Salve, Ho 31 anni e da un paio di mesi avverto una sensazione fastidiosa al momento della deglutizi
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Salve,
Ho 31 anni e da un paio di mesi avverto una sensazione fastidiosa al momento della deglutizione, come se facessi fatica a deglutire cibi solidi e a volte anche liquidi.
Mi capita a volte di avere un blocco nell’inghiottire perfino la saliva, poi mi concentro e riesco a farlo.
Ho effettuato una visita da un otorinolaringoiatra e non è stato riscontrato nulla oltre a reflusso laringofaringeo per cui mi è stata prescritta una cura con starab 20 mattino e sera e antiacidi, nonostante la cura il sintomo non passa anzi mi sembra che sia aumentato rispetto a due mesi fa.
Ho effettuato anche una visita gastroenterologica con ecografia all’addome che non ha riscontrato nulla oltre che appunto la malattia da reflusso gastroesofageo.
Sono una persona ansiosa ma mi rendo conto che questo sintomo si presenta sempre anche quando io sono del tutto tranquilla, e questo mi porta a pensare che non derivi dall’ansia, ovvio che poi mi agito e la cosa peggiora.
Ho il setto nasale deviato ma non ho mai approfondito, non so se questo possa influire in qualche modo nel mio problema di deglutizione.
Inoltre ho una malocclusione dentale e grossi problemi alla cervicale, ho due ernie al collo, il rachide rettilineizzato e discopatie, ho letto che anche problemi al collo possono causare questo tipo di problemi.
Scrivo a voi per chiedere un parere perché non so che altri esami fare per capire la causa di questo disturbo che sta diventato molto fastidioso e mi rende difficoltoso anche mangiare che è una delle cose che ho sempre amato di più in assoluto, ora mi mette pensiero ogni volta che devo farlo perché sento troppo fastidio.
Grazie mille in anticipo.
Cordiali saluti.
Ho 31 anni e da un paio di mesi avverto una sensazione fastidiosa al momento della deglutizione, come se facessi fatica a deglutire cibi solidi e a volte anche liquidi.
Mi capita a volte di avere un blocco nell’inghiottire perfino la saliva, poi mi concentro e riesco a farlo.
Ho effettuato una visita da un otorinolaringoiatra e non è stato riscontrato nulla oltre a reflusso laringofaringeo per cui mi è stata prescritta una cura con starab 20 mattino e sera e antiacidi, nonostante la cura il sintomo non passa anzi mi sembra che sia aumentato rispetto a due mesi fa.
Ho effettuato anche una visita gastroenterologica con ecografia all’addome che non ha riscontrato nulla oltre che appunto la malattia da reflusso gastroesofageo.
Sono una persona ansiosa ma mi rendo conto che questo sintomo si presenta sempre anche quando io sono del tutto tranquilla, e questo mi porta a pensare che non derivi dall’ansia, ovvio che poi mi agito e la cosa peggiora.
Ho il setto nasale deviato ma non ho mai approfondito, non so se questo possa influire in qualche modo nel mio problema di deglutizione.
Inoltre ho una malocclusione dentale e grossi problemi alla cervicale, ho due ernie al collo, il rachide rettilineizzato e discopatie, ho letto che anche problemi al collo possono causare questo tipo di problemi.
Scrivo a voi per chiedere un parere perché non so che altri esami fare per capire la causa di questo disturbo che sta diventato molto fastidioso e mi rende difficoltoso anche mangiare che è una delle cose che ho sempre amato di più in assoluto, ora mi mette pensiero ogni volta che devo farlo perché sento troppo fastidio.
Grazie mille in anticipo.
