Salve sono una ragazza di 22 anni e vivo in provincia di Bari, oggi sono qui per raccontarvi un po’

18 risposte
Salve sono una ragazza di 22 anni e vivo in provincia di Bari, oggi sono qui per raccontarvi un po’ come mi sento seppur sia complesso.
Mi sento costantemente stanca a livello mentale nonostante capita di non fare assolutamente nulla di stressante o stancante per giorni, ho notato che ad esempio quando mi trovo in una situazione che richiede lo stare a contatto con le persone per molte ore durante la giornata (es. andare in università) ritorno a casa “scarica” e “affaticata” mentalmente. Inoltre dovrei ricominciare a studiare ma non riesco proprio, un po’ perché non ne ho voglia e un po’ perché la mia mente non si concentra infatti basta un non nulla per distrarmi però ciò avviene in qualsiasi ambito della mia vita, non solo quando devo studiare. Noto che sono diventata lenta nei ragionamenti e nei movimenti, molto spesso capita di “bloccarmi” nella vita reale nel senso magari quella cosa la so pure dire/fare però in quel momento vuoi per timidezza (in quanto sono molto chiusa) vuoi per altro sembro un’incapace. Non so proprio il perché.
Ho molto spesso l’umore sottotono e sono più triste che altro, nel senso che se anche mi succede qualcosa di bello o in quel momento sembra andare tutto bene, non riesco a godermelo più di tanto perché penso moltissimo soprattutto a quando le cose andranno male di nuovo. Mi faccio molto spesso troppi problemi facendomi stare male da sola per nulla il più delle volte. Infine vorrei chiedervi se valga la pena provare a confessare i propri sentimenti a qualcuno anche se lo ritenete “troppo” per voi e anche se siete consapevoli che non può ricambiarvi? Mi dilania anche questa situazione proprio perché mi faccio mille paranoie e sono abbastanza insicura di me.
Grazie per la vostra pazienza nel leggere il mio messaggio e per l’aiuto che mi darete che per quanto piccolo possa sembrare sarà davvero importante, buona giornata!
Buongiorno,

la stanchezza mentale è un sintomo che può dipendere da molti fattori o cause. Cattiva quantità di ore di sonno o scarsa qualità delle stesse, alimentazione poco equilibrata, mancanza di stimoli, ipersensibilità ad stimoli esterni e molto altro. Difficile da qui poter stabilire il perché di questo suo stato di affaticamento.
Intuisco una difficoltà nel relazionarsi e comportarsi in situazioni sociali che presuppongono un senso di inadeguatezza e mancanza di autoefficacia e che non le consentono di vivere con serenità; problematiche non così rare in giovane età che possono risolversi con un adeguato supporto professionale.

