Salve sono una mamma di un maschietto di 4anni e una femmina di 9mesi da circa 2 mesetti ho problemi

18 risposte
Salve sono una mamma di un maschietto di 4anni e una femmina di 9mesi da circa 2 mesetti ho problemi col maschietto già da quando si sveglia inizia a dirmi mamma io non mangio mamma io non ho fame poi gli faccio il latte e a via di capricci lo mangia come si avvicina l orario di pranzo dinuovo io non mangio mamma nn mangio arriva a fare sudare le mani s impallidisce diventa preoccupato la stessa cosa si ripete tutta la giornata poi qualcosina la mangia ma poco però lui ha questa fissazione di dirmi di non voler mangiare e cambiare proprio atteggiamento quasi da impanicarsi .. a volte ha degli atteggiamenti strani con la sorellina ma poi durante la giornata e tranquillo gioca scherza solo come si avvicinano i pasti di incupisce non so che fare grazie in anticipo
Gentile utente, capisco che questi momenti generano emozioni spiacevoli in una mamma. Quando i bambini manifestano dei comportamenti "strani" "inusuali" è molto utile comprendere insieme ai genitori la funzione che assolvono quei comportamenti. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che lavora anche con l'età evolutiva per approfondire la situazione e comprenderne i motivi alla base di tali dinamiche.
Se ha altri dubbi mi può contattare online, sarà mia premura risponderle.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna

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Buonasera, le consiglio di fare un colloquio psicologico di approfondimento e trovare delle strategie per gestire la situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Buonasera, mi spiace molto per la situazione che sta vivendo e comprendo la sua preoccupazione. La invito a rivolgersi ad un professionista perché per la mia esperienza a volte è sufficiente un intervento genitoriale a risolvere le problematiche dei nostri figli. Un caro saluto
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Salve, è difficile per una mamma non prendere seriamente un figlio piccolo che non mangia e dice di non voler mangiare. Ma provi lo stesso a fare questo esperimento per un giorno o due: al momento del pranzo prepari per tutti eccetto che per lui, non metta il suo piatto in tavola, e gli dica: " Tanto tu non mangi, è inutile che ti prepari il cibo per te, ce ne sarà di più per la tua sorellina.
E se per caso iniziasse a mangiare, eviti di festeggiare ma rimanga piuttosto scettica con lui.
A volte spingere a mangiare un bambino ottiene l'effetto opposto.
E non si preoccupi, non morirà di fame.
Un caro saluto.
Buonasera Signora. Comprendo la sua situazione e al tempo stesso la preoccupazione per il fatto che il bambino mette in atto questi comportamenti legati al cibo rischiando magari di non nutrirsi adeguatamente in quest'età. Può trattarsi anche di condotte che il bambino mette in atto per attirare la Sua attenzione, che, inevitabilmente è maggiormente diretta verso la sorellina di pochi mesi. Cerchi di coccolarlo un pò più del solito e osservi come reagisce. Rimango disponibile a comprendere eventuali altre motivazioni alla base del comportamento del bambino. Cordiali saluti
Gentile signora, comprendo le sue preoccupazioni. Valutare un bimbo tramite un portale è davvero difficile per darle certezza di qualcosa. Le posso dire che i bimbi comunicano in mille modi, molto più degli adulti e molto più dei "grandi" amplificano, non hanno molti filtri per leggere la realtà, li stanno costruendo. Faccio questo preambolo perché non escludo che l'arrivo della sorellina sia stato per lui un momento di difficoltà. Le suggerisco, ad ogni modo, di richiedere un consulto con una psicoterapeuta che si occupa di infanzia e che, dopo aver svolto dei colloqui con voi, veda il bimbo. In tal modo, con un quando completo, avrete anche suggerimenti, indicazioni e valutazioni valide. Più sono piccoli e più può essere celere l'intervento.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,

