Salve, sono un ragazzo di 29 anni, 9 anni fa mi è stato diagnosticato il disturbo bipolare, mentre c
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Salve, sono un ragazzo di 29 anni, 9 anni fa mi è stato diagnosticato il disturbo bipolare, mentre circa 6 mesi prima della diagnosi, ovvero da quando è iniziata la sintomatologia, soffro di disturbo del desiderio sessuale ipoattivo con conseguente deficit erettile. Negli anni , per quanto riguarda la salute psichica, ho avuto dei momenti di stabilità grazie alla cura farmacologica, ma ho maturato gradualmente un'ossessione per il calo della libido.Ho sempre desiderato avere una famiglia e dei figli, ed ora dopo tutto questo tempo ho la sensazione che non potrò mai realizzare il mio sogno. Sono stremato e ho perso la speranza che un giorno la mia vita sessuale potrà tornare come prima che mi ammalassi. Vorrei chiedervi gentilmente se c'è ancora qualche possibilità che il desiderio ritorni o se la cosa è incompatibile con la mia malattia.
Grazie in anticipo
Cordiali Saluti
Grazie in anticipo
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Buongiorno, grazie per aver condiviso il tuo stato d'animo. Capisco la tua preoccupazione riguardo al disturbo del desiderio sessuale ipoattivo e al deficit erettile, soprattutto alla luce del tuo desiderio di formare una famiglia e avere dei figli. È importante sapere che il disturbo bipolare può influire sulla tua vita sessuale, ma questo non significa necessariamente che il tuo desiderio sessuale non possa tornare. E' possibile che il tuo problema di desiderio sessuale ipoattivo sia correlato allo stress o alla depressione, che possono essere associati al disturbo bipolare. Ti consiglio di non perdere la speranza. Anche se la tua vita sessuale non è attualmente come vorresti, ci sono ancora molte possibilità che possa migliorare con il tempo e con l'aiuto professionale. Per qualsiasi altra informazione o domanda mi rendo disponibile! Buona Giornata
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
Mi dispiace molto per il vissuto riportato. Sicuramente ci sono delle correlazioni tra stati depressivi e calo della libido, ma ciò non significa essere di fronte a un'impossibilità. Non è semplice affrontare tutto questo e penso sia importante seguire in parallelo un percorso psicoterapico, anche per dare spazio alle sue paure.
Un caro saluto
Dott.ssa Chiara Saccà
Mi dispiace molto per il vissuto riportato. Sicuramente ci sono delle correlazioni tra stati depressivi e calo della libido, ma ciò non significa essere di fronte a un'impossibilità. Non è semplice affrontare tutto questo e penso sia importante seguire in parallelo un percorso psicoterapico, anche per dare spazio alle sue paure.
Un caro saluto
Dott.ssa Chiara Saccà
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace molto per ciò che sta vivendo. Ha mai provato a parlare di questo al suo medico di base o allo psichiatra? il calo della libido può avere diverse cause ed è bene prima escludere quelle che possono essere patologie organiche. In seguito le consiglierei di iniziare un percorso psicologico, in modo da esplorare queste difficoltà per dargli un senso. Purtroppo non so dirle se questa cosa si risolverà, ma da quel che ne so il disturbo bipolare non è necessariamente correlato ad un calo del desiderio sessuale, se non durante gli episodi depressivi. Rimango a disposizione. Cordialmente, dott. Simeoni
Buonasera, il calo della libido non è uno dei sintomi principali del disturbo bipolare. In assenza di condizioni organiche, la sintomatologia da lei descritta può essere conseguenza di un aspetto della sua dinamica psichica. Ai farmaci è quindi necessario affiancare un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, comprendo le sue preoccupazioni e i suoi timori. Il disturbo bipolare, così come i farmaci utilizzati per la sua cura, possono influire sulla sfera sessuale e sul desiderio sessuale. Tuttavia, non è detto che la situazione non possa migliorare. Potrebbe essere utile parlarne con il suo medico psichiatra, il quale potrebbe suggerire un'eventuale modifica della terapia o l'aggiunta di farmaci per la sfera sessuale.
Inoltre, potrebbe essere utile valutare l'eventualità di un supporto psicologico, sia per affrontare la sua preoccupazione per il calo della libido che per elaborare eventuali aspetti emotivi legati alla sua malattia.
