Salve Volevo chiedervi una cosa riguardo ad un consulto che ho avuto un paio di mesi fa. Mi ero ri

19 risposte
Salve
Volevo chiedervi una cosa riguardo ad un consulto che ho avuto un paio di mesi fa.
Mi ero rivolta ad uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale per un problema che riguardava la mia fobia sociale, ansia generalizzata e alcuni problemi in famiglia.
Questo terapeuta mi ha fatto una richiesta un pò strana, adesso non so se è una strategia che usate per mettere alla prova i propri pazienti, insomma mi chiese se ero disposta ad abbracciarlo, io ovviamente scioccata e rabbrividita da quella richiesta rifiutai e anzi mi chiusi ancora di più in me stessa. Ancora adesso non so cosa pensare, mi ha messo molta paura questa cosa infatti non ci sono più tornata, ma ho notato che è un bravo psicoterapeuta dalle recensioni che ha sui vari social, è pure iscritto all'albo, a primo impatto mi era sembrato un bravo terapeuta ma dopo quella richiesta...sono rimasta senza parole, non so se riesco a spiegarmi, forse sono io che penso male...

Quindi mi chiedevo, è solito porre certe domande ai propri pazienti, tra l'altro con una fobia in corso, per metterli alla prova?
Forse voleva vedere come reagivo?

In ogni caso, mi ha messo solo più paura di prima.
Vi ringrazio in anticipo per chi vorrà darmi una spiegazione.
Gentile Signora sicuramente è opportuno che lei contatti uno psicoterapeuta per un nuovo consulto, in quanto le questioni che riferisce meritano sicuramente una maggiore attenzione. In quel nuovo ambito potrà approfondire anche le altre questioni che solleva che per lei sono molto importanti. Forse scegliere una psicoterapeuta donna potrebbe essere per lei una possibilità da valutare. Un cordiale saluto

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Gentile signora, è difficile darle una spiegazione perché quanto le è successo, andrebbe maggiormente contestualizzato. In ogni caso, il mio consiglio è di rivolgersi a un nuovo psicoterapeuta perché possa risolvere i problemi di cui ci accenna legati all'ansia e alla fobia. Non demorda, sono sicura che troverà il giusto psicoterapeuta o la giusta psicoterapeuta a cui affidarsi per iniziare un percorso proficuo!
Cordiali saluti,
Dott.ssa Alessia Vaudano
Fugga da terapeuti che fanno cose del genere. Si cerchi un psicoterapeuta serio che le permetta di consapevolizzare ciò che inconsciamente l'ha portata alla fobia sociale. Salve!
Buongiorno,
il primo incontro con lo/la psicoterapeuta è importante per valutare come ci sentiamo, se ci siamo sentiti accolti e se possiamo fidarci.
se il primo incontro non è andato bene è giusto cercare una persona con cui si può sentire maggiormente tranquilla.
Buonasera, sono d'accordo con la collega Dr.ssa De Felice.
Il primo colloquio è fondamentale.
Senza entrare nel merito di quanto accaduto le consiglio di rivolgersi ad un altro terapeuta.
Un caro saluto
Dr.ssa Patrizia De Sanctis
Salve sinceramente in tanti anni di pratica clinica non ho mai fatto una richiesta del genere ai pazienti. Non so se era una strategia del terapeuta....ma non molli, cerchi un terapeuta, forse meglio donna che la possa aiutare a capire da dove origina questa situazione. Io mi trovo molto bene con la terapia E.M.D.R. con buoni risultati anche per la sua sintomatologia.
Dott.ssa Milvia VERGINELLI
Buonasera, ho una esperienza trentennale e non ho mai messo in atto un comportamento del genere, cambi immediatamente psicoterapeuta, non capisco la richiesta e non so a che cosa possa servire. Capisco il suo disagio, vorrei tranquillizzarla e rassicurarla, che io sappia un terapeuta non fa tale richiesta. Quindi le consiglio di cercare un nuovo terapeuta, magari donna se la fa stare più tranquilla ed inizi una terapia che la possa aiutare ad elaborare i suoi comportamenti e specialmente l'accaduto, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno signora,
mi sento in tutta franchezza di consigliarle di cercare in un altro professionista (magari sarebbe per lei più facile rivolgersi a una donna) l’aiuto di cui ha bisogno.
Colgo l’occasione della sua domanda per precisare che nessun psicoterapeuta che lavori in modo professionale mette mai “alla prova” i suoi pazienti.
Purtroppo troppo spesso, nel senso comune, le persone si fanno idee sbagliate circa la nostra modalità operativa, ci tengo a precisare che il nostro è un lavoro di cura, in totale supporto, aiuto e sostegno dei nostri pazienti.
Chi segue questa modalità operativa si guarda bene dal mettere in atto manipolazioni o “inganni” che mirano a mettere apertamente in difficoltà un paziente, che si rivolge a noi in momenti di smarrimento, paura e confusione.
Sono dispiaciuta per la sua esperienza, ma la incoraggio a non mollare e andare avanti nella ricerca di un aiuto per superare le sue difficoltà.
Salve,
il collega ha posto una domanda, con che strategia o per quale motivo, non essendo stati nel colloquio, è difficile dirlo. Quello che è certo è che per lei non è stato uno spazio sicuro ed accogliente.
Non ho capito se ha iniziato una terapia o meno con un altro terapeuta, ma se ha scelto di non proseguire, il mio invito è di provare altri terapeuti e indirizzi. Eventualmente, data la difficoltà che lei ha evidenziato, anche un consulto online.
Un caro saluto
Salve, credo che sia importante per lei affrontare la questione con la persona interessata.
Buona serata.

