Salve, ho 23 anni e necessito urgentemente di un consiglio
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Salve, ho 23 anni e necessito urgentemente di un consiglio... O qualsiasi cosa, ho una ragazza, sto insieme da circa 3 anni è una relazione stupenda, ci capiamo non ci siamo mai litigati, abbiamo sempre parlato di qualsiasi cosa, siamo prima di tutto amici, ci confidiamo di tutto (o quasi) non credo mi dica i suoi segreti, ovviamente sono i suoi, praticamente descrivere questa relazione è veramente impossibile, perché non ho ancora dato una spiegazione a tutto questo , e la cosa più particolare è che siamo 2 persone completamente opposte, lei è super estroversa ed io sono super pacato..
Tranquillo insomma , non so se serve dirlo lei è leone e io toro, in pratica ora arrivo al punto... Lei afferma che da un annetto a questa parte, mi vede triste, mi ritiene diverso da com'ero prima, magari prima mi svegliavo felice quando stavo con lei, invece ora mi sveglio triste, mi vede triste, mi vede diverso, anche quando abbiamo rapporti, lei è come se non mi percepisce, non so se mi riesco a spiegare , è come se" lei non sentisse le mie emozioni " proprio oggi ne abbiamo parlato di questa situazione, e appunto gli ho chiesto come mi vedesse in quel momento, e lei mi ha risposto (triste)
Ma io in realtà non ero triste, ero solamente turbato per ciò che mi aveva detto, perché com'è possibile che lei mi vede strano o triste, ma io in realtà non sono triste , cioè sono normale, non sono né felice né triste, sto bene basta, c'è perché bisogna essere perforza tristi o felici? Non si può essere neutri? Non capisco se sono io il problema o sono gli altri, ho anche chiesto a 6 amici, gli ho chiesto come sono da prima a dopo che conoscessi questa ragazza, mi hanno detto tutti che sono cambiato in meglio al 100%, è una situazione particolare. A proposito ne ho parlato anche con altri 2 amici, e mi hanno detto che è vero sono un po' strano, che sembro triste, ed uno di questi 2 amici, è convinto che sono un po' giù per il lavoro, perché non riesco a trovare un lavoro che mi piaccia più che altro... Ho cambiato parecchi lavori ma non sono riuscito a trovarne uno che mi appaghi realmente, non riesco ad accontentami, vorrei essere felice con il lavoro che svolgero' in futuro, non voglio una vita triste con un lavoro che non mi piace, e questo glie lho detto anche alla mia ragazza , credendo sia il lavoro, ma boh non so. Cosa ne pensate?
Tranquillo insomma , non so se serve dirlo lei è leone e io toro, in pratica ora arrivo al punto... Lei afferma che da un annetto a questa parte, mi vede triste, mi ritiene diverso da com'ero prima, magari prima mi svegliavo felice quando stavo con lei, invece ora mi sveglio triste, mi vede triste, mi vede diverso, anche quando abbiamo rapporti, lei è come se non mi percepisce, non so se mi riesco a spiegare , è come se" lei non sentisse le mie emozioni " proprio oggi ne abbiamo parlato di questa situazione, e appunto gli ho chiesto come mi vedesse in quel momento, e lei mi ha risposto (triste)
Ma io in realtà non ero triste, ero solamente turbato per ciò che mi aveva detto, perché com'è possibile che lei mi vede strano o triste, ma io in realtà non sono triste , cioè sono normale, non sono né felice né triste, sto bene basta, c'è perché bisogna essere perforza tristi o felici? Non si può essere neutri? Non capisco se sono io il problema o sono gli altri, ho anche chiesto a 6 amici, gli ho chiesto come sono da prima a dopo che conoscessi questa ragazza, mi hanno detto tutti che sono cambiato in meglio al 100%, è una situazione particolare. A proposito ne ho parlato anche con altri 2 amici, e mi hanno detto che è vero sono un po' strano, che sembro triste, ed uno di questi 2 amici, è convinto che sono un po' giù per il lavoro, perché non riesco a trovare un lavoro che mi piaccia più che altro... Ho cambiato parecchi lavori ma non sono riuscito a trovarne uno che mi appaghi realmente, non riesco ad accontentami, vorrei essere felice con il lavoro che svolgero' in futuro, non voglio una vita triste con un lavoro che non mi piace, e questo glie lho detto anche alla mia ragazza , credendo sia il lavoro, ma boh non so. Cosa ne pensate?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Ritengo utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
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Buongiorno, quello che arriva dalle parole che ha scritto è una maniera un po' distanziante di vivere le emozioni. Naturalmente, nessuno può dire meglio di lei che cosa prova, ma lei stesso chiede ad altri "come la vedono". Forse sta attraversando un periodo di confusione (anche rispetto alla questione del lavoro), ma ciò che trasmette è una leggera apatia. Le consiglio di rivolgersi a uno/a psicologo/a per entrare in contatto più profondo con desideri ed emozioni. Buona vita!
