Salve, sono una ragazza di 29 anni. Premetto che per natura sono molto ansiosa e mi preoccupo spess

23 risposte
Salve, sono una ragazza di 29 anni.
Premetto che per natura sono molto ansiosa e mi preoccupo spesso, anche quando magari non ce n'è bisogno.
Sono ormai quasi 3 anni che soffro di fascicolazioni un po' in tutte le parti del corpo.
Le noto soprattutto in periodi di forte stress e principalmente quando sono a riposo, seduta o quando mi muovo bruscamente (sempre però stando a riposo).
Quando invece sono in movimento o particolarmente concentrata a svolgere un'attività, non ci faccio molto caso e diminuiscono.
In questo periodo le sento spesso e sono molto stressata.
Ho avuto il Covid (in forma lieve) seguito da mestruazioni particolarmente abbondanti (causa sospensione pillola) e ho da poco terminato un ciclo di antibiotici per tonsillite acuta.
Vorrei sapere se la stanchezza mentale e fisica e lo stress possono essere la causa principale di questo mio problema.
Aggiungo inoltre che in questi ultimi anni ho sempre fatto palestra, o comunque movimento in generale, senza mai aver avuto problemi di forza o debolezza fisica.
Poiché sono una persona ansiosa e leggo un po' ovunque su Google (cosa che ammetto, non dovrei fare) di tante gravi malattie correlate a questo mio disturbo, vorrei un vostro parere per rassicurarmi e capire se effettivamente il fattore stress incide molto su questo problema.
In attesa di un vostro riscontro, vi ringrazio.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Credo sia per lei necessario intraprendere un percorso psicologico per indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi ansiosi, onde evitare che la situazione possa degenerare. Sarebbe opportuno evitare di cercare info su internet, spesso ambigue e strumenti di ulteriore disorientamento.
Cordialmente, dott. FDL

