Salve, ho 27 anni e da tre/quattro anni soffro di una forte ansia legata alla paura di rimanere inc

20 risposte
Salve, ho 27 anni e da tre/quattro anni soffro di una forte ansia legata alla
paura di rimanere incinta. Nonostante non abbia rapporti completi da 5 anni e negli sporadici rapporti che ho avuto ho sempre fatto petting tenendo su i pantaloni, rimane radicata in me la paura che possa essere incinta senza rendermene conto. Ho avuto l’ultimo “rapporto” a ottobre e da allora, nonostante il ciclo mestruale regolare, ho paura di una possibile gravidanza. Negli ultimi mesi sono ingrassata e ho sempre paura che sia dovuto a una gravidanza. Ho iniziato a prendere la pillola per problemi di dismenorrea e il mese scorso per la prima volta non ho avuto il ciclo. Non avendo avuto alcun tipo di rapporto so che è dovuto alla pillola ma non riesco a razionalizzare. Ho anche fatto una visita ginecologica recentemente e non risulta una gravidanza (ho anche controllato le misure standard di endometrio e utero e corrispondono a quelle di una donna che non ha mai avuto figli).
Per me è imbarazzante raccontare queste cose perché mi rendo conto della loro assurdità, ma non riesco a superare questo pensiero ossessivo
Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Gentile utente, la ringrazio per la sua onestà nel condividere queste sue preoccupazioni così intime e per il coraggio di esprimere anche ciò che le sembra assurdo. È comprensibile che, nonostante le evidenze contrarie e la sua consapevolezza, l'ansia legata alla paura di una gravidanza possa persistere con tale intensità. Il fatto che questa paura sia presente da diversi anni e influenzi il suo benessere quotidiano suggerisce che potrebbe trattarsi di un'ansia più strutturata che merita attenzione. Le sue preoccupazioni riguardo all'aumento di peso e all'assenza del ciclo, pur avendo una spiegazione razionale legata alla pillola, innescano ulteriormente questa sua paura, dimostrando quanto sia sensibile a qualsiasi segnale interpretabile come una possibile conferma delle sue ansie. Immagino che questa preoccupazione continua sia davvero faticosa, influenzando le sue azioni e i suoi pensieri.
Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico, così da esplorare più a fondo la situazione e affrontare i pensieri e le emozioni legati ad essa, con l’obiettivo di trovare maggiore serenità.
Resto a disposizione per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara

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Dott.ssa Elin Miroddi
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Gentile utente,
Vorrei innanzitutto rassicurarla che non c'è nulla di imbarazzante o assurdo in ciò che mi ha raccontato. I pensieri ossessivi legati alla paura di gravidanza sono più comuni di quanto si pensi e rappresentano una forma specifica di ansia che merita attenzione e comprensione.
Dal suo racconto emergono elementi tipici di un disturbo d'ansia con pensieri ossessivi: nonostante le evidenze oggettive (assenza di rapporti completi da 5 anni, ciclo regolare, visita ginecologica recente con parametri nella norma), la sua mente continua a focalizzarsi sulla possibilità di una gravidanza, anche quando razionalmente sa che è praticamente impossibile.
Questo tipo di ansia si caratterizza proprio per la difficoltà a "razionalizzare", come lei stessa ha ben descritto. La mente continua a cercare "prove" (come l'aumento di peso o l'assenza di ciclo dovuta alla pillola) per confermare la paura, in un circolo che si autoalimenta.
È importante sapere che questo tipo di pensieri ossessivi non risponde bene ai tentativi di rassicurazione logica - più si cerca di contrastarli con la razionalità, più possono rafforzarsi.
Nel mio approccio integrato, che unisce la prospettiva sistemico-relazionale con tecniche di EMDR e Mindfulness, lavoro con questo tipo di pensieri ossessivi aiutando a:
• Sviluppare una relazione diversa con i pensieri ansiosi, imparando ad osservarli senza esserne sopraffatti
• Esplorare il significato più profondo che questa specifica paura potrebbe avere nella sua vita
• Elaborare eventuali esperienze passate che potrebbero aver contribuito all'insorgere di questa paura
• Ricostruire un senso di sicurezza e fiducia nel proprio corpo e nelle proprie percezioni
Sarei lieta di offrirle uno spazio per esplorare insieme queste dinamiche e costruire un percorso personalizzato che le permetta di trovare maggiore serenità.
Cordialmente, Dott.ssa Elin Miroddi