Buonasera, da quello che riporta sembrerebbe che gli altri la vedano diversa da come in realtà lei si percepisce. Per riuscire a comprendere cosa le accade bisognerebbe approfondire in maniera più accurata la problematica in questione. Un percorso di supporto psicologico potrebbe certamente aiutarla ad analizzare ciò che la preoccupa, aiutandola a lavorare sulla percezione e sulla consapevolezza delle sue emozioni.
Un caro saluto
Un caro saluto
Buongiorno e grazie per la sua condivisione.
Parlare con una psicologa potrebbe certamente aiutarla a mettere ordine alle emozioni e ai sentimenti, come quando si fa ordine in una stanza. un caro saluto.
Parlare con una psicologa potrebbe certamente aiutarla a mettere ordine alle emozioni e ai sentimenti, come quando si fa ordine in una stanza. un caro saluto.
Buon pomeriggio,
come mai gli altri la vedono in modo così radicalmente diverso da come lei si percepisce? Credo sia una domanda importante sulla quale sarebbe utile aprire una riflessione importante.
Un consulto psicologico può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
come mai gli altri la vedono in modo così radicalmente diverso da come lei si percepisce? Credo sia una domanda importante sulla quale sarebbe utile aprire una riflessione importante.
Un consulto psicologico può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Gentile utente, dalle sue parole è evidente quanto tutto ciò sia diventato faticoso da sostenere e gestire.
Il parere di amici, parenti, di persone a noi care è sicuramente fondamentale ma, a volte, occorre prendersi del tempo, ascoltarsi, ascoltare cosa dice la propria voce.
Concordo con i colleghi, si prenda un momento per sè, provi a sentire uno psicologo/a, spieghi con calma la situazioni e veda il professionista che contatterà cosa le propone.
Un caro saluto, dott.ssa Martina R. Malizia
Il parere di amici, parenti, di persone a noi care è sicuramente fondamentale ma, a volte, occorre prendersi del tempo, ascoltarsi, ascoltare cosa dice la propria voce.
Concordo con i colleghi, si prenda un momento per sè, provi a sentire uno psicologo/a, spieghi con calma la situazioni e veda il professionista che contatterà cosa le propone.
Un caro saluto, dott.ssa Martina R. Malizia
Buongiorno,
Gli altri possono essere degli specchi di ciò che proviamo, ma quello che loro vedono di noi è prima di tutto un loro punto di vista. Lei ci tiene a confrontarsi con gli altri e ad avere un loro consiglio, ma credo che la domanda più importante per lei stesso e poi per la sua relazione sia: lei come si sente? le emozioni accompagnano ogni fase della nostra vita, può non essere facile dare loro un nome, ma aldilà di quello che la sua ragazza le riporta su come la vede potrebbe essere di aiuto approfondire i suoi vissuti, comprendere un po' di più come davvero si sente e come lei stesso si percepisce.
Resto a disposizione per un colloquio psicologico. Un saluto. dott.ssa Giulia Ulivi
Gli altri possono essere degli specchi di ciò che proviamo, ma quello che loro vedono di noi è prima di tutto un loro punto di vista. Lei ci tiene a confrontarsi con gli altri e ad avere un loro consiglio, ma credo che la domanda più importante per lei stesso e poi per la sua relazione sia: lei come si sente? le emozioni accompagnano ogni fase della nostra vita, può non essere facile dare loro un nome, ma aldilà di quello che la sua ragazza le riporta su come la vede potrebbe essere di aiuto approfondire i suoi vissuti, comprendere un po' di più come davvero si sente e come lei stesso si percepisce.
Resto a disposizione per un colloquio psicologico. Un saluto. dott.ssa Giulia Ulivi
Salve, da come lei descrive la situazione sembra che ci siano delle difficoltà nel riconoscere e trovare se stesso nelle relazioni e nel lavoro. Le emozioni che lei sente che però non sembrano essere riconosciute dall'altro potrebbero appunto indicare che dentro di lei sia si sia innescato un processo di cambiamento ed "inquadramento" della propria rotta di vita. Nelle relazioni con gli altri si cresce e si cambia e questo forse potrebbe essere il focus del suo lavoro personale, ovvero la comprensione, l'accoglimento ed il riconoscimento del cambiamento. Un caro saluto
Salve, grazie per aver condiviso la sua esperienza
Dal racconto riportato sembrano emergere emozioni contrastanti, alle quali, talvolta, è difficile dare un nome.