Cordiali saluti.
salve buongiorno, da quello che leggo credo anch'io si tratti di reflusso gastroesofageo, a maggior ragione se visitata con endoscopio. la risalita dei gas prodotti è causa spesso di questa situazione poichè causa una discesa di musco retro nasale. Sicuramente l'ansia non gioca a suo favore ma anzi accentua il sintomo e molto spesso nei casi di attacchi di panico simula il tipico blocco in gola. Le consiglio di continuare la cura e di modificare la sua dieta in associazione al movimento che gioca un ruolo positivo sia nel reflusso che nell'ansia. Per ciò che riguarda la mia professione sicuramente un controllo la potrebbe ulteriormente aiutare per ridurre le tensioni viscerali, del diaframma, a livello tiroideo,...
resto a disposizione per qualsiasi problema e le auguro buona giornata.
Rina Binni Osteopata D.O.
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Buonasera, mi dispiace molto per questi sintomi così fastidiosi.
La deglutizione è controllata da nervi cranici quindi un problema della cervicale potrebbe a catena infastidito tali nervi, per cui si sono presentati questi sintomi. Ovviamente senza un accurata anamnesi e valutazione non è possibile capire esattamente la causa, ma un consiglio potrebbe essere di rivolersi ad un Osteopata al fine di fare un accurata valutazione del caso e cercare di migliorare la sintomatologia. Ha controllato anche la tiroide? perché una tiroide ingrossata può causare difficoltà nella deglutizione. Spero di averla aiutata, resto a disposizione.
Un caro saluto, dott.ssa Micol Teti D.O.
La deglutizione è controllata da nervi cranici quindi un problema della cervicale potrebbe a catena infastidito tali nervi, per cui si sono presentati questi sintomi. Ovviamente senza un accurata anamnesi e valutazione non è possibile capire esattamente la causa, ma un consiglio potrebbe essere di rivolersi ad un Osteopata al fine di fare un accurata valutazione del caso e cercare di migliorare la sintomatologia. Ha controllato anche la tiroide? perché una tiroide ingrossata può causare difficoltà nella deglutizione. Spero di averla aiutata, resto a disposizione.
Un caro saluto, dott.ssa Micol Teti D.O.
Buonasera! Io ti consiglio una valutazione con un'osteopata e con un dentista sia per valutare se eventualmente c'è una problematica di lingua che ti causa questi problemi (frenulo corto, deglutizione atipica, ecc) e sia per sistemare l'occlusione perché entrambe le problematiche incidono sulla cervicale e su tutta la postura!
Spero di esserti stata utile!
Cordiali saluti
Spero di esserti stata utile!
Cordiali saluti
Buongiorno, le consiglierei di rivolgersi ad un osteopata per lavorare sulla postura ed attenuare anche i problemi gastrici. Potrebbe inoltre giovarle l'agopuntura sia per i problemi gastrici che per l'ansia (da abbinare a un percorso con uno psicoterapeuta)
Quella è una zona molto delicata, se non è un inclinazione errata dell' osso ioide data da tensioni muscolati, li c' è la tiroide, le paratiroidi e le parotidi e per un qualche motivo tutto potrebbe essere infiammato, di conseguenza bisognerebbe, secondo me, fare un controllo più approfondito a queste ghiandole.