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Dott.ssa Dafne Buttini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Arezzo
Buon pomeriggio,
Lo stress può acutizzare sicuramente un malessere fisico. Dopo che (da accertamenti medici) è stata esclusa una causa somatica spieghi questo fastidio, quando il malessere si fa pressante e inizia a condizionare la nostra quotidianità e rendere difficile il fluire naturale delle nostre attività di tutti i giorni, significa che il corpo si fa portare e veicolo di un dolore emotivo che "preme" per emergere e merita di essere ascoltato. In questo caso un percorso psicologico teso a dare voce a questo dolore, comprenderne i fattori e a alleggerirne la pesantezza è sicuramente la scelta migliore. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online di questo portale) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera, se ho capito bene, chiede se la stanchezza mentale e fisica siano la causa della fascicolazione? Le è mai capitato di vivere un periodo di forte stress (simili a quello che ha descritto ora causa Covid e mestruazioni abbondanti) e somatizzare quest'ultimo a livello fisico? Riflettendo su questo la invito anche, nel caso in cui possa farlo, di rivolgersi al proprio medico curante per un consulto specifico in modo da escludere cause organiche. In un secondo momento, qualora si rendesse conto che, sopratutto la stanchezza mentale non trova riposo potrò valutare un percorso di consulenza psicologica al fine di comprendere (e trovare soluzione) i fattori di mantenimento della stessa. Un caro saluto
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve.
Sarebbe opportuno che si rivolgesse al medico per fare le dovute indagini che possano escludere cause fisiche. Per quanto riguarda l'aspetto psicologico uno stato di stress continuativo può provocare sintomi corporei.
Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a chiarire sia la causa dello stress che a trovare il modo per mollare un pò. Nel suo caso un percorso di psicoterapia bioenergetica sarebbe più idoneo in quanto lavora sull'integrazione mente corpo.
Sono disponibile per approfondimenti, anche on line.
Distinti saluti
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Gentile Signora le informazioni che inserisce nella sua nota indicano una possibile componente di natura psicologica ed una di natura organica. La possibilità che una sia legata all'altra è teoricamente ipotizzabile. Ora, si tratta di capire da dove iniziare. In questi casi è una buona prassi escludere la componente organica per poi lavorare su quella psicologica. Pertanto chieda un consulto con un medico di sua fiducia. Una volta esclusa la componente organica chieda un consulto con uno psicoterapeuta. Nella sua specifica situazione se la componete ansiosa le è stata indicata da un esperto del settore è utile per lei contattare uno psicoterapeuta senza dimenticare il consulto con un medico di sua fiducia. Diversamente prima escluda o valuti con un medico la portata degli aspetti organici che indica. Solitamente i disturbi su base ansiosa si riducono con le psicoterapie ma le ripeto sono opportuni una serie di consulti in quanto le autodiagnosi in questo settore non sono molto utili e possono portare a delle conclusioni non sempre in linea con le conoscenze scientifiche. Un cordiale saluto
Dott.ssa Marina Montuori
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Salve, le fascicolazioni possono essere legate a stati di tensione muscolare che a volte possono avere un'origine psicosomatica per cosi' dire, come manifestazione somatica di stati d'ansia come vengono definiti. Come già fatto in passato con casi simili al suo le consiglierei di escludere una possibile causalità organica consultando un medico di fiducia e, qualora fosse esclusa, intraprendere un percorso di psicoterapia per l'analisi e la risoluzione della questione. Avendo esperienza in materia per qualsiasi informazione sono a sua disposizione. La saluto cordialmente, Marina Montuori
Dott.ssa Alice Carbone
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
lo stress, l'ansia e il difficile periodo che stiamo vivendo e che lei ha vissuto in particolare con la positività al covid, sicuramente possono essere causa di tantissimi sintomi di varia natura.
Le consiglio di rivolgersi al suo medico di base, per fare degli accertamenti in modo da poter escludere componenti organiche. Allo stesso tempo o in un secondo momento, potrebbe sicuramente essere utile approfondire gli aspetti psicologici, i vissuti ansiosi, le preoccupazioni con dei colloqui psicologici. In questo modo avrà la possibilità di comprendere meglio i suoi sintomi e le emozioni che prova.
Se vuole, sono disponibile.
Le auguro una buona serata,
un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone
Dott.ssa Giuliana Senatore
Psicoterapeuta, Psicologo
Cava de' Tirreni
Cara, il corpo è un grande strumento che la psiche utilizza per catture la nostra attenzione ed informarci di un eventuale sofferenza psicologica. Sono sicura che un percorso di psicoterapia le potrebbe essere utile a risalire alle cause di tale malessere e ritrovare quindi un equilibrio.
Un caro saluto
Cara Utente,
grazie per la condivisone.
In questi casi io suggerisco sempre, come primo passo, di escludere ogni possibile causa fisica.
Una volta esclusa, sicuramente la forte ansia e preoccupazioni si possono manifestare nel corpo, in varie forme. Ricordiamoci che mente e corpo sono sempre in comunicazione e soprattutto l'ansia è anche molto fisica. Potrebbe essere utile un percorso psicologico per comprendere meglio i suoi meccanismi. Un saluto
Dott.ssa Mariagrazia De Lisio
Psicologo, Psicologo clinico
Campobasso
Buongiorno, data l’età mi permetto di darti del tu. Da quanto scrivi è stato un periodo per te difficile, il covid e il ciclo abbondante hanno avuto delle ripercussioni sul piano fisico e a questo si è aggiunto il soffrire da tempo di fascicolazioni. Chiedi di essere “rassicurata”: per quanto riguarda la sintomatologia fisica, il confronto con un medico competente, che valuta il tuo caso specifico, può aiutarti a raggiungere questo obiettivo; mentre per l’aspetto psicologico, scrivi di ansia e stress, un intervento psicologico può aiutarti a capirne le cause e trovare il modo per gestirli e superarli. Per l’ascolto e la connessione mente-corpo le tecniche psicocorporee sono un valido strumento. Un caro saluto Dott.ssa Mariagrazia De Lisio
Dott. Massimiliano La Paglia
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Pescara