Ritengo sia utile, attraverso un percorso di supporto, esplorare con ordine tutto ciò che vive realmente, senza passare attraverso gli altri
Resto a disposizione, un caro saluto
Dott.ssa Elisabetta Panico
Dal racconto riportato sembrano emergere emozioni contrastanti, alle quali, talvolta, è difficile dare un nome.
Ritengo sia utile, attraverso un percorso di supporto, esplorare con ordine tutto ciò che vive realmente, senza passare attraverso gli altri
Resto a disposizione, un caro saluto
Dott.ssa Elisabetta Panico
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi le tue perplessità.
Bisognerebbe porre l'attenzione su più aspetti che possono trasformarsi in altrettante domande e punti di riflessione.
Il primo: perché è così importante anche conferma negli altri su ciò che senti e su come ti vedi? Perché hai la necessità di cercare uno specchio esterno, quali i tuoi amici e la tua fidanzata, per poter conoscere le tue emozioni?
Il secondo punto che mi colpisce è il tuo definirti "nè triste, né allegro, ma normale", questo denota un non completo contatto con le emozioni più profonde.
Probabilmente stai attraversando un periodo di confusione e crisi in rapporto alla ricerca del lavoro e cerchi conferme nell'altro.
Ti consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico che possa metterti realmente e consapevolmente in contatto con le tue emozioni e la tua realtá interna.
Resto a disposizione, anche online.
Dott.ssa Barbara Piscitelli
Bisognerebbe porre l'attenzione su più aspetti che possono trasformarsi in altrettante domande e punti di riflessione.
Il primo: perché è così importante anche conferma negli altri su ciò che senti e su come ti vedi? Perché hai la necessità di cercare uno specchio esterno, quali i tuoi amici e la tua fidanzata, per poter conoscere le tue emozioni?
Il secondo punto che mi colpisce è il tuo definirti "nè triste, né allegro, ma normale", questo denota un non completo contatto con le emozioni più profonde.
Probabilmente stai attraversando un periodo di confusione e crisi in rapporto alla ricerca del lavoro e cerchi conferme nell'altro.
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Gentile Amico,
sembra che tenga in gran considerazione l'opinione degli altri su di sé, al punto da farsi venire dei dubbi su come realmente si sente...
Eppure solo lei sa come si sente - se sente qualcosa, o nulla.
Ha provato a riflettere sui motivi per cui la sua ragazza dice questo? Se è lei che "non ente le sue emozioni", forse questo le dice qualcosa di lei. Forse non si sente a suo agio nel vostro rapporto. La cosa migliore da fare è parlarne insieme.
Con i migliori auguri,
dr. Ventura
sembra che tenga in gran considerazione l'opinione degli altri su di sé, al punto da farsi venire dei dubbi su come realmente si sente...
Eppure solo lei sa come si sente - se sente qualcosa, o nulla.
Ha provato a riflettere sui motivi per cui la sua ragazza dice questo? Se è lei che "non ente le sue emozioni", forse questo le dice qualcosa di lei. Forse non si sente a suo agio nel vostro rapporto. La cosa migliore da fare è parlarne insieme.
Con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno, ha mai provato a chiedersi "come sto?". Sembra importante per lei la conferma dei suoi affetti, ma come mai attribuisce a loro la capacità di capire come sta lei, meglio di se stesso? dovrebbe ritagliarsi uno spazio per sé, imparare ad ascoltarsi e isolare le sue emozioni dai commenti degli altri, riesce a riconoscerle e ad entrarci in contatto? ci sono molti aspetti che andrebbero approfonditi, le consiglierei di cercare di fare chiarezza, magari con l'aiuto di un professionista che possa accompagnarla lungo questo percorso di conoscenza di sé. Resto a disposizione, cordialmente. dott.ssa Martina Bernusso
Salve, dalla sua riflessione emerge una grande volontà di introspezione. I dubbi ci accompagnano in modo e con intensità diversa per molti periodo della vita, la consapevolezza di noi stessi però cambia il condizionamento che hanno su di noi, più conosciamo chi siamo e perché facciamo determinate cose più sapremo rispondervi positivamente.
