Salve. Per i pazienti psichiatrici sono previste terapie di inclusione sociale e lavorativa?

23 risposte
Salve. Per i pazienti psichiatrici sono previste terapie di inclusione sociale e lavorativa?
Dott.ssa Martina Pergoli Campanelli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Ancona
Buonasera, può informarsi presso il Centro di Salute Mentale (CSM) della sua zona.

Cordialmente

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Dott.ssa Marina Ceruti
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo
Como
Sulla carta, sì. Nella pratica, non è sempre così.
Chieda info al proprio CPS o CSM di riferimento.
Dott.ssa Giusy Lacovara
Psicologo, Psicologo clinico
Mestre
Salve, come suggeritole anche dalle colleghe, può informarsi presso i servizi territoriali della sua zona, solitamente offrono delle valide opportunità.
Cordiali Saluti.
Dr. Gianpietro Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Concesio
Buona sera. Sì l'inserimento lavorativo dei soggetti psichiatrici è previsto come parte della terapia.
Il consultorio di zona può indicare le cooperative collegate.
Saluti
Dr. Gianpietro Rossi
Dott.ssa Stefania Ludovici
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Guidonia Montecelio
Buonasera. È vero! L’inserimento dei soggetti psichiatrici è previsto come parte della terapia. Questo sulla carta.
Resta da verificare se nel suo territorio, rivolgendosi ad un centro di salute mentale, ci sono cooperative che rendono questo obiettivo realizzabile concretamente.
Cordialmente
Dottoressa Stefania Ludovici
Dott.ssa Daniela Chieppa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Salve dipende da caso a caso.
Le suggerisco di rivolgersi al centro di salute mentale di competenza
Cordiali saluti
Dottoressa Daniela Chieppa
Dott. Giovanni Corradi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Nuonasera, a seconda dei casi è possibile. Provi ad informarsi presso i servizi territoriali competenti.
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Buonasera, in alcuni casi è possibile.
Le consiglio di rivolgersi al CSM della sua zona per avere maggiori informazioni.
Resto a disposizione e Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Dr. Jacopo Biraschi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, grazie per la sua domanda. Sì per i pazienti psichiatrici oggi è previsto il trattamento sul territorio, nel quale può essere incluso anche un modulo lavorativo e di inclusione sociale. Dipende molto dalla zona, pertanto la invito a chiedere informazioni ai Servizi del suo territorio.
Dr Jacopo Biraschi
Dott.ssa Martina Arteconi
Psicologo, Psicologo clinico
Vimodrone
Salve, grazie per la sua domanda. Come anticipatole dai colleghi, in alcuni casi è possibile... bisogna valutare ogni caso specifico anche rispetto alla zona di residenza. La invito quindi a rivolgersi ai servizi territoriali della sua zona, quali CPS o CSM.
Resto a disposizione.
Cordialmente, Dott.ssa Martina Arteconi
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Provi ad informarsi presso i servizi territoriali competenti.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Susanna Buffa
Psicologo, Psicologo clinico
Crema
Buongiorno. Come detto dai miei colleghi, sono previsti servizi di inclusione lavorativa. Si informi presso cooperative sociali, che le apriranno un modulo per l'inserimento lavorativo. Buona fortuna e un abbraccio.
Dott.ssa Giulia Scalesse
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Arzano
Buonasera, dipende dal suo territorio di riferimento. Sicuramente può rivolgersi ad un centro di salute mentale e chiedere maggiori informazioni. In alcune zone sono presenti anche cooperative o associazioni che si occupano di inserimento lavorativo
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Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Per i pazienti psichiatrici sono previste terapie di inclusione sociale e lavorativa, che fanno parte della cosiddetta “riabilitazione psichiatrica”.
La riabilitazione psichiatrica si concentra sull’aiutare le persone con disturbi psichiatrici a recuperare le loro capacità, a migliorare la loro qualità di vita e a integrarsi nella società. Ci sono molte attività di riabilitazione che possono aiutare i pazienti a raggiungere questi obiettivi, e molte di esse includono l’inclusione sociale e lavorativa.
L’inclusione sociale può essere promossa attraverso attività come la partecipazione a gruppi di sostegno, la frequentazione di corsi di formazione, il volontariato, lo sport, l’arte e la musica. Queste attività possono aiutare i pazienti a migliorare le loro capacità sociali, a costruire reti di supporto e ad aumentare la loro autostima e il senso di appartenenza.

L’inclusione lavorativa può essere promossa attraverso programmi di riabilitazione che si concentrano sull’aiutare i pazienti a trovare e mantenere un lavoro. Questi programmi possono includere l’orientamento professionale, la formazione professionale, il coaching sul posto di lavoro e il supporto durante la ricerca di lavoro. Ci sono anche programmi che aiutano i pazienti a creare la propria attività.
In generale, la riabilitazione psichiatrica si concentra sull’aiutare i pazienti a raggiungere i loro obiettivi individuali e a migliorare la loro qualità di vita. L’inclusione sociale e lavorativa sono solo due dei molti modi in cui questo obiettivo può essere raggiunto.


