Salve, sono fidanzato con una ragazza che soffre di disturbi d'ansia e attacchi di panico. Ultimamen

18 risposte
Salve, sono fidanzato con una ragazza che soffre di disturbi d'ansia e attacchi di panico. Ultimamente sta vivendo un periodo di enorme stress e l'ansia si è fatta sentire talmente tanto che ha deciso di allontanarsi e chiudersi in casa da ormai 40 giorni. Non ho mai fatto resistenza e le sono sempre stato di supporto, cercando di non essere anche io un peso ulteriore. E' giusto che abbia i suoi spazi, soprattutto in questo momento e poi abbiamo comunque continuato a sentirci quotidianamente, per quanto poco e sempre ai suoi termini, e siamo anche usciti qualche volta. Il problema però è questo, molte volte fa cose che a me fanno indiavolare e soffrire e non so quanto di quello che fa sia condizionato dall'ansia (come dice lei, in quelle poche volte che ho voluto parlarne con lei) e quindi non può farne a meno, o sono cose che potrebbe evitare se lei volesse. Non voglio essere un ulteriore peso nella sua vita, ma sta facendo cose che mi stanno facendo veramente soffrire e non so se dirglielo o lasciar correre, è un periodo difficile per lei e se non fosse stato per l'ansia magari non si comporterebbe in questo modo.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Mi spiace molto anche per la sua compagna e per i sintomi che presenta, per i quali mi auguro abbia intrapreso una psicoterapia.
Comprendo l'importanza della questione ed il dubbio che le sorge, a mio parere non è tanto il contenuto ma soprattutto il modo con cui si dicono le cose: talvolta non farle notare in maniera esplicita può comunque lasciarle trapelare implicitamente mediante nervosismo e quant'altro, generando dunque ulteriore stress per entrambi.
Comunque, ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, può proporre alla sua ragazza di iniziare un percorso per eliminare l'ansia e gli attacchi di panico. Rimanendo chiusa in casa, non fa altro che rafforzare le sue paure ed il problema. Rimango a disposizione
Buongiorno,
penso sia importante che la sua compagna intraprenda un percorso psicoterapeutico che può indubbiamente aiutarla ad eliminare ansia e attacchi di panico. Talvolta, i non detti generano ulteriore frustrazione, perché la situazione resta in un limbo in cui ci si sente inermi rispetto a ciò che accade, e questa è indubbiamente una situazione complicata. Valuti la possibilità di un consulto psicologico al fine di poter fronteggiare la situazione con la delicatezza necessaria.
Cordialmente, EP
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Quando sarà giunto il momento per la sua ragazza di affrontare l'ansia e le sue conseguenze, potrà rivolgersi ad una/o psicoterapeuta che la accompagnerà in questo percorso. Il suo supporto e incoraggiamento è certamente fondamentale, ma data la situazione che brevemente descrive, c'è bisogno di un aiuto specialistico. (sempre che la sua ragazza non sia già seguita). Cercate di parlarne e tenere il dialogo acceso su ciò che vi succede. E' l'unico modo perché ciascuno di voi possa scegliere cosa è giusto per sé. Un caro saluto.
Buongiorno,
stare accanto ad una persona che soffre di disturbi di ansia e panico come quelli da lei descritti è indubbiamente difficile e complesso. Qualora la sua ragazza fosse seguita da un terapeuta potrebbe avanzare l'ipotesi di portare le vostre difficoltà di coppia all'interno del percorso psicologico che sta facendo. I suoi bisogni, i suoi pensieri e i suoi vissuti non vanno sicuramente lasciati in secondo piano rispetto al malessere della sua compagna poichè lei è parte attiva della coppia, e in quanto individuo è importante che ci sia dialogo e ascolto continuo. Potrebbe pensare di dedicarsi uno spazio di ascolto personale all'interno di un percorso psicologico che possa permetterle di comprendere meglio quanto sta vivendo. Qualora volesse intraprendere un percorso di questo tipo sono a disposizione, anche in videoconsulenza, per effettuare 4/5 colloqui di consultazione che potrebbero permettermi di capire meglio la sua sofferenza e la sua storia di coppia con l'obiettivo di arrivare a una maggiore consapevolezza dei suoi bisogni e di quelli della sua ragazza.