sarebbe opportuna una presa in carico a più ampio spettro che coinvolga anche il pediatra. Si confronti anche con lui al fine di scongiurare anche altro genere di problematiche. Nel caso di un consulto psicologico, sarebbe opportuno una presa in carico di tipo familiare che coinvolga chiaramente anche il padre.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile signora il suo bimbo manifesta un disagio che non traduce verbalmente. Sarebbe il caso di intraprendere un precorso terapeutico al fine di aiutare suo figlio. Saluti
Dott.ssa Silvana Zito
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Gentile signora, capisco la sua preoccupazione di mamma. Il rifiuto di cibo de suo bambino potrebbe essere un tentativo di attirare la sua attenzione che non va assolutamente ignorato o banalizzato, perchè è un suo modo di esprimerle disagio o sofferenza.
Le consiglio di svolgere un consulto per chiarire la situazione dove sarà bene coinvolgere anche il papà.
Cordiali saluti, Claudia Torrente
Ciao, grazie per la condivisione. Posso immaginare la tua preoccupazione. Premetto che l'arrivo di sorelline o fratellini è un passaggio critico dello sviluppo per ogni bambino che va affrontato con attenzione. Sicuramente tuo figlio sta comunicando qualcosa. Secondo te cosa? Purtroppo sappiamo troppo poco per dare utili consigli. Sarebbe necessario individuare nel dettaglio quali sono gli antecedenti e le conseguenze (vostre) al comportamento di rifiuto del cibo del bambino; in questo modo sarà possibile comprendere cosa sta rinforzando quel suo comportamento e che cosa vuole comunicare/ottenere con quel comportamento. Suggerisco dunque di contattare un professionista per aiutarti (coinvolgendo anche il papà) a comprendere al meglio questa situazione e per conoscere alcune strategie utili per fronteggiarla. Rimango a disposizione, anche con un consulto online. Buona giornata
Buonasera signora, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e capisco la sua preoccupazione. Sarebbe opportuno approfondire questa problematica nel dettaglio e comprendere esattamente la funzione del comportamento che suo figlio sta mettendo in atto, in modo da poter intervenire in maniera adeguata. Suggerisco di contattare il pediatra innanzitutto per escludere problematiche di altro genere. Inoltre, potreste rivolgervi ad un professionista, psicologo o psicoterapeuta, che possa aiutarvi a comprendere meglio cosa sta avvenendo e perché possiate trovare insieme le strategie migliori e più funzionali. Rimango a disposizione, anche online, un saluto.
Buongiorno,
capisco benissimo la sua preoccupazione. Come suggerito da altri colleghi le consiglio anch’io di richiedere la consulenza di uno psicologo che si occupi di età evolutiva. Può trovarne diversi su questo portale.
Nel frattempo potrebbe tentare di assecondare il bambino quando, poco prima dei pasti, premette di non voler mangiare. Vedrà che sarà lui stesso a chiederle cibo non appena avvertirà lo stimolo della fame. La chiave molto spesso è non mostrarsi preoccupati.
Le faccio i miei migliori auguri
Gentile sigra le ho risposto facendo un video sul mio canale youtube che ho intitolato " La mia scuola, come i aiutare i genitori a essere terapeuti dei loro figli". Spero possa trovarlo utile.

Cordialmente Amico Colaianni
Buongiorno comprendo la sua preoccupazione, bisognerebbe innanzitutto comprendere il motivo di questo comportamento del bambino.Certo l' arrivo della sorellina è stato un grosso cambiamento, ma è necessario un colloquio più approfondito per poter capire se ci sono stati altri cambiamenti nella vita del piccolo che è fatta di tante relazioni e che coinvolge tanti ambienti. Se lo ritiene opportuno può contattarmi, anche per un colloquio on line. Saluti Dott.ssa Agnese Alberta
Capisco che tu sia preoccupata per la situazione con tuo figlio di 4 anni durante i pasti. È comune che i bambini a questa età siano selettivi o difficili da gestire quando si tratta di mangiare. Potrebbero rifiutare il cibo, fare capricci o mostrarsi preoccupati. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti:

È possibile che tuo figlio stia cercando di esercitare il controllo sul cibo durante questa fase di sviluppo. È importante offrire scelte salutari ma limitate per farlo sentire coinvolto.

Creare un ambiente rilassato durante i pasti è essenziale. Elimina le distrazioni come la televisione e i giochi, e crea un'atmosfera piacevole.

Tuo figlio potrebbe imparare osservandoti. Assicurati di mostrare un comportamento positivo durante i pasti, mangiando cibi sani e dimostrando piacere nel mangiare.

Coinvolgere tuo figlio nella preparazione dei pasti potrebbe stimolare il suo interesse per il cibo. Chiedigli di aiutarti a preparare semplici piatti o snack.

