Salve, ho 24 anni e già da un po di anni ho un problema: arrossisco in moltissime situazioni sociali

20 risposte
Salve, ho 24 anni e già da un po di anni ho un problema: arrossisco in moltissime situazioni sociali e ciò fa calare la mia autostima e mi mette in difficoltà nell'effettuare conversazioni. Ultimamente nei contesti sociali mi viene talvolta anche mal di testa. Vorrei sapere secondo voi qual è in questo caso la terapia migliore da effettuare, sto facendo diverse consulenze e mi era stata proposta l' emdr e la terapia cognitivo comportamentale.
Buongiorno. Credo che la scelta vada effettuata in base all'obiettivo. Se vuole imparare delle tecniche di gestione la terapia CC è quella più indicata. Se vuole lavorare su aspetti slegati dal sintomo, ma più profondi, vanno bene altri approcci

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Gentile utente, personalmente ritengo che più che l'orientamento terapeutico in sè, in psicoterapia sia importante il professionista che la effettua. Perciò, se nelle consulenze che ha svolto ha trovato qualcuno con cui si sente particolarmente a suo agio, le consiglio di proseguire con lui/lei. Se così non fosse, le consiglio le EMDR qualora pensi che la comparsa del suo problema sia dovuta ad un trauma e la terapia cognitivo comportamentale qualora volesse scacciare il sintomo in breve tempo senza soffermarsi troppo sulla sua origine. Se fosse invece interessata ad intraprendere un percorso un po' più approfondito, andando a toccare anche l'ambito relazionale (che mi sembra implicato) le consiglierei un approccio psicoanalitico relazionale. Mi contatti pure se fosse interessata a questa ultima opzione: posso darle ulteriori informazioni. Un caro saluto
Gentile utente,
per conoscere le ragioni del suo sintomo, che non vanno messe a tacere, le consiglio di intraprendere un percorso psicoanalitico.
Un saluto,
MG
Buongiorno, visto che il suo problema è particolarmente sentito nei rapporti interpersonali, le suggerisco un percorso psicoterapico che approfondisca tale disagio.
In questo modo ha l'opportunità di lavorare sul suo senso d'inadeguatezza e sulla scarsa autostima, elicitate dalle situazioni sociali.
Confrontarsi con l'altro significa anche, entrare in contatto con se stessi.
Con la propria e l'altrui diversità.
Cordiali saluti.
Paola Uriati

