Salve, Ho 26 anni e sono incinta ma da diverso tempo soffro di anginofobia. Cerco uno psicoterap

20 risposte
Salve,
Ho 26 anni e sono incinta ma da diverso tempo soffro di anginofobia.
Cosa mi consigliate per migliorare la mia condizione?
Grazie
Dott.ssa Silvia Ragni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentilissima, comprendo quanto possa essere fonte di angoscia il disturbo di cui soffre. La condizione di futura mamma è molto delicata, meritando la massima attenzione. Lei non fornisce molto informazioni sulla sua situazione generale, sua storia ecc. per cui è difficile poter approfondire.Sicuramente è fondamentale che lei si occupi del suo disturbo e delle fantasie connesse attraverso un percorso psicoterapeutico per poter gestire i sintomi e poter vivere serenamente il periodo della gravidanza. Uno psicoterapeuta la può aiutare a comprendere questa situazione, a risalire alle origini di un disturbo così invalidante, a proporle degli strumenti per gestirlo. Avrei molte riflessioni da condividere con lei ma non è questa la sede. Ci vuole un luogo protetto, privato, alleato che la faccia sentire non dico tranquilla ma disponibile ad esplorare i suoi vissuti. Rimango a disposizione, tanti auguri dott.ssa Silvia Ragni
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Dott. Giorgio Conti
Psicoterapeuta, Psicologo, Professional counselor
San Salvo
Salve, da come ne parla la condizione che descrive sembra essere molto importante e merita di essere accolta con la migliore delicatezza e cura. Sicuramente il suo spazio deve poter essere rispettato e protetto. Se e nella misura in cui può essere d'accordo, le proporrei la scelta, in base alle sue preferenze ed esigenze, tra una psicoterapia, che ha il primo e semplice valore di uno spazio a sua completa disposizione, o di un accompagnamento alla maternità, spazio che può consentire dei benefici particolari rispetto questo specifico momento.
Nel caso in cui chiedendo un consiglio intendesse la volontà di non voler prendere in considerazione uno spazio fiduciario e una relazione sicura e continuativa in cui un professionista possa prendersi cura di lei, la inviterei a valutare un percorso breve finalizzato a dare una risposta chiara e pratica alla sua domanda. Lei riesce a essere molto chiara e ad andare subito al dunque con poche parole, questa è una qualità preziosa e una buona attitudine, tuttavia può rendersi conto che per poterla aiutare sarebbe utile riuscire a comprendere meglio le circostanze e le motivazioni collegate a questo particolare momento. Nel rispetto della sua libertà di scelta, io resto con piacere a disposizione per un consulto da remoto. La informo che in agosto, come può vedere, sospendo tutte le attività in studio, per cui avrebbe la massima attenzione e completa libertà. La saluto cordialmente. Dott. Giorgio Conti
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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa VALERIA DEGIOVANNI
Psicoterapeuta, Psicologo
San Felice
Grazie per aver condiviso il tuo vissuto. Comprendo quanto possa essere difficile convivere con l'anginofobia, soprattutto in un momento così speciale come la gravidanza.

L'Ipnosi e la Mindfulness possono essere strumenti molto efficaci per affrontare e ridurre l'ansia e le fobie. Ecco alcune strategie che potresti considerare: 1) Sessioni di ipnoterapia: attraverso l'ipnosi, possiamo lavorare insieme per identificare le radici della tua fobia e sviluppare tecniche che ti aiutino a gestirla e ridurne l'impatto nella tua vita quotidiana. Inoltre l'ipnosi può aiutarti a entrare in uno stato di profondo rilassamento, riducendo l'ansia e migliorando il tuo benessere generale.
2) Sessioni di mindfulness: pratiche di meditazione possono aiutarti a riconoscere i primi segnali di ansia e a intervenire prontamente attraverso il respiro.