Le consiglio di provare a cambiare le domande che pone a se stesso, anziché "perché la mia ragazza mi vede triste?" con "cos'è per me/noi la felicità, la tristezza e l'essere neutro?" "perché desidero convincere la mia ragazza (e me stesso?) di non essere triste attraverso l'opinione degli amici piuttosto che da mie motivazioni?" "quanto sento di potermi fidare dell'opinione della mia ragazza?" "il sentire della mia ragazza mi allontana da lei perché non mi sento compreso o ha fatto emergere pensieri e sentimenti di cui non ero consapevole e che fatico ad accettare e dare significato?" "perché sento il bisogno di sapere dagli altri come mi vedono per definire il mio stato d'animo?".
Credo sia un buon inizio per analizzare i suoi bisogni emotivi, che definiscono di riflesso gli obiettivi personali, di coppia e lavorativi.
Buon proseguimento!
Martina Milani
Le consiglio di provare a cambiare le domande che pone a se stesso, anziché "perché la mia ragazza mi vede triste?" con "cos'è per me/noi la felicità, la tristezza e l'essere neutro?" "perché desidero convincere la mia ragazza (e me stesso?) di non essere triste attraverso l'opinione degli amici piuttosto che da mie motivazioni?" "quanto sento di potermi fidare dell'opinione della mia ragazza?" "il sentire della mia ragazza mi allontana da lei perché non mi sento compreso o ha fatto emergere pensieri e sentimenti di cui non ero consapevole e che fatico ad accettare e dare significato?" "perché sento il bisogno di sapere dagli altri come mi vedono per definire il mio stato d'animo?".
Credo sia un buon inizio per analizzare i suoi bisogni emotivi, che definiscono di riflesso gli obiettivi personali, di coppia e lavorativi.
Buon proseguimento!
Martina Milani
Buonasera gentile ragazzo. Dovrebbe indagare cosa prova e come si sente lei e capire perché la percezione degli altri la coinvolgono così. Capisco che senta gravoso il pensiero della sua ragazza, ma dovrebbe apprendere a non farsi condizionare e a conoscersi meglio.
Uno spazio tutto suo in cui esprimersi le sarebbe utile. Rimango a disposizione anche online. Dott.ssa Costantini Marina.
Uno spazio tutto suo in cui esprimersi le sarebbe utile. Rimango a disposizione anche online. Dott.ssa Costantini Marina.
Capisco che stai attraversando un periodo di confusione e incertezza riguardo alla tua situazione emotiva e al tuo lavoro. È normale che ci siano momenti in cui ci sentiamo diversi o non completamente soddisfatti delle nostre vite. Cercherò di darti qualche spunto per riflettere.
Prima di tutto, è importante ricordare che le emozioni possono essere soggettive e interpretate in modi diversi dalle persone che ci circondano. Il fatto che la tua ragazza e alcuni amici ti abbiano descritto come triste o strano potrebbe essere una percezione soggettiva e non necessariamente riflettere la tua realtà emotiva.
Tuttavia, è positivo che tu abbia aperto un dialogo con la tua ragazza per cercare di comprendere meglio la situazione. È importante ascoltare le sue preoccupazioni e i suoi punti di vista, ma anche comunicare chiaramente come ti senti e come percepi te stesso. Una comunicazione aperta e sincera può aiutare a chiarire le differenze di percezione e a trovare un punto di equilibrio.
Riguardo al lavoro, è comprensibile desiderare una professione che ti appaghi e ti renda felice. È importante perseguire i tuoi interessi e cercare un lavoro che sia in linea con le tue passioni e i tuoi valori. Tuttavia, è anche importante avere realismo e flessibilità nelle aspettative. Potresti considerare l'idea di esplorare diverse opportunità lavorative, fare uno stage o una formazione per acquisire nuove competenze o persino considerare un cambiamento di carriera se ritieni che sia necessario.
Inoltre, potrebbe essere utile valutare il tuo benessere generale, sia fisico che mentale. Se ti senti costantemente triste o senza energia, potrebbe essere utile consultare un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra, che può aiutarti a esplorare ulteriormente le tue emozioni e le tue preoccupazioni.
Infine, ricorda che ogni persona ha il diritto di essere se stessa e di esprimere le proprie emozioni nel modo che sente più adatto. Non c'è un "modo giusto" per essere o sentirsi, ma è importante lavorare su te stesso, cercando un equilibrio tra ciò che ti fa stare bene e ciò che ti rende felice.
Spero che queste riflessioni possano esserti utili. Ricorda che è normale attraversare periodi di incertezza e che con il tempo potresti trovare le risposte che stai cercando.
