salve, sono una ragazza di 16 anni e per qualche motivo da quasi un anno mi sento più strana del sol
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salve, sono una ragazza di 16 anni e per qualche motivo da quasi un anno mi sento più strana del solito, è come se la realtà fosse più distaccata del solito e ho notato di non prestare più attenzione a quello che faccio è a quello che mi dicono le persone, quando sto con gli amici non ho smepre voglia di socializzare, ma mi capita di allontanarmi da loro e stare da sola. Inizialmente davo la colpa al primo lockdown e al fatto di non aver avuto contatti con la gente, infatti da lì per passare il tempo ho iniziato a farmi vari film mentali, che spesso facevo finta fossero proprio vere e proprie situazioni della mia vita, es mi creavo situazioni totalmente immaginarie facendo finta di essere al loro interno.
Mi capitava di avere sempre più voglia di questi pensieri e passavo ore e ore a progettarli, ora sto cercando di smettere ma in loro mancanza mi sento strana, come ho spiegato prima mi sento distaccata da tutto, non riesco a capire se questo stato si manifesti sempre o solo in alcuni momenti, se penso al mio stato di distaccamento me ne accorgo, ma se sono impegnata in qualcosa non sempre.
Inoltre non mi impegno più come facevo prima , è come se non mi interessasse più fare le cose, ad esempio tante cose mi sembrano inutili, è come se non mi facesse ne caldo ne freddo, alla maggior parte delle domande mi viene da rispondere “non mi cambia” e mi capita di provare sentimenti diversamente da prima verso le persone. Chiedo aiuto ad uno specialista, non so più che fare, vorrei rivolgermi ad uno psicologo ma non saprei in che modo comunicarlo ai miei genitori.
Ringrazio in anticipo
Mi capitava di avere sempre più voglia di questi pensieri e passavo ore e ore a progettarli, ora sto cercando di smettere ma in loro mancanza mi sento strana, come ho spiegato prima mi sento distaccata da tutto, non riesco a capire se questo stato si manifesti sempre o solo in alcuni momenti, se penso al mio stato di distaccamento me ne accorgo, ma se sono impegnata in qualcosa non sempre.
Inoltre non mi impegno più come facevo prima , è come se non mi interessasse più fare le cose, ad esempio tante cose mi sembrano inutili, è come se non mi facesse ne caldo ne freddo, alla maggior parte delle domande mi viene da rispondere “non mi cambia” e mi capita di provare sentimenti diversamente da prima verso le persone. Chiedo aiuto ad uno specialista, non so più che fare, vorrei rivolgermi ad uno psicologo ma non saprei in che modo comunicarlo ai miei genitori.
Ringrazio in anticipo
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso poichè comprendo quanta sofferenza possa averle generato tutto ciò.
Ritengo fondamentale un consulto psicologico per approfondire quanto espresso, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione riportata e per trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Esprima in maniera chiara e sincera le sue difficoltà ai genitori e vedrà che la capiranno.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo fondamentale un consulto psicologico per approfondire quanto espresso, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione riportata e per trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
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Salve, immagino debba essere difficile vivere questo momento.
L'incontro con uno specialista può sicuramente contribuire a renderla più consapevole delle sue modalità, emozioni e comportamenti.
Il primo passo per ottenere un cambiamento di qualsiasi natura desidera parte da questa consapevolezza.
Parlare del suo disagio con i propri genitori e le persone più a lei vicino può essere importante per non sentirsi sola nella scelta "coraggiosa" di intraprendere un percorso terapeutico.
Un saluto, Pasquale Concilio.
L'incontro con uno specialista può sicuramente contribuire a renderla più consapevole delle sue modalità, emozioni e comportamenti.
Il primo passo per ottenere un cambiamento di qualsiasi natura desidera parte da questa consapevolezza.
Parlare del suo disagio con i propri genitori e le persone più a lei vicino può essere importante per non sentirsi sola nella scelta "coraggiosa" di intraprendere un percorso terapeutico.
Un saluto, Pasquale Concilio.