Salve, credo che debba approfondire la cosa, il corpo è una voce che va ascoltata attentamente. Sicuramente dovrà escludere cause organiche, ma credo sia utile fare anche questo passaggio con un professionista della psicosomatica. Come già suggerito il percorso preferenziale in questo caso può essere la bioenergetica.
Saluti
Massimiliano
Dott.ssa Claudia Sposini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Lodi
Buongiorno, considerato che si descrive come molto ansiosa, cercare le informazioni su Google per i problemi fisici o psicologici, a volte, può essere controproducente e accrescere ancora di più l'angoscia. Da quello che scrive sembra essere una problematica psico-corporea; ma giustamente, per togliersi ogni dubbio è indicato un percorso integrato: visita medica specialistica e percorso psicologico. Rimango a sua disposizione per ulteriori informazioni. Cordiali saluti Dr.ssa Sposini
Dott.ssa Federica Gallo
Psicologo
Castellanza
Buongiorno, sicuramente per una persona con un funzionamento di base ansioso, come lei si definisce, il periodo di pandemia che stiamo attraversando non aiuta a contenere le possibili reazioni di stress. La problematica di fascicolazioni che lei riscontra è legata a tensione muscolare che può avere una causa organica ma, al contempo, essere acuita da fattori psicosomatici ovvero manifestazioni di sintomi fisici per preoccupazioni o disagi psicologici. In queste circostanze è buona prassi fare delle valutazioni mediche più approfondite che permettano di evidenziare meglio la natura del disturbo. Una volta esclusa la causa organica (consultando il medico specialista di fiducia), sarà possibile delineare meglio l’origine come legata a stati di ansia e stress per cui sarebbe consigliabile intraprendere un percorso di supporto psicologico al fine di trovare strategie per contenere e contrastare l’ansia o un'eventuale sofferenza psicologica sottesa. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordialmente. Dott.ssa Federica Gallo
Salve, credo che debba rivolgersi al suo medico di base per descrivergli i sintomi di cui parla e per escludere cause di origine organica. Al contempo potrebbe iniziare a pensare all'idea di intraprendere un percorso psicoterapeutico per sondare la natura della sua ansia e delle sue preocccupazioni per rispondere e gestire al meglio le situazioni stressanti e la stanchezza mentale di cui accenna.
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari
Dott.ssa Federica Papagni
Psicologo, Psicoterapeuta
Faenza
Salve. I sintomi da lei descritti richiedono un approfondimento col suo medico di base, che valuterà se fare accertamenti per escludere cause organiche. Le fascicolazioni nella maggior parte dei casi sono benigne, e lo stress può accentuarle, tuttavia è indispensabile il parere del suo medico che conosce anche la sua storia clinica e può effettuare una valutazione completa.
In tutti i casi, sia che le fascicolazioni dipendano da una causa organica, sia che dipendano da un evento stressogeno, le consiglio di valutare un percorso individuale di training autogeno. È una tecnica di rilassamento tra le più famose ed efficaci, agisce a livello psichico e somatico. Lo trovo particolarmente indicato quando si hanno sintomatologie fisiche, che tendono ad accentuarsi in momenti di particolare stress.
Rimango a disposizione per eventuali informazioni o chiarimenti.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Papagni
Dott.ssa Beatrice Planas
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
dopo 3 anni che lamenta la sintomatologia che ha descritto, potrebbe essere utile dare voce ai suoi vissuti interni, a cosa le genera ansia e preoccupazione, come lei stessa riferisce.
Fino ad ora mi sembra di capire ha messo in atto delle strategie che effettivamente si sono rivelate efficaci nel tenere sopite le sue “ombre” interne.
Si é molto concentrata sul Fare “ Quando invece sono in movimento o particolarmente concentrata a svolgere un'attività, non ci faccio molto caso e diminuiscono”.
Se invece resta un attimo sulla dimensione dello Stare..: “ Le noto soprattutto in periodi di forte stress e principalmente quando sono a riposo, seduta o quando mi muovo bruscamente (sempre però stando a riposo).
Ecco, cosa succede se prova a fermarsi?
Spero di averle fornito qualche spunto di riflessione in merito alla sua domanda.
Saluti
Dott Diego Ferrara
Dott.ssa Martina Rita Malizia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno,
ho letto attentamente le sue parole e immagino quanto faticoso e doloroso sia stato questo periodo. Tra l'altro, si porta anche dietro da 3 anni una sintomatologia che, sopratutto in momenti stressanti, si acutizza.
Io mi sento di suggerirle di fermarsi un attimo, prendersi del tempo per se stessa e ritagliarsi uno spazio all'interno del quale portare tutto ciò che vive dentro di lei e le reca sofferenza.
Prenda in considerazione l'idea di contattare uno psicologo e di inizare un percorso. Sono sicura che potrà aiutarla.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina R. Malizia
Dott.ssa Mariachiara Lombardelli
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Piacenza
Buonasera gentile utente,
la ringrazio per quanto ha condiviso. Sta attraversando un periodo complicato e sicuramente lo stress può provocare anche sintomatologia fisica. Le consiglio di parlarne con il suo medico curante e una volta escluse eventuali cause organiche, di iniziare un percorso psicoterapeutico volto a comprendere meglio i pensieri che originano queste emozioni per arrivare a un maggiore benessere psicofisico.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento.
Un caro saluto
Dott.ssa Mariachiara Lombardelli
Dott.ssa Viola Vigani
Psicologo, Psicologo clinico
Credaro
Salve, riporta di essere una persona ansiosa, che si preoccupa spesso e che in questo momento è particolarmente stressata. Quando si trova in questo stato di allarme fa alcune cose, come cercare su google eventuali correlazioni con malattie, però dice anche una cosa importante, cioè che, quando è presa da altro, si distrae e non ci fa caso. Questo indica che non è sempre una persona ansiosa e preoccupata, non trova? Rimango a disposizione qualora le andasse di imparare strategie di gestione dell'ansia e dello stress. Cordialmente, dott.ssa Viola Vigani
Cara,
innanzitutto, grazie per aver condiviso in modo così chiaro e onesto la tua esperienza. È evidente che stai attraversando un periodo faticoso sia dal punto di vista fisico che psicologico, e il tuo bisogno di comprendere meglio quello che ti succede è assolutamente legittimo.