buongiorno, grazie per aver condiviso in modo cosi chiaro la situazione. le scrivo per tranquillizzarla in modo importante, lei è il tipico mio paziente in studio essendo specializzata in disturbi di questo genere della alte vie digestive. Da ciò che racconta ha già effettuato accertamenti diagnostici e strumentali con specialisti che non hanno riscontrato patologie oltre al reflusso gastroesofageo che più che patologia la definirei una condizione a cui si arriva dopo anni di "tensioni" sommate; oer cui non ci sono i motivi per preoccuparsi di qualcosa di "pericoloso". Capisco benissimo quanto il sintomo possa essere fastidioso e preoccupante anche in assenza di cause cliniche. Quello che non viene spiegato è che le tensioni che accumuliamo neimesi e negli anni (tra stress, postura, respirazione allertata,m tratto cervicale contratto, sistema nervoso osrtosimpatico iperattivo, malocclusione o semplicemente "sensazione di dover mandare per forza giu qlcosa nella vita di tutti i giorni come situazione stressanti" si comportano un pò come dei piccoli mattoni di tensione che rendono la struttura semnpre piu rigida anno dopo anno. La struttura governa la funzione e viceversa, per cui se la struttura è rigida (e parlo dei tessuti della fascia cervicale profonda che circondano trachea.. esofago..) anche la funzione viene a mano, nel suo caso nella mancata liberta di far passare il bolo. Quando questa rigidità coinvolge diaframma, tratto cervicale e sistema nervoso autonomo può dare la sensazione esattamente di nodo alla gola , di blocco alla deglutizione anche in assenza di patologia. nel mio approccio osteopatico vedo spesso casi come il suo, disfagia funzionale, nodo alla gola, sensazione di corpo estraneo e la rassicuro dicendole che sono sitomi completamente reversibili. in molti pazienti gia dopo la prima seduta si nota un miglioramente netto della fluidità delladeglutizione, della respirazione e della percezione di ostacolo, perche si restituisce al sistema la sua capacità di rilassarsi e coordinarsi , ai tessuti di riscivolare uno sopra l'altro garantendo la funzione. resto a disposizone per qualsiasi chiarimento , non so di dove sia ma provi a vedere se sono facilmente raggiungibile in modo da parlarne e di provare in studio.
buona giornata
buona giornata
Salve, sì spesso queste problematiche sono causate da problemi del tratto cervicale, ma la cosa migliore è andare a visita per permettere al terapeuta di effettuare i vari test differenziali per cercare di estrapolare la causa principale che porta al problema
Buongiorno,
Potrebbe provare con qualche trattamento osteopatico rivolto alla malocclusione e cervicale per vedere se si riesce a migliorare questa sua difficoltà di deglutizione. Cordiali saluti
Potrebbe provare con qualche trattamento osteopatico rivolto alla malocclusione e cervicale per vedere se si riesce a migliorare questa sua difficoltà di deglutizione. Cordiali saluti
Buona sera sono il dott. Orlando di Firenze Psicologo e Osteopata quello che descrive pare essere una sindrome del bolo Isterico che si inquadra nelle malattie da disturbo d ansia.La sua situazione neurologica con le ernie discali sicuramente non aiutano ma neanche mi sentirei di recapitare la responsabilita a questo. Ha una serie di concomitanze diciamo sfortunate .Rimandandole e suggerendole in prima battuta una visita da un Professionista sanitario Medico Psichiatra o Neurologo , qui in studio ad esempio sto avendo degli ottimi risultati con un approccio osteopatico polivagale ,e l ipnosi per un decondizionamento con la parte psicologica per questo tipo di sindromi.
Buongiorno,
le consiglio una valutazione da un osteopata , il suo sintomo potrebbe dipendere dal reflusso, dai problemi alla cervicale e dai problemi di malocclusione su cui l'osteopatia può lavorare
le consiglio una valutazione da un osteopata , il suo sintomo potrebbe dipendere dal reflusso, dai problemi alla cervicale e dai problemi di malocclusione su cui l'osteopatia può lavorare
Salve. Come lei ha già accennato, questo tipo di problematica può essere effettivamente legata sia ad uno stato di disfunzione del tratto cervicale che a stati di ansia e stress. Dal momento che le altre possibili cause sono state già escluse, propenderei per questa spiegazione. Proceda con il trattamento manuale con un bravo Fisioterapista/Osteopata. Personalmente, è una casistica che ho già affrontato diverse volte ed i miglioramenti ci sono sempre stati. Cordiali saluti
Visto che gli esami fatti non hanno evidenziato problemi importanti, il disturbo della deglutizione potrebbe essere legato a una tensione funzionale e non a una malattia vera e propria. In alcuni casi reflusso, ansia, rigidità del collo e tensioni muscolari possono dare la sensazione di “blocco” alla gola, anche se tutto risulta normale agli accertamenti.