Prima di tutto, è importante ricordare che le emozioni possono essere soggettive e interpretate in modi diversi dalle persone che ci circondano. Il fatto che la tua ragazza e alcuni amici ti abbiano descritto come triste o strano potrebbe essere una percezione soggettiva e non necessariamente riflettere la tua realtà emotiva.
Tuttavia, è positivo che tu abbia aperto un dialogo con la tua ragazza per cercare di comprendere meglio la situazione. È importante ascoltare le sue preoccupazioni e i suoi punti di vista, ma anche comunicare chiaramente come ti senti e come percepi te stesso. Una comunicazione aperta e sincera può aiutare a chiarire le differenze di percezione e a trovare un punto di equilibrio.
Riguardo al lavoro, è comprensibile desiderare una professione che ti appaghi e ti renda felice. È importante perseguire i tuoi interessi e cercare un lavoro che sia in linea con le tue passioni e i tuoi valori. Tuttavia, è anche importante avere realismo e flessibilità nelle aspettative. Potresti considerare l'idea di esplorare diverse opportunità lavorative, fare uno stage o una formazione per acquisire nuove competenze o persino considerare un cambiamento di carriera se ritieni che sia necessario.
Inoltre, potrebbe essere utile valutare il tuo benessere generale, sia fisico che mentale. Se ti senti costantemente triste o senza energia, potrebbe essere utile consultare un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra, che può aiutarti a esplorare ulteriormente le tue emozioni e le tue preoccupazioni.
Infine, ricorda che ogni persona ha il diritto di essere se stessa e di esprimere le proprie emozioni nel modo che sente più adatto. Non c'è un "modo giusto" per essere o sentirsi, ma è importante lavorare su te stesso, cercando un equilibrio tra ciò che ti fa stare bene e ciò che ti rende felice.
Spero che queste riflessioni possano esserti utili. Ricorda che è normale attraversare periodi di incertezza e che con il tempo potresti trovare le risposte che stai cercando.
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Buongiorno, ho letto le sue parole e la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto. Il suo è un racconto pieno di elementi ma che tuttavia necessita di un adeguato approfondimento con un professionista in modo tale da indagare gli elementi base e lavorare anche su una dialettica con se stesso Questo perché, dal racconto, emerge un confronto e una ricerca soprattutto di come è visto dall'esterno, sarebbe invece interessante inquadrare, tra le varie cose, come lei stesso si vive in questo momento.
Rimango a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Simona Pietrafesa
Rimango a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Simona Pietrafesa
Buongiorno,
sembra che tu stia passando un momento di confusione e incertezza.
La percezione che gli altri hanno di te è, appunto, una percezione per cui non deve necessariamente riflettere cosa provi tu. È positivo che con la tua ragazza siate riusciti a confrontarvi in modo aperto e non giudicante.
Come tu suggerisci questo è un periodo per te stressante poiché incerto e poco soddisfacente in termini lavorativi.
Trovare la propria strada non è mai facile ma avere una buona rete di supporto come la tua può aiutare.
Ti consiglio di identificare i tuoi obiettivi e le tue potenzialità da impiegare per raggiungere gli stessi.
Rimango a disposizione
sembra che tu stia passando un momento di confusione e incertezza.
La percezione che gli altri hanno di te è, appunto, una percezione per cui non deve necessariamente riflettere cosa provi tu. È positivo che con la tua ragazza siate riusciti a confrontarvi in modo aperto e non giudicante.
Come tu suggerisci questo è un periodo per te stressante poiché incerto e poco soddisfacente in termini lavorativi.
Trovare la propria strada non è mai facile ma avere una buona rete di supporto come la tua può aiutare.
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Mi dispiace sentire che ti senti così confuso e turbato in questo momento. È importante capire che è normale passare attraverso periodi di tristezza e confusione nella vita, soprattutto quando ci sono delle situazioni o delle decisioni importanti da prendere, come il lavoro.
È incredibilmente apprezzabile che tu cerchi un lavoro che ti appaghi e ti renda felice, è un segno di maturità e di autenticità verso te stesso. Tuttavia, è anche importante tenere presente che trovare il lavoro perfetto può richiedere tempo e pazienza.
Inoltre, potrebbe essere utile cercare una consulenza professionale per aiutarti a esplorare meglio i tuoi sentimenti e a trovare delle soluzioni pratiche per affrontare i tuoi dubbi e le tue insicurezze.
