Salve dottori vorrei un parere su una determinata circostanza quali atteggiamenti adottare e quali q
23
risposte
Salve dottori vorrei un parere su una determinata circostanza quali atteggiamenti adottare e quali quelli da evitare
mi spiego purtroppo esco da una relazione abbastanza tortuosa con tutto che ci siamo lasciati consapevoli che le spaccature andavano sempre più a moltiplicarsi e anche per sfinimento(specialmente io) sono un tipo di persona o che finisce una relazione amorosa sia quella amicale metto una pietra tombale e per me quella persona non esiste più e non voglio vederla neanche stampata nel muro,magari con l'ex amico qualche sacrificio di ritrovarmelo in qualche evento riesco tranquillamente a gestire ma con l'ex è tutt'altro che semplice...rispetto al passato sono migliorato nel gestire l'emotività di incontrarla per strada ma per quella di trascorrere una serata dove lei è presente ad una stessa festa ,matrimonio,laurea mi crea un mix di sentimenti fra nervosismo e nostalgie
fra mesi dovrei avere una laurea di un mio amico a cui purtroppo è invitata pure lei perchè questo mio amico esce col gruppo della mia ex e di conseguenza non può scegliere di non invitarla...io premetto che evito sempre di incrociarlo perchè mi secca vederla sia fare i falsi convenevoli del "ciao come stai? che si dice?".
Potete darmi qualche consiglio per capire come comportarmi? molti mi dicono che devo maturare da questo punto di vista e di essere uomo e affrontare queste situazioni senza farmi prendere dal nervoso ,dalla rabbia e da tutti i sentimenti ed emozioni negative
ma io mi sento estremamente debole
ps: ho 25 anni
mi spiego purtroppo esco da una relazione abbastanza tortuosa con tutto che ci siamo lasciati consapevoli che le spaccature andavano sempre più a moltiplicarsi e anche per sfinimento(specialmente io) sono un tipo di persona o che finisce una relazione amorosa sia quella amicale metto una pietra tombale e per me quella persona non esiste più e non voglio vederla neanche stampata nel muro,magari con l'ex amico qualche sacrificio di ritrovarmelo in qualche evento riesco tranquillamente a gestire ma con l'ex è tutt'altro che semplice...rispetto al passato sono migliorato nel gestire l'emotività di incontrarla per strada ma per quella di trascorrere una serata dove lei è presente ad una stessa festa ,matrimonio,laurea mi crea un mix di sentimenti fra nervosismo e nostalgie
fra mesi dovrei avere una laurea di un mio amico a cui purtroppo è invitata pure lei perchè questo mio amico esce col gruppo della mia ex e di conseguenza non può scegliere di non invitarla...io premetto che evito sempre di incrociarlo perchè mi secca vederla sia fare i falsi convenevoli del "ciao come stai? che si dice?".
Potete darmi qualche consiglio per capire come comportarmi? molti mi dicono che devo maturare da questo punto di vista e di essere uomo e affrontare queste situazioni senza farmi prendere dal nervoso ,dalla rabbia e da tutti i sentimenti ed emozioni negative
ma io mi sento estremamente debole
ps: ho 25 anni
Salve, capisco perfettamente la situazione e condivido il disagio che può sperimentare. Evidentemente, a tanto amore corrisponde poi tanta sofferenza quando la storia finisce.
Eppure ritengo importante, per il suo benessere ed affinchè possa viversi le proprie esperienza in maniera sana, effettuare un lavoro di riconoscimento emotivo e di identificazione dei pensieri connessi a ciò che prova in quella specifica situazione; da queste poche informazioni mi verrebbe da dirle di non tirarsi indietro di fronte a questi eventi che creano il mix di sentimenti poichè evitare le permetterebbe sicuramente un sollievo immediato tuttavia nel medio e lungo termine la darebbe nuovamente vinta alla sua tendenza ad essere poco allenato nel gestire questi stati emotivi.
Dunque ritengo utile comunque almeno un consulto psicologico per esplorare meglio dettagli della situazione e di se stesso, crearsi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie funzionali per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Eppure ritengo importante, per il suo benessere ed affinchè possa viversi le proprie esperienza in maniera sana, effettuare un lavoro di riconoscimento emotivo e di identificazione dei pensieri connessi a ciò che prova in quella specifica situazione; da queste poche informazioni mi verrebbe da dirle di non tirarsi indietro di fronte a questi eventi che creano il mix di sentimenti poichè evitare le permetterebbe sicuramente un sollievo immediato tuttavia nel medio e lungo termine la darebbe nuovamente vinta alla sua tendenza ad essere poco allenato nel gestire questi stati emotivi.
Dunque ritengo utile comunque almeno un consulto psicologico per esplorare meglio dettagli della situazione e di se stesso, crearsi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie funzionali per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno. Prima di tutto, mi spiace per la sensazione di perdita che sta in questo momento vivendo e affrontando: ogni volta che nella nostra vita qualcosa finisce, ci ritroviamo a dover fare i conti con quello che è stato e con la consapevolezza che le giornate non potranno più essere le stesse. In alcuni frangenti si trova conforto nell'iniziare nuove attività o nel concentrarci sui momenti piacevoli del passato; in altri, come ha detto lei, si preferisce "metterci una pietra sopra", cercando in tal modo di fare tabula rasa di tutto quello che è stato per poter poi proseguire nel proprio cammino. Nello specifico caso però, da quanto lei racconta, ora si ritrova in una situazione in cui una modalità che ha sempre adottato per andare avanti si ritrova a non poter funzionare a causa di quelle che sono le dinamiche di un altro gruppo di persone. Il contrasto quindi fra ciò che ha sempre fatto e ciò che non può fare ora può generare uno stato di ansia, nervosismo e debolezza. Il mio consiglio in questo frangente è comprendere dove si trovi il nucleo di questa debolezza che lei ha così acutamente mostrato di riconoscere (e, si ricordi, ammettere una propria debolezza è il passo iniziale per poterla trasformare in un punto di forza), per poterla poi elaborare. Qualora servisse, mi trova a sua disposizione per eventuali altre domande o per provare a organizzare un colloquio, anche online. Cordiali saluti, Corrado Schiavetto.
