Salve un informazione, ho questa ansia e preoccupazione che non vanno via. Ho paura di prendere il
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risposte
Salve un informazione, ho questa ansia e preoccupazione che non vanno via.
Ho paura di prendere il papilloma virus in ogni momento , anche a casa tra i miei parenti come doccia , bidet o wc oppure in qualche asciugamano.
Non so come gestire la cosa.
Di conseguenza ho anche paura a fare conoscenza per un eventuale approccio in ambito intimo con qualcuno
Ho paura di prendere il papilloma virus in ogni momento , anche a casa tra i miei parenti come doccia , bidet o wc oppure in qualche asciugamano.
Non so come gestire la cosa.
Di conseguenza ho anche paura a fare conoscenza per un eventuale approccio in ambito intimo con qualcuno
Gentilissimo/a grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo soprattutto le paure e le preoccupazioni che sta vivendo. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare e provare a comprendere le motivazioni sottostanti questa sua paura di contagio, nonchè individuando con il professionista delle strategie funzionali per affrontare la situazione.
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV
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Ciao, grazie per aver condiviso con sincerità il tuo vissuto. Le paure come quella che stai descrivendo — legate alla possibilità di contrarre infezioni come l’HPV — **sono comprensibili**, ma quando diventano costanti, pervasive e limitano la tua vita quotidiana e relazionale, meritano attenzione e cura.
Cosa potrebbe esserci dietro questa paura?
La tua ansia non sembra solo una semplice preoccupazione sanitaria: può riflettere un **bisogno profondo di sicurezza e controllo**, unito a **paure legate al contatto, alla fiducia e all’intimità**. È come se il timore del contagio fosse anche un modo per proteggerti da qualcosa che percepisci come potenzialmente "pericoloso", non solo fisicamente ma anche emotivamente.
Alcuni spunti per riflettere e agire:
1. **Informazione sì, ma da fonti affidabili**
Il papilloma virus **non si contrae** con la doccia, il bidet, i wc o gli asciugamani in ambienti domestici. È un virus che **si trasmette prevalentemente per via sessuale**, con contatti diretti. Avere queste informazioni **da fonti mediche attendibili** può aiutarti a **ridimensionare la paura**.
2. **Ascolta cosa sta davvero dicendo questa ansia**
Quando l’ansia diventa così forte, spesso sta cercando di **dirci qualcosa di più profondo**: hai bisogno di protezione? Hai vissuto esperienze che ti hanno fatto associare l’intimità a qualcosa di rischioso o spiacevole? Lavorare su queste domande con un\* psicoterapeuta può essere molto utile.
3. **L’intimità non deve essere evitata, ma costruita con fiducia**
È naturale avere timori all’idea di avvicinarsi a qualcuno. Ma **non lasciare che la paura del virus diventi un alibi per chiuderti alle relazioni**, specialmente se senti un bisogno di contatto e connessione. Piuttosto, **puoi imparare a costruire relazioni in cui ti senti al sicuro**.
4. **Lavora sulla tua percezione del rischio**
A volte si confonde la **protezione con l’ipercontrollo**. Ma evitare ogni situazione “potenzialmente rischiosa” può farti sentire al sicuro nel breve, ma nel lungo **nutre l’ansia e restringe la tua libertà**. La psicoterapia può aiutarti a riconoscere e sciogliere queste dinamiche.
Un messaggio finale
Non sei sola, e **quello che provi ha un senso**, anche se oggi ti sembra difficile da gestire. La tua preoccupazione è un segnale da ascoltare con gentilezza, non da giudicare.
*Valuta di parlarne con uno/a psicoterapeuta, che possa aiutarti a trasformare questa ansia in consapevolezza, sicurezza e apertura verso l’altro.*
Hai il diritto di vivere le relazioni con fiducia, libertà e serenità.
Un passo alla volta, puoi arrivarci.
Con empatia,
*una psicologa che ti incoraggia a scegliere te stessa, oltre la paura.*
Cosa potrebbe esserci dietro questa paura?
La tua ansia non sembra solo una semplice preoccupazione sanitaria: può riflettere un **bisogno profondo di sicurezza e controllo**, unito a **paure legate al contatto, alla fiducia e all’intimità**. È come se il timore del contagio fosse anche un modo per proteggerti da qualcosa che percepisci come potenzialmente "pericoloso", non solo fisicamente ma anche emotivamente.
Alcuni spunti per riflettere e agire:
1. **Informazione sì, ma da fonti affidabili**
Il papilloma virus **non si contrae** con la doccia, il bidet, i wc o gli asciugamani in ambienti domestici. È un virus che **si trasmette prevalentemente per via sessuale**, con contatti diretti. Avere queste informazioni **da fonti mediche attendibili** può aiutarti a **ridimensionare la paura**.
2. **Ascolta cosa sta davvero dicendo questa ansia**
Quando l’ansia diventa così forte, spesso sta cercando di **dirci qualcosa di più profondo**: hai bisogno di protezione? Hai vissuto esperienze che ti hanno fatto associare l’intimità a qualcosa di rischioso o spiacevole? Lavorare su queste domande con un\* psicoterapeuta può essere molto utile.
