Salve è da un anno che evito di presentarmi a un esame universitario a causa di due bocciature prece
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Salve è da un anno che evito di presentarmi a un esame universitario a causa di due bocciature precendenti. Questa situazione mi ha portato a sviluppare un forte timore di fallire nuovamente e fare una brutta figura davanti al professore e colleghi. Nonostante abbia continuato a studiare l’ansia legata a questo esame mi blocca e mi impedisce di affrontarlo con serenità. Non so come sbloccarmi da questa situazione.
Salve, per superare questo momento di crisi e per evitare che se ne ripresentino in futuro, le consiglio di farsi seguire da uno specialista che potrebbe aiutarla a rielaborare la vicenda e a superare il blocco. Può rivolgersi anche alla sua USL e fissare un primo pacchetto di 8 incontri. A volte guardarci dentro è l'unica soluzione. Un saluto
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Purtroppo l'ansia del fallimento è un ansia molto comune negli studenti. Soprattutto quando si è reduci da una bocciatura, ma si può superare solo affrontando l'ostacolo. Se da solo non ci riesci, puoi provare a fare delle simulazioni di esame con degli amici, dei parenti, parlare in pubblico potrebbe aiutarti a sbloccare il rimo passaggio, e poi prenotare l'esame ed andarci come fosse un qualcosa che devi fare e basta. Se l'ansia è talmente forte da bloccarti completamente in queste fasi allora ti consiglio di farti aiutare da un professionista. Non permettere all'ansia di decidere della tua vita.
Salve, il suo vissuto merita la giusta attenzione e comprensione. Le esperienze di fallimento possono lasciare segni profondi e una sensazione di vuoto che spesso si cerca di colmare. La tenacia con la quale combatte il blocco di cui parla è un punto di forza su cui poter lavorare per riconoscere sempre di più che la questione possa essere al di là di una mancanza di preparazione dello studio. Parlare della sua condizione con un professionista potrebbe essere un’opportunità per esplorare più a fondo queste sensazioni in modo da gestirle con più serenità. Se lo desidera possiamo approfondire insieme, in uno spazio a lei dedicato.
Un caro saluto
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Gentilissima, il suo disagio è comprensibile. Sbloccarsi da questa situazione richiede una conoscenza più profonda delle dinamiche che l'hanno bloccata in primis. Pertanto, anche se l'ansia ha una sua funzione in questa situazione, le servirebbe comprendere meglio perché si attiva e come gestirla. Questo però richiede qualcosa di più di una semplice risposta a questo topic. Provi a consultare un professionista e a vedere se riesce a comprendere meglio da dove arriva questo disagio, quali sono i pensieri attivanti e le dinamiche sottostanti.
il problema che lei pone è molto comune nell'ambito clinico; con l'aiuto di un professionista la situazione può migliorare
il problema che lei pone è molto comune nell'ambito clinico; con l'aiuto di un professionista la situazione può migliorare
Buon pomeriggio
mi dispiace che lei sti attraversando un momento così delicato. Io le consiglierei di approfondire cosa si nasconde dietro questa paura di fallire perché sicuramente questa paura nasconde problematiche più grandi e profonde che se affrontate e analizzate possono aiutarla a superare questo momento.
Se ha bisogno sono a disposizione.
mi dispiace che lei sti attraversando un momento così delicato. Io le consiglierei di approfondire cosa si nasconde dietro questa paura di fallire perché sicuramente questa paura nasconde problematiche più grandi e profonde che se affrontate e analizzate possono aiutarla a superare questo momento.
Se ha bisogno sono a disposizione.
Salve,
quello che descrive è una situazione molto comune e comprensibile, soprattutto dopo aver affrontato delle esperienze di fallimento che possono aver minato la sua fiducia in se stesso/a. L'ansia legata agli esami è un fenomeno frequente, ma quando diventa così intensa da bloccarci, è importante affrontarla per evitare che continui a limitare le nostre capacità e la nostra serenità.
Il timore del fallimento e la paura del giudizio possono derivare da una serie di fattori, come aspettative personali molto alte, episodi passati che hanno rafforzato convinzioni negative su di sé, o la percezione di essere continuamente sotto pressione. È fondamentale cercare di lavorare su questi pensieri e sul modo in cui si affrontano le emozioni legate all'ansia, per ridurre il carico emotivo e migliorare la propria preparazione mentale, oltre che accademica.