Cordialmente

Dott.ssa Chiara Galbiati
Carissimo, grazie della sua condivisione. Spesso ci concentriamo sul paziente che vive il disturbo e dimentichiamo chi quotidianamente supporta i nostri pazienti. I vissuti che lei riporta sono comprensibili, affiancare una persona con un disturbo d'ansia, soprattutto in una fase acuta, non è per nulla semplice. Non è chiaro se la sua ragazza sia seguita o meno, ma quello che risuona chiaramente dalle sue parole è il suo malessere in questa situazione. Credo possa esserle d'aiuto focalizzarsi un po' su di sé, su come questa situazione la fa sentire e su quali risorse più contare per provare a stare meglio. Una cosa che ricordo sempre ai caregiver in generale è: "attenzione al vostro benessere". Se non ci curiamo di noi stessi non potremmo mai essere di supporto per i nostri cari. Un caro augurio
Buongiorno, al fine di fornire un consiglio o esprimere un parere avrei bisogno di conoscere alcuni elementi in più.
Tuttavia mi sento di dire che vista la situazione potrebbe essere utile, qualora ci fosse la motivazione da parte di entrambi, un percorso terapeutico di coppia al fine di sperimentare e mettere in atto seduta dopo seduta modalità alternative di relazione.
Gentile utente,
La situazione che descrive è certamente complessa e non facile da gestire.
Sicuramente, qualora non lo stesse facendo, sarebbe opportuno che la sua fidanzata si faccia seguire da un professionista per evitare che determinati meccanismi diventino sempre più rigidi compromettendo sfera relazionale, lavorativa ecc.
Quello che sembra però, è che il problema della sua fidanzata sia diventato il timone della vostra relazione, questo se da un lato le permette di starle vicino nel rispetto della sua sofferenza, dall'altro rischia di alimentarne il verificarsi, strutturando giorno dopo giorno un rapporto che legittima atteggiamenti o comportamenti sulla base di un problema che per natura, deve essere capito e accettato. Questo però non rischia solo di confermare le vostre posizioni all'interno della relazione (la sua fidanzata come quella che a causa del disagio che vive dirige i tempi e i modi del rapporto, e lei come quello che non può fare altro che accettarli perché non vuole diventare un peso ulteriore), rischia anche che lei si perda di vista, che metta da parte i suoi vissuti e la sua sofferenza, vivendo una storia che non è più sua, vostra, ma figlia dell'ansia e del panico.
Le suggerisco di affrontare la cosa attraverso un percorso, per darsi la possibilità di vedere le cose da una prospettiva esterna e dare voce anche al suo disagio, che non è meno importante.
Resto a disposizione.
Saluti,
Dott.ssa Giulia Vuono
Buonasera. Da quello che scrive sembra una situazione di stallo: se parla alla sua ragazza sente di mettere a rischio la sua salute, mentre se non lo fa dovrà scegliere di scendere a compromessi e sarà lei a star peggio. In entrambi i casi, sembra che questa situazione sia poco piacevole per lei. La invito a fare chiarezza con se stesso su che tipo di responsabilità si stia prendendo e sui pro e i contro delle sue scelte; per fare ciò può senz'altro avvalersi dell'aiuto di uno psicologo. Dott. Francesco Dello Ioio
Gentile utente, mi dispiace per la situazione difficile che sta vivendo. Mi sembra di capire e percepire che lei non abbia nessuna intenzione di essere un peso per la sua fidanzata, ma nella vostra situazione la sua fidanzata non è sola, c'è anche lei che sta soffrendo molto per alcuni suoi atteggiamenti. Mi permetto di suggerirle di iniziare ad ascoltare anche il suo malessere e non solo quello della sua fidanzata, ognuno di voi due ha bisogni differenti e vive malesseri differenti, è corretto che anche lei inizi ad ascoltare i propri. Rimango a disposizione e le mando un caro saluto
Gentile utente, da suo racconto emerge come la sua ragazza sia chiaramente in difficoltà e stia affrontando un omento molto difficile. Tuttavia anche lei sta soffrendo per alcune cose che si sono generate da questa situazione. Le vie possibili per lei possono essere diverse. Parlane, adesso o in un momento in cui le cose si sono un po alleggerite, in modo chiaro ma assertivo con la sua ragazza, spiegandole che lei è lì per lei che la supporta, ma che ci sono delle cose che la fanno sentire in un certo modo. La comunicazione onesta e sincera in una coppia è fondamentale; è vero che il momento che la sua ragazza sta attraversando è molto doloroso ma anche i suoi sentimenti e stati emotivi hanno valore.
Inoltre, dato che questo dato non ci è stato fornito, potrebbe comunque suggerire alla sua ragazza di affrontare un percorso con uno specialista.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, è molto importante quello che sta facendo per la sua ragazza in questo momento, ovvero offrirle supporto, cercare di capirla e aiutarla.

Sarebbe utile cercare un sostegno psicologico per lei in modo da gestire al meglio questa situazione delicata.

