Salve. Sono una donna di 42 anni. È da un due mesi che ho infiammazione del nervo sciatico. Inizialm

9 risposte
Salve. Sono una donna di 42 anni. È da un due mesi che ho infiammazione del nervo sciatico. Inizialmente mi è stata fatta diagnosi di infiammazione del piriforme, poi di infiammazione delle radici nervose. Alla radiografia si vede spondilodistesi L5-S1. Ho fatto 5 giorni di punture di cortisone, successivamente 7 sedute di tenser e laser e 7 sedute di tecar. Alcuni giorni pare di avere un leggero miglioramento, altre no. Il dolore è presente quando nel letto mi giro di fianco, quando sto seduta e poi mi alzo e quando mi alzo dal letto. In queste situazioni avverto dolore /bruciore nel gluteo e nella coscia posteriore. Vorrei sapere secondo lei di cosa si tratta e quali esami diagnostici fare per una corretta diagnosi. Grazie mille
Buonasera.
Le consiglio di effettuare una visita neurologica. Il neurologo prescrivera' gli esami necessari, verosimilmente una RM lombosacrale.
Cordialità

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 Claudio Secchi
Osteopata
Ariccia
Buonasera,lei ha solo effettuato un rx del tratto lombare dove risulta una spondilolistesi,scivolamento (o in avanti o indietro) di L5 ultima vertebra sul sacro. Mancano dei dati anamnestici,(età, peso,traumi, ecc.ecc.) le consiglio visita ortopedica/neurochirurgo e relativi esami diagnostici appropriati al suo caso. Nel caso la visita e gli esami non riscontrassero null'altro, la visita dall'osteopata potrà aiutarla nella gestione del suo problema.Cordialmente
Gentile signora, le consiglio di completare il quadro diagnostico con esame RMN della colonna lombosacrale ed elettromiografia arti inferiori, successivamente si rivolga ad un ortopedico di fiducia. Rimango a sua completa disposizione, cordiali.
Dr. Ciro Guaglianone
Osteopata
Belvedere Marittimo
Buongiorno le cosiglio di fare una rx in dinamica (max flessione e max estensione) del tratto lombo/sacrale per vedere l 'effettivo scivolamento della vertebra, in seguito trattamento Osteopatico le può essere di grande aiuto.
Cordiali Saluti
Dott. Leopoldo Levi
Osteopata, Posturologo
Milano
Buongiorno,
il nervo sciatico è in continuo stato infiammatorio perché, verosimilmente, viene compresso in uno o più punti lungo il suo decorso. Può avvenire a livello del disco vertebrale o a livello muscolare lungo l'arto inferiore, ma è in ogni caso dovuto a una non corretta distribuzione del carico corporeo.
La spondilolistesi comporta instabilità vertebrale, con forze di taglio sul disco che alla lunga possono completarne la deformazione, quindi un'ernia.
Il trattamento farmacologico può contribuire alla gestione del dolore e dell'infiammazione, ma non toglie lo stress alle strutture coinvolte.
Come detto dagli specialisti di cui sopra, consiglio risonanza magnetica per controllare lo stato delle strutture anatomiche.
Una valutazione posturale e osteopatica può invece essere d'aiuto per capire le alterazioni funzionali di carico che hanno decretato l'attuale stato delle cose: il corpo ha compensato fino a che ha potuto limitazioni presenti per soddisfare le richieste a cui è stato sottoposto, ma pagando un prezzo che adesso riscuote con dei sintomi perché ha superato il punto di rottura. L'osteopatia può essere di grande aiuto per la gestione della situazione.
Inoltre, per l'instabilità vertebrale, è di primaria importanza un protocollo di rinforzo e allungamento della muscolatura.
Dott.ssa Alessandra Loreti
Osteopata
Anticoli Corrado
Salve signora,
mi sembra di capire dalla sua descrizione che il nervo sciatico possa essere davvero implicato, vista la presenza di anterolistesi. in prima istanza le consiglio una risonanza magnetica che completi la valutazione per immagini con la quale le consiglio di rivolgersi ad un neurochirurgo. Qualora non dovesse essere necessario un intervento è vivamente consigliata una serie di trattamenti osteopatici che possono aiutare a capire e migliorare la sua anterolistesi che sta diventando invalidante. Le faccio i miei migliori auguri, cordiali saluti
Dr. Fabio Scalone
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
Roma
Buonasera, se già non l'ha fatta le consiglio una visita specialiatica da un neurochirurgo per valutare bene la situazione. Poi, se non emerge nulla di allarmante potrebbe fare una visita osteopatica per valutare e trattare le cause che sono alla base del suo problema.
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Cassata
Medico estetico, Fisiatra, Nutrizionista
Castelfranco Emilia
Buonasera,
in genere in caso di rilievo di spondilolistesi il medico richiede approfondimento con RX del Rachide Lombosacrale in dinamica (ovvero in massima estensione e in massima flessione) per evidenziare l'entità dello "scivolamento" di una vertebra sull'altra che può orientare verso l'opzione chirurgica o conservativa, eventualmente in abbinamento allo studio RM nel sospetto di un coinvolgimento delle radici nervose. Mi sembra che oltre alla terapia farmacologica e strumentale non abbia effettuato trattamento di rieducazione motoria del rachide lombare e delle anche., come mai? Ne parli con lo Specialista di fiducia!
Saluti
Claudia Cassata
Fisiatra e Medico Estetico
Gentile Paziente, il caso che descrive sembra essere compatibile con una cosiddetta “sciatica mozza”, una condizione similare alla sciatica, ma con sintomi “troncati”, cioè il dolore e la sintomatologia si fermano prima e non si estendono mai al di sotto del ginocchio, a differenza della sciatica classica che può arrivare fino al piede. La sciatica mozza può essere causata da sovraccarichi posturali, infiammazione dell’articolazione sacro-iliaca o dalla sindrome del piriforme.
Nel suo caso, dato anche il precedente riscontro di infiammazione del piriforme e spondilolistesi L5-S1, per confermare la diagnosi e definire la causa precisa, è importante eseguire una visita mirata con anamnesi e test specifici per fare luce sulle possibili diagnosi differenziali. Gli esami strumentali possono sicuramente essere di supporto, ad esempio una risonanza magnetica lombosacrale (per valutare la radicolopatia) e/o una radiografia dinamica per valutare l'entità della spondilolistesi.

Una visita fisiatrica potrà aiutare a chiarire la diagnosi e, eventualmente, ad accompagnarla nel trattamento.

La saluto cordialmente e sono a disposizione qualora ritenesse.
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