Infine, sarebbe importante fare una valutazione medica completa, escludendo eventuali cause organiche del calo del desiderio sessuale e del deficit erettile.
In ogni caso, le suggerisco di non perdere la speranza e di continuare a cercare supporto e aiuto per gestire la sua malattia e migliorare la qualità della sua vita.
Inoltre, potrebbe essere utile valutare l'eventualità di un supporto psicologico, sia per affrontare la sua preoccupazione per il calo della libido che per elaborare eventuali aspetti emotivi legati alla sua malattia.
Infine, sarebbe importante fare una valutazione medica completa, escludendo eventuali cause organiche del calo del desiderio sessuale e del deficit erettile.
In ogni caso, le suggerisco di non perdere la speranza e di continuare a cercare supporto e aiuto per gestire la sua malattia e migliorare la qualità della sua vita.
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Gentile utente di mio dottore,
il disturbo bipolare merita di esser trattato continuamente attraverso adeguato trattamento farmacologico. Il desiderio sessuale può svanire nei momenti in cui si è accompagnati dal versante depressivo della malattia. Allo stesso tempo non è chiaro se lei stia continuando o meno tale trattamento farmacologico e soprattutto come mai non si sia mai orientato nel cercare uno psicoterapeuta per poter meglio inquadrare la funzione relazionale dei suoi sintomi. Credo sia opportuno che lei inizi un percorso psicoterapico accompagnandolo da specifico trattamento farmacologico; quest'ultimo deve esserle prescritto rigorosamente da uno psichiatra.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
il disturbo bipolare merita di esser trattato continuamente attraverso adeguato trattamento farmacologico. Il desiderio sessuale può svanire nei momenti in cui si è accompagnati dal versante depressivo della malattia. Allo stesso tempo non è chiaro se lei stia continuando o meno tale trattamento farmacologico e soprattutto come mai non si sia mai orientato nel cercare uno psicoterapeuta per poter meglio inquadrare la funzione relazionale dei suoi sintomi. Credo sia opportuno che lei inizi un percorso psicoterapico accompagnandolo da specifico trattamento farmacologico; quest'ultimo deve esserle prescritto rigorosamente da uno psichiatra.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentilissimo, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e la sofferenza che questa le arreca. Credo che potrebbe aiutarla intraprendere anche un percorso di terapia, in modo da esplorare e comprendere a fondo le motivazioni del suo malessere, ed individuare delle strategie per fronteggiarle.
Resto a disposizione!
AV
Resto a disposizione!
AV
Buona sera
ti consiglio un percorso nel quale tu riesca ad uscire dall'etichetta di "malattia" così da poterti riappropriare del tuo benessere e soprattutto della qualità della tua sfera sessuale.
Se hai bisogno di ulteriori indicazioni, non esitare a contattarmi sia online che in presenza.
Saluti
dott.ssa Letizia Muzi
ti consiglio un percorso nel quale tu riesca ad uscire dall'etichetta di "malattia" così da poterti riappropriare del tuo benessere e soprattutto della qualità della tua sfera sessuale.
Se hai bisogno di ulteriori indicazioni, non esitare a contattarmi sia online che in presenza.
Saluti
dott.ssa Letizia Muzi
Buongiorno, un calo della libido può essere correlato all'aspetto depressivo del disturbo bipolare ma non solo, perchè a volte anche alcuni psicofarmaci possono contribuire ad un abbassamento della libido. Ne parli con il suo psichiatra perchè possa valutare, se possibile, il piano terapeutico più dato alla situazione. Non essendo facile affrontare tutto questo, le consiglio di iniziare, in parallelo, un percorso psicoterapico, per dare spazio e voce alle sue emozioni.
Un caro saluto Dott.ssa Loredana Beligni
Un caro saluto Dott.ssa Loredana Beligni
Buongiorno e grazie per la sua condivisione che può essere di aiuto a molti.
La sessualità è un processo che evolve continuamente e per tutta la vita. Non smetta di prendersi cura della sua salute mentale. La sessualità andrà di pari passo. Buona giornata. E.M.
La sessualità è un processo che evolve continuamente e per tutta la vita. Non smetta di prendersi cura della sua salute mentale. La sessualità andrà di pari passo. Buona giornata. E.M.