3. **L’intimità non deve essere evitata, ma costruita con fiducia**
È naturale avere timori all’idea di avvicinarsi a qualcuno. Ma **non lasciare che la paura del virus diventi un alibi per chiuderti alle relazioni**, specialmente se senti un bisogno di contatto e connessione. Piuttosto, **puoi imparare a costruire relazioni in cui ti senti al sicuro**.
4. **Lavora sulla tua percezione del rischio**
A volte si confonde la **protezione con l’ipercontrollo**. Ma evitare ogni situazione “potenzialmente rischiosa” può farti sentire al sicuro nel breve, ma nel lungo **nutre l’ansia e restringe la tua libertà**. La psicoterapia può aiutarti a riconoscere e sciogliere queste dinamiche.
Un messaggio finale
Non sei sola, e **quello che provi ha un senso**, anche se oggi ti sembra difficile da gestire. La tua preoccupazione è un segnale da ascoltare con gentilezza, non da giudicare.
*Valuta di parlarne con uno/a psicoterapeuta, che possa aiutarti a trasformare questa ansia in consapevolezza, sicurezza e apertura verso l’altro.*
Hai il diritto di vivere le relazioni con fiducia, libertà e serenità.
Un passo alla volta, puoi arrivarci.
Con empatia,
*una psicologa che ti incoraggia a scegliere te stessa, oltre la paura.*
Buon pomeriggio,
sono la Dott.ssa Beatrice Moro, psicologa e sessuologa clinica.
La ringrazio per aver espresso con sincerità le sue preoccupazioni. Quello che descrive sembra essere un’ansia persistente legata alla paura del contagio, in particolare del papilloma virus (HPV), che sta influenzando non solo il suo senso di sicurezza nell’ambiente domestico, ma anche la possibilità di vivere con serenità la propria intimità e le relazioni.
È importante chiarire che l’HPV si trasmette principalmente per via sessuale, attraverso il contatto diretto con la pelle o le mucose. Il rischio di trasmissione tramite oggetti d’uso comune come wc, asciugamani, docce o bidet è estremamente basso, praticamente nullo secondo le attuali evidenze scientifiche.
Detto questo, ciò che conta è che la sua ansia è reale, e merita ascolto e attenzione. Quando la preoccupazione diventa così intensa da limitare la quotidianità e i rapporti sociali, può essere utile affrontarla con l’aiuto di uno psicologo. Un percorso di supporto può aiutarla a ridurre l’ansia, a distinguere meglio tra i rischi reali e quelli percepiti, e a recuperare un senso di fiducia nel corpo, negli altri e nelle relazioni.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Moro
sono la Dott.ssa Beatrice Moro, psicologa e sessuologa clinica.
La ringrazio per aver espresso con sincerità le sue preoccupazioni. Quello che descrive sembra essere un’ansia persistente legata alla paura del contagio, in particolare del papilloma virus (HPV), che sta influenzando non solo il suo senso di sicurezza nell’ambiente domestico, ma anche la possibilità di vivere con serenità la propria intimità e le relazioni.
È importante chiarire che l’HPV si trasmette principalmente per via sessuale, attraverso il contatto diretto con la pelle o le mucose. Il rischio di trasmissione tramite oggetti d’uso comune come wc, asciugamani, docce o bidet è estremamente basso, praticamente nullo secondo le attuali evidenze scientifiche.
Detto questo, ciò che conta è che la sua ansia è reale, e merita ascolto e attenzione. Quando la preoccupazione diventa così intensa da limitare la quotidianità e i rapporti sociali, può essere utile affrontarla con l’aiuto di uno psicologo. Un percorso di supporto può aiutarla a ridurre l’ansia, a distinguere meglio tra i rischi reali e quelli percepiti, e a recuperare un senso di fiducia nel corpo, negli altri e nelle relazioni.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Moro
Gentile utente,
quello che sta descrivendo è qualcosa che molte persone vivono, anche se spesso in silenzio: l’ansia legata alla salute, alla contaminazione e al rischio di infezioni. Quando questi pensieri diventano ricorrenti, invasivi e difficili da gestire, possono assumere le caratteristiche di una vera e propria ossessione che merita attenzione e supporto.
La preoccupazione per il papilloma virus (HPV), purtroppo molto diffuso, è comprensibile. Ma le modalità con cui teme di poterlo contrarre (come il contatto con familiari o superfici comuni) non rappresentano vie di contagio reali, secondo le conoscenze mediche attuali. Ciò che mi colpisce è l’isolamento emotivo che questa ansia sembra generare: la difficoltà ad aprirsi agli altri, a vivere la propria intimità con serenità, a fidarsi. Ed è proprio su questo che il lavoro psicologico può essere fondamentale. Se sente che tale preoccupazione inizia a limitarla tanto, le suggerisco di iniziare un percorso con un/una psicologa specializzata in ansia e difficoltà relazionali e intime. Se vuole può contattarmi in privato. Saluti.