Ciao, essendo giovane ti do del tu. Parlane con i tuoi genitori, confrontati con loro per valutare l’ipotesi di iniziare un percorso psicologico. Evita di tenerti le cose dentro e vedrai che, con il tempo, le cose miglioreranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Ciao, credo che confrontarsi con uno psicologo ti aiuterebbe moltissimo. Parlane coi tuoi genitori, dici loro che hai dei problemi di cui vorresti parlare con uno psicologo, semplicemente. Credo possano capire che in adolescenza è normale sentirsi un po' come ti senti tu in questo periodo. Fatti coraggio e parla. Resto a disposizione anche in privato se vuoi. Dr.ssa Daniela Benvenuti
È necessario parlarne con i tuoi genitori.Non c è niente di cui vergognarsi ,temi la loro reazione? Non vuoi preoccuparli? Coraggio chiedi una consulenza psicologica , sarà sicuramente benefico e potrai capire molte cose di te Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Salve. A volte si può confondere ciò che potrebbe interessare da ciò che si pensa possa interessare. Il lockdown è stato uno spartiacque per molte persone. Ci sono stati dei cambiamenti, molti si sono sentiti diversi da ciò che erano, su interessi, valori, priorità. A volte ciò che prima si sopportava o si trovava stimolante non si sopporta piu, ecc. con vissuti di distacco da situazioni che non appartengono più. Ne parli con i suoi genitori e valuti la possibilità di fare chiarezza sul suo vissuto in un percorso psicoterapeutico. Distinti saluti
Ciao,
comprendo il tuo star male, dalla tua narrazione sembrerebbe che sia successo qualcosa dentro di te che non riesci ad identificare ma di cui ne vedi gli effetti, nel tuo quotidiano. Un po come se ti sentissi estraniata dal mondo, una sorta di spettatore esterno...credo che sia importante per te condividere questi vissuti con i tuoi genitori e chiedere di poter intraprendere un percorso psicologico. Resto a disposizione.
Dott. Riccardo Scalcinati
comprendo il tuo star male, dalla tua narrazione sembrerebbe che sia successo qualcosa dentro di te che non riesci ad identificare ma di cui ne vedi gli effetti, nel tuo quotidiano. Un po come se ti sentissi estraniata dal mondo, una sorta di spettatore esterno...credo che sia importante per te condividere questi vissuti con i tuoi genitori e chiedere di poter intraprendere un percorso psicologico. Resto a disposizione.
Dott. Riccardo Scalcinati
Buongiorno, quanta capacità di leggersi e voglia di recuperare uno stato di benessere. Lavoro anche come psicologa scolastica, hai ragione sei minorenne e devi avere il consenso dai tuoi genitori per il supporto psicologico. Sono certa che ti sosterranno. Sei stata capace di riconoscere da sola che hai bisogno di essere sostenuta, vedrai ti aiuteranno! Se vuoi, mi rendo disponibile anche per questo passaggio formale. Saluti
Cara ragazza,
è comprensibile la sua difficoltà a parlarne coi suoi genitori, ma sarebbe importante farlo anche al fine di poter cominciare un percorso psicologico con uno specialista. Avrebbe bisogno della loro autorizzazione per poter cominciare. Cerchi di esprimere serenamente l'importanza di poter esser aiutata in quello che in questo momento per lei rappresenta un momento difficile, credo che la sua istanza possa esser tranquillamente accolta.
Un caro saluto
Dottor Diego Ferrara
è comprensibile la sua difficoltà a parlarne coi suoi genitori, ma sarebbe importante farlo anche al fine di poter cominciare un percorso psicologico con uno specialista. Avrebbe bisogno della loro autorizzazione per poter cominciare. Cerchi di esprimere serenamente l'importanza di poter esser aiutata in quello che in questo momento per lei rappresenta un momento difficile, credo che la sua istanza possa esser tranquillamente accolta.
Un caro saluto
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno. Mi spiace per il difficile periodo che sta attraversando. L'intenzione di voler contattare un professionista mi sembra un passo molto importante che sta facendo verso se stessa per darsi la possibilità di esplorare maggiormente le sensazioni ed i vissuti che ha condiviso con noi in questo spazio, e per porsi l'obiettivo di recuperare il contatto con il suo mondo interno ed esterno, la sua sensazione di sicurezza ed il proprio benessere.