Le **fascicolazioni muscolari**, quando non associate a perdita di forza, alterazioni dei riflessi o altri sintomi neurologici, **sono spesso legate a stati di ansia, stress prolungato, stanchezza fisica e mentale**. Il fatto che tu le avverta soprattutto a riposo o in momenti di maggiore tensione, e che si attenuino quando sei distratta o impegnata in un’attività, va proprio in questa direzione. È molto comune, infatti, che il corpo "parli" attraverso piccoli segnali quando la mente è in allerta o in sovraccarico.

Lo **stress**, specialmente se prolungato, può agire sul sistema nervoso autonomo, alterando anche il tono muscolare e la percezione del corpo. L’ansia può amplificare queste sensazioni, facendoti diventare più ipervigile nei confronti di tutto ciò che succede nel corpo. In un certo senso, è come se il tuo sistema fosse sempre in “modalità controllo”, e ogni piccola variazione venisse percepita come potenzialmente minacciosa.

Inoltre, mi parli di eventi recenti molto impattanti: la malattia, il ciclo mestruale abbondante, un’infezione acuta, la sospensione della pillola… Tutti questi elementi possono contribuire a un **temporaneo squilibrio del corpo** e accentuare la tua vulnerabilità emotiva.

Una cosa che mi colpisce è che **non hai mai avuto problemi di forza o di mobilità**, e anzi, hai mantenuto uno stile di vita attivo. Questo è un ottimo segnale. Le malattie neurologiche gravi a cui spesso si pensa (e che, come dici, purtroppo si trovano cercando online) **sono di norma associate a sintomi ben più evidenti e progressivi**, non a fascicolazioni isolate da anni senza altri segnali clinici.