Ti invito a prenotare una consulenza per poter discutere più approfonditamente delle tue necessità specifiche e creare insieme un percorso terapeutico personalizzato.
Dott.ssa Maria Eugenia Michel
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, grazie per la condivisione. Potrebbe prendere questo momento speciale della sua vita come occasione per esplorare il suo mondo interiore e dare una valutazione realistica al suo disturbo in un percorso di psicoterapia
Un abbraccio
Dott.ssa Amina Di Marco
Psicologo, Psicoterapeuta
Latina
Gentilissima,
immagino la situazione complicata che sta vivendo in questo momento date le difficoltà che incontra regolarmente chi soffre di questo disturbo in aggiunta alla condizione delicata associata alla maternità in cui l'alimentazione e l'integrazione sono fondamentali per il benessere suo e del nascituro.
Come si sarà resa conto lei stessa l'anginofobia è molto legata alle situazioni di ansia e stress nelle quali tende ad amplificarsi. Purtroppo se non trattata difficilmente si risolve spontaneamente ma tende a mantenersi o ad aumentare, specialmente quando si iniziano a mettere in atto dei meccanismi di evitamento dei cibi che creano maggiore disagio.
Io ho trattato efficacemente in passato questa problematica con dei percorsi di Terapia breve Cognitivo Comportamentale in cui una parte era dedicata alla psicoeducazione e la seconda parte all'esposizione graduale e desensibilizzazione per affrontare gradualmente i cibi che mettevano disagio.
Intraprendere un percorso psicologico simile con relative tecniche per la gestione dello stress potrebbe essere un buon modo per risolvere efficacemente questa problematica.
Intanto il consiglio che posso darle è di non evitare ciò che le crea disagio dato che andrebbe ad amplificare il problema ma cercare di affrontarlo gradualmente e con regolarità, anche con piccoli passi.
Se al momento non fosse possibile per lei intraprendere un percorso psicoterapeutico le consiglierei intanto di iniziare con delle tecniche di respirazione e di rilassamento, praticare dell'attività fisica che aiuti a scaricare lo stress e a migliorare anche lo stato emotivo e lavorare sulle sue relazioni di sostegno sociale.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Buon pomeriggio,
presenta una situazione limitate, in un momento delicato.
Le consiglio una presa in carico specialistica per poter intervenire. A tal riguardo, dovesse interessare, la terapia breve strategica ha tecniche e strategie utilizzabili.
Un saluto
Dott.ssa Paola Scala
Psicoterapeuta, Psicologo
Manfredonia
Buongiorno sarebbe importante capire l'origine del suo disturbo per poterlo gestire al meglio e far in modo che non interferisca nella sua vita . Le consiglio un percorso con uno psicoterapeuta che la aiuterà sicuramente a migliorare la qualità della sua vita. Se vuole sono a sua disposizione
Dott.ssa Elisa Folliero
Psicologo, Psicoterapeuta
Spino d'Adda
Buongiorno,
Consideri, innanzitutto, come la sua fobia non è di ostacolo ad un sereno percorso di gravidanza.
Detto questo, come ogni fobia, anch'essa è trattabile all'interno di un adeguato percorso psicoterapico. In particolare, potrebbe essere utile analizzare, innanzitutto, le possibili origini nell'infanzia di questa specifica fobia. In secondo luogo, è possibile mettere in atto trattamenti specifici, di matrice cognitivo-comportamentale, che possono aiutare ad allentare gradualmente la fobia. Ad esempio, sicuramente risulta utile iniziare dal combattere il meccanismo sempre presente all'interno delle fobie e principale causa del perpetuarsi di esse, ovvero l'evitamento.

Sperando di esserle stata utile,
Dott.ssa Elisa Folliero
Dott.ssa Martina Gallo
Psicologo, Psicoterapeuta
Gorla Minore
Buongiorno, posso solo immaginare il suo disagio. Non avendo molte informazioni per prima cosa le consiglierei di valutare quanto la tua fobia sia invalidante o meno. Il secondo aspetto da prendere in considerazione è il fatto che il diventare madre è un cambiamento notevole e potrebbe acutizzare alcuni stati ansiosi preesistenti.
Detto ciò se la sua fobia le limita in qualche modo la sua vita un percorso di psicoterapia potrebbe sicuramente aiutarla e migliorare la sua qualità di vita

Cordialmente
Dott.ssa Martina Gallo
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, si lasci andare in un buon percorso di psicoterapia e faccia questo percorso insieme alla collega che sceglierà.
È un periodo particolare che merita un nido sicuro anche per elaborare e migliorare i termini della sua anginofobia.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,

