Salve, sono una studentessa universitaria di 22 anni. Ho sempre affrontato gli studi con ansia, ma d

18 risposte
Salve, sono una studentessa universitaria di 22 anni. Ho sempre affrontato gli studi con ansia, ma da quando ho iniziato l'università questa cosa si è accentuata sempre di più fino a causarmi insonnia e problemi vari che mi costringono spesso all'utilizzo di farmaci per alleviare la gastrite ecc. Due anni fa è venuto a mancare improvvisamente un mio familiare e tutto ciò mi ha portata ad avere ansia non più verso lo studio, ma praticamente verso qualunque cosa io debba affrontare. Ho provato più volte ad affrontare il discorso con i miei chiedendo di iniziare un percorso con uno psicologo, ma la loro risposta è sempre stata "è semplice ansia da università, ci siamo passati tutti".
La situazione sta diventando sempre più pesante e mi rendo conto di non riuscire più ad affrontarla da sola. Cosa posso fare in modo che i miei comprendano il disagio e mi appoggino in questa cosa?
Gentile utente, sarebbe importante che i familiari sostenessero il suo percorso, e continuerei con il tentativo di spiegare il disagio che prova, ma lei è anche maggiorenne, non ha bisogno del consenso genitoriale per il trattamento, quindi, potrebbe cercare, nel posto nel quale vive, consultori o sportelli psicologici che offrono consulenze gratuite (se il limite è quello economico) o nel sistema pubblico, nel quale la spesa economica è sicuramente minore rispetto al privato e magari, con risparmi riuscirebbe a permettersi delle sedute. Ciò le permetterebbe di ricevere l'aiuto per lei necessario.
Cordialmente Dott.ssa Alessia Battista

