Salve, sono un ragazzo di 27 anni. Sono sempre stato confuso sul mio orientamento sessuale. Le ragaz

18 risposte
Salve, sono un ragazzo di 27 anni. Sono sempre stato confuso sul mio orientamento sessuale. Le ragazze mi piacciono però pochissimo, mentre per i ragazzi sento una spinta maggiore. È possibile ridurre il desiderio per i ragazzi e aumentarlo per le ragazze? Sono disperato perché mi sento diverso rispetto ai miei coetanei che insomma sanno cosa sono e quale è il loro orientamento sessuale. Potete aiutarmi?.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve,
potrebbe esserle utile intraprendere una psicoterapia perché possa comprendere il suo orientamento sessuale, dare spazio ai suoi pensieri e desideri per poter vivere con più leggerezza e agio quello che sente e le scelte che fa. Bicchi
Carissimo, grazie della sua condivisione. Il disagio che prova è comprensibile ma sembra essere il frutto del suo costante confronto con il suo gruppo di pari da cui si percepisce diverso e questo le genera sofferenza. In questa sede abbiamo pochi elementi a disposizione ma la domanda che mi sentirei di farle è "come ritiene che la strada da intraprendere sia ridurre un desiderio che sente più suo? non potrebbe invece accoglierlo per quello che è?" Comprendo la complessità della situazione, ma forse potrebbe esserle molto di aiuto valutare una consulenza psicologica per provare a riflettere su questi aspetti. Un caro augurio.
Scoprire il proprio orientamento sessuale è un spetto dell'identità che è fondamentale e centrale per ognuno di noi.
Non sapere chi si è e verso di chi è diretta la scelta sessuale è un tema che può paralizzare e chiudere tutte le possibilità di evoluzione non solo nell'area sessuale ma anche in quella sociale e lavorativa.
E' urgente darsi la possibilità a 27 anni di affrontare questi temi che in realtà è uno solo, esplorare chi si è e quali sono i propri bisogni e desideri.
Un percorso di crescita e di evoluzione e soprattutto di leggerezza e di possibilità-
Dott Maria Grazia Antinori, Roma
Gentile utente,
La domanda che pone a mio avviso dice di molto riguardo "la confusione" che vive sul suo orientamento sessuale. E se fosse proprio il suo voler ridurre la spinta che sente verso il genere maschile nel tentativo di riversarsi su quello femminile ad alimentare la confusione e la frustrazione che vive? Spesso proviamo cose che ci fanno sentire sbagliati o diversi (dagli altri o dall'idea che abbiamo di noi stessi) e tendiamo senza rendercene conto a reprimere queste emozioni , autosabotandoci.
Sicuramente ci sono pochi elementi per poter dare risposte, ma sento di consigliarle di darsi la possibilità di affrontare il suo turbamento attraverso un percorso che possa fare emergere la sua vera essenza e chiarire ciò che è realmente, dandosi la possibilità di vederlo ed accettarlo senza giudicarsi o sentirsi diverso dagli altri.
Mi rendo conto che non è facile, ma sicuramente ha già fatto un passo importante chiedendo aiuto, vuol dire che ha voglia di trovare se stesso, dunque se lo conceda, basta solo trovare un "compagno di viaggio" che possa guidarla. Resto a disposizione e in ogni caso, in bocca al lupo.
Saluti,
Giulia Vuono
Buonasera, concordo quanto detto dai colleghi, vorrei aggiungere che è fondamentale per comprendere e quindi in seguito accogliere e accettare il proprio orientamento sessuale un lavoro mirato all’integrazione neuropsicofisiologica, che le potrà sicuramente restituire una risposta fedele ed aderente al Sè. Le emozioni e i pensieri sono inevitabilmente inscritti nel corpo, troppo spesso neghiamo a noi stessi un canale di dialogo privilegiato ed autentico. Non esistono manifestazioni errate, ma soltanto risposte psicofisiologiche a quanto abbiamo vissuto nella nostra esperienza, e spesso elaborare tali esperienze ci ridona la possibilità di scegliere liberamente. Per qualsiasi informazione non esitare a contattarmi. Dott.ssa Silvia Trucco.
Buon giorno a lei. Mi spiace per la situazione descritta che sicuramente non le sta facendo attraversare un periodo felice. Però mi viene da chiederle se non potrebbe essere opportuno intraprendere un percorso di Psicoterapia individuale che la possa aiutare a meglio conoscersi e capire suor emozioni e desideri così da fare chiarezza sul suo orientamento. Restando a sua disposizione porgo cordiali saluti. Gian Piero dott Grandi
Buongiorno, credo che dovrebbe riflettere sulle motivazioni che la portano a voler ridurre la sua naturale attrazione.
Può farlo attraverso un percorso e credo non se ne pentirebbe.
Le auguro buona fortuna.
Giada Bruni
Gentile Utente, sta scoprendo di essere attratto dal genere maschile, ma poiché ciò la fa sentire "diverso" rispetto ai suoi coetanei, vorrebbe cambiare. Purtroppo la terapia non può aiutarla in questo, o meglio non per gli scopi che lei si sta prefissando. Sembra che in qualche modo lei abbia una teoria appresa su come un uomo dovrebbe vivere la sessualità, e scoprendosi divergente da quella teoria, si chiede un cambiamento. In questo modo, la sua mente resta prigioniera dell'idea che essere uomo e provare attrazione per uomini significhi essere sbagliati. Non so dove l'abbia imparato con una tale intensità, ma potrebbe essere una prima riflessione importante con l'obiettivo di legittimarsi in ciò che sente, e di non chiedersi di snaturarsi, che è ciò che alimenta la confusione in lei. Un caro augurio di buona fortuna
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. Mi arriva molto quanto debba essere disorientate sentire questa doppia attrazione rispetto a quello che le appare una coerenza che hanno i suoi amici. Penso che più che scacciare il suo desiderio per i ragazzi e aumentare quello per le ragazze, possa essere utile per lei fermarsi e capire chi è, e cosa sente che le corrisponde.
Penso possa aiutarla poter iniziare una psicoterapia per conoscersi

Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Buon giorno, pare che il primo passo per la salute mentale e per qualsiasi cambiamento sia proprio partire dalla accettazione di quello che si è. Spesso "più facile a dirsi che a farsi". Proprio per questo forse qualche colloquio orientativo con un professionista può orientare. A volte vedere i propri occhi può essere utile uno specchio( da soli con i nostri propri occhi è impossibile) Allo stesso modo per esplorare alcune parti di se un interlocutore empatico e accogliente che ci accompagna nel viaggio può essere essenziale. Buon tutto!
Salve,
Purtroppo a madre natura non si comanda.
Se lei è più orientato verso il genere maschile, non c'è nessun problema.
Per scoprirlo veramente le consiglio un percorso di psicoterapia.
Sono disponibile.
Cordialmente
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buonasera,

la sua richiesta di un esterno che l'aiuti a controllare e manipolare i suoi desideri fa ipotizzare che quella del controllo delle proprie emozioni sia una pratica da lei spesso tentata, con gran dispiego di sofferenza.

Avrà già sperimentato che non si possono accendere e spegnere gli interruttori delle proprie passioni. E' possibile però darsi lo spazio di pensarle per comprendere che senso hanno per la nostra vita, anche quando sembrano incompatibili con le pressioni sociali che viviamo. Concedersi di confrontarsi e confondersi con alcune emozioni che si provano nelle relazioni può essere un obiettivo del lavoro psicoterapeutico alternativo alla soppressione dell'emozione perturbante. Lei è proprio sicuro che i suoi coetanei sappiano cosa sono o qual è il loro orientamento sessuale? Abbiamo una concezione ancora binaria sia rispetto all'identità sessuale che rispetto all'orientamento (ci sentiamo donne o uomini, siamo attratti da donne o da uomini). Ma questa concezione si rivela insufficiente a descrivere la complessità delle emozioni dell'essere umano. Si può anelare a un conformismo delle relazioni, per assomigliare a quello che gli altri si aspettano, oppure ci si può arrischiare a fare un percorso che dia spazio alle parti di sé con cui si ha meno confidenza, stupendosi nel metterle in gioco, man mano, nei rapporti interpersonali.
Buongiorno. Non è possibile forzare una persona verso un orientamento piuttosto che un altro senza incorrere in conseguenze negative. Inoltre, pensare alla sessualità come caratterizzata da due poli è oggigiorno limitante: la sessualità viene infatti oggi intesa come fluida, nella misura in cui si tende a non categorizzare forzatamente l’orientamento della persona. Ciò che potrebbe esserle utile, più che trovare una categoria entro la quale definirsi, è dare inizio ad un processo di conoscenza di sé in modo da poter capire ed entrare in contatto con la sua sessualità. È un processo sicuramente delicato e complesso, ma che può essere reso più chiaro e fattibile dall’aiuto di un esperto, nel caso in cui le emozioni diventino troppo complesse da gestire.
Se desidera approfondire la questione, mi rendo disponibile anche online per un incontro conoscitivo, durante il quale discutere anche di un possibile percorso da seguire insieme.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.
Gentile utente dispiace sentire nel suo scritto tutta la sua difficoltà a orientarsi nella scelta sessuale. Ritengo molto utile per lei richiedere un consulto con uno specialista, sia per fare chiarezza su cosa desidera veramente.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, grazie per la sua condivisione che può essere di aiuto a molti. Esistono differenti modi per essere felice. Ad alcuni dei quali, forse, non ha ancora avuto modo di pensare. Sarebbe bello che li esplorasse assieme a qualcuno di competente in materia, che la affianchi in questa scoperta. Un caro saluto.
Buongiorno, comprendo che sentirsi disorientati comporti sofferenza, proprio per questo potrebbe valutare la possibilità di esplorare più a fondo ciò che la attrae maggiormente, lavorando anche sulla riduzione dello stigma etero o auto indotto rispetto all'attrazione per persone dello stesso sesso. Spesso ci si convince che ciò che ci dà piacere debba conformarsi alle aspettative che si ritiene che le persone con cui si interagisce abbiano, e che a volte si interiorizzano. Questo però porta ad ignorare o a sopire ciò che potrebbe dare piacere o soddisfazione, con un aumento della frustrazione e del disagio. Potrebbe valutare di farsi aiutare da un professionista, piuttosto che cercare un gruppo di auto mutuo aiuto sull'argomento accessibile comodamente.
Cordiali saluti dr.ssa Michela Campioli
Compito della psicoterapia è quello di aiutare le persone a scoprire chi sono e poi di sviluppare il coraggio di esserlo. La invito ad ascoltare l'episodio n. 21 (LA STANZA DELLA OMOFOBIA) del Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su Google e Spotify. Segua anche la pagina Facebook Le Stanze della Paura. Buona giornata. Bruno Ramondetti

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