Salve, sono una ragazza di 14 anni e vi scrivo perchè molte volte mi trovo in una situazione di fort

21 risposte
Salve, sono una ragazza di 14 anni e vi scrivo perchè molte volte mi trovo in una situazione di forte disagio. Quando mi trovo con i miei genitori, non riesco a interagire con altre persone, oppure si ma non in modo “normale”. Ad esempio oggi sono uscita con mia madre, un signore mi ha chiesto una cortesia e io sono rimasta impietrita a guardarlo, poi ovviamente è dovuta intervenire lei.. oppure non riesco nemmeno a salutare dei commessi di un negozio.. cosa normalissime. Sapreste dirmi cosa è e come risolvere questo “problema”? Grazie mille.
Ciao,

per poterti dare un consiglio prima bisogna capire da dove viene il problema! Ti chiederei che emozione hai sentito mentre il signore ti chiedeva la cortesia? Cosa stavi pensando in quel momento? Certo difficile rispondere cosi "in pubblico", se i tuoi genitori sono d'accordo prova a fare qualche seduta di terapia!

In bocca al lupo!

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Buongiorno, mi permetto di darti del tu vista la tua giovane età. Hai provato a parlare con i tuoi genitori di questa situazione e ad esprimere i tuoi pensieri e disturbi emotivi connessi? Ritengo importante che tu possa intraprendere un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei tuoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi e trovare, Inoltre, delle strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, da quello che ha scritto ho poche informazioni per poterle dare una soluzione del problema, non riesco a comprendere se il problema si manifesta solamente in presenza dei suoi genitori o anche in contesti in cui lei è da sola.
Non sò se ha parlato con i suoi di questo disagio , quindi visto tutti questi lati non chiari , credo che la cosa migliore sia intraprendere un percorso psicologico , per poter approfondire è trovare poi strategie utili a fronteggiare le situazioni che al momento le provocano angoscia.
Buongiorno! Impossibile darti una mano con così poche informazioni, se non, incoraggiandoti a parlarne prima di tutto con i tuoi genitori e a valutare insieme a loro la possibilità di un colloquio psicologico per poi valutare se può avere senso fare un percorso volto a risolvere il problema!
...esistono anche i consultori, che sono gratuiti e rispettano la privacy, ovvero, non necessariamente devi parlarne con i tuoi genitori!
in bocca al lupo!
D.L.
Salve. Sarebbe importante parlarne con i genitori e, se è il caso, di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa chiarire l'origine di questa difficoltà. A volte può succedere quando c'è un bisogno di corrispondere all'immagine che gli altri hanno, non riuscendo ad essere se stessi. Distinti saluti
Ciao, essendo giovane mi permetto di darti del tu. Credo che debba parlare di queste cose con i tuoi genitori e valutare se intraprendere un percorso psicologico. Tranquilla, le cose miglioreranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Cara utente, sarebbe da approfondire magari con dei colloqui psicologici i pensieri sottostanti questo tuo disagio e se ciò si manifesta anche in altre situazioni con i pari, così da poterti fornire delle strategie utili per fronteggiare questa tua difficoltà.
Riamango a disposizione,
Dott.ssa Cerioli
Cara ragazza, come hanno anticipato i miei colleghi, è davvero difficile dare un suggerimento con così pochi elementi. Posso farti alcune domande che forse ti aiuteranno ad aprire il panorama. Se ho capito bene, ti succede solo quando sei con i tuoi genitori: cosa cambia in te la loro presenza o assenza? Da quando va avanti questa difficoltà? Ha a che fare con l'essere meno abituata a incontrare gente, visti i vari lockdown? Con la paura del contagio? Oppure ha a che fare con il fatto che sono uomini (hai citato commessi e un signore) e magari il fatto che stai diventando donna? Non so, sono solo spunti che mi vengono in mente leggendo le tue parole, ma senza conoscere né te né la tua storia perciò prendile davvero come domande buttate lì con le migliori intenzioni, ma senza elementi.
Per qualsiasi cosa resto a disposizione, anche online.