Si fidi di se stessa, e del fatto che in questo momento pensa e sente che possa esserle di grande aiuto affidarsi ad un professionista per ritrovare il proprio benessere, e vedrà che saprà trovare il modo migliore per comunicare questa sua necessità ai propri genitori. In bocca al lupo, Dott. Felice Schettini
Si fidi di se stessa, e del fatto che in questo momento pensa e sente che possa esserle di grande aiuto affidarsi ad un professionista per ritrovare il proprio benessere, e vedrà che saprà trovare il modo migliore per comunicare questa sua necessità ai propri genitori. In bocca al lupo, Dott. Felice Schettini
Buongiorno, perché tu sia seguita da uno psicologo è necessario il consenso di entrambi i genitori. Puoi provare a descriverti cosi come lo hai fatto in questo racconto, sei stata molto chiara e traspare il tuo desiderio di comprendere quanto stai vivendo e sentendo. Un saluto
Buongiorno, sembra che tu abbia ben chiaro il desiderio di iniziare un percorso e che la difficoltà incontrata in questo momento sia esporre il tutto ai tuoi genitori. Esiste il servizio di consultorio familiare gestito dalle Asl, potrai trovare un professionista che ti ascolterà e ti sosterrà nella richiesta verso i tuoi genitori. Per intraprendere poi il percorso sarà cmq necessario il consenso dei genitori. Per qualsiasi chiarimento resto a disposizione dott.ssa Valentina Mazzullo
Ciao, dalle parole che ci riporti traspare il tuo forte senso di malessere e di voler trovare il modo per superare questo periodo.
Avresti senz'altro bisogno di riappropriarti delle tue emozioni, dei tuoi desideri, della tua voglia di vivere una vita piena, così come si addice anche alla tua giovane età.
Il lockdown purtroppo ha destibilizzato moltissimo, togliendo soprattutto a voi giovani la socializzazione e aumentando invece la chiusura e le insicurezze, già presenti in questa fase.
Parlane apertamente con i tuoi genitori, così come hai fatto con noi, valutando insieme l'ipotesi di rivolgervi a uno psicologo, che ti possa aiutare a ritrovare la serenità e la capacità di fronteggiare le situazioni.
Io personalmente seguo anche adolescenti, resto per questo a disposizione qualora ne avessi necessità. Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Avresti senz'altro bisogno di riappropriarti delle tue emozioni, dei tuoi desideri, della tua voglia di vivere una vita piena, così come si addice anche alla tua giovane età.
Il lockdown purtroppo ha destibilizzato moltissimo, togliendo soprattutto a voi giovani la socializzazione e aumentando invece la chiusura e le insicurezze, già presenti in questa fase.
Parlane apertamente con i tuoi genitori, così come hai fatto con noi, valutando insieme l'ipotesi di rivolgervi a uno psicologo, che ti possa aiutare a ritrovare la serenità e la capacità di fronteggiare le situazioni.
Io personalmente seguo anche adolescenti, resto per questo a disposizione qualora ne avessi necessità. Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Buongiorno, grazie per aver descritto questa situazione che stai provando da tempo. Rifugiarsi in un mondo proprio, come se fosse un sogno ad occhi aperti e la regista di tutto fossi tu, è un modo che ha la mente per proteggersi e realizzare quei bisogni e desideri che non trovano spazio nella vita reale. È importante che tu ti prenda cura di questo vissuto di dissociarsi dal reale e di questo apparente disinteresse in cui nulla sembra avere importanza. Ottima l’idea di rivolgerti ad uno psicologo, dimostra la tua consapevolezza in quello che sta accadendo e la tua propensione a voler cambiare. So che può essere difficile confidare ai propri genitori le difficoltà che si vivono e la voglia di rivolgersi ad un esperto potrebbe non essere accolta felicemente, ma fare questo passo è fondamentale.
Ti faccio i migliori auguri per la tua vita
Dr. Carla Nesci
Ti faccio i migliori auguri per la tua vita
Dr. Carla Nesci
Buongiorno, dalle parole che ha scritto è riuscita a mostrare in modo dettagliato il suo disagio, nonostante sia comprensibile la sua resistenza a parlarne con i genitori, credo che possa essere la soluzione migliore; infatti essendo minorenne serve il consenso di entrambi per iniziare un percorso dallo psicologo. Potrebbe parlare con i suoi genitori delle difficoltà che il lockdown le ha creato e del bisogno di un sostegno psicologico utile per comprendere lo stato di disagio e lavorare su di esso. La saluto augurandole il meglio per la sua vita.
Dottoressa Domitilla L'Abbate
Dottoressa Domitilla L'Abbate
Gentile utente, credo che sia molto importante che parli dei suoi sentimenti e delle sue preoccupazioni con i suoi genitori in modo che possano aiutarla a cercare un professionista per una valutazione del suo caso. Il lockdown non fa che ingigantire problematiche e vissuti latenti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buon pomeriggio, è normale alla tua età sentirsi " estraniati" dal mondo a volte. Ciononostante, quando diventa una maniera di essere per un tempo prolongato, è consigliabile un approfondimento con uno psicologo, professionale sanitario che possa lavorare sulle cause soggiacenti a tale apatia.
