciò che invece posso offrirle, come psicologo ad orientamento cognitivo-comportamentale, è uno spunto di riflessione su come affrontare l’ansia in modo complementare alla terapia farmacologica. L’ansia spesso si nutre di incertezza e della sensazione di non avere controllo su ciò che accade. Imparare a riconoscere i pensieri catastrofici, metterli in discussione, allenare la mente a distinguere tra ciò che è possibile e ciò che è probabile, può darle maggiore padronanza emotiva. Inoltre, in un momento come questo in cui sente il bisogno di maggiore stabilità e rassicurazione, può essere utile anche un supporto psicoterapeutico, che la accompagni nel ritrovare fiducia nel suo corpo e nella sua capacità di gestire i momenti difficili. Lei sta già dimostrando un’importante consapevolezza chiedendo aiuto. Non sottovaluti il valore di questo passo. A volte la strada verso il benessere inizia proprio con un gesto come il suo: fare domande, cercare risposte, dare voce ai propri timori. È segno che, nonostante le difficoltà, dentro di lei c’è ancora una parte che vuole stare meglio. E questo è un punto di partenza prezioso. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Salve, capisco perfettamente la preoccupazione e l’ansia che possono nascere in una situazione così complessa, in cui si stanno assumendo diversi farmaci per problemi cardiaci e altre condizioni. La preoccupazione per eventuali interazioni o effetti collaterali è del tutto normale, soprattutto quando i farmaci sono numerosi e recenti.
Per quanto riguarda le diazepam, la decisione di continuare, sospendere o modificare il dosaggio deve essere presa esclusivamente dal medico che la segue, perché l’interazione con altri farmaci (come cortisonici o antivirali) e la sua condizione fisica complessiva possono influenzare sia l’efficacia sia il rischio di effetti indesiderati. È importante non modificare autonomamente la dose o gli orari, perché anche una riduzione improvvisa può generare sintomi di astinenza o aumento dell’ansia.
I sintomi che riferisce dopo la puntura – senso di orecchie sorde, irrequietezza – possono essere legati al farmaco stesso, ma anche all’ansia che naturalmente aumenta in situazioni di trattamento complesso e dolore fisico. Non è possibile stabilire con certezza se siano effetti collaterali senza una valutazione medica diretta.
Il consiglio più sicuro è contattare il medico curante o il cardiologo che l’ha seguita, riferendo tutti i sintomi e chiedendo indicazioni precise su come assumere le diverse terapie, comprese le diazepam, così da avere un piano chiaro, sicuro e personalizzato.
Nel frattempo, può essere utile provare tecniche di regolazione dell’ansia e respirazione profonda, in modo da ridurre la sensazione di irrequietezza e panico fino a quando non riceverà indicazioni precise dal medico. Se desidera, possiamo anche strutturare un supporto psicologico mirato per affrontare l’ansia legata all’uso dei farmaci e alla salute cardiaca, così da sentirsi più tranquilla e sicura durante questo periodo delicato.
Saluti
Per quanto riguarda le diazepam, la decisione di continuare, sospendere o modificare il dosaggio deve essere presa esclusivamente dal medico che la segue, perché l’interazione con altri farmaci (come cortisonici o antivirali) e la sua condizione fisica complessiva possono influenzare sia l’efficacia sia il rischio di effetti indesiderati. È importante non modificare autonomamente la dose o gli orari, perché anche una riduzione improvvisa può generare sintomi di astinenza o aumento dell’ansia.
I sintomi che riferisce dopo la puntura – senso di orecchie sorde, irrequietezza – possono essere legati al farmaco stesso, ma anche all’ansia che naturalmente aumenta in situazioni di trattamento complesso e dolore fisico. Non è possibile stabilire con certezza se siano effetti collaterali senza una valutazione medica diretta.
Il consiglio più sicuro è contattare il medico curante o il cardiologo che l’ha seguita, riferendo tutti i sintomi e chiedendo indicazioni precise su come assumere le diverse terapie, comprese le diazepam, così da avere un piano chiaro, sicuro e personalizzato.
Nel frattempo, può essere utile provare tecniche di regolazione dell’ansia e respirazione profonda, in modo da ridurre la sensazione di irrequietezza e panico fino a quando non riceverà indicazioni precise dal medico. Se desidera, possiamo anche strutturare un supporto psicologico mirato per affrontare l’ansia legata all’uso dei farmaci e alla salute cardiaca, così da sentirsi più tranquilla e sicura durante questo periodo delicato.
Saluti
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