Infine, è fondamentale comunicare apertamente con la tua ragazza e con le persone che ti sono vicine, per condividere i tuoi pensieri e le tue emozioni in modo chiaro e trasparente. Forse anche coinvolgerla nel tuo percorso di ricerca del lavoro ideale potrebbe aiutarvi a superare insieme questo momento di difficoltà.
Ricorda che è normale sentirsi perso o confuso a volte, l'importante è cercare di affrontare le situazioni con coraggio e determinazione. Spero che tu possa trovare presto la serenità e la felicità che meriti. Buona fortuna, rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di conoscenza.
Dott. Cordoba
È incredibilmente apprezzabile che tu cerchi un lavoro che ti appaghi e ti renda felice, è un segno di maturità e di autenticità verso te stesso. Tuttavia, è anche importante tenere presente che trovare il lavoro perfetto può richiedere tempo e pazienza.
Inoltre, potrebbe essere utile cercare una consulenza professionale per aiutarti a esplorare meglio i tuoi sentimenti e a trovare delle soluzioni pratiche per affrontare i tuoi dubbi e le tue insicurezze.
Infine, è fondamentale comunicare apertamente con la tua ragazza e con le persone che ti sono vicine, per condividere i tuoi pensieri e le tue emozioni in modo chiaro e trasparente. Forse anche coinvolgerla nel tuo percorso di ricerca del lavoro ideale potrebbe aiutarvi a superare insieme questo momento di difficoltà.
Ricorda che è normale sentirsi perso o confuso a volte, l'importante è cercare di affrontare le situazioni con coraggio e determinazione. Spero che tu possa trovare presto la serenità e la felicità che meriti. Buona fortuna, rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di conoscenza.
Dott. Cordoba
Buongiorno, a 23 anni non è così insolito sentirsi confusi e turbati. Quando pero i rapporti interpersonali ne pagano le conseguenze probabilmente è il segnale che un pò di chiarezza debba essere fatta. Non conoscendola direttamente e con le poche informazioni a disposizione non è possibile formulare delle ipotesi plausibili, ma credo che l'incontro con un professionista possa in questa fase, rappresentare il consiglio migliore.
Resto a disposizione. Dott. Marco Albertoni
Resto a disposizione. Dott. Marco Albertoni
Gentile Utente, mi sembra difficile esprimere un parere sulla base di quanto ci ha raccontato. Chiaramente le emozioni non devo sempre essere “estreme” (felice-tristi), si può essere sereni, annoiati, tranquilli etc etc. Tuttavia mi dà da pensare il fatto che la sua ragazza, che dice conoscerla così bene, abbia notato un cambiamento. Trovo positivo che questo abbia portato lei a riflettere sul tema ed a mettersi in discussione. Se quello che lei descrive come “neutro” è però una vera e propria “assenza di emozioni” forse questo vissuto andrebbe esplorato ancora di più, magari anche in un percorso. Quello su cui la spingerei a riflettere è se sente di provare meno gioia per attività o cose che prima le facevano vivere emozioni più forti. Le dico questo perché, a volte, il malessere non si esprime necessariamente in una grande tristezza/dolore ma anche in un ritiro emotivo dal mondo esterno, e mi chiedo se sia questo che vede la sua ragazza.
Per quanto concerne il lavoro, sicuramente la paura di non trovare prospettive che riempiano i nostri progetti, o che non ci facciano sentire appagati, possono essere motivo di delusione e scontento. Tuttavia credo servirebbe un’analisi maggiore sia per capire se il problema realmente esiste (mi riferisco alla sua reale o presunta “tristezza”) sia, eventualmente, per capirne le cause in maniera più profonda. Un saluto, le auguro il meglio.
Per quanto concerne il lavoro, sicuramente la paura di non trovare prospettive che riempiano i nostri progetti, o che non ci facciano sentire appagati, possono essere motivo di delusione e scontento. Tuttavia credo servirebbe un’analisi maggiore sia per capire se il problema realmente esiste (mi riferisco alla sua reale o presunta “tristezza”) sia, eventualmente, per capirne le cause in maniera più profonda. Un saluto, le auguro il meglio.
Salve, capisco quanto questa situazione possa essere confusa e difficile da interpretare. Da ciò che racconta, sembra che la sua ragazza percepisca in lei un cambiamento emotivo, qualcosa che forse neanche lei riesce a definire chiaramente. Questo potrebbe indicare che, anche se non si sente ‘triste’ nel senso tradizionale, sta comunque attraversando un periodo di riflessione e trasformazione interiore.
