Salve sto prendendo mutabon mite da circa 3anni e mangiando sempre uguale mi sono ingrassata 10 k so

9 risposte
Salve sto prendendo mutabon mite da circa 3anni e mangiando sempre uguale mi sono ingrassata 10 k sono stata da 4nutrizionizi ma nulla mi hanno detto che è il Mutabon il neurologo me la cambiato con Effekor ma stavo male e ho ripreso Mutabon non ne posso più continuo a ingrassare non so più come fare!!!
Dott.ssa Giulia Zucchini
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Trieste
Salve,
il farmaco da lei indicato contiene l'amitriptillina che tra gli antidepressivi è uno di quelli che ha più effetti collaterali per quanto riguarda il peso corporeo.
Ne parli col suo medico e tentate altre vie, il farmaco serve a poco se il peso per lei diventa motivo di depressione ed isolamento sociale.
Saluti

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Dott. Ivan De lucia
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Ovada
Buongiorno, spesso i farmaci possono provocare effetti indesiderati come l’aumento di peso. La esorto a trovare una via alternativa con il suo medico e, allo stesso tempo, se non lo avesse già fatto, le consiglierei vivamente di intraprendere un percorso di supporto psicologico per riuscire a comprendere meglio le motivazioni e le strategie che la possano aiutare ad accettarsi completamente con il suo corpo e, magari, fornirle strumenti utili per migliorare il suo benessere psicologico.
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Salve,
Comprendo la sua preoccupazione riguardante l'aumento di peso correlato all'assunzione prolungata di Mutabon Mite, ed è comprensibile che questa situazione stia avendo un impatto significativo sulla sua salute e sul suo benessere emotivo.
È noto che alcuni pazienti possano sperimentare un aumento di peso come effetto collaterale di questo farmaco, tuttavia, è importante sottolineare che qualsiasi decisione di modificare la terapia farmacologica dovrebbe essere effettuata sotto la supervisione e la consulenza del suo medico, specialmente quando si tratta di farmaci psicotropi.
La sua esperienza con l'Effexor (Venlafaxina) dimostra che la sostituzione di un farmaco con un altro può comportare una risposta individuale diversa, ed è fondamentale comunicare apertamente con il suo medico riguardo agli effetti collaterali e al disagio che sta sperimentando. Potrebbe essere utile esplorare opzioni alternative o aggiustamenti nella terapia, tenendo conto delle sue esigenze e preoccupazioni.
Oltre alla gestione farmacologica, è importante considerare anche l'aspetto nutrizionale e adottare un approccio equilibrato nei confronti dell'alimentazione, che sicuramente già sta facendo essendo seguita da nutrizionisti, inoltre l'attività fisica regolare può essere un elemento importante nella gestione del peso e nel migliorare il benessere generale.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o per discutere ulteriormente questa situazione, se necessario. Saluti, dott.ssa Camilla Persico
Dott. Andrea De Lise
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Gentile, le consiglio a parlarne direttamente con i medici che la seguono, invitandoli se possibile a dialogare fra loro, così da trovare una soluzione che possa essere adatta alla sua situazione.
Potrebbe comunque valutare la possibilità di iniziare un percorso psicologico per comprendere meglio come lei affronta la sua immagine corporea
Saluti,
a disposizione se necessario,
dott. Andrea de Lise
Dott.ssa Daniela Musto
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Agropoli
Gentile utente, è una questione estremamente delicata ma le garantisco che ve ne è soluzione. Oltre al consiglio di rivedere col suo medico la terapia e di fare, magari, altri tentativi con farmaci che non le diano ulteriori effetti collaterali indesiderati, potrebbe discutere con lui circa la prescrizione di qualcosa per compensare l'iperfagia o comunque l'aumento ponderale. Oltre a ciò, le consiglio vivamente una psicoterapia di qualsiasi indirizzo essa sia, ma è necessario affinché lei possa trovare sollievo e nuove strategie utili per superare e dominare i suoi affanni, di modo che, magari, nel futuro, si possa pensare, in accordo col suo medico, di diminuire il dosaggio del farmaco.
Stia bene.
Cordialmente
Dott.ssa Daniela Musto
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Salve, il Mutabon può effettivamente causare aumento di peso come effetto collaterale. Una strategia breve potrebbe essere quella di accettare temporaneamente il peso come una risposta del corpo al farmaco, senza combatterlo direttamente, per ridurre lo stress legato al controllo. Al contempo, potrebbe provare a introdurre piccoli cambiamenti nello stile di vita, come aumentare gradualmente l'attività fisica in modo sostenibile. Potrebbe anche discutere con il neurologo di altre alternative terapeutiche o di un dosaggio diverso per ridurre questo effetto indesiderato.
Dott. Dario Papa
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Ferrara
Buongiorno, la sua frustrazione è perfettamente comprensibile. Il Mutabon può effettivamente influenzare il metabolismo e favorire l’aumento di peso, ma è importante considerare anche un altro aspetto spesso assai più influente: il rapporto con il cibo. Spesso, quando ci si trova in situazioni di stress, ansia o sbalzi emotivi, l’alimentazione diventa una forma di compensazione, un meccanismo inconscio di regolazione emotiva.
L'esempio che spesso faccio è che cambiare nutrizionista mille volte senza lavorare su questo aspetto è un po’ come cercare di riparare una perdita d’acqua cambiando i secchi sotto il lavandino, senza chiudere il rubinetto. La soluzione non è solo nel regime alimentare, ma nel modo in cui ci si rapporta al cibo e alle emozioni. Ha mai provato a monitorare attraverso un diario le calorie che introduce giornalmente? Per quanto possa aggiungere ancora più stress le serve a comprendere se effettivamente l'aumento di peso (che non necessariamente significa ingrassare) sia dovuto al side effect del farmaco o ad una cattiva alimentazione, sebbene non se ne accorga.
Per questo potrebbe essere molto utile affiancare al percorso medico anche un lavoro con uno psicologo improntato sul miglioramento della gestione emotiva. Non per “fare la dieta”, ma per capire cosa il cibo sta compensando, e come si può riscrivere questo schema in modo più sano e sostenibile. Potrebbe scoprire che il problema non è solo il farmaco, ma anche il modo in cui il suo corpo e la sua mente stanno cercando di gestire il cambiamento. Resto a sua disposizione. Saluti.
Dott. Alessandro Casalone
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Cagliari
Gentilissima,

