Salve! Sono una ragazza di 20 anni e sto facendo una psicoterapia da circa 8 mesi. Ora mi sto trovan

20 risposte
Salve! Sono una ragazza di 20 anni e sto facendo una psicoterapia da circa 8 mesi. Ora mi sto trovando ad affrontare la fase di "transfert", provando forti emozioni di affetto nei confronti del mio terapeuta, insieme alla paura che possa abbandonarmi. In questi giorni mi è venuta l'idea di "fargli un regalo". A me piace ricamare, e volevo ricamare un piccolo quadro/segnalibro per lui. Non so se possa essere una buona idea, o come potrebbe reagire. Non è un regalo per una ricorrenza, non è per natale, ne per il compleanno. Che ne pensate di questa situazione?
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, io credo che possa fare quello che si sente.Ne parlerete nel corso della psicoterapia.Un caro augurio dottoressa Luciana Harari

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Dr. Stefano Golasmici
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Gent.ma, lasci perdere parole come "trasfert" o altro ancora: viva i suoi sentimenti nel rapporto con la persona che la segue. Con una psicoterapia appropriata, i suoi sentimenti e pensieri divengono oggetto del vostro dialogo e della vostra esperienza, così che gradualmente possa meglio cogliere i suoi desideri, i suoi conflitti e anche i suoi modi per evitarli. SG
Dott.ssa Federica Leonardi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Cara ragazza, la relazione terapeutica è una RELAZIONE e in quanto tale dovrebbe puntare ad essere limpida e reale. Sia se stessa! Buon percorso.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. Credo sia importante che possa sentirsi libera di scegliere ciò che vuole fare e come comportarsi nella situazione descritta. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Dott.ssa Stella Maggiani
Psicoterapeuta, Psicologo
La Spezia
Gentile ragazza...mi sembra molto bello che lei provi affetto per il suo terapeuta e abbia il desiderio di fargli un regalo...si permetta le sue emozioni...il luogo della terapia é uno spazio libero e protetto...in cui i gesti acquistano un significato simbolico . Un caro saluto.
Dott.ssa Antonella Abate
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Cara utente faccia quello che desidera e poi si lascerà guidare nei significati che ha per lei questo dono.
Un saluto
Dott.ssa Antonella Abate
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve, sarà molto utile per il suo lavoro parlare con il suo terapeuta del suo desiderio e del fatto che lo condiviso in questo sito dedicato con altri esperti. Forse e le ripeto forse questo è un tema molto utile per il vostro lavoro in ogni caso è un vissuto che apre la strada ad una possibile serie di approfondimenti. Un cordiale saluto
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Cara ragazza,
Sviluppare dei sentimenti molto forti nei confronti del proprio psicoterapeuta è un aspetto normale dell' evolversi della terapia. In fondo alla base della guarigione ce l' alleanza terapeutica, che tende ad esser ancora più forte quando il legame con il proprio terapeuta diviene molto profondo. Faccia quello che sente, e soprattutto cosa più importante faccia un regalo anche a se continuando la psicoterapia, vedrà che con il tempo riuscirá a raggiungere i suoi obiettivi.