La preoccupazione per il papilloma virus (HPV), purtroppo molto diffuso, è comprensibile. Ma le modalità con cui teme di poterlo contrarre (come il contatto con familiari o superfici comuni) non rappresentano vie di contagio reali, secondo le conoscenze mediche attuali. Ciò che mi colpisce è l’isolamento emotivo che questa ansia sembra generare: la difficoltà ad aprirsi agli altri, a vivere la propria intimità con serenità, a fidarsi. Ed è proprio su questo che il lavoro psicologico può essere fondamentale. Se sente che tale preoccupazione inizia a limitarla tanto, le suggerisco di iniziare un percorso con un/una psicologa specializzata in ansia e difficoltà relazionali e intime. Se vuole può contattarmi in privato. Saluti.
Gentile utente,
comprendo la difficoltà di gestire un timore del genere.
La paura che riferisce merita di essere approfondita e gestita da un professionista della salute mentale. Non esiti a contattarne uno che possa aiutarla a stare meglio e alleggerire il peso di questo timore.
Per qualsiasi cosa rimango a disposizione,
Cordialmente
Dott.ssa Filippi
comprendo la difficoltà di gestire un timore del genere.
La paura che riferisce merita di essere approfondita e gestita da un professionista della salute mentale. Non esiti a contattarne uno che possa aiutarla a stare meglio e alleggerire il peso di questo timore.
Per qualsiasi cosa rimango a disposizione,
Cordialmente
Dott.ssa Filippi
Buongiorno, ho letto adesso la sua domanda e le rispondo.
Mi dispiace che stia attraversando questo momento. Indubbiamente non dev'essere semplice. Mi rendo anche conto che questa non sia la sede migliore per approfondire, le dico già che se avesse bisogno resto a disposizione, e provo a risponderle qui intanto.
Non so se queste ansia e preoccupazione di cui parla le abbia già provate in passato per motivi simili o altri motivi, ma comunque mi sembra di capire che la situazione attuale la stia limitando nella sua vita quotidiana e che le provochi notevole disagio.
In questi casi, potrebbe essere davvero utile intraprendere un percorso di conoscenza di sé, atto all'individuazione del problema e soprattutto di strategie che siano funzionali per il proprio benessere. In questo modo, potrebbe trovare quelle risposte di cui ha bisogno e che sta cercando, andando incontro ad un maggiore livello di serenità generale. Tanto più che è evidente che in lei sia presente questa spinta e questa volontà di capire meglio.
Come già detto, resto a disposizione.
Le auguro un buon proseguimento di giornata, un caro saluto.
Mi dispiace che stia attraversando questo momento. Indubbiamente non dev'essere semplice. Mi rendo anche conto che questa non sia la sede migliore per approfondire, le dico già che se avesse bisogno resto a disposizione, e provo a risponderle qui intanto.
Non so se queste ansia e preoccupazione di cui parla le abbia già provate in passato per motivi simili o altri motivi, ma comunque mi sembra di capire che la situazione attuale la stia limitando nella sua vita quotidiana e che le provochi notevole disagio.
In questi casi, potrebbe essere davvero utile intraprendere un percorso di conoscenza di sé, atto all'individuazione del problema e soprattutto di strategie che siano funzionali per il proprio benessere. In questo modo, potrebbe trovare quelle risposte di cui ha bisogno e che sta cercando, andando incontro ad un maggiore livello di serenità generale. Tanto più che è evidente che in lei sia presente questa spinta e questa volontà di capire meglio.
Come già detto, resto a disposizione.
Le auguro un buon proseguimento di giornata, un caro saluto.
Le fobie possono nascere dall ansia di rapporti di vicinanza emotiva.
È un modo con cui si copre una paura relazione.
La fobia del papilloma virus è sicuramente più controllabile di inconsce difficoltà emotive che nascono da relazioni di vicinanza.
Le consiglio vivamente di chiedere aiuto ad uno specialista per riportare il conflitto su un piano relazionale e non fobico e poterlo così affrontare.
È un modo con cui si copre una paura relazione.
La fobia del papilloma virus è sicuramente più controllabile di inconsce difficoltà emotive che nascono da relazioni di vicinanza.
Le consiglio vivamente di chiedere aiuto ad uno specialista per riportare il conflitto su un piano relazionale e non fobico e poterlo così affrontare.
Salve,
capisco quanto possa essere difficile convivere con questa ansia persistente legata al timore di contrarre il papilloma virus (HPV). È importante sapere che l’HPV si trasmette principalmente attraverso rapporti intimi diretti, e non sopravvive a lungo sulle superfici come asciugamani, WC o docce. Pertanto, la possibilità di contrarre il virus in contesti domestici o familiari comuni è estremamente bassa.
Tuttavia, quando la preoccupazione diventa costante, pervasiva e interferisce con la possibilità di vivere serenamente, relazionarsi o instaurare nuove connessioni affettive e intime, è fondamentale non sottovalutarla. L’ansia legata alla salute può diventare un circolo vizioso che alimenta paure irrazionali, comportamenti evitanti e isolamento emotivo.