Dott.ssa Cristina Sinno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Ciao, ti ringrazio per aver condiviso qualcosa che per te è così delicato. Capisco quanto possa essere difficile convivere con queste paure, anche quando razionalmente sai che non ci sono rischi reali. Il fatto che tu riconosca che si tratta di un pensiero ossessivo è già un passo importante. Se vuoi, possiamo lavorarci insieme: contattami pure per fissare un appuntamento, sono disponibile anche per terapie online. Sarò felice di aiutarti. Un caro saluto, d.ssa Cristina Sinno
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve, è comprensibile che questa paura possa diventare così forte da influenzare il suo benessere quotidiano, anche se razionalmente sa che non ci sono motivi concreti per temere una gravidanza. Quello che descrive è un tipico esempio di ansia che si manifesta con pensieri ossessivi e difficoltà a distaccarsene, nonostante le evidenze razionali e i controlli medici rassicuranti. La dismenorrea, il cambiamento del ciclo dovuto alla pillola e le variazioni del peso corporeo possono facilmente essere interpretate dal suo stato ansioso come segnali di qualcosa che teme, alimentando così un circolo vizioso di preoccupazioni.

È importante ricordare che non è sola in questo, e che questi vissuti sono comuni in chi soffre di ansia e pensieri ossessivi. Per affrontare e superare questa condizione, può essere molto utile un percorso di supporto psicologico mirato, che la aiuti a riconoscere e gestire questi pensieri, migliorando la sua qualità di vita.

Per approfondire e trovare strategie efficaci per gestire questa situazione, sarebbe utile e consigliato rivolgersi a uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa








Dott.ssa Daniela Chieppa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, capisco quanto i suoi pensieri su un’eventuale gravidanza le procurino molto noia, soprattutto se non ricercata.
Le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale per lavorare sul significato che ha per lei tutto questo e per acquisire strumenti che l aiutino a gestire la sua emotività e vincersi le sue relazioni serenamente.
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Un saluto
Dott.ssa Daniela Chieppa
Dott.ssa Giada Santi
Psicologo, Psicoterapeuta
Pistoia
Salve, leggendo quello che ha scritto, mi viene da pensare che sia un pensiero ossessivo (come lo chiama lei) legato alla paura di crescere e alle responsabilità che questo aspetto comporta. La gravidanza è un momento di cambiamento, evoluzione, crescita della persona oltre che della coppia. Se non ci sono altri aspetti legati al suo passato che possono far pensare ad un trauma specifico ( non ha menzionato niente) , direi che è possibile che sia legato a questo e diventa tanto forte da limitarla nonostante si renda conto razionalmente che non vi è una gravidanza in corso o segnali che ci possa essere. Saluti.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dr. Alessio Aloi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
gentile signora,
dal suo racconto sembra che i suoi pensieri intrusivi sul rischio di gravidanza abbiano assunto la forma sintomatologica di una 'fobia specifica'. Come la maggior parte delle fobie, una delle loro qualità principali è proprio la "assurdità" dei pensieri collegati che, nonostante i tentativi razionali di normalizzazione e le verifiche mediche o strumentali, rimangono di intensità e angosciosità molto forti, fino al punto da invalidare la vita quotidiana.
La loro trattabilità, nel suo caso vista la sua giovane età e il tema descritto, è buona e può avvenire con successo attraverso una psicoterapia individuale, senza ricorso ai farmaci
Le consiglierei di rivolgersi ad uno/a psicoterapeuta per un primo colloquio.
Infine, mi colpisce, e la invito a considerarlo un tema da portare nell'incontro con un terapeuta, come questa sintomo sia aggrovigliato al tema più generale delle sue relazioni sentimentali e come le abbia influenzate in questi 5 anni; forse impedendole? ostacolandole? facendole fare dei sacrifici per rinunciare al sesso ed ai rischi che lei sente collegati?.

