Salve, sono un ragazzo di 20 anni, ben 2 settimane ho avuto sensi di svenimento mentre pranzavo per

19 risposte
Salve, sono un ragazzo di 20 anni, ben 2 settimane ho avuto sensi di svenimento mentre pranzavo per ben 2 giorni, ho notato che potevo farli passare alzandomi e prendendo una boccata di aria fresca. Lo stesso senso si è ripresentato una sera mentre ero al pc e l'indomani mattina sempre al pc. Da quel momento, quando esco di casa, vivo come se fossi completamente distaccato da ciò che mi circonda, quando sono in compagnia dei miei amici a volte faccio difficoltà a seguire i discorsi, e ho praticamente sempre la sensazione di essere distratto, poco lucido. Dal giorno in cui ho avuto l'ultimo senso di svenimento, la mia vita è abbastanza stravolta, non riesco più a mettermi a studiare, non suono più, non riesco più a dormire nel mio letto, non leggo più, poco appetito, costipazione, crisi di pianto, non ho più voglia di vedere nessuno e l'unico momento in cui mi sento bene è quando la sera posso rilassarmi in divano con mia madre a guardare un film. Il medico di famiglia mi aveva consigliato una visita oculistica dopo la crisi al pc, ma i risultati sono tutti positivi, non ho alcun problema, allora il medico mi ha prescritto dello xanax e delle pillole per migliorare il sonno (visto che non riuscivo più a dormire bene). Da quando prendo lo xanax la situazione è leggermente migliorata. Sono costantemente in paranoia perché non capisco se il mio problema è fisico o psicologico, passo quindi svariate ore alla giornata a cercare su internet risposte, ottenendone poche e in cambio tanta più paura. Ci tengo a precisare che prima delle crisi di svenimento, ero in una situazione di elevato stress, in cui passavo 8 ore a studiare al giorno (al pc), ne dormivo 6 al massimo e la maggior parte del tempo (circa 16 ore) la trascorrevo davanti a pc o telefono (studio/svago). Seguivo anche una dieta ipocalorica, basata su frutta, verdura, pochi carboidrati e carne una volta alla settimana max. Svolgevo praticamente tutti i giorni attività fisica. Scusate se sono stato esaustivo e prolisso, ma sto periodo mi sta uccidendo e tra un mese ho gli esami che non vorrei dover saltare. Chiedo quindi a voi un parere.
Grazie e cordiali saluti
Salve, oltre alla terapia farmacologica, ha mai preso in considerazione l'idea di intraprendere un percorso di psicoterapia?
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Buongiorno Gentile utente,
capisco appieno la forte preoccupazione che vive in riferimento agli episodi che le sono capitati nell'ultimo periodo, ai quali sembra faticare a dare una spiegazione. Estenuanti ricerche su internet, come ben scrive nel suo messaggio, portano soltanto a sentirsi ancora più confusi e impauriti. Mi sento invece di consigliarle di intraprendere al più presto un percorso di psicoterapia, dove poter "leggere" i segnali che il suo corpo le sta inviando! Quando sperimentiamo un malessere infatti, il punto di partenza è sempre quello del chiedersi come mai questo accade, dell'interrogarsi sul senso e sul significato che tali sintomi vogliono comunicarle. Si lasci guidare da un professionista che potrà aiutarla a comprendere, e quindi superare, il difficile periodo che sta vivendo. Riferisce inoltre di stare perdendo motivazione e stimolo rispetto alle proprie attività del quotidiano, perciò è bene correre subito ai ripari e non lasciarsi "sopraffare" dagli eventi.
Resto a sua disposizione per eventuali approfondimenti e mi auguro di averle dato qualche spunto utile.
Auguro di cuore buone feste!
Dott.ssa Genduso
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Sembra proprio che il suo corpo stia tentando in tutti i modi di comunicare con lei: gli svenimenti, all'interno di questo quadro che lei ha descritto così dettagliatamente, sono certamente l'espressione di un "esaurimento" emotivo, di una fatica e pesantezza nella sua vita diventate eccessive, che è difficile (forse impossibile) al momento per lei gestire da solo, adesso sarebbe per lei tempo di comprendere il significato di questo malessere e contestualizzarlo nella sua storia personale.
La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia per iniziare insieme questo viaggio, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online di questo portale) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se si sentirà motivato a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto.
Un gentile saluto
Caro ragazzo,
Immagino che non deve essere facile gestire e controllare questi momenti in cui il corpo le da dei segnali che non sono facili da gestire. Se sono scongiurati problemi organici, le consiglio di valutare una consultazione psicologica. Potrebbe essere utile per lei sviscerare e parlare di questo momento di forte stress dovuto allo studio e alla sua prestazione. I farmaci possono essere utili ma sono solo una stampella e non risolvono il problema.

