Salve Soffro di coccicodinia da 2 anni circa. 5 anni fa una caduta che ha causato una frattura del.

8 risposte
Salve
Soffro di coccicodinia da 2 anni circa. 5 anni fa una caduta che ha causato una frattura del.coccife. ho fatto rx che lo accerta e risonanza che non rileva nulla di diverso. Un anno fa ho fatto 3 infiltrazioni in ospedale ( anestetico) al reparto terapia del dolore, dopo aver fatto un ciclo di terapie ( magnetoterapia, LASER, esercizi) dal fisioterapista e dopo aver seguito esercizi di un osteopata. Queste 3 infiltrazioni mi hanno fatta star bene per quasi un anno. Adesso sono tornata in ospedale per le altre 3 infiltrazioni. Ne ho fatte 2 e sto malissimo più di prima. Ho un dolore fortissimo che non mi consente di far nulla e la dottoressa in ospedale mi ha prenotato per la criofrequenza ( se non sbaglio si chiama così) che serve a congelare la parte di nervo interessata. Dovrebbe durare un anno.
Sapreste darmi consigli e se c'è uno specialista in coccigodinia in Campania ? Grazie
salve, in qualità di osteopata esperta di manovre cranio sacrali posso affermare di aver aiutato diversi pazienti affetti da coccigodinie ottenendo buoni risultati. il mio studio si trova a roma in viale trastevere facilmente raggiungibile dalla stazione ferroviaria. se vuole può contattarmi .

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Salve, direi che come idea si potrebbe provare chiedere alla dottoressa di aspettare un paio di settimane per la nuova terapia e nel frattempo provare con un trattamento di tipo manipolativo osteopatico magari con un approccio diverso da quello provato in passato. Come diceva la collega qui sopra le manovre a livello cranio-sacrali possono essere un'idea. Ogni caso è a sé, bisogna poi stare alla valutazione del professionista che la prende in carico. La informo che per questo tipo di problemi ci sono anche delle manovre manipolative "interne" (effettuabili con un accesso rettale) fatte da osteopata/fisioterapista (che sia abilitato quindi alla riabilitazione viscerale) o anche da ostetriche (che per una donna darebbe sicuramente più "agio"), direi eventualmente da concordare anche con il medico che la sta già seguendo. In ultimo, non per importanza, il "dolore pelvico" (del quale fa parte la coccigodinia) è molto spesso associato anche a stati di malessere psicologico siano essi derivanti da ansia, stress, paure, lutti, traumi, etc... Quindi sarebbe opportuno che facesse un quadro completo della situazione con il professionista che la dovesse prendere in carico.
Buongiorno. Non conosco specialisti di questo genere in Campania, ma prima di fare un intervento così invasivo suggerirei di consultare un/una fisioterapista specializzata in riabilitazione del pavimento pelvico. Problematiche di questo genere che determinano dolore pelvico cronico sono spesso gestibili con la fisioterapia specifica, qualora dovessero esserci effettivamente delle disfunzioni del pavimento pelvico come ipertono e scarsa elasticità. L'approccio multidisciplinare, come suggerito da altri colleghi, comprensivo di terapia farmacologica, fisioterapia e supporto psicologico (quasi sempre presenti stati di malessere in problematiche di dolore pelvico cronico) potrebbero fare al caso suo.
Buonasera,
La sua situazione mi sembra alquanto delicata; sinceramente credo che sia opportuno tentare trattamenti conservativi prima di ricorrere ad un intervento, magari con approcci osteopatici diversi da quelli già effettuati. A primo impatto la sua condizione attuale mi porta a pensare ad una fibrotizzazione dei legamenti sacro coccigei e del rafe dovuti alle infiltrazioni subite ( controindicazioni frequenti) oltre che ad un irrigidimento del pavimento pelvico ma, per esserne certi, bisognerebbe consultare RX e RMN per conoscere lo stato della frattura antecedente ed effettuare un'attenta valutazione clinica, considerare poi il da farsi .
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento,
Roberta Mele.
- Napoli
-San Giuseppe Vesuviano.
Prima di ricorrere all’intervento chirurgico le suggerisco di continuare con la fisioterapia.Alcune domande :il dolore aumenta o diminuisce col riposo?È’ sempre lo stesso tipo di dolore o cambia?La zona del dolore cambia a seconda dei movimenti o resta sempre la stessa?
Buongiorno, in questi casi è importante non solo trattare la parte osteoarticolare ma tutto il pavimento pelvico. Ha fatto una valutazione del perineo? Spesso infatti il dolore è provocato da problematiche muscolari perineali/pelviche che se non trattate non consentono il ritorno ad una vita normale.
Buongiorno
Le consiglio una visita presso un professionista che possa inquadrare la sua problematica a 360° attraverso un integrazione tra osteopatia, fisioterapia e posturologia.
Sono disponibile anche on line
Cordialmente
Luciano B.
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi ad un fisioterapista osteopata.
saluti

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