Vorrei anche sottolineare quanto sia importante **evitare l’autodiagnosi tramite Internet**. Lo so, è difficile non cedere alla tentazione, soprattutto quando si è ansiosi, ma questo meccanismo finisce spesso per **aumentare l’ansia invece di calmarla**, creando un circolo vizioso di paura e ipervigilanza.

Cosa potresti fare adesso?
* **Rallenta** e dai ascolto al tuo corpo senza giudicarlo o temerlo.
* Considera di **parlare con uno psicologo** o psicoterapeuta che ti aiuti a esplorare e gestire l’ansia in modo più efficace.
* Potrebbe esserti utile un percorso di **mindfulness o tecniche di rilassamento** per “sciogliere” la tensione accumulata e regolare l’attenzione verso le sensazioni corporee.
* Se non lo hai già fatto e per ulteriore tranquillità, potresti valutare **un controllo medico o neurologico**, ma con la consapevolezza che spesso è proprio lo stress a generare questo tipo di sintomi.

In sintesi:
Sì, **lo stress, l’ansia e la stanchezza fisica possono essere la causa principale** delle fascicolazioni che descrivi, soprattutto in assenza di altri sintomi neurologici preoccupanti. È comprensibile avere paura, ma la tua storia suggerisce un quadro in cui il tuo corpo ti sta chiedendo attenzione, cura e calma, non allarme.

Resto a disposizione se vuoi approfondire altri aspetti emotivi o imparare strategie per gestire meglio questi momenti.

Un caro saluto,
(Il tuo psicologo di fiducia)
Dott.ssa Valentina Vaglica
Psicologo, Psicologo clinico
Castel Gandolfo
Buonasera,
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza.
Le fascicolazioni che descrive, soprattutto se si accentuano nei periodi di stress e diminuiscono quando è impegnata o concentrata, possono effettivamente avere una componente psicogena, legata a uno stato di tensione psico-fisica.
Spesso, quando siamo sotto pressione o attraversiamo periodi faticosi, il corpo diventa il primo canale attraverso cui si manifesta l’ansia o la stanchezza: è come se il corpo “parlasse” al posto delle parole. In questo senso, le fascicolazioni potrebbero rappresentare una modalità con cui il suo organismo esprime un sovraccarico emotivo o mentale.
Potrebbe inoltre essere interessante chiedersi che cosa accade quando si ferma, quando non è impegnata in un’attività o non ha la mente occupata.
È possibile che, nei momenti di quiete, diventi più difficile restare in contatto con sé stessa o con alcune emozioni?
Sente che l’attività e il movimento la aiutano a tenere sotto controllo la tensione o la preoccupazione?
Cosa succede dentro di lei quando prova a “stare ferma”, o quando deve ascoltare il proprio corpo?
Queste domande possono essere un punto di partenza per comprendere come il suo corpo e la sua mente dialogano e in che modo lo stress o l’ansia prendano spazio nella quotidianità.
Il fatto che non percepisca debolezza fisica e che le fascicolazioni diminuiscano con il movimento è un elemento rassicurante, ma al tempo stesso può essere un segnale che il corpo si attiva maggiormente quando si abbassa la soglia di attenzione verso l’esterno e aumenta quella verso di sé.
Intraprendere un percorso psicologico potrebbe aiutarla a esplorare questi aspetti: imparare a stare in contatto con sé in modo più tollerabile, a riconoscere i segnali del corpo non come minacce ma come informazioni, e a gestire meglio lo stress e l’ansia che spesso lo alimentano.
Se lo desidera, possiamo valutare insieme come impostare un lavoro che tenga conto non solo del sintomo, ma anche del significato che questo può avere nel suo modo di affrontare la fatica, la tensione e il rapporto con sé stessa.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina Vaglica

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