Difficile fare diagnosi non conoscendola. Ogni persona ha la propria unicità e storia che è degna di essere ascoltata.
Abbia cura di se stesso e provi a concedersi la possibilità di farsi aiutare.

Resto a disposizione.

Un caro saluto.
Dott.ssa Francesca Tardio
Gentile utente è probabile che il problema presentato sia psicologico con conseguenti sintomi fisici/somatici. Una cosa non esclude l' altra....anzi. le consiglio di prendere in considerazione una valutazione psicologica e un conseguente percorso. Infatti, oltre al farmaco , è importante costruirsi una "cassetta degli attrezzi" per comprendere e gestire i momenti descritti ed evitare che si rinforzino creando un circolo vizioso.
Rimango a disposizione!
Buona serata e buone feste.
Dott.ssa Chiara Pavia
Gentile utente se le indagini effettuate non hanno evidenziato nulla a livello fisico la cosa migliore sarebbe quella di rivolgersi ad uno psicologo per eventuale diagnosi e supporto psicoterapico e farmacologico lì dove ce ne fosse necessità. Visto il grave disagio che si porta dietro non temporeggerei oltre. Si prenda cura di lei!
Un caro saluto, Dott.ssa Stefania Manganaro
Salve, vista la sua condizione, per uno scrupolo ulteriore, le consiglio di chiedere al suo medico di famiglia se, visti i sintomi, è necessario effettuare ulteriori approfondimenti medici. Viste, però, le modalità secondo le quali si manifestano i suoi sintomi sembra siano frutto di somatizzazioni o di manifestazioni somatiche di uno stato d'ansia o di angoscia che dir si voglia. A questo punto, dopo il primo step di cui le scrivevo, le direi di chiedere una consulenza psicologica a uno/una psicoterapeuta per una valutazione del caso. In ultimo come ulteriore consiglio, visto che assumendo un farmaco come lo xanax che va attentamente somministrato, le consiglio di chiedere un consulto ad un medico psichiatra per valutare il dosaggio e il tempo di assunzione (tenga conto anche sella sua giovane età). La saluto cordialmente, Buone Feste, Marina Montuori
Buongionro, credo sia abbastanza chiaro dalla sua descrizione che lei sta esprimendo una paura ed una frustrazione emotiva, attraverso sintomi fisici. La soluzione a queste difficoltà la vedo essenzialmente nel prendere contatto con uno psicoterapeuta con cui può andare a conoscere le cause delle sue ansie, e ricevere gli strumenti per superare e migliorare il suo stato psicologico ed emotivo. Potrebbe anche valutare la consulenza psicologica on line. Nel caso, mi rendo disponibile per maggiori approfondimenti.
Saluti e auguri,
Dr.Cameriero Vittorio
Gentile utente di mio dottore,
é probabile, come già indicato da alcuni colleghi, che il problema presentato sia psicologico con conseguenti sintomi fisici/somatici. Una cosa non esclude l' altra....anzi. Le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapico al fine di poter approfondire le ragioni del suo malessere.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno. A mio parere, come anche gli altri colleghi le hanno suggerito, potrebbe essere molto importante approfondire la sua situazione attraverso un consulto con uno specialista Psicoterapeuta, soprattutto per via del forte stress che di cui ha accennato , precedente agli episodi di svenimento.
Se poi dovessero rivelarsi necessari ulteriori approfondimenti medici sarà cura del professionista indicarglielo.
Più nello specifico le suggerisco un consulto con uno psicoterapeuta per il fatto che la sua descrizione è più centrata sugli aspetti sintomatologici e dei nessi temporali tra questi, ed è meno focalizzata sulle emozioni ed i vissuti personali e soggettivi che ha vissuto in questo periodo: dar voce a questi aspetti è di fondamentale importanza sia per chiarire la sua situazione generale sia per permetterle di entrare maggiormente in contatto con la realtà della sua esperienza in questo momento.
I migliori auguri e Cordiali saluti,
Dott. Felice Schettini
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Buonasera,
è probabile che il senso di svenimento e di distacco siano delle reazioni somatiche allo stress. Io con lei lavorerei proprio sul bloccare questa tentata soluzione che è disfunzionale cercando degli strumenti che la aiutino a gestire lo stress.
