salve penso di avere un epicondelite al gomito dx, che cura potrei adottare?

15 risposte
salve penso di avere un epicondelite al gomito dx, che cura potrei adottare?
Dott. Luca Gennaro
Fisioterapista
Bagheria
Molto dipende da in che fase è presente. In fase acuta è importante il riposo e il ghiaccio, massaggio, tecarterapia laserterapia. Bisogna evitare movimenti dolorosi e di sovraccarico del gomito.
In fase subacuta possono essere gradualmente riprese attività sotto sforzo se non compare dolore.
Nella fase finale di ha il ritorno all’attività, incrementando gli esercizi di potenziamento e di resistenza con completa articolarità.
Un tutore può essere di grandissimo aiuto, ma è un ausilio alla fisioterapia e non un sostituto.
Saluti.

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Dott. Luca Chioda
Fisioterapista, Massofisioterapista, Terapeuta
Torino
Salve, innanzitutto va stabilita effettivamente una diagnosi da un medico.
Dopodiché sarà lui, in base alla fase della patologia e all'irritabilità del suo gomito, quale sia la terapia più indicata per lei (tecar, laser, onde d'urto). Una volta superata la fase di dolore limitante, come diceva anche il collega, andranno fatti degli esercizi per ricondizionare i tendini e rinforzare i muscoli.
Dott. Antonio Andreozzi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Aversa
Salve, una priorità dello studio in oggetto è fare una valutazione con esame obiettivo dell'arto superiore dx, con anamnesi fisiologica e patologica remota e recente. Dopo effettuati i vari test specifici al gomito si passa ad una successiva fase che interessa l'aspetto globale e cioè, l'ascolto del sacro, del cranio, valutazione della colonna dell'arto superiore, stretto toracico tratto cervicale, dorsale, valutazione organi toracici, valutazione dell'intestino tenue e di L3. A questo punto si passa al trattamento delle disfunzioni specifiche trovate nei vari distretti.
Dott. Salvatore Maida
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Milano
Buongiorno. Innanzitutto bisogna essere sicuri che sia epicondilite. Consideri che l’80% delle epicondilti si rilevano essere un problema cervicale, dovuto ad una compressione del nervo radiale. Spesso in studio arrivano pazienti con questa diagnosi e con questo problema persistente che in realtà risulta essere altro. In tal caso l’iter riabilitativo è totalmente diverso. Le consiglio di rivolgersi ad un fisioterapista esperto in terapia manuale che saprà fare una corretta diagnosi
Dr. Fabio Scalone
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
Roma
Buonasera, le cure sono diverse ma bisogna capire da quanto ha questo disturbo e dalla causa (non necessariamente è epicondilite ma può essere anche un problema derivamente per esempio dalla cervicale). Le consiglio intanto di fare una valutazione osteopatica dopo aver consultato il suo medico curante.
Un caro saluto
Dott. Luca Sgalla
Fisioterapista, Osteopata
Ancona
Buonasera, innanzitutto bisogna capire l'origine del problema (possono essere molteplici e non sempre prossime alla zona del dolore).
La terapia fisica può aiutare ad attenuare i sintomi, ma nel caso in cui l'origine del problema non sia localizzata nei pressi della zona dolente è necessario valutare in modo approfondito la reale causa.
Saluti e buona guarigione!
Dott. Domenico Donsante
Fisioterapista, Osteopata
Roma
Salve se le è stato diagnosticato l'epicondilite può adottare un tutore specifico che l'aiuterà a scaricare meglio le tensioni sui tendini che si attaccano sull'epicondilo. Dovrebbe poi iniziare anche fisioterapia sia manuale che strumentale.
Cordiali saluti
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Dott.ssa Francesca Logozzo
Fisioterapista, Osteopata
Rivoli
Salve, dando per scontato che sia stata già diagnosticato con certezza da un medico e che siano escluse altre cause peraltro molto comuni per il dolore laterale di gomito, sarebbe utile un tutore e dei trattamenti osteopatici/fisioterapici per eliminare le cause : ad esempio una scorretta posizione dell’articolazione del gomito che andrebbe manipolato per poter risolvere più velocemente
Dott. Leonardo Manente
Fisioterapista, Massofisioterapista, Posturologo
Marcon
Buonasera, innanzitutto sarebbe necessaria un'anamnesi completa, conoscere età, modalità d'insorgenza, tipologia di dolore (infiammatorio, meccanico, miofasciale..), quindi è necessario svolgere una visita dal suo fisioterapista di riferimento e a seconda della condizione clinica procedere con la riabilitazione o con ulteriori approfondimenti diagnostici. Buona Giornata
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Dott. Alessandro Sozzi
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
Roma
Esegua una visita ortopedica o, eventualmente fisiatrica, in modo da avere la certezza di avere una diagnosi.
Successivamente potrà essere sviluppato un programma riabilitativo.

Saluti.
Dott. Antonio Serio
Fisioterapista
Formia
Buongiorno, per rispondere alla sua domanda in maniera corretta sarebbe necessaria una visita in modo da capire la localizzazione e la natura del problema. La manifestazione di dolore al lato del gomito può essere causata da diverse problematiche. Ad oggi sono molte le strategie di intervento (terapie manuali, strumentali, utilizzo di tutori, infiltrazioni), ma come detto è fondamentale inquadrare il problema in maniera corretta.
Gentile Paziente,

L'epicondilite (nota anche come "gomito del tennista") è una condizione infiammatoria che coinvolge i tendini estensori del gomito. Il trattamento fisioterapico si concentra su tre aspetti principali:

1. **Riduzione dell'infiammazione**: Tecniche di terapia fisica come la crioterapia, l'ultrasuonoterapia e il laser ad alta potenza possono essere utili nelle fasi acute per ridurre l'infiammazione.

2. **Trattamento manuale**: Tecniche di mobilizzazione articolare per migliorare il movimento del gomito e rilascio miofasciale per ridurre la tensione nei muscoli coinvolti.

3. **Rinforzo e stretching**: Esercizi mirati di stretching per i muscoli estensori e di rinforzo per migliorare la stabilità del gomito, evitando movimenti ripetitivi che aggravano la condizione.

In caso di dolore persistente, potrebbe essere utile integrare il trattamento fisioterapico con tecniche come la tecarterapia o le onde d'urto. Se il dolore non si riduce con il trattamento conservativo, è consigliato un consulto medico per valutare opzioni terapeutiche aggiuntive, come le infiltrazioni.

Un trattamento tempestivo e mirato è fondamentale per una completa guarigione.
Dr. Matteo Tonino
Fisioterapista, Posturologo
Roma
Terapia manuale, esercizio terapeutico a carico progressivo, tutore, creme Termo attive ed eventualmente onde d'urto.
Valutazione fisioterapica per esercizi, onde d'urto e tutore. Oltre ad un educazione comportamentale rispetto a cosa fare e cosa no per evitare che il dolore si presenti.

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