Le strategie di rilassamento, come la consapevolezza, la ristrutturazione dei pensieri negativi e il potenziamento delle abilità di gestione dello stress, possono essere strumenti molto utili. Tuttavia, per affrontare in modo efficace questo blocco e risolvere le difficoltà alla radice, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista. Un percorso psicoterapeutico può offrirle un supporto concreto per superare questa situazione e ritrovare la serenità necessaria per affrontare l'esame con maggiore sicurezza.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
quello che descrive è una situazione molto comune e comprensibile, soprattutto dopo aver affrontato delle esperienze di fallimento che possono aver minato la sua fiducia in se stesso/a. L'ansia legata agli esami è un fenomeno frequente, ma quando diventa così intensa da bloccarci, è importante affrontarla per evitare che continui a limitare le nostre capacità e la nostra serenità.
Il timore del fallimento e la paura del giudizio possono derivare da una serie di fattori, come aspettative personali molto alte, episodi passati che hanno rafforzato convinzioni negative su di sé, o la percezione di essere continuamente sotto pressione. È fondamentale cercare di lavorare su questi pensieri e sul modo in cui si affrontano le emozioni legate all'ansia, per ridurre il carico emotivo e migliorare la propria preparazione mentale, oltre che accademica.
Le strategie di rilassamento, come la consapevolezza, la ristrutturazione dei pensieri negativi e il potenziamento delle abilità di gestione dello stress, possono essere strumenti molto utili. Tuttavia, per affrontare in modo efficace questo blocco e risolvere le difficoltà alla radice, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista. Un percorso psicoterapeutico può offrirle un supporto concreto per superare questa situazione e ritrovare la serenità necessaria per affrontare l'esame con maggiore sicurezza.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
La sua ansia e il suo blocco devono essere messi nel contesto giusto, e una prima seduta di colloquio psicologico individuale può essere utile per capire se ci sono le base per intraprendere un percorso di psicoterapia.
Resto a disposizione
Resto a disposizione
Dato che sono due anni che sei rimasto bloccato, l’indicazione è quella di trovare un professionista che ti accompagni nell’affrontare tutti i sentimenti dolorosi che si porta dietro questo esame, esplorando i suoi desideri e la sua “ansia” potrà trovare di sicuro una visione nuova che la aiuterà a prendere una decisione
Buona sera, la ringrazio per aver scritto qui, io credo che le farebbe bene affrontare questa tematica con un professionista. In terapia affronterebbe l'aspetto ansioso e potrebbe fare un lavoro di 'desensibilizzazione' rispetto alle precedenti esperienze negative riuscendo così ad affrontare gli esami.
Alcune tecniche come l'emdr e l'ipnosi lavorano proprio in questo senso.
Mi rendo disponibile anche on line per ulteriori chiarimenti. Un caro saluto
Alcune tecniche come l'emdr e l'ipnosi lavorano proprio in questo senso.
Mi rendo disponibile anche on line per ulteriori chiarimenti. Un caro saluto
Gentile utente, posso immaginare la difficoltà di affrontare l'ansia legata all'esame in seguito alle esperienze passate. Un approccio utile potrebbe essere quello di lavorare sulle sue paure in un percorso Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) che potrebbe aiutarla a rivedere le convinzioni negative e gestire meglio l'ansia legata al fallimento. Cordialmente, Dott.ssa Arianna Moroni, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Salve,
capisco quanto possa essere difficile trovarsi bloccati in una situazione simile. È comune che esperienze di fallimento passato alimentino la paura di riprovarci, soprattutto quando sono legate a contesti importanti come l'università.
L'ansia che provi è una reazione naturale alla pressione che ti stai dando, ma può essere utile guardare questa situazione da una prospettiva diversa. Potresti considerare l'idea che ogni esame non sia un giudizio sulla tua persona, ma solo un momento di verifica del tuo apprendimento in quel momento specifico.
Un primo passo per affrontare questa ansia potrebbe essere spezzettare l’obiettivo grande in piccoli passi: ad esempio, immaginare di fare una simulazione dell’esame da solo o con qualcuno di fiducia. Un'altra strategia utile potrebbe essere imparare a gestire l’ansia con tecniche di rilassamento o mindfulness, che ti aiutino a restare più presente e meno catturato dai pensieri legati al passato o al futuro.