Cordialmente
Buongiorno,leggendo le sue parole avverto il senso di preoccupazione per ciò che le sta accadendo. Il suo corpo le sta dando dei segnali forti. Fortissimi. Parè che lei si sia un po trascurato: scrive che studiava 8 ore al gg al pc,che svolgeva tutti i gg attività fisica ma che si nutriva in modo probabilmente non sufficiente .Anche questo può essere una delle cause dei mancamenti occorsi più volte.
Spesso lo svenimento è un meccanismo di difesa che ci spegne letteralmente quando ciò che viviamo è troppo. Nel suo caso probabilmente il livello di stress cui si è sottoposto è stato troppo elevato e lei non ha più retto.
Faccia una consulenza con un terapeuta, si faccia sostenere in un momento tanto denso ( anche in vista degli esami)
Se ritiene resto a sua dissolve x un primo consulto gratuito on line.
Spero di averla sostenuta anche solo un solo pochino.
Dott ssa Francesca Caputo
Buonasera, dalla sua domanda si percepisce che lei prima dei sintomi che l'hanno spaventato lei si è estremamente stressato, forse ha chiesto troppo al suo corpo. Quindi se lei si è accertato che non ha nulla di fisiologico, dovrebbe consultare una psicoterapeuta ed iniziare un lavoro su di sè, per elaborare cosa nascondono i suoi sintomi da lei descritti. Le assicuro che solo lavorando su di sè se ne esce, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Gentile utente, se nel periodo precedente ha vissuto forti stress, probabilmente il risultato è stato che il suo fisico e la sua mente ne hanno portato i segni. Le consiglierei di rivolgersi al suo medico curante per illusori accertamenti fisici ; di farsi visitare da uno psichiatra per un supporto farmacologico adatto alle sue esigenze e di contattare uno psicoterapeuta per un supporto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, i sintomi che lei ha descritto potrebbero far pensare ad un disagio che in un periodo di ulteriore stress è diventato così intollerabile da cercare un distacco da una realtà che non si vorrebbe affrontare. A parte le indagini organiche le consiglio di contattare uno psicoterapeuta. Cordiali saluti Dott. Roberto Pitzalis
Gentile utente, senza dubbio sta vivendo una fase di forte stress psicologico e affaticamento fisico (ritmi di studio, dieta, scarso riposo) che potrebbero peggiorare il suo stato. Per capire la natura del suo problema sarebbe opportuno un approfondimento medico per escludere eventuali cause organiche. Parallelamente potrebbe iniziare un percorso di psicoterapia, per meglio comprendere l'origine del suo disagio e analizzarne le componenti psicologiche ed affettive, così da individuare le opportune modalità di gestione e risoluzione. Saluti
Sono del parere che ci sia bisogno, date le caratteristiche e la relativa complessità della sua sofferenza, di accedere, subito, ad un rapporto psicoterapeutico attraverso il quale si lavori seriamente sugli aspetti inconsci che generano malessere. A 20 anni è più facile e probabile ottenere risultati soddisfacenti. E' opportuno, inoltre, che la psicoterapia sia promossa e supportata da medicinali innocui e naturali: la Floriterapia di Bach, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica che permettono di offrire al paziente i seguenti reali valori aggiunti: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero delle forze e del buon umore e una benefica disintossicazione dagli psicofarmaci chimici. Io lavoro in questa maniera ottenendo ottimi risultati. Se vuole sono a sua disposizione (telefonicamente) per ulteriori informazioni. Sono anche disponibile per una terapia on line. Cordiali saluti!
Salve.
Come descrive, sta pretendendo troppo da se stesso. Verifichi se ciò che fa è legato ad un interesse vero o più ad un ideale da raggiungere.
Comunque un forte stress sia fisico che psichico può provocare sintomi che costringono a fermarsi perché il corpo, che è più saggio della testa, invia dei segnali di stop, quando i ritmi sono eccessivi.
Sono disponibile per approfondimenti
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online

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