A disposizione
Dr.ssa C.M
A disposizione
Dr.ssa C.M
Ciao! prova a cercare nella tua città uno spazio di ascolto per l'età evolutiva, a Venezia si chiama Polo Adolescenti ad esempio, un posto in cui puoi accedere gratuitamente, senza impegnativa del medico, nè autorizzazione dei genitori (come? presentandoti negli orari indicati) e in cui potrai essere supportata sia rispetto alla sofferenza che riporti sia rispetto alla difficoltà nel condividerla con i tuoi genitori.
resto a disposizione
un caro saluto
Sara
resto a disposizione
un caro saluto
Sara
Ciao. Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Dalle tue parole emerge confusione e paura per una situazione che non riesci a spiegarti ed è assolutamente legittimo che tu ti senta così. La situazione che hai descritto è molto complessa e richiede che venga accolta in uno spazio sicuro. Sulla questione più immediata del comunicarlo ai genitori, mi viene spontaneo chiederti: sai già che non accoglierebbero la tua richiesta (sminuirebbero la problematica? Hanno un pregiudizio nei confronti degli psicologi?) o è una tua paura che ti blocca? In questi casi, non serve fare tanti giri di parole, ma la franchezza rimane la modalità più efficace: parlare di cosa ti preoccupa, cosa provi, cosa temi. Di fronte a una richiesta del genere fatta con consapevolezza e con chiarezza, un genitore, anche se con alcuni pregiudizi, qualche dubbio se lo pone e potrebbe acconsentire.
Spero tutto vada per il meglio e tu possa trovare il tuo spazio di ascolto. Un caro saluto.
Spero tutto vada per il meglio e tu possa trovare il tuo spazio di ascolto. Un caro saluto.
Buongiorno. Il periodo del lockdown è stato molto duro per tutti e ha portato molti a cambiare completamente il proprio stile di vita, anche a emergenza conclusa.
Il sentirsi scollegati dalla realtà può essere una strategia difensiva per non sentire dolore o non provare più paura e le situazioni immaginarie in cui si vede sono proprio l’espressione di questa fuga dalla realtà. Decide di crearsi una vita immaginaria perché quella reale, per ragioni da approfondire, non la fa stare bene. Se vuole affrontare un percorso con uno psicologo può essere sufficiente comunicare ai propri genitori che sente il bisogno di conoscersi meglio. Se conosco ho il potere di cambiare.
Il sentirsi scollegati dalla realtà può essere una strategia difensiva per non sentire dolore o non provare più paura e le situazioni immaginarie in cui si vede sono proprio l’espressione di questa fuga dalla realtà. Decide di crearsi una vita immaginaria perché quella reale, per ragioni da approfondire, non la fa stare bene. Se vuole affrontare un percorso con uno psicologo può essere sufficiente comunicare ai propri genitori che sente il bisogno di conoscersi meglio. Se conosco ho il potere di cambiare.
Cara utente,
innanzitutto grazie per aver condiviso con noi questi pensieri. Tutto quello che descrive può avere diverse spiegazioni e merita attenzione, non perché sia "strano" o "sbagliato", piuttosto, perché il suo benessere emotivo è fondamentale.
A volte, quando la realtà ci sembra faticosa o poco coinvolgente, la mente cerca rifugio in spazi alternativi, come quelli che lei ha costruito con la sua immaginazione. Questo può essere stato un modo per affrontare momenti difficili, ma ora sente che questa strategia non la fa più stare bene e vuole ritrovare un equilibrio.
Il sentirti distaccata o disinteressata alle cose che prima la coinvolgevano potrebbero essere segnali che indicano un momento di cambiamento interiore. Lei sente di star attraversando un cambiamento?
La lascio con questa domanda/riflessione.
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
innanzitutto grazie per aver condiviso con noi questi pensieri. Tutto quello che descrive può avere diverse spiegazioni e merita attenzione, non perché sia "strano" o "sbagliato", piuttosto, perché il suo benessere emotivo è fondamentale.
A volte, quando la realtà ci sembra faticosa o poco coinvolgente, la mente cerca rifugio in spazi alternativi, come quelli che lei ha costruito con la sua immaginazione. Questo può essere stato un modo per affrontare momenti difficili, ma ora sente che questa strategia non la fa più stare bene e vuole ritrovare un equilibrio.
Il sentirti distaccata o disinteressata alle cose che prima la coinvolgevano potrebbero essere segnali che indicano un momento di cambiamento interiore. Lei sente di star attraversando un cambiamento?
La lascio con questa domanda/riflessione.