Buonasera gentile utente grazie per averci scritto.
Ha fatto bene a porre la sua richiesta, posso dirle che sicuramente che il calo libidico può essere associato al suo disturbo, ma non è solo questo. Sicuramente deve intraprendere un percorso di terapia individuale. E' possibile che i suoi pensieri dannosi stanno bloccando le sue emozioni ed il suo comportamento.
Lavori su questo.
La saluto cordialmente
Dott.ssa Supino Alessia
Ha fatto bene a porre la sua richiesta, posso dirle che sicuramente che il calo libidico può essere associato al suo disturbo, ma non è solo questo. Sicuramente deve intraprendere un percorso di terapia individuale. E' possibile che i suoi pensieri dannosi stanno bloccando le sue emozioni ed il suo comportamento.
Lavori su questo.
La saluto cordialmente
Dott.ssa Supino Alessia
Buongiorno, comprendo la sua preoccupazione e il disagio espresso. Il calo lipidico è associato al tono dell'umore e per tanto è soggetto alle oscillazioni morali. Con questo intendo sostenere che un deficit permanente del desiderio sessuale non è contemplabile dalle informazioni che ha fornito nella sua richiesta. Ovviamente va tenuta in considerazione anche la presenza di altri fattori come ad esempio la terapia farmacologica. Le consiglio comunque di iniziare un percorso terapeutico poiché questo è un ottimo strumento per cominciare a conoscersi meglio e quindi a individuare e a porre attenzione a ciò che le succede. Inoltre, è un valido sostegno con cui può iniziare a prendere contatto con le sue emozioni e i vissuti ad esse associati.
Cordialmente Dott. Iacopo Curzi
Cordialmente Dott. Iacopo Curzi
Gentile utente, buongiorno. Innanzitutto la ringrazio per la sua condivisione. Mi sento di dirle che comprendo il suo stato d'animo ma che c'è più di un lato positivo: lei si sta presentando all'osservazione clinica con delle basi da non sottovalutare; infatti ha già una diagnosi conclamata che le permette di trattare il disturbo con i farmaci, in secondo luogo porta con sé una grande consapevolezza. Rispetto all'ambito della sessualità, è normale che il disturbo dell'umore sia spesso in commorbilità con altri disturbi che ne gravitano attorno. Direi di mantenere assolutamente la cura farmacologica con uno stabilizzatore dell'umore, ma di accompagnare il tutto con un percorso psicoterapico o di supporto psicologico. Ho diversi casi simili al suo, tutti con ottimi esiti.
Spero di esserle stata utile per il momento, cordialmente,
Dott.ssa Ledda
Spero di esserle stata utile per il momento, cordialmente,
Dott.ssa Ledda
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Buongiorno, la sia domanda è più che lecita e immagino il disagio relativo alla situazione, sta svolgendo una terapia per poter affrontare questo tema?
Mi dispiace sentire che stai attraversando questa situazione. È importante notare che il disturbo bipolare e il suo trattamento possono influenzare la sfera sessuale in vari modi. Alcuni farmaci utilizzati per il trattamento del disturbo bipolare, in particolare i farmaci antipsicotici e stabilizzatori dell'umore, possono avere effetti collaterali che coinvolgono la sfera sessuale, tra cui diminuzione del desiderio sessuale e disfunzione erettile.
Tuttavia, è importante sottolineare che non tutte le persone con disturbo bipolare sperimentano necessariamente questi effetti collaterali e che la risposta individuale ai farmaci può variare notevolmente. Inoltre, la gestione del disturbo bipolare può richiedere un adattamento nel trattamento farmacologico per trovare un equilibrio tra il controllo dei sintomi dell'umore e la gestione degli effetti collaterali.
Ecco alcune considerazioni e suggerimenti che potrebbero essere utili:
Parla con il tuo medico: Se stai sperimentando problemi sessuali dovuti alla tua terapia farmacologica, è importante discutere apertamente della questione con il tuo medico. Ci potrebbero essere alternative farmacologiche o aggiustamenti nella tua terapia che potrebbero ridurre gli effetti collaterali sulla sfera sessuale.
Psicoterapia: La consulenza o la terapia sessuale possono essere utili per affrontare i problemi sessuali legati alla tua condizione e alle tue preoccupazioni. Uno specialista può aiutarti a esplorare le tue emozioni e a sviluppare strategie per affrontare la situazione.