Per la consulenza online o in presenza è necessario il consenso dei genitori.
In bocca al lupo
dr.ssa Violetta Molteni
Ciao! L'elemento più significativo mi pare sia il tuo cogliere una differenzia di predisposizione o atteggiamento verso gli altri in relazione alla presenza o assenza dei tuoi genitori. Come ti senti invece quando sei da sola? Come descriveresti la relazione con i tuoi? Quanto ti senti in generale libera di esprimerti o soggetta a giudizio? Quale ritieni possa essere l'atteggiamento dei tuoi genitori verso il prossimo? Ti sembrano aperti o chiusi? Qualcosa è cambiato di recente o è sempre stato così? Queste sono solo alcune delle domande che mi vengono in mente e dei temi che potrebbero essere esplorati nel corso di qualche colloquio psicologico. Resto a tua disposizione per eventuali chiarimenti. Buona fortuna!
Ciao, visto la tua giovane età mi permetto di darti del tu. Prima di tutto di consiglio di parlarne con i tuoi genitori e poi decidere se intraprendere un percorso psicologico per analizzare e elaborare quanto ti sta accadendo.
Resto a disposizione.
Un saluto dott.ssa Paola Tucci
Salve le indicazioni che condivide nella sua nota sono poche e non permetto di rispondere esaurientemente alle sue richieste. In ogni caso se la situazione che vive le crea disagio, come sembra emergere dalla sua narrazione, è sicuramente utile per lei condividere con i suoi genitori questa suo modo di vivere le relazioni. Valuti anche la possibilità di consultare uno psicoterapeuta per valutare le eventuali ed opportune ulteriori attività. Se la presenza dei suoi genitori la porta a inibire i suoi desideri legati alla socializzazione e se questo le crea disagio sicuramente c'è un motivo che la spinge a comportarsi in questo modo. Analizzarlo può essere un modo per cambiare gli equilibri e quindi avere delle ulteriori possibilità oltre a quella legata al distacco e alla non collaborazione. Un cordiale saluto
Ciao, anzitutto complimenti per la sensibilità e l'attenzione che stai dimostrando nei confronti del tuo stare bene o stare male. Mi colpisce molto anche che tu abbia chiesto aiuto tramite questa piattaforma in maniera autonoma. Dato che il disagio si manifesta di fronte ai tuoi genitori, credo che tu sia stata molto brava a tentare anche con questo strumento. Allo stesso tempo hai 14 anni e io credo che uno dei modi più efficaci per aiutarti sia farci aiutare anche dalla tua famiglia. Il mio consiglio è di parlare con i tuoi e valutare insieme a loro anche la possibilità di intraprendere un percorso di terapia familiare. La famiglia è una risorsa soprattutto alla tua età. In bocca al lupo! Per qualsiasi cosa sono qua! Dott.ssa Martina Fabrizi
Buongiorno, ho appena letto quello che hai scritto e sono rimasta colpita dal tuo coraggio e dalla tua capacità d'autoanalisi. Tuttavia questi disagi che hai mostrato, per comprendere come ti senti dovresti intraprendere degli incontri psicologici dietro accorsa dei tuoi genitori, perché in questo modo potrebbe essere qualunque cosa. Ti consiglio di indagare
Dott.ssa Martina Cecconi
Ciao, visto che il tuo disagio è così forte è importante che te ne occupi come già hai iniziato a fare scrivendo su questa piattaforma. Il passo successivo è quello di esplorare questa tua difficoltà e arrivare a superarla in uno spazio tutto tuo, dove possa esprimere te stessa liberamente. I tuoi genitori si saranno accorti del tuo disagio, parlatene insieme e valutate la possibilità che intraprendi un percorso psicoterapeutico. Se sei convinta che sia l'aiuto di cui hai bisogno riuscirai a trovare il modo per chiederlo. In bocca al lupo e se hai bisogno di chiarimenti non esitare a contattarmi!
Buongiorno cara utente innanzitutto grazie per aver condiviso con noi questa tua difficoltà.