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Dr. Daniele Savoldi
Psicologo, Psicoterapeuta
Mazzano
Buongiorno,

deve rivolgersi al CPS/CSM di riferimento, sono presenti inoltre anche cooperative sociali, SIL, le consiglio anche di rivolgersi al servizio sociale del suo comune per chiedere ulteriori informazioni.
Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
assolutamente sì. Occorre definire un progetto riabilitativo in collaborazione con l'ente pubblico, il CPS, ed eventualmente in ulteriore collaborazione con istituzioni private come previsto dalla Legge 180/1978.
Dott. Lorenzo Atti
Psicologo clinico, Psicologo
Bologna
Buongiorno! Certamente, esistono e spesso vengono elargite da parte di cooperative, associazioni di promozione sociale o organizzazioni di volontariato che collaborano coi servizi di salute mentale del territorio, favorendo l'inclusione sociale e la socializzazione. Per quanto riguarda l'asse lavorativo, però, è bene informarsi e farsi orientare dagli operatori del CSM.
Dott.ssa Sara Pugliese
Psicologo clinico
Roccella Ionica
Certo , può rivolgersi presso il csm della sua zona o se ci sono strutture, associazioni che si occupano di inclusione sociale.
Dott. Luca Demuro
Psicologo, Psicologo clinico
Quartu Sant'Elena
Buongiorno, dovrebbero essere previsti dal CSM di riferimento della sua zona o da alcune associazioni volontarie spesso. Spero di esserle stato di aiuto.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, sì. Questi percorsi sono essenziali per favorire il recupero, migliorare l’autostima e promuovere una migliore qualità della vita. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, sappiamo che l’interazione sociale, la possibilità di svolgere attività significative e di sentirsi utili nella società sono elementi fondamentali per il benessere psicologico. Per questo motivo, esistono programmi specifici che si concentrano su: Inclusione sociale: attività di gruppo, laboratori riabilitativi e percorsi di socializzazione, che aiutano a migliorare le abilità comunicative, le relazioni interpersonali e a contrastare l’isolamento. Inclusione lavorativa: attraverso tirocini, borse lavoro o inserimenti in contesti protetti come le cooperative sociali, la persona ha l’opportunità di avvicinarsi al mondo del lavoro in maniera graduale e supportata. Questo è molto importante perché il lavoro non rappresenta solo un sostentamento economico, ma contribuisce anche a rafforzare l’autonomia, il senso di competenza e il valore personale. Questi interventi sono spesso integrati nel percorso terapeutico individuale, tenendo conto delle capacità, delle risorse personali e degli obiettivi di ciascuna persona. La collaborazione con i servizi di salute mentale, il supporto di terapeuti e professionisti, e la costruzione di un ambiente che promuove l’inclusione sono aspetti centrali per il successo di queste terapie. Un elemento fondamentale di questo approccio è il concetto di “recovery”, che pone l’attenzione non solo sulla gestione dei sintomi, ma anche sulla possibilità di condurre una vita soddisfacente e significativa nonostante le difficoltà. Per questo, lavorare sulla reintegrazione sociale e lavorativa diventa una parte integrante del percorso terapeutico, capace di dare alla persona un nuovo senso di fiducia e speranza. Dott. Andrea Boggero
 Magdalena Peruzzi
Psicologo clinico
Arezzo
Dipende, va valutata da caso a caso e dalla complessità della situazione.
Dott.ssa Letizia Turchetto
Psicologo, Psicologo clinico
Ponte di Piave
Gentile Utente, la ringrazio per il suo quesito. Questa domanda andrebbe portata al caso specifico perchè ogni situazione va considerata nella sua unicità.
Il fatto che servizi quali CSM si occupino anche dell'inserimento sociale e lavorativo rappresenta una possibilità, tuttavia la invito a considerare che ogni persona porta un bagaglio personale in cui le proprie risorse, le proprie fatiche, i propri vissuti emotivi e le proprie sofferenze la rendono unica. Per questo concordo con i miei colleghi nell'invitarla a riferirsi al servizio in questione che potrà fornirle delle risposte in base alla specificità portata. Cordialmente, Dott.ssa Turchetto Letizia
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Sì, assolutamente — per i pazienti psichiatrici in Italia sono previste e attivate terapie e programmi di inclusione sociale e lavorativa, gestite sia dai Centri di Salute Mentale (CSM) del Servizio Sanitario Nazionale, sia da cooperative sociali e associazioni convenzionate con le ASL.
In particolare esistono diversi tipi di percorsi, calibrati in base alla gravità del disturbo e al livello di autonomia della persona:
Progetti Riabilitativi Individualizzati (PRI): costruiti dal CSM insieme al paziente e alla sua famiglia, prevedono interventi psicoterapeutici, farmacologici e di reinserimento sociale o lavorativo.
Borse lavoro o tirocini protetti: percorsi lavorativi graduali (spesso retribuiti con fondi regionali) svolti presso cooperative o aziende partner, con tutoraggio costante.
Centri diurni o laboratori occupazionali: strutture semi-residenziali dove si svolgono attività artistiche, artigianali, sociali o formative per recuperare abilità relazionali e organizzative.
Inserimenti lavorativi mirati (Legge 68/1999): per persone con disabilità psichica certificata, che possono accedere a percorsi di lavoro con supporto individualizzato e adattamento del ruolo.
Molte regioni offrono anche progetti di “budget di salute”, cioè piani personalizzati che finanziano interventi di autonomia abitativa, inserimento lavorativo e supporto sociale, costruiti intorno ai bisogni specifici del paziente.

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