Salve ho 19 anni e in agosto ho vissuto il mio primo e unico attacco di panico in cui ero convinta d

23 risposte
Salve ho 19 anni e in agosto ho vissuto il mio primo e unico attacco di panico in cui ero convinta di morire di infarto e per i mesi seguenti fino a inizio dicembre ho vissuto una situazione di ansia molto forte, avevo Paura mi ricapitasse o comunque pensavo di avere qualche malattia grave che mi avrebbe portato alla morte. I sintomi erano di svariata natura, da fastidio al petto e dolore al braccio sinistro, tremolio delle gambe, formicolio delle braccia e mani, incubi durante la notte e non riuscivo a dormire profondamente oltre ad avere pensieri oppressivi. Inoltre controllavo spesso il battito che era alto piu o meno 90 bpm e quando sentivo troppa pressione addosso iniziavo ad avere crisi di pianto. La situazione si è poi calmata in modo naturale da sola e sono riuscita a riprendere la mia vita come prima ma da quando siamo in zona rossa e ho subito una serie di lutti in famiglia (uno di mio nonno, l’altro di una cugina più giovane di me ma con la quale non ho mai avuto rapporti), in più sono in periodo di esami, l’ansia ha iniziato a ritornare in me, non cosi prepotente come prima ma l’avverto ed è ritornato il fastidio al petto. Questo fastidio non aumenta, è costante e lieve, non aumenta con lo sforzo fisico ma se ci penso si intensifica. Ho paura che sia qualcosa di piu grave e che io abbia una malattia ma parlandone con i miei genitori loro vedono la causa di tutto questo nell’ansia e nei miei pensieri e non ritengono che io abbia bisogno di visite mediche o psicologiche...
Il mio battito adesso si aggira intorno agli 80-85bpm secondo voi è un sintomo dell’ansia o qualcosa di piu grave?
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, credo che sia opportuno per lei intraprendere un percorso di psicoterapia per comprendere l'origine della sua ansia. Inoltre, per sicurezza può recarsi anche dal medico di base.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione problematica.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve. Per tranquillizzarsi, ne parli anche col medico di fiducia che valuterà se fare delle indagini cliniche.
Per quanto riguarda l'ansia, la sintomatologia che descrive può essere provocata da essa. Un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a fare chiarezza sulle origini dell'ansia e che possa stimolare la fiducia in se stessa, anche attraverso l'espressione emotiva (da quello che ho capito, dopo le crisi di pianto, è stata meglio), sarebbe utile, prima che diventi condizionante nella sua vita. Distinti saluti
Dott.ssa Micaela Bastia
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Modena
Buonasera, mi sembra di capire che sta vivendo un momento particolarmente difficile e ricco di fattori importanti. I sintomi che riporta, sia quelli più “acuti” che ha provato l’estate scorsa, sia quelli più “lievi” che sta provando recentemente hanno le caratteristiche tipiche della sintomatologia ansiosa ma per dirlo con certezza servirebbero approfondimenti; come prima cosa, in merito a ciò, potrebbe rivolgersi al medico di base che potrà approfondire la componente fisica, ma successivamente le consiglierei di iniziare un percorso psicologico per comprendere meglio questa ansia e per darle gli strumenti per gestirla al meglio. Un caro saluto
Dott.ssa Elisa Pappacena
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Latina
Guardi i disturbi d'ansia, molto diffusi in questo momento storico, sono sintomi di cui prendersi cura e che hanno un significato. Lo spieghi anche ai suoi genitori, che non sono immaginari.
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Dr. Stefano Golasmici
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buonasera.
Escluse cause organiche (che fantastica e che teme), se il disagio persiste può essere opportuna una consultazione psicologica che la aiuti a contestualizzare i disturbi che riferisce. SG
Dott.ssa Elisa Taverniti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, la sintomatologia espresse sembra avere tutte le caratteristiche dei disturbi d'ansia. Sarebbe senz'altro utile approfondire le tematiche inconsce che generano tale tipo di reazione emotiva attraverso un consulto psicologico.
Le porgo i miei saluti
Dott.ssa Elisa Taverniti
Dott.ssa Dafne Buttini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Arezzo
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Dott. Claudio Cucina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, sembra che lei abbia vissuto e stia vivendo diversi avvenimenti stressanti che la possono far sentire giustamente in ansia. Se però sente di non riuscire a gestire l'ansia è importante che chieda un aiuto prima che la situazione si aggravi. Allo stesso tempo è ancor più importante rivolgersi al suo medico di famiglia (che credo possa fare anche in autonomia), per escludere una qualsiasi causa medica che può anche coesistere con una difficoltà a gestire l'ansia. Quanto detto lo può condividere con i suoi genitori per sensibilizzarli sull'importanza di un intervento ed in questo, eventualmente, il suo stesso medico di famiglia la può aiutare. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o per una consulenza.