Il diaframma, che è il muscolo principale della respirazione, è collegato all’esofago e alle strutture del collo tramite fasce e muscoli. Se queste zone sono rigide o in tensione, possono influenzare la deglutizione e aumentare la percezione del fastidio.
L’osteopatia può essere di aiuto perché lavora proprio su queste strutture, migliorandone la mobilità e riducendo le tensioni, affiancandosi alle cure mediche già in corso. In molti casi, con alcune sedute mirate, si può ottenere un miglioramento del sintomo.
Il diaframma, che è il muscolo principale della respirazione, è collegato all’esofago e alle strutture del collo tramite fasce e muscoli. Se queste zone sono rigide o in tensione, possono influenzare la deglutizione e aumentare la percezione del fastidio.
L’osteopatia può essere di aiuto perché lavora proprio su queste strutture, migliorandone la mobilità e riducendo le tensioni, affiancandosi alle cure mediche già in corso. In molti casi, con alcune sedute mirate, si può ottenere un miglioramento del sintomo.
Salve, le consiglio di effettuare un trattamento Osteopatico in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e risolvere il suo problema.
Buongiorno, sono un osteopata quindi le rispondo dal mio punto di vista.
Ci sono due fattori principali che, secondo me, le stanno creando queste difficoltà nella deglutizione: il primo è la presenza di una condizione di reflusso certificata dall'esame che ha fatto, infatti è molto comune avere una tensione sia a livello della valvola dello stomaco sia a livello delle fasce esofagee quando è presente questa patologia; la tensione a livello esofageo può essere alimentata e peggiorata nei momenti di ansia e stress come ha già detto lei in precedenza.
Il secondo fattore è la condizione della sua porzione cervicale, anch'essa certificata con esami approfonditi: il tratto cervicale e i legamenti della colonna più profondi sono infatti in stretta relazione con la porzione esofagea tramite un tratto chiamato "spazio retroviscerale di Henke". Come suggerisce il nome è appunto uno spazio tra colonna e esofago che permette il fisiologico movimento della deglutizione. Nel suo caso però è possibile che la tensione data dalle fasce per il reflusso e dalla cervicale per le ernie stia restringendo o abbia fatto perdere elasticità a questa struttura così da crearle questa situazione costante di disagio. Non è un qualcosa che si può vedere chiaramente attraverso esami strumentali o a cui si fa poco caso in generale.
Le consiglierei di provare con un trattamento osteopatico che è una delle poche discipline che trattano strutture di quell'area in maniera profonda, ovviamente evitando manovre manipolative vista la situazione cervicale.
Buona giornata
Ci sono due fattori principali che, secondo me, le stanno creando queste difficoltà nella deglutizione: il primo è la presenza di una condizione di reflusso certificata dall'esame che ha fatto, infatti è molto comune avere una tensione sia a livello della valvola dello stomaco sia a livello delle fasce esofagee quando è presente questa patologia; la tensione a livello esofageo può essere alimentata e peggiorata nei momenti di ansia e stress come ha già detto lei in precedenza.
Il secondo fattore è la condizione della sua porzione cervicale, anch'essa certificata con esami approfonditi: il tratto cervicale e i legamenti della colonna più profondi sono infatti in stretta relazione con la porzione esofagea tramite un tratto chiamato "spazio retroviscerale di Henke". Come suggerisce il nome è appunto uno spazio tra colonna e esofago che permette il fisiologico movimento della deglutizione. Nel suo caso però è possibile che la tensione data dalle fasce per il reflusso e dalla cervicale per le ernie stia restringendo o abbia fatto perdere elasticità a questa struttura così da crearle questa situazione costante di disagio. Non è un qualcosa che si può vedere chiaramente attraverso esami strumentali o a cui si fa poco caso in generale.
Le consiglierei di provare con un trattamento osteopatico che è una delle poche discipline che trattano strutture di quell'area in maniera profonda, ovviamente evitando manovre manipolative vista la situazione cervicale.
Buona giornata
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