Un cordiale saluto
Dr.ssa Valentina Ciavarra

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Buongiorno, mi spiace molto della situazione in cui si trova, e da quello che scrive si direbbe lei stia vivendo un momento di difficoltà riconducibile ad una sintomatologia "depressiva", ma è difficile dirlo con certezza in poche righe. Le suggerirei ,se lo desidera, di contattare un professionista con cui approfondire meglio le cose che ha scritto, così da avere un riscontro ed eventualmente aiuto più efficace.
Buongiorno, è possibile che questi 'stati d'animo', questa stanchezza fisica e mentale possa dipendere da cambiamenti interni rispetto ai desideri, incontri, progetti futuri che sono dentro di lei, ma non ancora compresi consapevolmente. Racconta di sentirsi insicura, di non riuscire ad avere relazioni soddisfacenti. Potrebbe essere di aiuto un ciclo di colloqui psicologici finalizzati a comprendere la vera natura del suo malessere.
Cordialmente dott.ssa Gabriella Pringigallo
Gentile utente, grazie per aver condiviso la situazione di malessere che sta vivendo. Dal racconto emerge la fatica psico-fisica che avverte e il senso di smarrimento relativo al non riuscire ad attribuire dei significati a questa inattivazione. Un percorso di psicoterapia potrebbe essere utile per riorganizzare il suo stile di vita e ristabilire le priorità.
Resto a disposizione. Dott.ssa Laura Pia Altieri
Gentilissima,
La sua età è un momento che spesso viene vissuto proprio come lo descrive lei. Dalle sue parole si potrebbe dedurre che tutti i sintomi che lei riporta siano riconducibili a una fase di vita in cui ci si pone tanti interrogativi, ma soprattutto ci si chiede: “Sarò abbastanza brava per fare da sola?”.
Per quanto concerne la situazione con la persona che lei menziona e che vede come inarrivabile, la invito a riflettere: il suo non voler comunicare i sentimenti dipende dal fatto che teme un rifiuto o perché non si sente lei abbastanza amabile da poter apparire desiderabile per l’altrə?
Un caro saluto,
Dott.ssa Ninonà
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione. La sua stanchezza mentale e fisica può dipendere da tante cose. Le consiglio, prima di tutto, di rivolgersi al suo medico di base per verificare insieme se ciò può essere dovuto a qualche carenza vitaminica o altro. In secondo luogo potrebbe anche iniziare un percorso di supporto psicologico con un professionista che la possa aiutare a sostenere al meglio questo periodo un po stressante. Relativamente alla sua domanda di confessare i propri sentimenti ad una persona che si ritiene "troppo" per noi, mi chiederei come mai lei pensa sia "troppo". Da quello che scrive mi sembra che lei abbia tante risorse e non dovrebbe pensare che qualcuno possa essere "troppo". Anche in questo caso un supporto psicologico potrebbe aiutarla. La ringrazio. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Gentile utente,
intanto mi sento di ringraziarla per aver condiviso questo suo malessere perché anche la condivisione richiede coraggio.
Sicuramente è utile capire cosa c'è alla base di tutte le sensazioni fisiche e mentali che ha descritto, e questo si può fare solo attraverso un percorso psicologico che possa aiutarla a comprendere, ad elaborare e di conseguenza a vivere più serenamente.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Cristina Fratto
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Buonasera, la ringrazio per aver condiviso con noi il suo malessere e le sue difficoltà. I sintomi che descrive sembrano essere molto invalidanti in questo momento della sua vita. Credo possa essere anche molto frustrante non riuscire a dare un senso, un significato a ciò che ci accade. Per queste ragioni mi sento di consigliarle, in un momento evolutivo così delicato per lei, di intraprendere un percorso psicologico all'interno del quale poter cercare i significati delle sue esperienze. La saluto cordialmente, Dott. Marco Squarcini
Gentile utente, capisco quanto possa essere difficile affrontare queste sensazioni e la ringrazio per aver condiviso così apertamente il suo vissuto. Ciò che descrive sembra coinvolgere diversi aspetti della sua vita, quindi è importante affrontarli con cura.
Per quanto riguarda la questione di confessare i propri sentimenti a qualcuno, è una decisione personale che dipende da vari fattori, tra cui il rapporto che ha con la persona in questione e il suo benessere emotivo. Tuttavia, è importante anche essere consapevoli delle nostre aspettative e accettare che la risposta potrebbe non essere quella che ci aspettiamo.
Inoltre, vorrei sottolineare l'importanza di prendersi cura di sé stessa. La ricerca di aiuto e il prendersi il tempo necessario per curare la propria salute mentale e fisica sono passi fondamentali verso il benessere emotivo. Uno psicologo potrebbe aiutarla a comprendere meglio ciò che sta attraversando e a trovare le strategie adatte per affrontarlo. Spero che trovi conforto nel sapere che non è sola e che ci sono risorse disponibili per aiutarla attraverso questo momento difficile. Se ha altre domande o ha bisogno di ulteriori chiarimenti, non esiti a chiedere. Un saluto. Dott.ssa Pasqualina Annoso.
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Gentile utente, sento nelle sue parole tanta sofferenza e confusione.. E mi rendo conto di quanto questa condizione sia difficile? Rispetto a questa persona di cui parla, certe volte palesare le proprie emozioni può molto essere utile perché può darsi che sia diverso da ciò che ci si aspetta o quanto meno per non pensare a come sarebbe potuto essere e rimuginarci.
Rispetto alla stanchezza mentale e al non riuscire a vivere il momento di gioia ma a pensare subito a quanto di brutto ci sarà.. Mi fa pensare a una cosa. Chi come lei, magari in famiglia ha questa tendenza? E soprattutto quale giovamento trae da questi pensieri?
Resto a sua disposizione, anche online
La saluto cordialmente Dott. Ssa Gabriella Caracciolo
Buonasera, diverse possono essere le cause del suo malessere, credo sia importante eliminare l'origine organica della sua stanchezza, difficoltà a concentrarsi e di tutte le altre difficolta che scrive. Rivolgersi ad uno psicoterapeuta le può essere di aiuto a capire quello che le sta accadendo.
Grazie per la sua condivisione.
Dott.ssa Nicoletta Gentile
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima grazie per la sua condivisione, le auguro che leggendo queste informazioni troverà le risposte alle sue domande e la porta a concentrarti subito sulla soluzione.
Le persone sono direttamente soggette a meccanismi che sono nella nostra mente come bisogni, modelli, credenze.
Siamo costituiti da strutture individuali come ad esempio la fisicità, le emozioni, la mente, ognuna di queste strutture ha il suo compito che svolge precisamente, ovviamente deve avere le condizioni adeguate. La mente collabora con tutte le strutture, cioè ha le sue funzioni ed è così che funziona ogni volta. Possiamo paragonare la mente a un computer, che lavora continuamente la sostiene e i suoi meccanismi e funzioni sono lì per supportarla, ciò che è importante è come usa il suo software in questa struttura.