Stili di vita sani: Mantenere uno stile di vita sano può influire positivamente sulla sfera sessuale. L'esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata e il controllo dello stress possono contribuire a migliorare la salute sessuale.
Supporto emotivo: Parla apertamente con il tuo partner riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue preoccupazioni. La comunicazione aperta è essenziale in una relazione.
Tempo e pazienza: È importante avere pazienza e dar tempo ai cambiamenti nella tua terapia per vedere se influiscono positivamente sulla sfera sessuale.
Consulta uno specialista: In alcuni casi, potresti considerare la consulenza da uno specialista in sessuologia o uno psichiatra esperto in problemi sessuali.
Ricorda che ogni persona è diversa e che la gestione del disturbo bipolare è un processo complesso. È importante lavorare in collaborazione con il tuo medico e altri professionisti per trovare la migliore soluzione per te. Non perdere la speranza, poiché ci sono opzioni e strategie disponibili per affrontare questa sfida.
Tuttavia, è importante sottolineare che non tutte le persone con disturbo bipolare sperimentano necessariamente questi effetti collaterali e che la risposta individuale ai farmaci può variare notevolmente. Inoltre, la gestione del disturbo bipolare può richiedere un adattamento nel trattamento farmacologico per trovare un equilibrio tra il controllo dei sintomi dell'umore e la gestione degli effetti collaterali.
Ecco alcune considerazioni e suggerimenti che potrebbero essere utili:
Parla con il tuo medico: Se stai sperimentando problemi sessuali dovuti alla tua terapia farmacologica, è importante discutere apertamente della questione con il tuo medico. Ci potrebbero essere alternative farmacologiche o aggiustamenti nella tua terapia che potrebbero ridurre gli effetti collaterali sulla sfera sessuale.
Psicoterapia: La consulenza o la terapia sessuale possono essere utili per affrontare i problemi sessuali legati alla tua condizione e alle tue preoccupazioni. Uno specialista può aiutarti a esplorare le tue emozioni e a sviluppare strategie per affrontare la situazione.
Stili di vita sani: Mantenere uno stile di vita sano può influire positivamente sulla sfera sessuale. L'esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata e il controllo dello stress possono contribuire a migliorare la salute sessuale.
Supporto emotivo: Parla apertamente con il tuo partner riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue preoccupazioni. La comunicazione aperta è essenziale in una relazione.
Tempo e pazienza: È importante avere pazienza e dar tempo ai cambiamenti nella tua terapia per vedere se influiscono positivamente sulla sfera sessuale.
Consulta uno specialista: In alcuni casi, potresti considerare la consulenza da uno specialista in sessuologia o uno psichiatra esperto in problemi sessuali.
Ricorda che ogni persona è diversa e che la gestione del disturbo bipolare è un processo complesso. È importante lavorare in collaborazione con il tuo medico e altri professionisti per trovare la migliore soluzione per te. Non perdere la speranza, poiché ci sono opzioni e strategie disponibili per affrontare questa sfida.
Salve, oltre alla terapia farmacologica ha considerato anche la terapia psicologica?
Non posso dirle "quali siano le possibilità", ma può prendersi cura del suo corpo anche attraverso la mente, tenendo conto di dubbi, paure, incertezze che la assalgono
Non posso dirle "quali siano le possibilità", ma può prendersi cura del suo corpo anche attraverso la mente, tenendo conto di dubbi, paure, incertezze che la assalgono
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Carissimo comprendo il suo stato d'animo. La sua preoccupazione riguardo al disturbo del desiderio sessuale ipoattivo e al deficit erettile impatta con i suoi bisogni e desideri. Distinguerei il desiderio di appagamento sessuale e quello di avere figli, in ogni caso il disturbo bipolare può influire sulla sua vita sessuale, soprattutto in fase depressiva quando la libido può avere un calo. Supportato da psichiatra e psicoterapeuta potrà affrontare le problematiche ed elaborare strategie in risposta al disagio. Un caro saluto. Dott.ssa Anna Verrino
Buonasera, da quello che ha scritto è probabile che esista un collegamento tra un calo della sua libido e il disturbo bipolare, ma ciò non significa che questo sia diretto o che la libido non possa più tornare ai livelli pre-sintomatologia bipolare. Il desiderio sessuale è influenzato da numerosi fattori, biologici e sociali: se assume ancora farmaci questi potrebbero influenzarlo, così come l'esperienza pre, durante e post sintomatologia potrebbe tuttora influenzare questa parte di sé. La sua giovane età e la diagnosi precoce sono sicuramente fattori positivi, per cui non perda la speranza e se questa situazione continua a frustrarla consulti un* psichiatra o un* psicolog*.