Inoltre, lavorare su questi aspetti con il supporto di uno psicoterapeuta potrebbe offrirti strumenti personalizzati per superare il blocco e ritrovare la serenità necessaria ad affrontare l’esame.
Ti incoraggio a non affrontare tutto da solo e a chiedere supporto: sei già sulla buona strada cercando di capire come sbloccarti.
Un caro saluto,
dott. Nunzio Nasti
Gentile paziente,
dirle che essere silurati ad un esame, anche più volte, è insito nella stragrande maggioranza delle carriere accademiche, anche le più brillanti. Ma la sua ansia, il suo timore del giudizio è una cosa che palesemente va ben oltre la preparazione o non preparazione adeguata per l'esame. Io mi focalizzerei più su questa ansia da prestazione e soprattutto sul timore del giudizio. Perché per lei è così importante il giudizio degli altri al punto di indurla a procrastinare un esame per un anno? Questo sintomo credo sia non banale ed il solo fatto che lei sia qui a parlarne denuncia il fatto che le è chiaro che potrebbe inibirla in altre cose in futuro, momenti cruciali per la sua vita assai più di un esame. Io le suggerisco un percorso analitico che la possa aiutare a comprendere l'origine di questa cosa con tutto quel che comporta.
Ad ogni buon conto, per l'esame e la sua vita le faccio un grande
In bocca al lupo!
dirle che essere silurati ad un esame, anche più volte, è insito nella stragrande maggioranza delle carriere accademiche, anche le più brillanti. Ma la sua ansia, il suo timore del giudizio è una cosa che palesemente va ben oltre la preparazione o non preparazione adeguata per l'esame. Io mi focalizzerei più su questa ansia da prestazione e soprattutto sul timore del giudizio. Perché per lei è così importante il giudizio degli altri al punto di indurla a procrastinare un esame per un anno? Questo sintomo credo sia non banale ed il solo fatto che lei sia qui a parlarne denuncia il fatto che le è chiaro che potrebbe inibirla in altre cose in futuro, momenti cruciali per la sua vita assai più di un esame. Io le suggerisco un percorso analitico che la possa aiutare a comprendere l'origine di questa cosa con tutto quel che comporta.
Ad ogni buon conto, per l'esame e la sua vita le faccio un grande
In bocca al lupo!
Buongiorno. Spesso evitare le situazioni spiacevoli e’il più immediato meccanismo di difesa per evitare angosce e situazioni conflittuali interne. La soluzione non e’aggirare il problema, ma affrontare i blocchi e gli schemi disadattavi esplorando insieme ad uno psicologo quanto lei pensa, sente e prova. Spesso la soluzione è più facile di quello che si pensi, però non la vediamo . Cordiali saluti.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve,
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. A volte tollerare dei fallimenti può essere davvero frustrante però, ricorda che l'ansia è un'emozione funzionale, talvolta ci fornisce gli strumenti giusti per affrontare le sfide della vita. Immagina la mente come una struttura diretta verso uno scopo, le nostre emozioni ci spingono ad affrontare o evitare delle situazioni specifiche per avvicinare il nostro bisogno o a volte addirittura per allontanarci. Molto dipende da quello che abbiamo appreso nelle varie esperienze della nostra vita. Certamente ci sarebbe elementi da approfondire per analizzare meglio il disagio in rapporto all'esame, per esempio se ci sono altre situazioni che tendo ad evitare e perché. Cari saluti
Dott. Francesco Viola
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. A volte tollerare dei fallimenti può essere davvero frustrante però, ricorda che l'ansia è un'emozione funzionale, talvolta ci fornisce gli strumenti giusti per affrontare le sfide della vita. Immagina la mente come una struttura diretta verso uno scopo, le nostre emozioni ci spingono ad affrontare o evitare delle situazioni specifiche per avvicinare il nostro bisogno o a volte addirittura per allontanarci. Molto dipende da quello che abbiamo appreso nelle varie esperienze della nostra vita. Certamente ci sarebbe elementi da approfondire per analizzare meglio il disagio in rapporto all'esame, per esempio se ci sono altre situazioni che tendo ad evitare e perché. Cari saluti
Dott. Francesco Viola
Buongiorno, grazie per il suo messaggio. Sembra essersi instaurato in lei un meccanismo di evitamento che le impedisce di affrontare situazioni in grado di disconfermare la convinzione che si è strutturata in lei a seguito delle due bocciature. Quelle due esperienze di insuccesso sembrano aver creato in lei la convinzione che ci sia un gap tra la sua capacità e la possibilità di superare l'esame. Tale convinzione è però solo un'idea, che però sta considerando come una verità, e in quanto verità, la previsione è che certamente fallirà se si ripresentasse all'esame. Questo genera ansia e, di conseguenza, determina il comportamento di evitamento che non fa altro che rinforzare ansia e sentimenti di inadeguatezza. E se iniziassimo a pensare che fallire all'esame fosse solo una tra tante ipotesi e non la verità/esito certo? E se iniziassimo a pensare che una bocciatura è solo un esame andato male e non un fallimento? Che se un esame andato male non cambiasse il suo valore né quello che gli altri pensano di lei?