Per comprendere meglio l’origine di queste paure e imparare strategie efficaci per gestirle, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista che possa accompagnarla in un percorso di consapevolezza e benessere psicologico.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
capisco quanto possa essere difficile convivere con questa ansia persistente legata al timore di contrarre il papilloma virus (HPV). È importante sapere che l’HPV si trasmette principalmente attraverso rapporti intimi diretti, e non sopravvive a lungo sulle superfici come asciugamani, WC o docce. Pertanto, la possibilità di contrarre il virus in contesti domestici o familiari comuni è estremamente bassa.
Tuttavia, quando la preoccupazione diventa costante, pervasiva e interferisce con la possibilità di vivere serenamente, relazionarsi o instaurare nuove connessioni affettive e intime, è fondamentale non sottovalutarla. L’ansia legata alla salute può diventare un circolo vizioso che alimenta paure irrazionali, comportamenti evitanti e isolamento emotivo.
Per comprendere meglio l’origine di queste paure e imparare strategie efficaci per gestirle, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista che possa accompagnarla in un percorso di consapevolezza e benessere psicologico.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Salve, questo approccio ansiogeno può derivare da varie fattore o cause,
la preoccupazione principale è la paura di contaminarsi con germi, batteri, sostanze chimiche nocive o malattie, o con qualcosa di "sporco". Questa paura porta a rituali compulsivi come lavarsi ripetutamente le mani, pulire o adottare misure sproporzionate per evitare il contatto con fonti di contaminazione. Bisogna approfondire la natura e i sintomi attraverso una consulenza online. Resto a sua disposizione.
la preoccupazione principale è la paura di contaminarsi con germi, batteri, sostanze chimiche nocive o malattie, o con qualcosa di "sporco". Questa paura porta a rituali compulsivi come lavarsi ripetutamente le mani, pulire o adottare misure sproporzionate per evitare il contatto con fonti di contaminazione. Bisogna approfondire la natura e i sintomi attraverso una consulenza online. Resto a sua disposizione.
Comprendo bene il tuo disagio e la preoccupazione che provi riguardo al Papilloma Virus, che definisci come una costante ansia. È chiaro che questa paura sta influenzando significativamente la tua vita quotidiana, estendendosi anche ad ambienti domestici come la doccia o il bagno, e limitando la tua disponibilità a instaurare nuove relazioni intime. Questo tipo di pensiero, che ti porta a temere il contagio anche in situazioni di vita comune, è spesso sintomatico di una paura eccessiva e irrazionale che va oltre la normale e sana precauzione.
È importante sottolineare che il Papilloma Virus (HPV) si trasmette principalmente attraverso il contatto sessuale diretto, pelle contro pelle, anche in assenza di penetrazione o eiaculazione. La trasmissione attraverso oggetti inanimati come asciugamani, sedili del water, docce o bidet è estremamente rara e poco probabile. Il virus, infatti, è molto sensibile all'ambiente esterno e non sopravvive a lungo su superfici non organiche. Le normali pratiche igieniche domestiche sono più che sufficienti a prevenire qualsiasi rischio in questi contesti.
La tua ansia, che descrivi come persistente e invadente, suggerisce che non si tratta solo di una mancanza di informazioni, ma di una componente emotiva profonda che alimenta questa paura. È come se la tua mente avesse creato uno scenario di pericolo costante, indipendentemente dalla realtà dei fatti. Questo può accadere quando c'è una vulnerabilità all'ansia o un particolare timore per la salute che si aggrappa a una specifica preoccupazione, in questo caso l'HPV.
Questa condizione ti porta a evitare situazioni sociali e intime, il che a sua volta può generare isolamento e frustrazione, alimentando ulteriormente il ciclo dell'ansia. Per affrontare efficacemente questa paura, sarebbe molto utile esplorare le radici di questa ansia generalizzata. Spesso, dietro paure specifiche come la tua, si nascondono altre preoccupazioni più ampie, come il timore di perdere il controllo, la paura della malattia in generale o un'eccessiva attenzione alla vulnerabilità del proprio corpo.
Un percorso con uno psicologo potrebbe aiutarti a razionalizzare le informazioni sull'HPV, a distinguere tra rischio reale e rischio percepito, e soprattutto a gestire i pensieri ansiosi che si manifestano. Si potrebbe lavorare su tecniche per affrontare e ridurre l'ansia quando emerge, a modificare i pensieri disfunzionali e a rimettere in discussione le tue credenze errate sulla trasmissione del virus. Inoltre, esplorare le tue emozioni e le tue paure più profonde ti permetterebbe di sviluppare strategie per superare questa difficoltà e recuperare la serenità nella tua vita quotidiana e nelle tue relazioni. Ricorda, il tuo benessere emotivo è fondamentale.
È importante sottolineare che il Papilloma Virus (HPV) si trasmette principalmente attraverso il contatto sessuale diretto, pelle contro pelle, anche in assenza di penetrazione o eiaculazione. La trasmissione attraverso oggetti inanimati come asciugamani, sedili del water, docce o bidet è estremamente rara e poco probabile. Il virus, infatti, è molto sensibile all'ambiente esterno e non sopravvive a lungo su superfici non organiche. Le normali pratiche igieniche domestiche sono più che sufficienti a prevenire qualsiasi rischio in questi contesti.