Potrebbe essere utile chiedersi: quando ha iniziato a sentirsi ‘neutro’? Questa sensazione riguarda solo la relazione o si estende anche ad altri ambiti della sua vita, come il lavoro o le relazioni sociali? Il fatto che i suoi amici abbiano notato un cambiamento potrebbe essere un segnale che qualcosa dentro di lei sta cercando di emergere, anche se al momento non ha ancora una forma chiara.
Il suo desiderio di trovare un lavoro che la appaghi e la sua difficoltà ad accontentarsi potrebbero influenzare il suo stato d’animo generale, portandola a percepire meno intensamente anche altre emozioni. Spesso, quando un’area della nostra vita ci crea insoddisfazione, questa può riflettersi anche in altre sfere, incluse le relazioni.
Potrebbe essere utile chiedersi: quando ha iniziato a sentirsi ‘neutro’? Questa sensazione riguarda solo la relazione o si estende anche ad altri ambiti della sua vita, come il lavoro o le relazioni sociali? Il fatto che i suoi amici abbiano notato un cambiamento potrebbe essere un segnale che qualcosa dentro di lei sta cercando di emergere, anche se al momento non ha ancora una forma chiara.
Il suo desiderio di trovare un lavoro che la appaghi e la sua difficoltà ad accontentarsi potrebbero influenzare il suo stato d’animo generale, portandola a percepire meno intensamente anche altre emozioni. Spesso, quando un’area della nostra vita ci crea insoddisfazione, questa può riflettersi anche in altre sfere, incluse le relazioni.
Salve,
La ringrazio di aver condiviso con noi questo suo momento di incertezza.
Leggendo il suo messaggio lei dopo aver parlato con la sua ragazza ha chiesto conferma anche ai suoi amici se lo stato emotivo che percepisce in lei la sua ragazza lo percepiscono anche loro ed ha avuto una risposta affermativa nonostante che hanno affermato che lo vedono migliore rispetto a prima. Una sua frase che mi ha colpito molto è la seguente " ho cambiato parecchi lavori, non riesco ad accontentarmi vorrei essere felice con il lavoro che svolgerò in futuro non voglio una vita triste con un lavoro che non mi piace"....
Questa frase credo che sia un punto di partenza per capire se lei è davvero felice in questo momento della sua vita...se è soddisfatto di ciò che ha costruito finora. Spesso possiamo avere un lavoro e relazione stabile ma non essere realmente felici e per una serie di motivazioni diverse e soggettive. Io le suggerisco di iniziare un percorso di crescita personale che le permetta di potersi guardare dentro di sé, conoscere ed esprimere il suo reale stato emotivo, capire se è realmente soddisfatto della sua vita o se invece sarebbe opportuno apportare dei cambiamenti magari lavorativi o di altro genere per poter sentirsi appagato, le permette di capire cosa vuole davvero nella sua vita.
Un percorso di crescita personale può aiutarla a trovare le risposte che sta cercando e ripartire da lei stesso.
Se vuole per qualsisi domanda io resto a sua completa disposizione.
Io lavoro a Roma presso lo studio ogni mercoledì e venerdì e lavoro anche tramite modalità online dal lunedì al venerdì con pazienti della mia città ma anche di altre città e la prima consulenza è sempre Gratuita.
Le auguro di trovare le risposte che sta cercando e di tornare ad essere felice.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Ilardi
La ringrazio di aver condiviso con noi questo suo momento di incertezza.
Leggendo il suo messaggio lei dopo aver parlato con la sua ragazza ha chiesto conferma anche ai suoi amici se lo stato emotivo che percepisce in lei la sua ragazza lo percepiscono anche loro ed ha avuto una risposta affermativa nonostante che hanno affermato che lo vedono migliore rispetto a prima. Una sua frase che mi ha colpito molto è la seguente " ho cambiato parecchi lavori, non riesco ad accontentarmi vorrei essere felice con il lavoro che svolgerò in futuro non voglio una vita triste con un lavoro che non mi piace"....
Questa frase credo che sia un punto di partenza per capire se lei è davvero felice in questo momento della sua vita...se è soddisfatto di ciò che ha costruito finora. Spesso possiamo avere un lavoro e relazione stabile ma non essere realmente felici e per una serie di motivazioni diverse e soggettive. Io le suggerisco di iniziare un percorso di crescita personale che le permetta di potersi guardare dentro di sé, conoscere ed esprimere il suo reale stato emotivo, capire se è realmente soddisfatto della sua vita o se invece sarebbe opportuno apportare dei cambiamenti magari lavorativi o di altro genere per poter sentirsi appagato, le permette di capire cosa vuole davvero nella sua vita.
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Se vuole per qualsisi domanda io resto a sua completa disposizione.