Saluti
Dott.ssa Raffaella Lobino
Psicoterapeuta, Psicologo
Torino
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e comprendo che la sua ansia di rimanere incinta condizioni il suo benessere e la sua quotidianità. Non c'è niente di imbarazzante nel suo racconto, penso invece che l'averlo condiviso sia già un primo passo davvero coraggioso. Le consiglio, per gestire meglio questa paura ,di affrontare insieme a un professionista un percorso psicologico che esplori le radici di tale paura e le possa fornire tutti gli strumenti necessari per farle ritrovare il suo benessere emotivo.
Sono disponibile per una consulenza online.
Un saluto
Dott.ssa Raffaella Lobino
Dott.ssa Liza Bottacin
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Padova
Salve, immagino che sia logorata da queste idee di una gravidanza, anche in assenza di riscontri medici; trattandosi di pensieri intrusivi sarebbe suggeribile affrontarli con una psicoterapia per cercare di spezzare il circolo vizioso: pensieri, rinforzo delle sensazioni fisiche, potenziamento dell'ansia; generalmente in questi casi vengono veicolate tecniche pratiche che la possono aiutare a gestire i dubbi e recuperare fiducia nel suo corpo.
Chiedere supporto la aiuterà a ritrovare serenità.
Dott.ssa Martina Simeone
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, quello che descrive ha le caratteristiche di un disturbo d’ansia con pensieri ossessivi: la paura costante di una gravidanza, pur in assenza di rapporti a rischio, il controllo ripetuto, l’incapacità di tranquillizzarsi anche di fronte a conferme oggettive, e il senso di vergogna per il contenuto del pensiero. Questo tipo di ansia non si gestisce solo con la logica, perché non nasce da un errore di ragionamento, ma da un meccanismo emotivo profondo e automatico, spesso legato al bisogno di controllo, a paure inconsce o a esperienze traumatiche vissute nel passato. Potrebbe considerare di iniziare un percorso psicoterapeutico.
Dott.ssa Elisabetta Cristofaro
Psicoterapeuta, Psicologo
Orta di Atella
Salve, potrebbe essere utile iniziare un percorso di terapia in cui poter analizzare insieme al terapeuta che significato ha per lei la gravidanza e come mai le fa così paura. Saluti
Dott.ssa Laura Remaschi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buonasera il consigli oche m isneto di darle è di provare una terapia centrata sul trauma, come l'Emdr, i nquanto dal poco che racconta tale approccio le potrebbe far indivudare quali siano sia i blocchi fisici che emotivi che cognitivi legati al sua problema, e da lì trovare un percorso per risolverlo
Dott.ssa Maria Pinto
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Martina Franca
Gentile Signora, è veramente interessante quello che dice. La sua è un’idea ossessiva che ha un contenuto incongruente. Perché le idee ossessive hanno un contenuto incongruente o non hanno un senso realistico? Già chi le pensa riesce a capire che non sono sostenute dalla realtà ma comunque non può fare a meno di ri-cascare nel circuito infinito del pensiero che assilla. Evidentemente qualcosa di vero c’è in quelle idee ma non è la cosa pensata, quel dato contenuto dell’idea è un rappresentante, una rappresentazione di qualcosa d’altro che non può giungere alla coscienza. Perché non può giungere alla consapevolezza? Perché entrerebbe in conflitto con il giudizio del nostro Io. Il percorso analitico ha la funzione di allentare il giudizio dell’Io, giudizio di cui non siamo consapevoli, e permettere al contenuto nascosto di essere enunciato, di trovare accoglienza in un pensare costruttivo.
Dott.ssa Valentina Menta
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roccabianca
Ciao, ci sarebbero tante domande che vorrei farti, per comprendere meglio la tua situazione che immagino sia molto faticosa. Una domanda tra le tante, che mi verrebbe da farti, è: che significato ha per te la gravidanza? Hai vissuto in passato esperienze pesanti legate alla gravidanza di qualcuno vicino a te? L'ansia si presenta solo in questo contesto o anche in altri? E ancora, cosa stava succedendo 3/4 anni fa quando hai iniziato a sviluppare questa paura? Che funzione può avere questa paura per te? Penso che ognuno di noi, sulla base dell'esperienze che vive e di come viene cresciuto, possa sviluppare alcuni comportamenti in seguito a emozioni che prova. Questi comportamenti potrebbero essere funzionali in determinati momenti, ci possono aiutare ad affrontare alcune situazioni, pertanto penso che niente sia assurdo, tutto può avere un significato. E penso anche che sia importante promuovere la curiosità di conoscere il significato di questa paura, cosa ci vuole dire di te, da cosa eventualmente ti sta proteggendo. Tutte le emozioni che proviamo ci dicono qualcosa di noi, hanno solo un linguaggio che non è verbale e che a volte fatichiamo a comprendere, se utilizziamo la sola ragione; se, invece, apriamo le porte alla curiosità, penso che potremmo trovare qualcosa di meravigliosamente prezioso, che potrebbe aiutarci a conoscere meglio noi stessi. Valentina
Dott.ssa Veronica Gorni
Psicologo, Psicoterapeuta
Castenedolo
Salve cara,
questi pensieri sono diventati molto intrusivi e rendono difficile una vita serena e l'approccio alla sua sessualità. Questo è proprio il discrimine per definire qualcosa "un problema". Le suggerisco di iniziare un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a comprendere il significato di questa sua grande paura e il senso che assume, nella sua storia, una possibile gravidanza.
A disposizione per dubbi o perplessità.
dott.ssa Veronica Gorni
Dott.ssa Daniela Voza
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Carissima, rispetto alle problematiche da lei lamentate e alla sua richiesta, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Metacognitiva, un approccio che si colloca nell'ambito della terza generazione delle terapie Cognitivo-Comportamentali e che vanta crescenti evidenze empiriche di efficacia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti. Dott.ssa Daniela Voza
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Salve,