La tua ansia, che descrivi come persistente e invadente, suggerisce che non si tratta solo di una mancanza di informazioni, ma di una componente emotiva profonda che alimenta questa paura. È come se la tua mente avesse creato uno scenario di pericolo costante, indipendentemente dalla realtà dei fatti. Questo può accadere quando c'è una vulnerabilità all'ansia o un particolare timore per la salute che si aggrappa a una specifica preoccupazione, in questo caso l'HPV.
Questa condizione ti porta a evitare situazioni sociali e intime, il che a sua volta può generare isolamento e frustrazione, alimentando ulteriormente il ciclo dell'ansia. Per affrontare efficacemente questa paura, sarebbe molto utile esplorare le radici di questa ansia generalizzata. Spesso, dietro paure specifiche come la tua, si nascondono altre preoccupazioni più ampie, come il timore di perdere il controllo, la paura della malattia in generale o un'eccessiva attenzione alla vulnerabilità del proprio corpo.
Un percorso con uno psicologo potrebbe aiutarti a razionalizzare le informazioni sull'HPV, a distinguere tra rischio reale e rischio percepito, e soprattutto a gestire i pensieri ansiosi che si manifestano. Si potrebbe lavorare su tecniche per affrontare e ridurre l'ansia quando emerge, a modificare i pensieri disfunzionali e a rimettere in discussione le tue credenze errate sulla trasmissione del virus. Inoltre, esplorare le tue emozioni e le tue paure più profonde ti permetterebbe di sviluppare strategie per superare questa difficoltà e recuperare la serenità nella tua vita quotidiana e nelle tue relazioni. Ricorda, il tuo benessere emotivo è fondamentale.
Gentilissima,
la paura di contrarre malattie è molto comune, sarebbe da comprendere con uno specialista psicologo psicoterapeuta come mai è arrivata e in che modo impatta la sua vita, se gli permette comunque di vivere o se inizia ad essere 'invalidante'. Ad ogni modo a prescindere da ciò vi sono delle tecniche psicoterapeutiche che possono aiutare a diminuire o controllare la situazione in modo da poterle garantire più benessere. Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
la paura di contrarre malattie è molto comune, sarebbe da comprendere con uno specialista psicologo psicoterapeuta come mai è arrivata e in che modo impatta la sua vita, se gli permette comunque di vivere o se inizia ad essere 'invalidante'. Ad ogni modo a prescindere da ciò vi sono delle tecniche psicoterapeutiche che possono aiutare a diminuire o controllare la situazione in modo da poterle garantire più benessere. Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Buongiorno, mi dispiace per il suo vissuto. Ne parli con il/la ginecologo/a e magari anche con una psicoterapeuta, può aiutarla a stare meglio. Un saluto
Buongiorno,
le paure e le preoccupazioni che ci portiamo dietro e he inevitabilmente condizionano la nostra vita, non sono congenite, ne orfane di genitori. Con questo, le dico: bisogna capire meglio. Io la inviterei laddove ne avesse voglia, ad avventurarsi in un viaggio, alla scoperta delle origini di questa che definisce una "paura": Da dove viene, o da chi viene? Se lei ne ha voglia può rivolgersi ad uno psicologo per fare insieme questo pezzetto. Auguri per la sua vita,
Dott.ssa G.T.
le paure e le preoccupazioni che ci portiamo dietro e he inevitabilmente condizionano la nostra vita, non sono congenite, ne orfane di genitori. Con questo, le dico: bisogna capire meglio. Io la inviterei laddove ne avesse voglia, ad avventurarsi in un viaggio, alla scoperta delle origini di questa che definisce una "paura": Da dove viene, o da chi viene? Se lei ne ha voglia può rivolgersi ad uno psicologo per fare insieme questo pezzetto. Auguri per la sua vita,
Dott.ssa G.T.
Gentile utente, potrebbe essere utile approfondire la situazione con il supporto di uno/a psicologo/a.
Buongiorno gentile Utente, quello che descrive sembra essere un vissuto profondamente segnato dall’ansia e da un senso di vulnerabilità rispetto al proprio corpo e all’ambiente circostante. La paura di contrarre il papilloma virus (HPV) in contesti di vita quotidiana, come a casa o in famiglia, attraverso oggetti d’uso comune, indica che questa preoccupazione è diventata pervasiva, al punto da limitare la sua serenità e condizionare le sue relazioni, anche quelle potenziali, di tipo intimo e affettivo.
È importante chiarire che, da un punto di vista medico, il papilloma virus si trasmette principalmente attraverso contatti diretti, spesso in ambito sessuale, e non tramite l’uso condiviso di sanitari o asciugamani in ambienti domestici. Tuttavia, quando la mente è in allerta costante, anche informazioni rassicuranti faticano a scalfire la paura. Questo accade perché l’ansia non risponde tanto alla logica, quanto a dinamiche interne più profonde legate spesso al bisogno di controllo, alla paura del contagio o del “contatto” inteso anche in senso simbolico, emotivo, relazionale.