Cordiali saluti.
Dott. Claudio Cucina
Dott.ssa Marina Montuori
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Salve, i sintomi che descrive potrebbero sì essere legati all'ansia ma sarebbe bene che partisse, anche se solo per precauzione, da un consulto medico. Ne parli con i suoi genitori se ritiene fondamentale questo passaggio e chieda il loro ascolto. In mancanza di cause organiche (come è probabile che sia) provi a chiedere una consulenza psicologica per inquadrare il problema. Nel suo messaggio fa riferimento a lutti accaduti nell'ultimo periodo ma potrebbe esserci dell'altro. Forse un disagio legato ad alcuni passaggi di vita. La saluto cordialmente, Marina Montuori
Dott. Emiliano Tavanxhiu
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Gentile utente, capisco la sua situazione e il fatto che la sensazione che fa provare l'attacco di panico sia spiacevole e forte. Dalle caratteristiche che ha descritto si rappresenta fortemente l'attacco di panico. Anche il fatto che dopo aver passato un periodo più tranquillo, ritorna una situazione di disagio a ridosso di eventi della vita importanti come i lutti che ha vissuto, indica che la problematica che si ripresenta sia di natura psicologica. La consiglio di intraprendere un percorso con un professionista della salute mentale. Ed eventualmente un controllo fisico dal medico per escludere cause organiche. Tanti colleghi fanno anche le psicoterapie online su questa piattaforma. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti.
Dott. Emiliano Tavanxhiu
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Gentile Signora valuti l'opportunità di consultare uno specialista per stabilire con lui le eventuali o ulteriori attività. Sicuramente il disagio che esprime nella sua nota merita una maggiore attenzione ma questa è una sua decisione. Un cordiale saluto
Dott.ssa Mabel Filippini Fantoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bergamo
Buongiorno, è comprensibile che i sintomi d'ansia che riferisce siano per lei disturbanti e che le originino preoccupazioni. Da quanto riferisce sembra possano essere alimentati dagli eventi che ha vissuto e dalle situazioni contingenti che affronta. Inoltre, in questo periodo storico, le limitazioni e angosce legate alla pandemia si aggiungono come "presenze" che pesano sul piano emotivo. Forse nel suo caso una serie di esperienze di vita si sono presentate a lei accentuando uno stile di risposta alle situazioni già tendenzialmente ansioso: questo andrebbe valutato.
In generale quando si prova l'esperienza di forte ansia e di attacco di panico si può originare la paura che si ripresenti quella condizione, che spaventa molto, e la paura di non poterla arginare.
Nelle situazioni in cui si vivono disagi e sintomi d'ansia come i suoi di solito un percorso di pscoterapia risulta molto efficace per ridimensionare o risolvere la sintomatologia e cambiare i pensieri e le emozioni che fanno stare male, spesso in tempi brevi. Anche ad una giovane età come la sua ....
Inoltre per escludere eventuali cause organiche, può consultare il medico di fiducia e valutare un consulto con uno specialista.
Le porgo i miei saluti.
Dott.ssa Georgia Silvi
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Carissima, una volta esclusi problemi di natura organica si può parlare di attacco di panico. L'attacco di panico è molto doloroso dal punto di vista psicologico e comprendo che in quei momenti lei abbia paura che qualcosa di terribile le stia per accadere. Cara utente, è importante che lei intraprenda un percorso di psicoterapia per capire che cosa attiva questi pensieri che a sua volta attivano i sintomi dell'attacco di panico e dell'ansia, così da poter imparare a gestirli e riprendersi la sua vita.
Se decidesse di iniziare tale percorso può contattarmi, sono disponibile anche online. Un saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Dott.ssa Claudia Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta
Frascati
Buongiorno, dalla descrizione dei sintomi, penso proprio che siano legati alla tua ansia. Certo, questo periodo è difficile per tutti, soprattutto per persone giovani come te. Purtroppo viviamo in un clima di paura, di isolamento sociale... questo non aiuta chi è incline all'ansia. Il mio consiglio è di provare a respirare, sdraiata a letto, tutte le sere per almeno 3-4 minuti. Inoltre, cerca di non stressarti a contare i tuoi battiti cardiaci. Quando respiri, prova a mettere una mano sul petto e una sulla pancia, vedrai che ti sentirai più calma.
Ti auguro di riuscire a sentirti più leggera e, se hai bisogno, sono disponibile per aiutarti
Un saluto
Claudia m
Dott.ssa Francesca Maggi
Psicologo, Psicologo clinico
Pavia
Buonasera, le consiglio come prima cosa di consultare un medico per escludere sintomatologie organiche in modo da avere almeno un qualcosa di concreto. Detto questo mente e corpo lavorano all'unisono e sono in costante relazione con l'ambiente in cui vive, non mi sorprende e mi dispiace che questi sintomi siano arrivati in questo periodo storico. Mi viene da domandarle quanto ha a che fare con lei il controllo? Cosa è successo intorno a lei da Luglio/Agosto?