i pensieri di cui parla sono l'espressione di un disturbo d'ansia. Mi occupo di tali problematiche da tantissimi anni, e posso dirle che con l'aiuto della psicoterapia sarebbe possibile uscire dalla morsa dei suoi sintomi. Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Laura Meledina
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Piacenza
gentile paziente, capisco profondamente il disagio e la sofferenza che stai provando. È chiaro che questa paura di rimanere incinta, nonostante tutte le rassicurazioni razionali e le evidenze concrete, ti stia causando un'enorme ansia. Voglio dirti che non c'è assolutamente nulla di cui vergognarsi. Le paure irrazionali sono esperienze che spesso si manifestano proprio in aree che per noi sono particolarmente importanti, come in questo caso la tua salute e il tuo corpo. È significativo che tu abbia già intrapreso dei passi importanti per affrontare questa situazione, come la visita ginecologica. Questo dimostra la tua forza e il desiderio di trovare una soluzione. Il fatto che tu sappia razionalmente che l'assenza del ciclo è dovuta alla pillola e che la visita non abbia rilevato alcuna gravidanza, eppure la paura persista, è un chiaro segnale che l'origine di questa ansia non è logica, ma emotiva. Questo tipo di pensiero può essere molto invalidante, e la vergogna che provi nel parlarne può isolarti ancora di più. Ti assicuro che la tua esperienza non è "assurda", ma è il sintomo di un profondo malessere che merita di essere ascoltato e compreso con empatia. Non sei sola in questo. Ti incoraggio a considerare la possibilità di parlare con uno psicologo/ psicoterapeuta. Un professionista può aiutarti a esplorare le radici di questa paura, a sviluppare strategie per gestire l'ansia e a liberarti da questi pensieri intrusivi, permettendoti di vivere con più serenità e fiducia nel tuo corpo. in bocca al lupo! LM
Buonasera, sembra chiaro che sia come ossessionata da un timore infondato. Sicuramente darsi la possibilità di iniziare una psicoterapia potrebbe darle l'occasione di comprendere meglio cosa significa per lei la gravidanza e il timore che associa a questa esperienza e alla sua vita in questo momento.

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