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cara utente, se lei si rende conto di aver bisogno di un aiuto (da terapeuta familiare mi rendo conto che emotivamente, alcuni genitori non sono stati abituati a gestire le ansie dei figli e come strategie pensano di rassicurare minimizzando), sta a lei cercarlo. Ne va del suo benessere e della sua salute mentale, ma anche delle possibilità di socializzazione vitali a questa età e dei successi accademici. Se non la appoggiano, tocca a lei cercare autonomamente uno psicoterapeuta. Se non la appoggiano economicamente, può rivolgersi alle strutture pubbliche sul territorio. In bocca al lupo.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè posso comprendere il disagio connesso e l'impatto che la situazione ha sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare vissuti e pensieri emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione si irrigidisca ulteriormente.
Credo che un consulto con un professionista possa anche aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno gentile utente, nessuno eccetto Lei può sapere (direi ancor meglio sentire) di avere bisogno di un aiuto a livello psicologico. I consigli che provengono da altri, pur in buona fede, non hanno rilevanza giacché nessuno può sapere esattamente che cosa Lei prova.
La descrizione che da della sua situazione attuale evidenzia uno stato ansioso pervasivo che meriterebbe di essere oggetto di riflessione in sede psicoterapeutica.
Se ne avverte necessità intraprenda senza indugio un percorso terapeutico con uno psicoterapeuta di sua fiducia, concedendosi anche di provarne più d'uno finché non troverà quello che sentirà adatto a Lei.
Un caro saluto
Buongiorno,
mi dispiace molto per la situazione in cui si trova, dover affrontare il suo malessere ed avere la percezione che non venga compreso dagli altri.
Avendo lei 22 anni però, può intraprendere un percorso psicologico in maniera indipendente e se il tema economico è un problema, ci sono molte possibilità di trovare percorsi a prezzi agevolati. Le consiglio di ascoltarsi e di iniziare a prendersi cura di sé.
Buon inizio, Dott.ssa Quattrini.
Buongiorno, da quello che racconta il suo malessere si protrae da tempo e immagino che per lei non sia stato semplice maturare l’idea di poter chiedere un aiuto professionale per non dover più affrontare da sola la situazione in cui si trova. Per compiere questo passo probabilmente desidererebbe ricevere l’appoggio e il supporto dei suoi familiari ma per il momento pare non essere una strada del tutto percorribile.
Mi chiedo se per lei fosse possibile immaginare di ricercare l’aiuto di un professionista indipendentemente dall’appoggio dei suoi genitori. Se così fosse su ogni territorio sono presenti diverse realtà che si occupano del benessere psicologico, alle quali può rivolgersi per intraprendere un percorso gratuitamente o a prezzi agevolati, ad esempio consultori familiari e sportelli psicologici. Mi chiedevo inoltre se nella città in cui studia è presente un servizio di supporto psicologico offerto dall’Ateneo ai suoi studenti, per lei potrebbe essere una preziosa risorsa.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Angela Perrini, psicologa
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Poiché i suoi genitori non la aiutano dovrà lei cercare di affrontare la situazione da sola. Per quanto riguarda il discorso economico, può rivolgersi ai consultori della sua zona.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, purtroppo non sempre le persone che ci sono vicine riescono a comprendere il nostro disagio, solo noi conosciamo veramente noi stessi e possiamo capire quando è il momento di chiedere aiuto ad un esperto, se il suo è solo il bisogno di avere il consenso dalla sua famiglia, credo che questo è proprio il momento di diventare adulta e di prendere le proprie decisioni.
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta attraversando. I genitori sono le persone alle quali possiamo affidarci e richiedere il loro appoggio, anche se all'inizio può sembrare che non lo stanno agendo. Potrebbe parlarne in modo ancora più esplicito, enfatizzando il suo disagio e bisogno di ricevere un sostegno psicologico (dire apertamente quali sono le sue emozioni e il suo vissuto). Può considerare anche l'idea di rivolgersi al consultorio di riferimento territoriale e richiedere di parlare con lo psicologo presente o altre figure professionali presenti in servizio.
Capisco che l'ansia si può manifestare in diverse situazioni ed è importante per il proprio benessere conoscere le giuste strategie di resilienza e di fronteggiamento dell'ansia.
Spero che riceverà il supporto della sua famiglia per avviare un percorso psicologico.
In bocca al lupo!
Buona giornata
Buongiorno, ci sono molti strumenti per comunicare correttamente con le persone in modo da far arrivare il messaggio.
Ha pensato di rivolgersi ad uno sportello psicologico gratuito? Così può iniziare a parlarne e capire come ottenere l'appoggio dei suoi.
dott Tealdi
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Buongiorno e grazie per aver portato alla nostra attenzione la sua attuale situazione. Io penso che il suo desiderio di poter affrontare un percorso psicologico sia assolutamente sano e, dato il carico di sofferenza che ha descritto, anche utile al fine di dare un significato più profondo al dolore e all'ansia che sta provando in questo periodo della sua vita. Le posso consigliare di continuare a parlare coi suoi genitori facendo loro comprendere come un percorso psicologico altro non sia che un investimento sul suo benessere, ricordando loro che una sofferenza inascoltata potrebbe aumentare presentando un conto più salato, mentre una sofferenza affrontata e compresa ci permette di crescere come esseri umani diventando più consapevoli delle nostre scelte e delle nostree vite. Lei è maggiorenne e, maggior ragione, in grado di comprendere l'importanza delle proprie scelte. Rimango a sua disposzione anche per dei colloqui online, qualora lei abitasse lontano dal mio studio. Cordialmente, Andrea Brumana
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Cara utente, mi dispiace molto per il disagio descritto. Sarebbe interessante comprendere come si manifesta l'ansia e come reagisce per gestirla. Potrebbe notevolmente ridurre il disagio percepito se attivasse un percorso con un professionista che conosca la modalità più giusta per aiutarla nella gestione e nell'attenuazione dei sintomi ansiosi. Essendo maggiorenne può intraprendere un percorso psicologico in maniera autonoma e se il costo dovesse essere un problema esistono molte possibilità di trovare percorsi online e in presenza a prezzi agevolati.
Cordiali saluti
Dr.ssa Mariarosaria Russo
Cara utente, come le hanno già consigliato i colleghi lei è maggiorenne e quindi può decidere autonomamente per la sua salute. Le consiglio di cercare consultori nella sua zona e chiedere. Forse per la sua situazione può essere importante fare questi passi anche in autonomia. Un saluto, Dott.ssa Antonella Abate
Salve, avviare una conversazione con i suoi genitori dove racconti dettagliatamente le sue difficoltà ed una richiesta esplicita è sicuramente la soluzione migliore. Qualora questa strada sia stata già percorsa ripeterlo in modo semplice raccontando non solo delle sue difficoltà sullo studio ma anche di quelle gastriche controllate con i farmaci e le sue paure concludendolo con la sua esplicita richiesta di un aiuto da parte di un professionista, è una buona possibilità. La sua modalità di vivere alcune esperienze, "affrontato... ... con ansia" rende non semplice comunicare alcune sue esigenze e pertanto riproporle cercando di non alzare i toni emotivi davanti alle difficoltà è un buon modo. Provi a pensare cosa dire a quelle che possono essere le loro risposte e le sue nuove argomentazioni. Valuti lei stessa se quello che dice è chiaro al suo interlocutore. Nel caso in cui questo non sia utile le può essere utile cercare uno sportello di ascolto anche in ambito universitario gestito da psicologi o una struttura pubblica che fornisca un servizio di sostegno psicologico. A volte i professionisti nei limiti delle disposizioni ordinamentali possono venire incontro a situazioni come la sua ma non è semplice in quanto si tratta di attività private che hanno comunque dei costi da sostenere. Solitamente sono servizi che vengo prestati per un tempo limitato ma che possono comunque aiutarla almeno per gestire questo momento di difficoltà con i suoi familiari. Un cordiale saluto
Buongiorno,
provi ad aprire un confronto sereno con i suoi familiari in relazione al suo bisogno d'aiuto. A volte può non essere facile far comprendere a chi ci circonda che abbiamo bisogno di un aiuto per superare una condizione che ci crea disagio. E può essere percepito come spiacevole quando questo bisogno non viene pienamente riconosciuto. Valuti serenamente la situazione; indubbiamente l'appoggio dei suoi genitori è per lei importante, ma nel caso non fosse possibile avere il loro appoggio, può comunque muoversi in autonomia se lo ritiene opportuno. Nel caso, esiste la possibilità di rivolgersi ai servizi psicologici universitari (molte università li hanno e di solito funzionano bene), o a strutture pubbliche.
Cordialmente, EP
Gentile utente buonasera, mi rendo conto che il fatto che i suoi genitori svalutino questa situazione problematica che lei porta, ha un forte impatto su di lei. A maggior ragione se il suo problema è stato accentuato da una situazione di lutto non risolta.
Mi farebbe molto piacere poterne parlare insieme. A presto,
Dott. Barletta
Salve, comprendo pienamente il suo stato di malessere e la difficoltà dei suoi genitori a darle il supporto di cui avrebbe bisogno. Potrebbe però dire loro che a prescindere da ciò che loro credono, lei vuole provare a confrontarsi con un professionista. In alcune situazioni si possono concordare prezzi calmierati o se vuole andare gratuitamente ci sono i servizi delle asl. Rimango a disposizione per qualsiasi informazione. Cordiali saluti
Buongiorno, penso non sia facile convivere con questa ansia, senza essere riconosciuti nel proprio disagio. Lei è comunque maggiorenne e può decidere per sé se intraprendere un percorso psicologico o meno.
Cordiali saluti e buona giornata
Rossella Neri

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