Buongiorno, lei è una persona giovane ed è ovvio che sia preoccupato per il suo disturbo del desiderio sessuale , ancor più se aveva anche l'aspettativa di avere un giorno famiglia e figli, ma anche per star bene con se stesso.
Non è scritto se assume ancora farmaci per il suo disturbo primario.
Io posso proporle un intervento mirato, nei limiti del possibile veloce, con la tecnica dell'ipnosi clinica online.
Mi contatti.
Non è scritto se assume ancora farmaci per il suo disturbo primario.
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Prima di tutto, voglio rassicurarti che il desiderio sessuale ipoattivo non è necessariamente irreversibile, e in molti casi si può lavorare su strategie per migliorarlo.
Ti faccio alcune domande per cercare di capire meglio:
Hai notato se il tuo desiderio sessuale cambia nei periodi di stabilità rispetto a quelli di instabilità del disturbo bipolare? Alcune fasi (es. ipomaniacali) possono essere associate a un aumento del desiderio, mentre altre (es. depressive) a una riduzione.
Il calo della libido è iniziato esattamente con la sintomatologia del disturbo bipolare, o potrebbe essere legato anche alla terapia farmacologica? Alcuni farmaci stabilizzatori dell’umore o antidepressivi possono influenzare il desiderio sessuale. Hai mai parlato con il tuo psichiatra della possibilità di modulare la terapia in base a questo aspetto?
Come vivi emotivamente il tuo rapporto con la sessualità? L’ossessione per il calo del desiderio potrebbe creare ansia, che a sua volta può peggiorare il problema. Ti capita di evitare situazioni intime per paura di non riuscire a provare eccitazione o piacere?
Hai mai provato a lavorare su questo aspetto con un professionista (psicoterapeuta o sessuologo)? La sessualità non è solo biologica, ma anche psicologica ed emotiva, e un supporto specifico potrebbe aiutarti a ritrovare fiducia e benessere.
Hai mai esplorato strategie comportamentali o cambiamenti nello stile di vita che potrebbero favorire il desiderio sessuale? Ad esempio, attività fisica regolare, riduzione dello stress e tecniche di rilassamento possono avere un impatto positivo.
Non voglio darti false speranze, ma allo stesso tempo voglio dirti che non è detto che la tua situazione sia permanente o “incompatibile” con il disturbo bipolare. Ci sono strade da esplorare, e con il giusto approccio (sia medico che psicologico) potresti trovare un equilibrio che ti permetta di vivere la tua sessualità in modo più sereno.
Ti faccio alcune domande per cercare di capire meglio:
Hai notato se il tuo desiderio sessuale cambia nei periodi di stabilità rispetto a quelli di instabilità del disturbo bipolare? Alcune fasi (es. ipomaniacali) possono essere associate a un aumento del desiderio, mentre altre (es. depressive) a una riduzione.
Il calo della libido è iniziato esattamente con la sintomatologia del disturbo bipolare, o potrebbe essere legato anche alla terapia farmacologica? Alcuni farmaci stabilizzatori dell’umore o antidepressivi possono influenzare il desiderio sessuale. Hai mai parlato con il tuo psichiatra della possibilità di modulare la terapia in base a questo aspetto?
Come vivi emotivamente il tuo rapporto con la sessualità? L’ossessione per il calo del desiderio potrebbe creare ansia, che a sua volta può peggiorare il problema. Ti capita di evitare situazioni intime per paura di non riuscire a provare eccitazione o piacere?
Hai mai provato a lavorare su questo aspetto con un professionista (psicoterapeuta o sessuologo)? La sessualità non è solo biologica, ma anche psicologica ed emotiva, e un supporto specifico potrebbe aiutarti a ritrovare fiducia e benessere.
