Salve! Ho 36 anni e negli ultimi mesi soffro spesso di una forte stanchezza e vertigini/ giramenti d
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Salve! Ho 36 anni e negli ultimi mesi soffro spesso di una forte stanchezza e vertigini/ giramenti di testa. Ho la sensazione di svenire, l udito diminuisce, mi assale in quei momenti il panico ed inizia la tachicardia. Pensando fosse un disturbo d ansia, e sopratutto per il periodo di stress che sto attraversando, vado da una psicologa con la quale faccio training autogeno. Le cose però non cambiano. Ho fatto ecg ed è tutto nella norma. Le analisi fatte quasi un anno fa erano tutte nella norma. Visita dall'otorino , tutto perfetto.
Ammetto che tutto ciò sta severamente invalidando le mie giornate, adesso ho il terrore che di continuo ed in qualsiasi momento possa stare male. E questo mi porta a non uscire più o sempre con il pensiero che possa accadere qualcosa. Mi chiedevo e vi chiedo se è il caso di approfondire ciò a livello neurologico. Se si, in cosa consisterebbe un esame neurologico?
Grazie.
Ammetto che tutto ciò sta severamente invalidando le mie giornate, adesso ho il terrore che di continuo ed in qualsiasi momento possa stare male. E questo mi porta a non uscire più o sempre con il pensiero che possa accadere qualcosa. Mi chiedevo e vi chiedo se è il caso di approfondire ciò a livello neurologico. Se si, in cosa consisterebbe un esame neurologico?
Grazie.
Un esame neurologico consiste in un insieme di manovre finalizzate a evidenziare possibili cause organiche , ossia alterazioni del sistema nervoso, che possano provocare i sintomi e i segni descritti dal paziente; se nel suo caso, l’esame neurologico fosse negativo, le consiglierei accostare al trattamento psicoterapeutico un trattamento farmacologico ad hoc
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Il caso è da trattare con farmaci , dopo una visita approfondita con colloquio
Buongiorno, le consiglio di parlare con il suo medico di base e di valutare con lui la necessità, o meno, di una visita neurologica. Da quello che scrive si coglie inoltre un forte disagio nel vivere questa situazione. Se, come mi è sembrato di capire, il percorso di training autogeno è tuttora in atto, le suggerisco di parlare con la psicologa che la segue per valutare con lei l'eventuale necessità di affiancare, alle sedute di training autogeno, un percorso di elaborazione di questi vissuti. Un'altra opzione da discutere, sia con il medico di base che con la psicologa, potrebbe essere quella di una terapia farmacologica. Consultandosi con loro potrà quindi valutare la necessità di rivolgersi a uno psichiatra per un'eventuale terapia. Augurandole di trovare presto una maggiore serenità le mando un saluto.
Gentile,
I sintomi che lei descrive, quali **vertigini**, **sensazione di svenimento**, **tachicardia** e **attacchi di panico**, potrebbero verosimilmente essere attribuiti a disturbi d'ansia, che spesso si manifestano con simili problematiche fisiche. Tuttavia, considerando la persistenza dei disturbi e l'assenza di miglioramenti significativi nonostante il trattamento psicoterapico, sarebbe opportuno considerare un ulteriore approfondimento **neurologico**.
Una valutazione neurologica consisterà in un'attenta **visita clinica**, supportata da test funzionali e, in alcuni casi, da indagini strumentali come **risonanza magnetica (RM)** o **elettromiografia (EMG)**, volti a escludere potenziali patologie neurologiche sottostanti. Tali esami permetteranno di chiarire l’origine dei suoi disturbi e orientare verso il trattamento più adeguato.
Poiché le cause cardiache e otorinolaringoiatriche sono già state escluse, un consulto con un **neurologo** esperto si rivelerà il passo necessario per un'analisi completa e una guida terapeutica mirata.
Cordialmente.
I sintomi che lei descrive, quali **vertigini**, **sensazione di svenimento**, **tachicardia** e **attacchi di panico**, potrebbero verosimilmente essere attribuiti a disturbi d'ansia, che spesso si manifestano con simili problematiche fisiche. Tuttavia, considerando la persistenza dei disturbi e l'assenza di miglioramenti significativi nonostante il trattamento psicoterapico, sarebbe opportuno considerare un ulteriore approfondimento **neurologico**.
Una valutazione neurologica consisterà in un'attenta **visita clinica**, supportata da test funzionali e, in alcuni casi, da indagini strumentali come **risonanza magnetica (RM)** o **elettromiografia (EMG)**, volti a escludere potenziali patologie neurologiche sottostanti. Tali esami permetteranno di chiarire l’origine dei suoi disturbi e orientare verso il trattamento più adeguato.
Poiché le cause cardiache e otorinolaringoiatriche sono già state escluse, un consulto con un **neurologo** esperto si rivelerà il passo necessario per un'analisi completa e una guida terapeutica mirata.
Cordialmente.
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