Salve, mio figlio di 6 anni sia a casa che in classe ha costantemente mani/dita/matite in bocca. Que

11 risposte
Salve, mio figlio di 6 anni sia a casa che in classe ha costantemente mani/dita/matite in bocca. Questo avviene durante lo svolgimento di tutte le attività, sia didattiche che ludiche. Cosa dovremmo fare?
Inoltre ha la tipica “vocina infantile” e pronuncia distorte alcune parole per questo, ad esempio 13 è “tredizi”…
Grazie!
Dott.ssa Irene Catellani
Logopedista
Carpi
Salve,
il comportamento che lei descrive di avere mani e oggetti in bocca se prolungato nel tempo, come in questo caso, può rientrare tra quelli che definiamo "vizi orali". Sarebbe bene indagarne la causa e cercare di eliminarlo in quanto potrebbe portare conseguenze sullo sviluppo dentale.
Il mio consiglio è di rivolgersi a un logopedista sia per questa problematica che per le distorsioni articolatorie che possa fare una valutazione del linguaggio e anche della funzioni orali e indicarvi il percorso di trattamento più opportuno.
Un saluto
Dott.ssa Logopedista Irene Catellani

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Salve, si tratta probabilmente di un vizio orale, occorre una visita logopedica e una valutazione del linguaggio
buonasera, suggerisco una valutazione logopedica
Salve, partendo dal mettere le mani, le dita o gli oggetti in bocca, a sei anni potrebbe essere ancora una forma di auto-consolazione o un'abitudine orale persistente.
I consigli che posso darle sono
Rendere il bambino consapevole: In modo gentile fagli notare quando porta le mani o gli oggetti alla bocca. A volte, i bambini non se ne rendono conto. Potreste dire:” Proviamo a tenere le mani giù mentre disegniamo?".
Offrire alternative: Quando notate che sta per mettere qualcosa in bocca, offritegli un'alternativa che possa tenere tra le mani, come una pallina antistress morbida, un piccolo gioco o anche qualcosa di "permesso" da mordicchiare in momenti specifici (ad esempio, un pezzetto di carota durante la merenda).
Identificare i momenti scatenanti: Cercate di capire se ci sono situazioni particolari in cui questa abitudine si intensifica (stress, noia, concentrazione intensa). Una volta individuati, potete cercare strategie specifiche per quei momenti.
Rinforzo positivo: Lodatelo e fategli i complimenti quando riesce a tenere le mani lontane dalla bocca, anche per brevi periodi. Un piccolo sistema di ricompense (adesivi, piccoli privilegi) può essere motivante.
Per il linguaggio sarebbe opportuno una valutazione logopedica, questo perché a 6 anni lo sviluppo dovrebbe essere completato.
Buonasera! Il comportamento di portare spesso le mani, le dita o oggetti alla bocca può avere diverse cause: può trattarsi di un’abitudine auto-rassicurante (simile a una “gestualità di conforto”), oppure potrebbe essere legata a una ricerca sensoriale o a una necessità di autoregolazione. È importante osservare se questo comportamento avviene solo in situazioni di concentrazione, stress o anche in momenti di tranquillità. In alcuni casi, può essere utile una valutazione da parte di un terapista occupazionale, soprattutto se si sospetta una componente sensoriale.
Per quanto riguarda la “vocina infantile” e le difficoltà articolatorie come “tredizi” al posto di “tredici”, si tratta di caratteristiche che possono rientrare in un quadro di sviluppo linguistico ancora immaturo. Tuttavia, a 6 anni è importante monitorare e, se necessario, intervenire, poiché la pronuncia dovrebbe essere ormai vicina a quella dell’adulto, soprattutto per i numeri e le parole di uso comune.
Consiglio una valutazione logopedica approfondita, che possa osservare:
la qualità della voce (intonazione, timbro, eventuale nasalizzazione);
le abilità articolatorie e fonologiche;
eventuali abitudini orali persistenti (come quella di portare oggetti in bocca);
il profilo comunicativo-linguistico generale.
In base a quanto emergerà dalla valutazione, si potrà eventualmente proporre un percorso di terapia logopedica mirato a migliorare la produzione dei suoni, la consapevolezza articolatoria e – se necessario – la regolazione delle abitudini orali.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Il consiglio è di consultare un logopedista che possa fare una valutazione approfondita del linguaggio e delle competenze motorie orali di suo figlio, nonché del comportamento orale (le mani in bocca). Un logopedista potrebbe indicare esercizi mirati per migliorare la pronuncia e suggerire interventi per ridurre la tendenza a mettere le mani in bocca, se necessario.
Salve! Grazie per la domanda, è molto positivo che stiate osservando con attenzione il vostro bambino e vogliate affrontare la situazione. La tendenza a portare alla bocca matite, mani o altri oggetti, a questa età, non è più tipica come lo era nei primi anni di vita e può essere legata a diversi aspetti, che è importante indagare con attenzione. Potrebbe trattarsi di un’abitudine residua, di un bisogno di stimolazione sensoriale o di una modalità di autoregolazione emotiva. È utile osservare in quali contesti questo comportamento si presenta più frequentemente, ad esempio durante momenti di attesa, frustrazione o concentrazione.
Esistono strumenti alternativi pensati proprio per questi bisogni, come le collanine o i braccialetti mordicchiabili (ad esempio "chewelry" o "tilcare chew chew"), che aiutano a gestire tale comportamento in modo più sicuro e appropriato. Se la tendenza appare molto marcata o vi preoccupa, può essere utile confrontarsi con un logopedista o un neuropsicomotricista per un’osservazione più approfondita.