Buongiorno, il suo disagio dura da anni e coinvolge diversi aspetti autostima, relazioni verbali, sostegno dei contesti sociali. Credo sia indicato un lavoro di analisi al fine di conoscerne le origini e significato.
Disponibile per approfondimenti
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
Salve. Grazie per aver condiviso la sua esperienza. Immagino quanto sia duro esporsi per via di simili reazioni. La terapia indicata potrebbe essere quella cognitivo comportamentale. In seguito ad un attenta valutazione ed assessment e lavorando su episodi presenti e più remoti emotivamente carichi la riduzione dei sintomi è possibile. Resto a sua disposizione per un consulto telefonico.
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Buongiorno,
la terapia cognitivo-comportamentale e la EMDR le farebbe con lo stesso psicoterapeuta? Se così fosse trovo questa combinazione particolarmente adatta. La psicoterapia cognitivo-comportamentale parte subito dal sintomo (come il rossore) perché l’obiettivo è quello di fornire immediatamente tecniche e strumenti che saranno utili a ridurre questo fastidio nel minor tempo possibile. Contemporaneamente si lavora sul passato e sull’individuazione di ciò che ha creato e che mantiene il disturbo. Anche questo approccio infatti lavora sul passato perché solo individuando l’origine (perché e quando è insorto il disturbo) si può giungere ad un cambiamento duraturo. Se nell’analisi del passato si individuano dei ricordi ben specifici che stanno alla base del disturbo, la tecnica EMDR consente di velocizzare il processo di cambiamento, accorciando i tempi della terapia. Io stessa proporrei la combinazione delle due tecniche.
Se poi si è sentito a suo agio e compreso dal terapeuta, tutti gli elementi per un buon esito sono presenti.
Comprendo che non sia una scelta semplice: sono tanti gli approcci, le professionalità e anche gli psicoterapeuti a cui rivolgersi. Si affidi anche al suo intuito e alle sensazioni che prova.
Le faccio un grosso in bocca al lupo
L'arrossire in pubblico , i problemi di autostima, lo stare con le persone capisco che sia difficoltà che influiscono troppo negativamente nella vita di una persona. Mi permetto di dirLe più che porre la fiducia su un tipo di terapia, la porga sul professionista, il metodo da solo non funziona. Si fidi di quello che prova quando parLa con il professionista, si si sente compreso, in sintonia con l'altro, se quello che vi dite la convince oppure no e quando trova questo inizi il percorso di terapia. Si "cammina" in due Lei e il terapeuta, ci sono metodi che la portano a lavorare più sul sintomo e altri a lavorare sulle cause, sull'origine, l'EMDR è uno di questi. Buona scelta dott.ssa Carmen Scantamburlo
Salve,
sono due approcci efficaci, ma non esiste un approccio migliore di un altro, quindi lei scelga in base a come si sente con il terapeuta, all'empatia che si crea, perchè la psicoterapia è relazione e lei deve potersi affidare al professionista e fidarsi di lui o di lei.
Saluti.
Gentile utente, la terapia cognitivo comportamentale è molto utile. Si potrebbe trattare di sintomi che sono caratteristiche della fobia sociale. Se trova un terapeuta cognitivo comportamentale che pratica anche l'EMDR sarebbe la scelta migliore da fare in modo da combinare i due approcci per un trattamento integrato e più efficace. Cordialmente.
Dott. Emiliano Tavanxhiu
Buongiorno. La manifestazione che lei riporta dovrebbe essere valutata nel contesto più ampio della sua personalità e del suo contesto di vita. Una terapia psicodinamica potrebbe esserle d'aiuto nel caso il suo interesse fosse legato a comprendere e dare un significato personale a tale manifestazione, al di là della sola eliminazione del singolo sintomo.
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Buonasera, potrebbe andare bene un tipo di terapia che metta al centro del percorso l'autostima.
Anche delle consulenze online potrebbero essere utili.
Per qualsiasi cosa resto a sua disposizione.
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
Salve,le sensazioni che provi quando percepisci disagio indicano che l'intervento prioritario potrebbe essere una desensibilizzazione rispetto all'evento-stimolo.Il percorso psicoterapeutico classico,di tipo cognitivo-comportamentale potrebbe essere efficace ma di poco sollievo nel breve periodo. Credo che nel suo caso l'uso dell'ipnosi potrebbe essere risolutivo in tempi brevi perché aggirerebbe le difese consolidate negli anni e produrrebbe un'attivazione di risorse attualmente inutilizzate.Questo tipo di intervento può essere eseguito anche online e a tal proposito la invito a contattarmi quando vuole.
Cordiali saluti.
Buongiorno,
Io non credo che un approccio terapeutico sia migliore di un altro, penso piuttosto che è molto importante, innanzitutto, il bisogno di una relazione terapeutica e poi l’incontro con il terapeuta. Personalmente pratico l’analisi del profondo, ma anche un approccio cognitivo-comportamentale o sistemico potrebbero andare bene, purché il collega abbia fatto un lungo lavoro su di sé. Ma questo non può saperlo. Può solo affidarsi.
Salve, guardi non è la terapia in sè a fare la differenza, ma la relazione che ha instaurato col terapeuta. Scelga colui che le ha fatto pensare “è così, ha capito”, quello con cui ha avvertito comprensione, quello che più di tutti sia entrato nella sua soggettività ed abbia colto la sua problematica nella gestione della valutazione ed il giudizio da parte degli altri. Cordialmente dott.ssa Marina Patruno
Cara ragazza, da quello che leggo sei in una fase esplorativa in cui stai provando vari terapeuti e metodi abbinati.
In realtà non ti consiglio questa pratica perchè ti confonde sempre di più e non ti permette di lavorare veramente sul problema.
Mi vengono in mente tante interpretazioni rispetto a questo atteggiamento esploratorio, che potrebbe essere una modalità ambigua di fronteggiare il problema, ma forse dietro si porta anche la paura di abbandonarlo.
Non voglio entrare però in questo campo perchè ci dai pochi elementi per conoscerti.
Il successo terapeutico si basa essenzialmente sull'alleanza terapeutica e sul clima di fiducia che si instaura, quindi ti consiglio di fermarti e scegliere un terapeuta e continuare con lui. Sulle tecniche ti posso dire che l'EMDR è particolarmente efficace e diretto al problema. Io lo pratico con ottimi risultati. Ora a te la scelta.
Buongiorno, credo che la terapia cognitivo - comportamentale unita all'EMDR possano essere buone per lei ma , alla base, ci deve essere il rapporto relazionale con il terapeuta. Le tecniche o gli indirizzi hanno il loro valore ma è importantissimo come lei si " sente " , con il clima di fiducia che si instaura con il terapeuta, quello è l'elemento base. Un caro saluto Dott. Cantarini
Gentile signore,
sappiamo quanto è difficile trovarsi a proprio agio in talune situazioni. Ma il disagio nelle situazioni interpersonali ha radici profonde che richiedono un lavoro "di scavo" che può portare alla risoluzione del sintomo e ad individuare anche modi per imparare a vivere con soddisfazione. Credo, come indicato da altri colleghi, la via sia la psicoterapia, in quanto è importante riconoscere ed eliminare le cause profonde del sintomo. Augurandole di trovare un professionista adeguato con il quale instaurare un trnsfert positivo, la saluto
Cara utente, le consiglierei una terapia psicodinamica che la possa aiutare in un percorso che la aiuti a comprendere in profondità da dove questa timidezza e insurezza ha origine. Se avrà voglia potrà contattarmi per un primo video consulto gratuito e magari ne parliamo insieme. Una buona giornata
L'arrossire accompagnato da mal di testa spesso indica problematiche irrisolte e inconsce che si manifestano in occasione di rapporti sociali.
Le consiglio una psicoterapia che le permette di acquisire consapevolezze rilevanti e che sia potenziata da medicinali naturali. Se vuole informazioni gratuitamente mi può telefonare. Per la psicoterapia integrata da medicina naturale sono disponibile a studio oppure on line.

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