si affidi ad uno specialista, un percorso di sostegno psicologico la aiuterà a comprendere meglio il significato delle sue paure.
Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Laura Di Gennaro
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Orta di Atella
Salve, grazie per la sua condivisione. Le consiglierei di intraprendere un percorso con uno specialista che possa aiutarla a comprendere l'origine del suo disturbo e a come gestirlo al meglio per migliorare la sua qualità di vita.
Cordiali Dott.ssa Di Gennaro Laura
Dott. Gabriele Scortichini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Melegnano
Buongiorno, potrebbe essere utile esplorare e comprendere le cause della sua fobia, per capire meglio le conseguenze.
Nel caso fosse troppo pesante, le suggerisco di prendere un appuntamento.
Auguri per la gravidanza.
Dott.ssa Simona Palma
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Orbassano
Buongiorno,
comprendo quanto possa essere difficile convivere, soprattutto in un momento così delicato e speciale con tale disturbo.
Credo che un percorso di psicoterapia possa essere utile per comprendere le origini della fobia e il suo significato.
Inoltre la pratica della Mindfulness potrebbe essere utile per affrontare e ridurre l'ansia nel momento della sua insorgenza.
I miei migliori auguri.
Dott. Gaetano Marino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Novara
Gentile utente grazie per la condivisione delle sue preoccupazioni. Proprio in questo periodo da un punto di vista professionale sto incontrando molte donne in gravidanza, perché penso che la gravidanza, oltre ad essere un periodo bellissimo è anche un periodo di fantasmi e rievocazioni. Le consiglio di iniziare un percorso terapeutico, anche perché oltre al suo stato di puerpera, lei racconta di un' anginofobia, che nella maggioranza dei casi è una somatizzazione di qualcosa di psichico. Cordialità dott. Gaetano Marino
Dott.ssa Serena Caltabiano
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Torino
Buongiorno,
quando abbiamo a che fare con le fobie occorre in primo luogo comprendere la natura della paura specifica che stiamo provando. Comprenderne l’origine è già un importante primo passo per il miglioramento.
Suggerirei poi un percorso terapeutico. A tal proposito la terapia cognitivo comportamentale può essere molto utile in quanto questa va a lavorare sui pensieri irrazionali e catastrofici, andandoli a sostituire con pensieri più realistici. Attraverso la desensibilizzazione sistematica inoltre si andrà in maniera molto graduale ad affrontare a situazione temuta lavorando in questo modo sulla riduzione dell’ansia e interrompendo le strategie di evitamento che anzichè aiutare peggiorano la paura associata a quella situazione specifica.
Anche le tecniche di rilassamento possono essere d’aiuto.
Infine è importante ricordare che per superare le fobie occorre un lavoro che può essere lungo e lento, ma con pazienza e costanza i risultati arrivano!
Le auguro tutto il meglio
Dott.ssa Caltabiano
Dott.ssa Francesca Quattrini
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, mi dispiace per il suo disagio. Ha mai pensato di iniziare un percorso di psicoterapia per provare ad indagare le cause di questa fobia e trovare un sollievo?
Le auguro una buona giornata
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova

Salve, capisco che affrontare l'anginofobia (paura di soffocare o di avere problemi respiratori) durante la gravidanza possa essere particolarmente difficile. La cosa più importante è affrontare la paura in modo graduale, cercando di ridurre lo stress che può esacerbare il disturbo. Ti consiglio di considerare una psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT), che è molto efficace nel trattamento delle fobie, aiutandoti a identificare e modificare i pensieri irrazionali legati alla paura, e a sviluppare tecniche di rilassamento per ridurre l'ansia.

Inoltre, se la paura è molto debilitante, potrebbe essere utile parlarne con il tuo ginecologo e un professionista della salute mentale, che possono coordinarsi per valutare eventuali opzioni di trattamento sicure durante la gravidanza, come esercizi di respirazione, rilassamento progressivo o altre tecniche che non richiedano farmaci.

Ricorda di non affrontare questa difficoltà da sola, un supporto adeguato può fare una grande differenza nel migliorare il tuo benessere.
Dott.ssa Francesca Facetti
Psicologo, Psicoterapeuta
Cinisello Balsamo
Buongiorno, grazie per aver condiviso questo aspetto così delicato della sua esperienza. Essere incinta porta già con sé una serie di cambiamenti fisici e ormonali che possono amplificare sensazioni corporee e stati emotivi, quindi è comprensibile che una preoccupazione come l’anginofobia possa acuirsi in questo momento. Un percorso psicoterapeutico può essere utile per imparare a relazionarsi in modo diverso con le proprie paure e/o pensieri, di modo che non costituiscano un limite e che lei possa avvicinarsi ad essere la persona e madre che desidera essere, riuscendo anche magari a coltivare una relazione più gentile con la sua mente e il suo corpo.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento, un cordiale saluto. Dott.ssa Francesca Facetti

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