Per quanto riguarda invece l’aspetto articolatorio e linguistico, a 6 anni ci si aspetterebbe una pronuncia corretta dei suoni del linguaggio, così come una voce più matura rispetto a quella infantile. Per queste ragioni, è consigliabile una valutazione e, se necessario, una presa in carico logopedica, per lavorare sulle distorsioni fonologiche che, se non affrontate, rischiano di ripercuotersi anche sugli apprendimenti scolastici, in particolare sulla letto-scrittura. Ad esempio, se un bambino dice “tredizi” invece di “tredici”, è probabile che in fase di auto-dettatura riproduca l’errore anche nella scrittura. Inoltre, si potrà intervenire anche sull’impostazione vocale, se ritenuto necessario.
Ricordo sempre che una presa in carico precoce è spesso più efficace e può fare la differenza!
Dott.ssa Martina Carminati
Buonasera signora,
così come ha esposto la situazione credo che sia meglio farlo valutare direttamente da un logopedista così che possa osservare tutti i "comportamento problema" (quando e come si innescano e la frequenza). Per quanto riguarda strettamente la sfera del linguaggio potrebbero esserci delle fragilità sul versante fonetico-fonologico, difficile a dirsi senza un'accurata e completa valutazione del linguaggio.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Giulia Della Monaca
Grazie per la domanda. La persistenza dell'abitudine viziata di mettere mani, dita o oggetti in bocca può comportare l'insorgenza di Squilibri Muscolari Orofacciali (conosciuti anche come SMOF), malocclusione, influenzare la respirazione e/o conseguenti alterazioni della postura linguale. Ciò può influire negativamente sulla corretta articolazione dei suoni nel linguaggio verbale, poiché i movimenti necessari per produrre correttamente i suoni dipendono dalla precisa coordinazione dei muscoli orofacciali e dalla corretta postura linguale. Pertanto è opportuno richiedere un intervento multidisciplinare per prevenire ulteriori complicazioni e promuovere una corretta funzione orale e una comunicazione efficace. È, quindi, raccomandata una valutazione logopedica e ortodontica per identificare le aree di intervento e sviluppare un piano di trattamento personalizzato per aiutare a superare queste difficoltà e migliorare la comunicazione verbale.
Dott.ssa Camilla Fumagalli
Logopedista
Bergamo
Buongiorno,
può capitare che i bambini si trascinino alcuni modi per semplificare le parole e che facciano un po' fatica a correggerli da soli.
In altre situazioni, può succedere che i bambini con l’abitudine di portare le dita o oggetti in bocca sviluppino una posizione della lingua non del tutto corretta. Questo può influenzare la pronuncia di alcuni suoni, ma anche il modo in cui respirano o deglutiscono. Quest'ultimo è un punto molto importante, perché può influenzare lo sviluppo osseo e muscolare del bimbo (ad esempio, provocando il famoso "morso aperto").

Niente di allarmante: sono tutti aspetti che si possono affrontare con serenità e gradualità. In ogni caso, è bene togliersi il dubbio per togliere queste abitudini e correggere la pronuncia delle parole.

Per questo, io le consiglierei di richiedere un colloquio con un logopedista della sua zona, così da valutare insieme quanto queste abitudini siano "impattanti" e, se necessario, definire un percorso su misura.
Dott.ssa Simona Romano
Logopedista
Castellammare di Stabia
Salve, purtroppo si tratta di abitudini viziate, onicofagia e lapisfagia. Entrambe sono molto comuni nei bambini con squilibri orofacciali, consiglio una visita logopedica con un professionista specializzato in terapia Miofunzionale anche per risolvere la pronuncia dei suoni,correlata con le abitudini viziate presenti.

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