Tutti abbiamo bisogno di conoscere i meccanismi relativi ai bisogni, perché è così importante?
Con questa conoscenza potrà verificare quale bisogno è dominante in lei.
Perché se non lo ha equilibrato, attiverà automaticamente meccanismi di difesa relativi a questi bisogni. Sapere quali sono i meccanismi è molto prezioso, perché so cosa devo fare.
Ho il bisogno di sicurezza come tendenza a evitare traumi psicologici provenienti dagli altri o ai propri occhi?
È associato ad emozioni come un senso di minaccia o paura, cioè quando ha troppa paura per lei stessa che si farà del male o che qualcuno le farà del male, che subirà qualche tipo di trauma mentale - in questo momento questo bisogno è dominante.
In seguito viene automaticamente attivato il meccanismo di difesa di distrazione e perdita di interesse.
Meccanismi di difesa eccessivamente sviluppati compromettono la capacità di guardare dentro sé stessi. La persona che utilizza meccanismi di difesa non è in grado di valutare realisticamente sé stesso, di valutare la finalità e l'efficacia delle proprie azioni.

Un altro criterio, che può essere utilizzato per valutare il funzionamento dei meccanismi di difesa è la risposta alla domanda:
1. se i meccanismi di difesa mi aiutano o ostacolano nella risoluzione dei compiti della vita,
2. se mi aiutano o ostacolano l'adattamento a varie situazioni di vita: lavoro, studio, sopportare fallimenti.

Infine, il terzo criterio con cui possiamo provare a valutare il funzionamento dei meccanismi di difesa è se supportano lo sviluppo complessivo della personalità o, in questo caso particolare, inibiscono questo sviluppo. Ad esempio: le reazioni di rifiuto possono rendere inaccessibili all'individuo interi ambiti della vita.
Uno dei principali fattori grazie ai quali questi modelli di adattamento funzionano nella personalità è un sistema di comandi e divieti troppo rigido e non adattato alle sue capacità per questo motivo è importante non solo riconoscergli ma soprattutto equilibrare per ripristinare le energie ed indirizzarle verso: accrescere l’autostima, aumentare il senso di autoefficacia e rielaborare le tematiche legate ai sintomi depressivi.
Un caro saluto. Dott.ssa Beata Bozena Rozborska

Gentilissima utente, la tua descrizione suggerisce che potresti essere affetta da alcuni sintomi di ansia e depressione. La stanchezza mentale, la mancanza di concentrazione, i pensieri negativi costanti e la tendenza a preoccuparsi eccessivamente sono tutti segni di uno stato emotivo non ottimale.
In questo contesto, potrebbe essere utile per te rivolgerti a uno psicologo per iniziare un percorso di supporto e comprensione delle tue emozioni. Il lavoro psicologico può aiutarti a esplorare le tue paure e insicurezze, a migliorare la tua autostima e a sviluppare strategie per gestire meglio lo stress e le emozioni negative.
Quanto alla domanda se valga la pena confessare i tuoi sentimenti a qualcuno, anche se pensi che non possa ricambiarti, la risposta dipende da diversi fattori. È importante considerare le tue motivazioni, le tue aspettative e come potrebbe influenzare la tua relazione con la persona in questione. In ogni caso, potresti beneficiare anche in questo caso di una consulenza psicologica per esplorare i tuoi sentimenti e le tue paure legate alla vulnerabilità emotiva.
Ricorda che chiedere aiuto non è mai un segno di debolezza, ma di intelligenza emotiva e di cura verso te stessa. Non esitare a cercare il supporto di uno psicologo per affrontare e superare le tue difficoltà. Buona fortuna e ti auguro di trovare la serenità che meriti. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Gentile utente, diverse possono essere le cause del suo malessere, è importante escludere l'origine organica. Un percorso psicologico la potrebbe aiutare a comprendere ad elaborare cosa c'è alla base delle sensazioni fisiche e mentali da lei descritte e a trovare strategie utili per vivere più serenamente. Resto a disposizione. La saluto cordialmente Dott.ssa Melania Spanò
La ringrazio per aver sentito di poter condividere in questo spazio come si sente. Esternare e condividere il suo vissuto i suoi stati d'animo è sicuramente un passo importantissimo ma credo che lei ora abbia bisogno di un sostegno e di un percorso terapeutico che l'aiuti in momento così delicato. Un caro saluto Dott.ssa Monica D'Ettorre
Gentile utente, grazie per aver condiviso il suo momento di fatica con noi. La stanchezza a livello fisico può avere parecchie cause; sarebbe importante innanzi tutto escludere cause organiche, le consiglio quindi in ogni caso di rivolgersi al suo medico di base per accertare questo aspetto.
Sembra comunque che lei stia passando un periodo molto faticoso, è la prima volta che le succede o pensa che in passato abbia già attraversato un momento simile? Potrebbe essere utile intraprendere un percorso di supporto psicologico in modo da dare un significato a tutte le fatiche, anche relazionali, che sta provando. Cordialmente, Dott. Gianluca Pilotti
Salve,
nella tua lettera sei molto precisa nel descrivere ciò che ti accade, inoltre ti rendi conto che il tutto è pervasivo della tua vita. Questa è una buona cosa.
Quindi ci si può serenamente lavorare.
Dietro quella che tu chiami "timidezza" credo proprio ci sia latro e sarebbe importante andarlo a vedere insieme se vorrai.
Un caro saluto
Lavinia
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