Hai mai esplorato strategie comportamentali o cambiamenti nello stile di vita che potrebbero favorire il desiderio sessuale? Ad esempio, attività fisica regolare, riduzione dello stress e tecniche di rilassamento possono avere un impatto positivo.
Non voglio darti false speranze, ma allo stesso tempo voglio dirti che non è detto che la tua situazione sia permanente o “incompatibile” con il disturbo bipolare. Ci sono strade da esplorare, e con il giusto approccio (sia medico che psicologico) potresti trovare un equilibrio che ti permetta di vivere la tua sessualità in modo più sereno.
Salve e grazie per la condivisione.
Si ci sono possibilità con u percorso di terapia tematico su questo tuo timore e non solo.
Non è una condizione irreversibile.
Un percorso di terapia può attivamente migliorare la tua attitudine sulla sessualità e sulla gestione della sfera relazionale.
Per qualsiasi info sono a disposizione.
Un saluto.
Dottoressa Elena De Cesare
Si ci sono possibilità con u percorso di terapia tematico su questo tuo timore e non solo.
Non è una condizione irreversibile.
Un percorso di terapia può attivamente migliorare la tua attitudine sulla sessualità e sulla gestione della sfera relazionale.
Per qualsiasi info sono a disposizione.
Un saluto.
Dottoressa Elena De Cesare
Buongiorno,
la sua testimonianza è molto toccante e merita grande rispetto per la consapevolezza e la forza che dimostra nel raccontarla.
Capita spesso che chi convive con un disturbo bipolare, o con una terapia farmacologica stabilizzante, sperimenti una riduzione del desiderio sessuale o difficoltà erettili. È una condizione comprensibile, e in molti casi reversibile o migliorabile. Il desiderio, infatti, non è una funzione “spenta per sempre”, ma un aspetto complesso in cui intervengono fattori biologici, psicologici e relazionali.
Nel tempo, con un lavoro psicologico mirato — ad esempio centrato sulla riconciliazione con il corpo, sull’autostima sessuale e sull’integrazione dell’identità affettiva con la diagnosi — molti pazienti riescono a ricontattare la propria vitalità erotica, anche in presenza di un disturbo bipolare stabilizzato.
È importante affrontare questo tema in équipe, con il suo psichiatra e uno psicologo o psicoterapeuta esperto in sessuologia clinica. Insieme è possibile valutare:
eventuali effetti collaterali dei farmaci e possibili aggiustamenti;
percorsi di riattivazione del desiderio basati sulla consapevolezza corporea, la mindfulness o l’ipnosi;
un lavoro di accettazione e fiducia nel proprio funzionamento affettivo e sessuale.
Le possibilità di miglioramento esistono, e il primo passo è proprio questo: riconoscere la sofferenza e chiedere aiuto senza arrendersi.
Un caro saluto,
Dott. Raffaello Pinelli – Psicologo clinico
la sua testimonianza è molto toccante e merita grande rispetto per la consapevolezza e la forza che dimostra nel raccontarla.
Capita spesso che chi convive con un disturbo bipolare, o con una terapia farmacologica stabilizzante, sperimenti una riduzione del desiderio sessuale o difficoltà erettili. È una condizione comprensibile, e in molti casi reversibile o migliorabile. Il desiderio, infatti, non è una funzione “spenta per sempre”, ma un aspetto complesso in cui intervengono fattori biologici, psicologici e relazionali.
Nel tempo, con un lavoro psicologico mirato — ad esempio centrato sulla riconciliazione con il corpo, sull’autostima sessuale e sull’integrazione dell’identità affettiva con la diagnosi — molti pazienti riescono a ricontattare la propria vitalità erotica, anche in presenza di un disturbo bipolare stabilizzato.
È importante affrontare questo tema in équipe, con il suo psichiatra e uno psicologo o psicoterapeuta esperto in sessuologia clinica. Insieme è possibile valutare:
eventuali effetti collaterali dei farmaci e possibili aggiustamenti;
percorsi di riattivazione del desiderio basati sulla consapevolezza corporea, la mindfulness o l’ipnosi;
un lavoro di accettazione e fiducia nel proprio funzionamento affettivo e sessuale.
Le possibilità di miglioramento esistono, e il primo passo è proprio questo: riconoscere la sofferenza e chiedere aiuto senza arrendersi.
Un caro saluto,
Dott. Raffaello Pinelli – Psicologo clinico
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