Comprendo il suo stato d'animo, tenga presente che l'aumento di peso è un effetto collaterale piuttosto comune del Mutabon Mite. Ha fatto benissimo a consultare dei nutrizionisti, in questa fase è importante seguire un piano alimentare (non come "restrizione", quanto piuttosto per rimanere in armonia con il proprio corpo); altrettanto importante è l'esercizio fisico per tenere attivi mente e corpo, anche solo mezz'ora di camminata al giorno.
Quello che le consiglio è di integrare la terapia farmacologica a un percorso psicologico in modo tale da poter lavorare sulla gestione del problema e magari elimando gradualmente il farmaco in futuro. Si ricordi che l'aumento di peso dovuto alla terapia farmacologica è reversibile.

Non esiti a contattarmi per ulteriori informazioni.
Cordiali saluti,

Dott. Alessandro Casalone
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Buongiorno,

capisco bene il disagio e la frustrazione che descrive. Quello che sta vivendo è purtroppo un effetto collaterale noto di farmaci come il Mutabon, che può provocare un aumento di peso anche a fronte di un’alimentazione equilibrata e di esercizio fisico. Questo non significa che stia sbagliando qualcosa o che ci sia qualcosa di “sbagliato” nel suo corpo: è una reazione farmacologica al medicinale.

Il fatto che il tentativo di cambiare farmaco con Effekor abbia causato malessere dimostra quanto sia delicata la gestione di questi trattamenti. In questi casi è importante non interrompere il farmaco da sola, perché può avere effetti sull’umore e sul benessere generale. Spesso si lavora insieme al neurologo o psichiatra per trovare la dose minima efficace, valutare alternative terapeutiche o supporti aggiuntivi per limitare l’aumento di peso, come interventi nutrizionali mirati, attività fisica graduale e monitoraggio metabolico.

Anche se può sembrare scoraggiante, ci sono strategie per ridurre l’impatto dell’aumento di peso senza compromettere la stabilità psicologica ed emotiva, e il passo più importante è continuare a collaborare con il medico di fiducia, segnalando ogni cambiamento e disagio, così da poter modulare il trattamento in modo sicuro.

Un caro saluto, resto a disposizione per discutere eventuali strategie concrete per gestire il peso e il benessere mentre continua la terapia.

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