Cordiali Saluti.
Francesca Maggi
Dott.ssa Laura Prosdocimo
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Pordenone
Non mi sembra corretto non approfondire dal punto di vista psicologico e fisiologico un attacco di panico, se di questo si tratta. Sono sintomi importanti che meritano attenzione. Un caro saluto
Dott.ssa Maria Caterina Boria
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, gli attacchi di panico sono sicuramente un'esperienza terribile e paralizzante che, uniti alla paura di esserne soggetti di nuovo in modo improvviso ed inaspettato possono creare, come nella situazione che lei descrive, una condizione di malessere psicofisico costante e debilitante. Il problema lo ha riconosciuto, ora è necessario che si faccia forza per decidere, con o senza l'appoggio dei suoi genitori, di fare qualcosa di concreto per uscire da questa situazione. Un percorso di psicoterapia è ciò che mi sento di consigliarle. Un caro saluto. MCB
Dott.ssa Veronica Bombieri
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Verona
Buongiorno cara, dalla descrizione che fai sembra che si tratti dei sintomi dell'ansia. Penso che la cosa più utile sia quello di consultare il suo medico di base per approfondire tutta la parte legata alla sua salute ed intraprendere successivamente un percorso di psicoterapia per risolvere ciò che descrive.
Se avesse dubbi può contattarmi. A presto!
Dott.ssa Rosaria Bertuccelli
Psicologo, Professional counselor, Psicologo clinico
Messina
Salve cara utente. Dalla sua narrazione si percepisce uno stato di ansia protratto nel tempo. Qualunque sia la causa, meriterebbe un ulteriore approfondimento.
Dott. ssa Rosaria Bertuccelli
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott.ssa Letizia Turchetto
Psicologo, Psicologo clinico
Ponte di Piave
Gentile utente, buongiorno. Sono dispiaciuta di cogliere questo momento di difficoltà per lei, e la ringrazio molto per aver scelto di portare qui e condividere con noi il suo sentire.
Concordo con i colleghi sull'importanza di definire una priorità per la sua situazione, ovvero un consulto con il medico di medicina generale è la via prioritaria da seguire ai fini di chiarire la natura organica o meno del suo disagio. Tale professionista la conosce da tempo e ha un quadro medico aggiornato ed esaustivo della sua persona, quindi è certamente il primo passo da seguire.
In seguito agli accertamenti necessari da un punto di vista medico, uno spazio per lei all'interno di un percorso psicoterapeutico potrebbe rivelarsi utile, sia per verbalizzare e ascoltare il suo vissuto che per scendere un pochino più in profondità e cercare di capire, da un punto di vista psicologico, quale sia il significato di tali sintomi, quale sia la dimensione emotiva connessa e per cercare di accogliere e gestire l'emergenza dei momenti maggiormente intensi. Il quadro, per quanto sintetico e parziale, potrebbe indicare una sintomatologia riconducibile a tratti ansiogeni rilevando tachicardia, parestesie, formicolio, ma sarebbe necessario approfondire anche in questo senso per poter dare una risposta puntuale. Qualora così fosse all'interno di in un percorso psicoterapeutico, tecniche di respirazione, unite ad altri interventi psicoterapeutici potrebbero aiutarla nella situazione che porta.
Resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Letizia Turchetto
Dr. Mauro Terracciano
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione.
Dalle sue parole emergono una sofferenza profonda, pensieri ricorrenti di impossibilità e immagini di soluzioni che la spaventano.
Sento la confusione e la fatica di oscillare tra speranza e disperazione, la sensazione di non riconoscersi più.
Quando compaiono pensieri di farsi del male, sono segnali che vanno presi con la massima serietà, la prego di rivolgersi subito ai servizi di emergenza o a un numero di crisi locale se teme di poter agire.
Chiedere aiuto non è un fallimento, è un atto di cura verso se stessa.
In un lavoro condiviso possiamo esplorare il significato di questi pensieri, le emozioni che li alimentano e le risorse che già possiede.
L’obiettivo è restituire orientamento, ridurre la contesa interna tra impulsi contrastanti e recuperare continuità nel senso di sé.
Possiamo anche stabilire insieme piccole prime tracce concrete per far diminuire l’urgenza emotiva, passo dopo passo.
Se lo desidera, possiamo fissare un primo colloquio chiarificatore, anche online, per valutare insieme i passi successivi.
Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online, il primo colloquio è gratuito.
Un caro saluto,
Dott. Mauro Terracciano.

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