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Riconoscere di star affrontando un periodo delicato e di necessitare di un aiuto per comprendere la ragione della sofferenza che stai attualmente sperimentando, è già un primo passo per accoglierla e risolverla.
Informa i tuoi genitori di questa sofferenza e del bisogno di un aiuto specialistico nel modo che senti più opportuno e che rispecchia il modo in cui in genere comunichi con loro. Non avere timore. Stai facendo del bene a te stessa!
Quando te la sentirai, sono a tua disposizione per aiutarti.
Informa i tuoi genitori di questa sofferenza e del bisogno di un aiuto specialistico nel modo che senti più opportuno e che rispecchia il modo in cui in genere comunichi con loro. Non avere timore. Stai facendo del bene a te stessa!
Quando te la sentirai, sono a tua disposizione per aiutarti.
Ciao,
quello che descrivi è qualcosa che capita più spesso di quanto si pensi, soprattutto in momenti della vita in cui ci si sente un po’ “disconnessi” da sé stessi o dal mondo. La sensazione di distacco che racconti — come se la realtà fosse ovattata o lontana — può comparire dopo periodi di forte stress, isolamento o ansia, e serve al cervello per proteggersi da emozioni troppo intense. È fastidiosa, ma non significa che stai impazzendo: è un segnale che il tuo sistema ha bisogno di trovare nuovi modi per sentirsi al sicuro e presente.
Anche il fatto di rifugiarti in “film mentali” o in scenari immaginari è una strategia che a volte le persone usano per compensare la mancanza di stimoli o di connessioni reali. Ora che provi a smettere, ti senti “vuota” perché quella parte ti teneva compagnia — ma non è qualcosa di irreversibile: si può lavorare per ritrovare interesse e presenza nella vita reale, passo dopo passo.
Ti consiglierei davvero di parlarne con uno psicologo, perché queste sensazioni non vanno ignorate. Se ti è difficile dirlo ai tuoi genitori, potresti iniziare dicendo una cosa semplice e sincera, ad esempio:
“Negli ultimi tempi non mi sento più come prima, mi capita di sentirmi un po’ distaccata da tutto e penso che parlare con uno psicologo potrebbe aiutarmi a capire meglio cosa mi succede.”
Puoi anche chiedere di rivolgervi insieme al medico di famiglia, che potrà indicarvi uno psicologo del consultorio o del servizio giovani della tua zona: sono gratuiti e abituati ad accogliere ragazzi della tua età.
Il fatto che tu stia cercando aiuto è un segnale importante: non sei sola e quello che provi può migliorare molto, soprattutto se inizi a parlarne in modo aperto con qualcuno che possa accompagnarti in questo percorso.
Dott.ssa Sara Petroni
quello che descrivi è qualcosa che capita più spesso di quanto si pensi, soprattutto in momenti della vita in cui ci si sente un po’ “disconnessi” da sé stessi o dal mondo. La sensazione di distacco che racconti — come se la realtà fosse ovattata o lontana — può comparire dopo periodi di forte stress, isolamento o ansia, e serve al cervello per proteggersi da emozioni troppo intense. È fastidiosa, ma non significa che stai impazzendo: è un segnale che il tuo sistema ha bisogno di trovare nuovi modi per sentirsi al sicuro e presente.
Anche il fatto di rifugiarti in “film mentali” o in scenari immaginari è una strategia che a volte le persone usano per compensare la mancanza di stimoli o di connessioni reali. Ora che provi a smettere, ti senti “vuota” perché quella parte ti teneva compagnia — ma non è qualcosa di irreversibile: si può lavorare per ritrovare interesse e presenza nella vita reale, passo dopo passo.
Ti consiglierei davvero di parlarne con uno psicologo, perché queste sensazioni non vanno ignorate. Se ti è difficile dirlo ai tuoi genitori, potresti iniziare dicendo una cosa semplice e sincera, ad esempio:
“Negli ultimi tempi non mi sento più come prima, mi capita di sentirmi un po’ distaccata da tutto e penso che parlare con uno psicologo potrebbe aiutarmi a capire meglio cosa mi succede.”
Puoi anche chiedere di rivolgervi insieme al medico di famiglia, che potrà indicarvi uno psicologo del consultorio o del servizio giovani della tua zona: sono gratuiti e abituati ad accogliere ragazzi della tua età.
Il fatto che tu stia cercando aiuto è un segnale importante: non sei sola e quello che provi può migliorare molto, soprattutto se inizi a parlarne in modo aperto con qualcuno che possa accompagnarti in questo percorso.
Dott.ssa Sara Petroni
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