Dott. Fiori
Gentile utente di mio dottore,
Molto strana la richiesta di un contatto fisico all interno di un contesto terapeutico. Ad ogni modo ci sono degli approcci della psicoterapia che adottano strategie di un certo tipo per sbloccare determinate problematiche. Sarebbe opportuno si confrontasse con lo specialista che la segue in merito si suoi dubbi rispetto a quanto accade nel percorso. Ritengo sia la persona più indicata che possa farle questo genere di riscontro.

In bocca al lupo per tutto.
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, sono molto dispiaciuta per quanto accaduto, immagino non sia stato facile chiedere aiuto con la problematica che riferisce ed aver trovato una persona che l'abbia sottoposta ad una tale forzatura può averla certamente fatta stare peggio, se possibile. Non conosco le pratiche di questo terapeuta, so solo che sicuramente lei merita di trovare una terapeuta empatica che le mostri rispettosamente la propria vicinanza emotiva e con la quale intraprendere un sereno viaggio terapeutico.
un caro saluto
Buongiorno prima di rivolgersi a una terapeuta possibilmente donna, che le ispiri più fiducia, non esiti a confrontarsi con quel terapeuta per chiedere chiarimenti sulle sue reali intenzioni e contestualizzare meglio ciò che ha percepito come invasione, invece che come mossa terapeutica azzardata. Buona ripresa del suo percorso.
Saluti
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
buongiorno cara utente, mi spiace per quanto le è accaduto. purtroppo credo nessuno di noi le possa dare la risposta che lei sta cercando, solo il collega in questione può darle una spiegazione per questa sua richiesta. le consiglio di proseguire il suo percorso terapeutico cercando un nuovo collega con cui instaurare un rapporto di stima e fiducia. Le consiglio però, se le dovesse capitare di sentirsi frustrata o dubbiosa in terapia di parlarne con il terapeuta, solo così le cose potranno essere chiare e positive.
le auguro un buon percorso e se avesse altre domande e curiosità non esiti a contattarmi.
Buona settimana e buone feste
dr.ssa Oltolini Sara
buongiorno, la sua reazione ad una richiesta del genere credo sia stata assolutamente adeguata. Ritengo un comportamento del genere inammissibile. Si cerchi un altro terapeuta, non perda la fiducia. Saluti dott. Roberto Pitzalis
Buongiorno gentile signora, posso comprendere il disagio che ha provato di fronte ad una richiesta simile (purtroppo non saprei dirle se questo tipo di richiesta avesse un preciso scopo terapeutico in quanto andrebbe meglio contestualizzata). In ogni caso non si arrenda, chieda un nuovo consulto con un altro specialista e vada avanti per affrontare la fobia sociale con uno specialista con cui possa trovarsi maggiormente a proprio agio.
Salve, un primo colloquio serve per conoscersi e per decidere anche se ci sono i presupposti per avviare un percorso terapeutico. Si deve creare un clima di fiducia che possa permettere l'inizio di un'alleanza terapeutica, indispensabile ai fini di un processo di cambiamento. Se l'emozione che ha provato è stata quella della paura, se dopo un primo incontro ha già tutti questi dubbi, forse è il caso di rivolgersi ad un'altra persona.
Le auguro di trovare un professionista che possa davvero aiutarla.
Buona fortuna,
Rosella Pettinari
Cara signora,
Ha tutta mia
comprensione. Una richiesta cosi invasiva, soprattutto ai primi colloqui , quando si sta cercando di costruire nella terapia un rapporto di fiducia, è molto ambigua e va subito chiarita.

Mi è successo qualcosa del genere molti anni fa,
all'inizio della mia formazione ed il risultato è stato l'aver evitato il rapporto terapeutico duale a vantaggio di quello di gruppo.

Affronti la questione con questo terapeuta e se non se la sente non rinvii di darsi un'altra possibilità, dove poter parlare di quanto accaduto e delle emozioni connesse. Di sicuro le sarà d'aiuto rispetto al suo problema evitando ulteriori irrigidimenti.

Un caro saluto.

Dott.ssa Maria Piscitello



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