La sua preoccupazione non è una semplice informazione medica da correggere, ma un segnale che qualcosa dentro di lei sta cercando protezione. È possibile che questa paura sia diventata il linguaggio con cui un disagio più ampio si sta esprimendo: può riguardare la fiducia negli altri, la percezione di sicurezza personale, l’idea del corpo come qualcosa di fragile o “a rischio”. Quando questi vissuti prendono forma attraverso il timore delle malattie, si rischia di costruire intorno a sé una sorta di “bolla protettiva” che, pur dando un’apparente sensazione di controllo, isola e impedisce di vivere con spontaneità.
Le consiglio vivamente di intraprendere un percorso psicologico: non per “togliere” semplicemente la paura, ma per comprenderne il significato, affrontare le sue radici e ritrovare la possibilità di vivere i rapporti con maggiore libertà. Esistono approcci psicoterapeutici efficaci, basati sull’evidenza, che aiutano a ridurre l’ansia, a gestire i pensieri ossessivi e soprattutto a ricostruire un senso di fiducia verso se stessi, il proprio corpo e gli altri.
Lei sta già compiendo un passo importante: sta cercando aiuto, sta dando un nome a ciò che la fa stare male. Questo è l’inizio di un cambiamento possibile.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
È importante chiarire che, da un punto di vista medico, il papilloma virus si trasmette principalmente attraverso contatti diretti, spesso in ambito sessuale, e non tramite l’uso condiviso di sanitari o asciugamani in ambienti domestici. Tuttavia, quando la mente è in allerta costante, anche informazioni rassicuranti faticano a scalfire la paura. Questo accade perché l’ansia non risponde tanto alla logica, quanto a dinamiche interne più profonde legate spesso al bisogno di controllo, alla paura del contagio o del “contatto” inteso anche in senso simbolico, emotivo, relazionale.
La sua preoccupazione non è una semplice informazione medica da correggere, ma un segnale che qualcosa dentro di lei sta cercando protezione. È possibile che questa paura sia diventata il linguaggio con cui un disagio più ampio si sta esprimendo: può riguardare la fiducia negli altri, la percezione di sicurezza personale, l’idea del corpo come qualcosa di fragile o “a rischio”. Quando questi vissuti prendono forma attraverso il timore delle malattie, si rischia di costruire intorno a sé una sorta di “bolla protettiva” che, pur dando un’apparente sensazione di controllo, isola e impedisce di vivere con spontaneità.
Le consiglio vivamente di intraprendere un percorso psicologico: non per “togliere” semplicemente la paura, ma per comprenderne il significato, affrontare le sue radici e ritrovare la possibilità di vivere i rapporti con maggiore libertà. Esistono approcci psicoterapeutici efficaci, basati sull’evidenza, che aiutano a ridurre l’ansia, a gestire i pensieri ossessivi e soprattutto a ricostruire un senso di fiducia verso se stessi, il proprio corpo e gli altri.
Lei sta già compiendo un passo importante: sta cercando aiuto, sta dando un nome a ciò che la fa stare male. Questo è l’inizio di un cambiamento possibile.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Quello che descrivi – paura costante di contaminazione e contagio, anche in contesti non realistici, accompagnata da evitamento e ansia anticipatoria – è un disagio che può avere una spiegazione chiara sul piano psicologico.Il papilloma virus, in questo senso, diventa più di un virus: diventa il simbolo della paura di essere invasi, sporcati, messi in pericolo. Ma è importante chiarire: queste paure non sono finte o sciocche. Sono reali per chi le vive, anche se non corrispondono a un rischio oggettivo. Hai fatto un passo molto importante nel parlarne. Se vuoi, possiamo continuare insieme ad approfondire cosa c’è dietro questa paura e come uscirne. Scrivimi quando vuoi.
Buongiorno!
dal suo breve racconto mi arrivano paura e preoccupazione, e non deve essere per niente facile convivere con queste sensazioni. Non voglio entrare in ambito prettamente medico perché non è il mio campo, per cui mi limiterò a dirle che se la paura è così invalidante nella vita quotidiana (nel senso che le causa preoccupazione nelle azioni quotidiane come usare un asciugamano o fare la doccia) allora forse può valutare di rivolgersi a uno psicologo o una psicologa.
un caro saluto
dal suo breve racconto mi arrivano paura e preoccupazione, e non deve essere per niente facile convivere con queste sensazioni. Non voglio entrare in ambito prettamente medico perché non è il mio campo, per cui mi limiterò a dirle che se la paura è così invalidante nella vita quotidiana (nel senso che le causa preoccupazione nelle azioni quotidiane come usare un asciugamano o fare la doccia) allora forse può valutare di rivolgersi a uno psicologo o una psicologa.
un caro saluto
Salve, valuti il prendere appuntamento con una/o psicoterapeuta. In quanto persone esposte al virus, noi tutti, ciò che possiamo fare sono controlli ginecologici o andrologici e vaccinarci per ridurne l'incidenza. Dal punto di vista emotivo, portare la preoccupazione in una stanza di terapia sicuramente aiuterebbe sia a capirla in modo approfondito sia a gestirla.