Un caro saluto
Dottor Diego Ferrara
Dott.ssa Francesca Froiio
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, si senta libera di scegliere come comportarsi
Ascolti la sua pancia, il significato profondo di queste emozioni intense le scoprirà nel percorso di terapia. Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Froiio
Dott.ssa Teresita Forlano
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Roma
Buona sera.
Si senta libera di esprimersi. Lasci al terapeuta scegliere come reagire.
Affronti i suoi dilemmi ed emozioni con lui. Si fidi. Renda la relazione terapeutica uno spazio dove sentirsi libera e al sicuro.
Tanti saluti cari, dottoressa Forlano Teresita
Dott. Emiliano Perulli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lecce
Buonasera,
si senta pure libera di fare ciò che sente.
Le terapie hanno un senso soprattutto per questo.
Cordialmente, EP
Dott. Michele Iannelli
Omeopata, Agopuntore, Psicoterapeuta
Roma
Sarà molto profittevole fare ciò che si sente e parlare serenamente e liberamente dei suoi sentimenti con il suo psicoterapeuta. Cordiali saluti.
Dott.ssa Alice Seminati
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Bergamo
Buongiorno,
la relazione tra paziente e terapeuta è una relazione ed in quanto tale ha il diritto di essere vissuta emotivamente da entrambe le parti. solo così è possibile creare uno spazio di accoglimento e di "aiuto".
Si senta libera di seguire più la sua "pancia" e meno le "teorie" .. in questo modo i suoi vissuti e sentimenti divengono oggetto della terapia per poter essere affrontati con il proprio terapeuta.
Un saluto
A.S.
Dott.ssa Fabrizia Semeraro
Psicologo, Psicoterapeuta
Bologna
Buonasera, la relazione terapeutica è uno strumento di conoscenza e cambiamento. Faccia ciò che sente e Porti nel suo percorso la paura dell'abbandono, saranno preziosi spunti per lavorare su di sé.
Cordialmente, Dott.ssa Semeraro
Dott.ssa Federica Carbone
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, ciò che sta vivendo è del tutto normale, è importante però che ne parli con il suo terapeuta in modo da poter lavorare insieme su ciò che prova e renderlo produttivo per il percorso che state facendo.
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, non si faccia condizionare da ciò che ha letto oppure sentito in relazione al rapporto tra psicologo e paziente perché ogni terapia ha la sua storia e le sue differenze. Avere un pensiero gentile verso la persona che la sta seguendo non è motivo di preoccupazione. Il suo psicologo ha gli strumenti per gestire con trasparenza e lucidità la terapia. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, faccia ciò che sente, avrete modo di parlarne in terapia. Sicuramente è un bel pensiero.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova


“Per affrontare il suo problema, le consiglio di considerare la psicoterapia breve strategica. Se desidera ulteriori chiarimenti o informazioni, non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti,
Dr. Michele Scala
Dr. Michele Martino
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Monteroni di Lecce
Buonasera, aver riconosciuto cosa le stia accadendo è sicuramente qualcosa di importante e merita la giusta attenzione; potrebbe essere un ottima idea proprio parlarne con il suo terapeuta.
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, sta vivendo una fase molto importante e delicata del percorso psicoterapeutico, che nella teoria e nella pratica clinica è conosciuta come transfert affettivo. In questa fase possono emergere emozioni intense verso il terapeuta, che riflettono bisogni relazionali profondi, spesso legati a esperienze passate. Il desiderio di fare un regalo, soprattutto se frutto del proprio impegno personale e creativo, può essere una forma autentica per esprimere affetto e riconoscenza. Tuttavia, nella cornice della relazione terapeutica, è importante valutare bene il significato che quel gesto può avere per lei e il tipo di dinamica che potrebbe attivare. Non c’è una regola rigida e ogni terapeuta può avere un suo modo di affrontare questo tipo di situazioni, ma in genere è utile portare il desiderio del regalo in seduta, con sincerità, prima di realizzarlo o consegnarlo. Questo permetterà di esplorare insieme il significato affettivo, la paura dell’abbandono e anche le aspettative legate alla sua offerta. Nella psicoterapia umanistica, così come nell’analisi bioenergetica, questi gesti vengono letti come espressione del bisogno di contatto, riconoscimento e reciprocità, e possono offrire una preziosa occasione di crescita se affrontati in modo trasparente. Affrontare apertamente questo desiderio sarà un modo potente per entrare in contatto con le sue emozioni più autentiche, e potrà rafforzare la relazione terapeutica senza bisogno di oltrepassare i confini che la rendono sicura e trasformativa. Saluti,dott.ssa Sandra Petralli

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