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Le auguro di trovare le risposte che sta cercando e di tornare ad essere felice.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Ilardi
Dalle tue parole emerge una grande sensibilità e una notevole capacità di riflettere su te stesso e sulla tua relazione. È evidente che ci tieni profondamente alla tua ragazza e che ti stai impegnando per capire cosa stia accadendo, senza giudicare né te né lei: questo è un ottimo punto di partenza.
Provo ad aiutarti a leggere ciò che stai vivendo da due prospettive. Da un lato, può darsi che tu stia attraversando un periodo di calo di energia emotiva, legato più alla tua ricerca personale che alla relazione. A 23 anni è molto comune sentirsi confusi riguardo al lavoro, alla direzione da prendere nella vita e al desiderio di trovare qualcosa che ti faccia sentire realizzato. Quando dentro di noi c’è questa incertezza, può capitare che le persone intorno — soprattutto chi ci conosce profondamente — percepiscano una “tristezza” che non è sempre tristezza vera, ma piuttosto una forma di turbamento o disorientamento. Tu stesso lo dici bene: non sei triste, ma neppure entusiasta — sei neutro, in una fase di passaggio in cui cerchi stabilità.
Dall’altro lato, per chi ti vuole bene, come la tua ragazza, vedere meno slancio o meno “presenza emotiva” può creare preoccupazione: lei probabilmente non vede tanto il tuo umore, quanto una distanza affettiva, come se ti sentisse meno connesso. Questo non vuol dire che non ami, ma che sei momentaneamente più concentrato sul tuo mondo interno.
Non credo ci sia “un problema” da risolvere, ma piuttosto un bisogno di ricentrarti. Ti suggerirei di fermarti un attimo e chiederti:
cosa mi sta togliendo energia in questo periodo?
in cosa sento di non riconoscermi più come prima?
quali spazi della mia vita mi fanno sentire vivo, curioso, leggero?
Forse non è la relazione a pesarti, ma l’incertezza su chi vuoi diventare e che direzione dare alla tua vita. Parlane apertamente con la tua ragazza, spiegale che non è tristezza verso di lei, ma un momento in cui hai bisogno di ritrovare te stesso. La sincerità, in questi casi, è la chiave per non creare fraintendimenti.
Se la sensazione di “neutralità” dovesse prolungarsi o aumentare, potrebbe essere utile confrontarti anche con uno psicologo, per esplorare meglio questo senso di svuotamento e capire come ritrovare entusiasmo e senso.
Provo ad aiutarti a leggere ciò che stai vivendo da due prospettive. Da un lato, può darsi che tu stia attraversando un periodo di calo di energia emotiva, legato più alla tua ricerca personale che alla relazione. A 23 anni è molto comune sentirsi confusi riguardo al lavoro, alla direzione da prendere nella vita e al desiderio di trovare qualcosa che ti faccia sentire realizzato. Quando dentro di noi c’è questa incertezza, può capitare che le persone intorno — soprattutto chi ci conosce profondamente — percepiscano una “tristezza” che non è sempre tristezza vera, ma piuttosto una forma di turbamento o disorientamento. Tu stesso lo dici bene: non sei triste, ma neppure entusiasta — sei neutro, in una fase di passaggio in cui cerchi stabilità.
Dall’altro lato, per chi ti vuole bene, come la tua ragazza, vedere meno slancio o meno “presenza emotiva” può creare preoccupazione: lei probabilmente non vede tanto il tuo umore, quanto una distanza affettiva, come se ti sentisse meno connesso. Questo non vuol dire che non ami, ma che sei momentaneamente più concentrato sul tuo mondo interno.
Non credo ci sia “un problema” da risolvere, ma piuttosto un bisogno di ricentrarti. Ti suggerirei di fermarti un attimo e chiederti:
cosa mi sta togliendo energia in questo periodo?
in cosa sento di non riconoscermi più come prima?
quali spazi della mia vita mi fanno sentire vivo, curioso, leggero?
Forse non è la relazione a pesarti, ma l’incertezza su chi vuoi diventare e che direzione dare alla tua vita. Parlane apertamente con la tua ragazza, spiegale che non è tristezza verso di lei, ma un momento in cui hai bisogno di ritrovare te stesso. La sincerità, in questi casi, è la chiave per non creare fraintendimenti.
Se la sensazione di “neutralità” dovesse prolungarsi o aumentare, potrebbe essere utile confrontarti anche con uno psicologo, per esplorare meglio questo senso di svuotamento e capire come ritrovare entusiasmo e senso.
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