La ringrazio per aver condiviso apertamente una preoccupazione che sicuramente le sta causando una notevole sofferenza. Parlare di ansia legata alla salute e all’intimità non è semplice, ma è proprio da questa consapevolezza e dalla volontà di capire meglio se stessi che può iniziare un cambiamento positivo. Quello che descrive, cioè il timore persistente e invasivo di contrarre il papilloma virus anche in contesti domestici o familiari, sembra inserirsi all’interno di un quadro di ansia che si alimenta attraverso pensieri ricorrenti e immagini mentali difficili da ignorare. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, l’ansia si sviluppa spesso in risposta a pensieri valutati come pericolosi, anche se nella realtà quella pericolosità può essere molto bassa o assente. La mente, per proteggerla, cerca di anticipare i rischi e si focalizza eccessivamente su tutte le possibili fonti di contagio, portandola ad assumere comportamenti di controllo o di evitamento, come ad esempio temere l’uso di oggetti comuni o isolarsi per evitare situazioni intime. Questo meccanismo è comprensibile, ma paradossalmente finisce per rinforzare l’ansia. Più si cerca di controllare tutto o di evitare il contatto per prevenire un rischio, più il cervello riceve il messaggio che quel rischio è reale, imminente e grave. Così l’ansia non si riduce, ma cresce. Anche il fatto che lei eviti di entrare in intimità con nuove persone per paura del contagio è un comportamento che la protegge a breve termine, ma che nel lungo periodo rischia di privarla di esperienze affettive e relazionali importanti per il suo benessere. È importante ricordare che il papilloma virus, pur essendo molto diffuso, non si trasmette facilmente tramite superfici comuni o asciugamani, specialmente in un contesto familiare dove non ci sono scambi sessuali. I dati scientifici su questo sono rassicuranti. La paura che sperimenta quindi non ha tanto a che fare con un pericolo concreto, quanto con una percezione soggettiva di vulnerabilità, che ha probabilmente radici più profonde nella sua storia emotiva, nelle sue convinzioni personali sul corpo, sulla salute e sulla sessualità. In terapia cognitivo-comportamentale si lavora proprio su questi aspetti: si esplorano i pensieri disfunzionali, si identificano le credenze profonde che li sostengono e si imparano strategie per gestire l’ansia, riducendo progressivamente le condotte evitanti e di controllo. Attraverso tecniche mirate, è possibile modificare il rapporto che ha con i suoi pensieri ansiosi, fino a non considerarli più pericolosi o predittivi di qualcosa di grave. La invito, quindi, a valutare seriamente la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico, anche breve, che le permetta di recuperare un senso di libertà nella sua vita quotidiana e nelle sue relazioni. Lei merita di vivere con maggiore leggerezza, senza questa costante sensazione di minaccia, e con la possibilità di costruire legami sereni e autentici. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Salve, comprendo quanto possa essere faticoso convivere con questa ansia continua. Quando il timore di contrarre un'infezione come il papilloma virus diventa costante e si estende anche a situazioni quotidiane, come usare la doccia o un asciugamano in casa, non si tratta più solo di una semplice preoccupazione, ma di qualcosa che condiziona profondamente la qualità della vita.
Queste paure possono generare insicurezza e difficoltà nell’intimità, impedendo di vivere con serenità anche i rapporti più vicini. In questi casi, è importante non rimanere soli con il proprio malessere. Un percorso psicoterapeutico può offrire uno spazio sicuro dove comprendere le origini di queste ansie e iniziare a gestirle in modo più efficace, comprendendo da dove derivano.
Cordiali saluti
Queste paure possono generare insicurezza e difficoltà nell’intimità, impedendo di vivere con serenità anche i rapporti più vicini. In questi casi, è importante non rimanere soli con il proprio malessere. Un percorso psicoterapeutico può offrire uno spazio sicuro dove comprendere le origini di queste ansie e iniziare a gestirle in modo più efficace, comprendendo da dove derivano.
Cordiali saluti
Gentile utente,
quella che descrive sembra essere un’ansia legata alla salute, che può portare a preoccupazioni persistenti e difficili da gestire, anche in assenza di reali pericoli. Quando queste paure iniziano a influire sulla quotidianità e sulle relazioni, è importante non affrontarle da soli.
Un percorso psicologico può aiutarla a comprendere meglio l’origine di queste sensazioni e ad acquisire strumenti per gestirle in modo più sereno.
Rimango a disposizione per qualunque chiarimento.
Dott.ssa Veronica Savio
quella che descrive sembra essere un’ansia legata alla salute, che può portare a preoccupazioni persistenti e difficili da gestire, anche in assenza di reali pericoli. Quando queste paure iniziano a influire sulla quotidianità e sulle relazioni, è importante non affrontarle da soli.
Un percorso psicologico può aiutarla a comprendere meglio l’origine di queste sensazioni e ad acquisire strumenti per gestirle in modo più sereno.
Rimango a disposizione per qualunque chiarimento.
Dott.ssa Veronica Savio
Gentile utente,
grazie per aver condiviso il suo vissuto con tanta sincerità.