Resto a disposizione per ogni altro approfondimento, Valentina Penati
Resto a disposizione per ogni altro approfondimento, Valentina Penati
Ciao , intanto grazie per avere condiviso la tua storia e il disagio del momento che stai vivendo con noi, di certo potrai essere di aiuto e supporto anche per chi legge e magari sta vivendo le tue stesse emozioni o preoccupazioni.
Come hai ben sottolineato la delusione di non essere riuscito a superare l’esame avrà innescato dentro di te ansie legate a subire un ennesima delusione che chiaramente non è detto possa riaccadere.
Forse ansie che risuonano con esperienze precedenti legate magari alla tua storia personale e che fai fatica a tirar fuori da solo. Di certo il supporto di un terapeuta in questo momento potrebbe esserti utile per elaborare le ansie inconsce e consce che sono generate dalla paura di non riuscire e un esperto potrebbe suggerirti anche strategie comportamentali per affrontarle.
Prenditi del tempo per riflettere, resto a disposizione. A presto
Come hai ben sottolineato la delusione di non essere riuscito a superare l’esame avrà innescato dentro di te ansie legate a subire un ennesima delusione che chiaramente non è detto possa riaccadere.
Forse ansie che risuonano con esperienze precedenti legate magari alla tua storia personale e che fai fatica a tirar fuori da solo. Di certo il supporto di un terapeuta in questo momento potrebbe esserti utile per elaborare le ansie inconsce e consce che sono generate dalla paura di non riuscire e un esperto potrebbe suggerirti anche strategie comportamentali per affrontarle.
Prenditi del tempo per riflettere, resto a disposizione. A presto
Buongiorno gentile utente, solitamente questo genere di timore non è associato esclusivamente alla questione universitaria. Evidentemente c'è altro in ballo che lei per adesso non può vedere. Consultare uno specialista può essere la soluzione adatta ad un problema di questo genere.
Dott. Paolo Di San Diego
Dott. Paolo Di San Diego
Buongiorno, il miglior modo è sbloccare questi due eventi che sono stati probabilmente per lei abbastanza fallimentari. Potrebbe partire da esami più semplici da superare e da sostenere, in quanto deve dare alla sua esperienza emotiva e cognitiva un nuovo ricordo di "successo" e no di "fallimento".
Gentile utente, come anche lei si può essere resa conto sulla sua pelle più ci allontaniamo da uno stimolo che ci genera ansia più questo stimolo ci preoccuperà. Ad oggi lei si sente incastrata in un loop di pensieri negativi e doloroso correlati a questo esame. Credo possa essere importante per lei prendersi cura di quello che le sta accadendo. Lavorando sui suoi pensieri. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente di mio dottore,
la problematica da cui è accompagnato in questo momento assume la forma tipica dell'ansia da prestazione. Quest'ultima è curabile attraverso l'aiuto della psicoterapia. Si rivolga ad uno specialista, potrà aiutarla a superare questa fase di impasse.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
la problematica da cui è accompagnato in questo momento assume la forma tipica dell'ansia da prestazione. Quest'ultima è curabile attraverso l'aiuto della psicoterapia. Si rivolga ad uno specialista, potrà aiutarla a superare questa fase di impasse.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
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