Le faccia sentire la sua vicinanza come già sta facendo e confrontatevi a riguardo.
Credo però che un aiuto esterno sia fondamentale

Rimango a disposizione, anche online
Dott.ssa Vittoria Savini Zangrandi
Gentile Utente, comprendo quanto delicata e difficile sia la sua posizione in questo momento. La sua fidanzata ha un'ansia importante, e lei sembra diviso tra il desiderio di tutelarne le fragilità, accettando i compromessi che la ragazza ha trovato per "sopravvivere" (non uscire più di casa), e chiederle un cambiamento, perché tutto ciò le sta comportando sofferenza. Siete dunque in competizione per i bisogni, non sembra cioè possibile che nella coppia trovino spazio quelli di entrambi, ma solo quelli di uno dei due, con l'altro chiamato ad un sacrificio.
La sua ragazza gioverebbe certamente di una psicoterapia, ed è un fatto, ma credo potrebbe essere altrettanto utile riflettere su cosa porti Lei che ci scrive, a chiedersi rinunce rispetto i bisogni che ha, che al cospetto della fragilità di lei sembrano quasi perdere valore e diritto di esistere. Un caro saluto
Buonasera e grazie per averci parlato della sua situazione che capisco non debba essere semplice nè per lei nè per la sua ragazza. Penso sia difficile poterle dare un parere se non dirle che sarebbe importante per lei (ma mi permetto di dire che lo sarebbe anche per la ragazza) trovare uno spazio da ritagliarsi in cui potersi ascoltare ed in cui poter dare un significato più profondo al suo sentire. Poter esplorare come questa situazione la faccia stare e come il dover fare un passo indietro per tutelare la sua ragazza la faccia vivere potrebbe essere di grande aiuto per poter tornare a mettere sè stesso al centro del mondo che, sia chiaro, non significa mancare di rispetto od attenzioni alla propria compagna. Se lo desiderasse, resto a sua disposizione anche per dei colloqui online. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
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Buongiorno
comprendo bene il suo disagio e il suo vissuto emotivo nella relazione con la sua ragazza. Le coppie possono vivere dei momenti di crisi nelle quali un partner è in difficoltà e si è chiuso e l'altro si sente impotente nel prendersi cura dell'altro. Emergono così vissuti di rabbia, paura, sofferenza. Potrebbe esserle d'aiuto confrontarsi con un professionista che la supporti sia per avere informazioni sulla comprensione dei comportamenti del suo partner sia per comprendere ciò che per lei è accettabile in base ai suoi bisogni e valori.

Se ha bisogno di ulteriori informazioni o chiarimenti non esiti a contattarmi.

dott.ssa Letizia Muzi
Caro utente, grazie per la sua importante condivisione. Sento che le sue attenzioni sono molto concentrate sul supportare la sua compagna, sul non essere un'ulteriore causa di stress, ma è fondamentale contemporaneamente non perdere l'attenzione su di sé: stare accanto a chi soffre può fare risuonare anche aree di sofferenza personale. I vissuti che descrive sono più che comprensibili in una fase così delicata e critica. Oltre a suggerire senz'altro che i disturbi d'ansia della sua compagna vengano portati all'attenzione di professionisti, ritengo che possa esserle d'aiuto e importante focalizzarsi un po' su di sé con un lavoro che possa fare emergere preoccupazioni, emozioni e risorse. Un caro augurio. Dott.ssa Eleonora Donatelli
Buongiorno,
È chiaro dalle sue parole che la situazione è complessa e di difficile gestione, soprattutto a livello emotivo. Per prima cosa, per rispondere alla sua domanda, anche se è poco chiara in quanto esplicitata in poche righe, posso dirle che ogni persona con una fatica psicologica intensa è tendenzialmente centrata più su sé stesso che sull'altro, per questo può essere che faccia qualcosa senza comprendere che potrebbe fare arrabbiare o dispiacere l'altro. Per di più mi viene da consigliare di insistere e convincerla perché segua un percorso psicologico se l'ansia la blocca a tal punto da non uscire di casa da più di un mese.
Spero di esserle stata utile.
Rimango a disposizione.
Saluti,
Dr.ssa Longari Elena
Buonasera, grazie per aver scritto su questo portale e aver riportato la sua condizione che capisco le generi sofferenza. Mi auguro che la sua ragazza abbia intrapreso un percorso psicologico e se non fosse così la invito a parlarne con lei perché possa farlo. Sicuramente anche per lei sarebbe utile un percorso psicologico per imparare a gestire questi momenti. Mi sento di consigliare anche, quando la sua ragazza starà meglio, un percorso di coppia che vi possa aiutare a imparare a gestire questi momenti insieme. Stare vicino a una persona che soffre e che si chiude in se stessa non è facile, lei sta facendo un ottimo lavoro. Continui così! Ma si ricordi che anche lei è umano e che può soffrire e chiedere aiuto per questa situazione.
Spero di essere stata d'aiuto, resto a disposizione. Dott.ssa Fabiola Ribechini

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