La paura e l’ansia che descrive riguardo al papilloma virus (HPV) sono comprensibili, specialmente se si sente sopraffatta da questi pensieri e preoccupazioni costanti.
È normale provare ansia quando si hanno timori legati alla salute, ma quando queste paure diventano così presenti da interferire con la vita sociale o affettiva, potrebbe essere utile parlarne con uno specialista.
Un percorso psicologico può aiutarla a gestire l’ansia e a lavorare sulle paure, per ritrovare serenità e sicurezza, anche nel costruire nuove relazioni.
Se vuole, sono qui per aiutarla a trovare strategie per affrontare queste preoccupazioni.
Un caro saluto,
Dott.ssa Farese Lucrezia
grazie per aver condiviso il suo vissuto con tanta sincerità.
La paura e l’ansia che descrive riguardo al papilloma virus (HPV) sono comprensibili, specialmente se si sente sopraffatta da questi pensieri e preoccupazioni costanti.
È normale provare ansia quando si hanno timori legati alla salute, ma quando queste paure diventano così presenti da interferire con la vita sociale o affettiva, potrebbe essere utile parlarne con uno specialista.
Un percorso psicologico può aiutarla a gestire l’ansia e a lavorare sulle paure, per ritrovare serenità e sicurezza, anche nel costruire nuove relazioni.
Se vuole, sono qui per aiutarla a trovare strategie per affrontare queste preoccupazioni.
Un caro saluto,
Dott.ssa Farese Lucrezia
Comprendo la sua preoccupazione e la sua ansia riguardo al Papillomavirus (HPV). È un timore che, da quello che descrive, sta influenzando significativamente la sua vita quotidiana e le sue relazioni sociali. È importante chiarire alcuni aspetti fondamentali sull'HPV per aiutarla a gestire questa paura.
Il Papillomavirus (HPV) si trasmette quasi esclusivamente attraverso il contatto sessuale, principalmente con le mucose genitali. Questo include:
- Rapporti sessuali vaginali, anali e orali.
- Contatto pelle a pelle nell'area genitale anche senza penetrazione.
È estremamente raro, quasi impossibile, contrarre l'HPV attraverso oggetti o superfici inerti come:
-Docce, bidet, WC pubblici o di casa: Il virus non sopravvive a lungo fuori dall'ambiente corporeo e non è in grado di infettare in questo modo.
-Asciugamani, posate, vestiti, lenzuola, o maniglie delle porte: Anche in questi casi, il rischio è praticamente nullo.
La sua preoccupazione di contrarre l'HPV in casa tra i tuoi parenti, usando doccia, bidet, WC o asciugamani, non trova riscontro nella realtà della trasmissione del virus. L'HPV non è un virus che si diffonde con il contatto casuale nella vita di tutti i giorni.
Questa paura persistente, che influenza anche la sua capacità di fare nuove conoscenze per timore di approcci intimi, suggerisce che l'ansia stessa sia diventata un problema significativo. L'ansia che descrive, specialmente quella che la impedisce di relazionarsi o di vivere serenamente gli spazi comuni, potrebbe beneficiare del supporto di uno psicologo o psicoterapeuta. Un professionista può aiutarla a identificare le radici della sua ansia: spesso paure così intense hanno cause più profonde. Le auguro buona fortuna. Un grande abbraccio.
Il Papillomavirus (HPV) si trasmette quasi esclusivamente attraverso il contatto sessuale, principalmente con le mucose genitali. Questo include:
- Rapporti sessuali vaginali, anali e orali.
- Contatto pelle a pelle nell'area genitale anche senza penetrazione.
È estremamente raro, quasi impossibile, contrarre l'HPV attraverso oggetti o superfici inerti come:
-Docce, bidet, WC pubblici o di casa: Il virus non sopravvive a lungo fuori dall'ambiente corporeo e non è in grado di infettare in questo modo.
-Asciugamani, posate, vestiti, lenzuola, o maniglie delle porte: Anche in questi casi, il rischio è praticamente nullo.
La sua preoccupazione di contrarre l'HPV in casa tra i tuoi parenti, usando doccia, bidet, WC o asciugamani, non trova riscontro nella realtà della trasmissione del virus. L'HPV non è un virus che si diffonde con il contatto casuale nella vita di tutti i giorni.
Questa paura persistente, che influenza anche la sua capacità di fare nuove conoscenze per timore di approcci intimi, suggerisce che l'ansia stessa sia diventata un problema significativo. L'ansia che descrive, specialmente quella che la impedisce di relazionarsi o di vivere serenamente gli spazi comuni, potrebbe beneficiare del supporto di uno psicologo o psicoterapeuta. Un professionista può aiutarla a identificare le radici della sua ansia: spesso paure così intense hanno cause più profonde. Le auguro buona fortuna. Un grande abbraccio.
Gentile utente, un percorso psicologico potrebbe aiutarla nell'affrontare meglio questo periodo, in quanto alle volte l'attenzione rivolta verso malattie e sintomatologie varie, sono in realtà indice anche di altro, legata ad una possibile tensione accumulata che poi sfocia in questo. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
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