Assicurati di offrire porzioni adeguate alla sua età e appetito. Porzioni più piccole potrebbero essere meno spaventose e più gestibili.

Offri una varietà di cibi colorati e gustosi. Giocare con forme e presentazioni può rendere i pasti più attraenti per i bambini.

Se le preoccupazioni persistono e noti che tuo figlio sta perdendo peso o che il suo comportamento influisce sulla sua salute e sul suo umore complessivo, è importante consultare il pediatra per un'analisi più approfondita.

Ricorda che ogni bambino è un individuo unico e potrebbe richiedere un approccio diverso. Sii paziente e continua a offrire scelte salutari e un ambiente positivo durante i pasti. Con il tempo, molti bambini superano queste fasi e sviluppano un rapporto più sano con il cibo.
Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Buonasera, è importante approfondire gli episodi che riferisce per comprendere meglio i comportamenti di suo figlio e la loro funzione comunicativa.
I bambini non sempre riescono a regolare e a comunicare le proprie emozioni e i propri bisogni, come strumento hanno il comportamento. Lo scopo del sostegno genitoriale, spesso di primaria importanza ancora prima dell'eventuale intervento terapeutico con il bambino, è quello di sostenere i genitori nel comprendere il mondo interiore e il comportamento del proprio bambino. E' uno spazio in cui i genitori possono anche condividere i propri vissuti emotivi rispetto a comportamenti del proprio bambino difficile da leggere e comprendere.
Ci sono diverse tecniche per aiutare i genitori a comprendere i bisogni del bambino e rispondervi in modo funzionale per aiutarlo a regolare le sue stesse emozioni.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Salve,

Sono la Dott.ssa De Pretto, psicologa clinica, e comprendo la preoccupazione che sta sperimentando con suo figlio di 4 anni. È importante affrontare questa situazione con empatia e comprensione, cercando di comprendere le possibili ragioni dietro il comportamento di suo figlio.

Il comportamento che lei ha descritto sembra essere legato a una sorta di ansia o disagio nei confronti del cibo. Tuttavia, è importante notare che non posso effettuare una diagnosi o fornire un piano di trattamento completo senza una valutazione dettagliata della situazione. Pertanto, è consigliabile consultare un professionista della salute mentale o uno psicologo infantile per una valutazione più approfondita.

Nel frattempo, ecco alcune linee guida generali che potrebbero aiutare:

1. Creare un ambiente rilassato: Assicurarsi che i pasti siano momenti tranquilli e piacevoli, evitando stress o conflitti durante il pasto.

2. Offrire scelte limitate: Consentire a suo figlio di fare piccole scelte riguardo al cibo può renderlo più coinvolto e disposto a mangiare.

3. Mantenere un orario regolare per i pasti: Stabilire una routine per i pasti può aiutare il suo bambino a sentirsi più sicuro e prevedibile.

4. Evitare di costringere: Evitare di forzare suo figlio a mangiare o fare commenti negativi sul suo comportamento alimentare. Questo potrebbe aumentare l'ansia.

5. Monitorare le abitudini alimentari: Tenere un registro di ciò che suo figlio mangia e quando potrebbe aiutare a individuare eventuali schemi o problemi.

6. Consultare uno specialista: Un nutrizionista o un dietologo pediatrico potrebbe fornire consigli specifici sulla dieta e sull'alimentazione.

Ricordo ancora una volta l'importanza di consultare un professionista della salute mentale o uno psicologo infantile per una valutazione più dettagliata e un piano di trattamento personalizzato. Questo può aiutarla a comprendere meglio la situazione e trovare modi specifici per affrontare le preoccupazioni di suo figlio.
Buongiorno e grazie per il suo quesito. Credo che sia importante contestualizzare: stiamo parlando di un bambino a cui è nata una sorellina a circa tre anni e che sta rielaborando con voi, e con i suoi mezzi di bambino, il nuovo arrivo. Non mi preoccuperei per i suoi "capricci" anzi: lo accoglierei con ancora più dolcezza in questi momenti. So che può essere difficile quando si ha dei bambini piccoli, ma non abbracciare il canale della rabbia o dell'irritazione permette di vivere le mille sfumature della maternità e dell'accoglienza dell'altro. Saluti,

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