È difficile dare una spiegazione precisa alla tua domanda, sarebbe necessario conoscerti e comprendere cosa ti accade sul piano emotivo quando sei con i tuoi genitori. Un primo passo che potrebbe aiutarti potrebbe essere il comunicare a loro esattamente come ti senti e quali sono le tue difficoltà. Potrebbero rassicurarti oppure decidere di intraprendere un percorso di sostegno psicologico familiare.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordialmente, Dottoressa Monica Pesenti
Buongiorno, da quello che dice e dagli esempi molto chiari che ha fatto sembrerebbe che sappia distinguere molto bene le situazioni relazionali di disagio dalle altre e cioè le situazioni di disagio sono quelle in cui sono presenti i suoi genitori; inoltre, un'altra informazione importante che dà è che il disagio si manifesta sottoforma di blocco, cioè non riesce a rispondere o ad esprimersi anche rispetto a risposte molto semplici come un saluto. Per rispondere alle sue domande bisognerebbe esplorare in modo più approfondito le situazioni che riporta e comprendere qual'è il suo vissuto emotivo nelle situazioni relazionali in cui sono presenti i suoi genitori, il vissuto emotivo di solito è accompagnato a dei pensieri che fa in quelle situazioni, questi pensieri ( che evidentemente riguarderanno i suoi genitori) non sempre sono facilmente accessibili, sono per così dire " latenti" cioè diventano accessibili attraverso degli stimoli che potrebbero essere delle domande poste in modo " giusto". Le consiglio quindi in accordo con i suoi genitori di prendere in considerazione la possibilità di fare dei colloqui con un professionista che la potrà aiutare ad esplorare meglio il problema , scoprire qual'è il pensiero e l'emozione bloccante e stimolarla a fare pensieri più funzionali che l'aiuteranno a sentirsi più tranquilla.
Un caro saluto
Buongiorno,
ritengo utile che tu discuta con i tuoi genitori di questa tua difficoltà e proponga loro di intraprendere un percorso psicologico che ti aiuti a superare questo tuo disagio. Sono certa che con un po' di aiuto e supporto la situazione migliorerà.
Dott.ssa Ilaria Rossoni
Buongiorno, la ringrazio per questa testimonianza e comprendo il disagio legato a questa situazione. È molto importante comprendere quali siano le emozioni associate a tali vissuti di inibizione, i pensieri, cosa si dice in quei momenti.
Avere uno spazio psicologico per lei nel quale chiarire questo l'aiuterà sicuramente ad affrontare questo problema.
Un caro saluto
Dott.ssa Martina Russo
Buongiorno, sarebbe opportuno prendere in considerazione l'idea di iniziare un percorso psicoterapeutico. Questo consentirà di mettere a tema i motivi delle tue difficoltà e a gestirne le conseguenze. L' accompagnamento psicologico permette di identificare i motivi sottostanti al tuo comportamento soprattutto in presenza dei tuoi familiari. Naturalmente, il percorso psicologico richiede una posizione attiva, motivata e partecipe da parte della persona. Se può essere il tuo caso parlane con i tuoi genitori oppure se trovi difficile aprirti con loro potresti rivolgerti ad un centro adolescenti o allo sportello psicologico presente nella tua scuola. Cordiali saluti, AS
Gentilissima,
Leggendo ciò che scrivi, mi viene in mente che forse le sensazioni e i comportamenti che sei stata in grado di percepire e osservare possano avere a che fare non solo con la relazione con tua madre, ma anche tra te, tua madre e l'esterno, nel ruolo ad esempio di potenziale osservatore della relazione tra voi. Sembra essere un bisogno per te approfondire questo legame e ciò che ti permette di provare a livello emotivo.
Se desidererai contattare un professionista, considerati i tuoi 14 anni, sarà necessario chiedere il consenso ai tuoi genitori, ma non preoccuparti di questo: è un passaggio che potrai curare insieme al professionista che individuerai!
Resto a disposizione
Cordiali Saluti
Dott.ssa Di Martino Maira
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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