Salve. Ogni rottura rappresenta una perdita, un lutto. Se non ci si concede la possibilità di elaborarli emotivamente si rischia che questi eventi condizionino il resto della vita, impedendo di potersi esprimere e vivere liberamente. Si conceda la possibilità di ricavarsi uno spazio per comprendere il suo bisogno di mettere una pietra sopra, al punto da potersi negare la possibilità di fare una cosa che le farebbe piacere solo perché c'è l'ex. Un percorso psicoterapeutico dove poter esprimere ed elaborare i vissuti emotivi di dolore, rabbia, frustrazione collegati ad un fallimento di una relazione le potrebbe essere di aiuto. Distinti saluti
buongiorno, posso comprendere quello che racconta. La fine di una relazione può essere un momento importante di passaggio e di elaborazione e il fatto di prendersi cura dei suoi vissuti emotivi le potrebbe permettere di chiuderla, elaborare quanto accaduto e lasciare spazio a nuove opportunità. Le consiglierei di cercare un professionista che la aiuti in questo percorso di elaborazione e confronto. In bocca al lupo per il suo futuro, saluti dott.ssa G. Labriola
Buongiorno, prendo spunto dalla sua ultima affermazione - "io mi sento debole" - posta a conclusione del suo discorso. Essa sembra fare riferimento ad un sentirsi in balia delle emozioni quasi come se non potesse gestirle. Rabbia mista a tristezza, collera mista a frustrazione sono emozioni naturali all'interno di un processo di seprazione. La bella notizia è che si può imparare a gestirle meglio, si può imparare a separarsi dalle situazioni e/o dalle persone. Questo non vuol dire che non si proverà più dolore o che cesseremo di provare quelle "sgradite" emozioni che ci fanno star male. Piuttosto,si può imparare ad entrare in contatto con esse e disattivare il "pilota automatico": quel modo di reagire che ci fa sentire in totale balia delle emozioni "difficili". Le suggerisco un percorso psicologico, anche online, che possa aiutarla ad acquisire una maggiore consapevolezza di sè e una maggiore fiducia nelle sue potenzialità, partendo dall'esplorazione ed elaborazione dei suoi vissuti emotivi. Cordiali saluti Anna Vinci
Gentile Utente, l'interruzione di relazioni emotive e affettive spesso lascia cicatrici che fanno fatica a rimarginarsi, rielaborare una separazione non è facile, a volte è necessario passare attraverso un cambiamento personale che costa tempo e sacrifici. Le consiglio di rivolgersi ad un professionista e iniziare un percorso di psicoterapia, potrebbe essere molto utile per trasformare alcune sue debolezze in punti di forza e affrontare quindi con spirito diverso le dinamiche relazionali.
Dott. Marenco
Dott. Marenco
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno, capisco la preoccupazione ad affrontare queste situazioni, si possono sommare le difficoltà della gestione di una situazione che può mettere a disagio con i vissuti forti legati alla fine di una storia importante. Quello che mi colpisce è il contrasto tra i vissuti e le reazioni forti che ha espresso dalle prime righe (i comportamenti netti di chiusura) e l'ultima frase "mi sento estremamente debole", come se appunto i primi fossero una difesa e una protezione che mette in atto sentendosi appunto debole e fragile di fronte a queste situazioni. Comprendere e riconoscere i vissuti che stanno dietro il suo modo di reagire alla fine di una relazione (amorosa, amicale, ecc.) potrebbero aiutarla a trovare delle strategie più funzionali che possano farla stare maggiormente a suo agio in queste situazioni.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Montalto
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Montalto
Buongiorno, la fine di una relazione è una vera e propria perdita, si susseguono sentimenti ed emozioni e "metterci una pietra tombale" come dice lei non è funzionale e solo utopistico. Si permetta di attraversare queste emozioni e i suoi vissuti legate ad esse in modo che possa sentirsi libero e non si debba imporre di evitare la sua ex partner.
Salve, la fine di una relazione è dolorosa e forse è arrivato il momento di elaborare il suo vissuto emotivo. Ha pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno,
Come suggerito dai colleghi sarebbe opportuno fare un percorso per chiudere definitivamente con la sua ex, in modo tale da poterla vedere senza provare sensazioni sgradevoli
Come suggerito dai colleghi sarebbe opportuno fare un percorso per chiudere definitivamente con la sua ex, in modo tale da poterla vedere senza provare sensazioni sgradevoli
Buonasera, comprendo quello che sta attraversando. Al termine di una relazione è comune provare emozioni come sta capitando a lei, occorre dare quel tempo per far sì che venga elaborato e superato il momento di rottura e quindi di perdita. Solitamente si tratta di momenti di passaggio; qualora però dovesse continuare a stare in uno stato emotivo di questo tipo, ciò che posso consigliarle è un consulto psicologico per mettere a tema determinati significati associati alla rottura affettiva.
Se le posso essere d'aiuto, resto a disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
Se le posso essere d'aiuto, resto a disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buonasera, la sua sofferenza è chiara, quello che era il rapporto con la sua ex evidentemente ha ancora un ruolo preponderante sul suo presente tanto da limitarla in alcuni comportamenti come andare in un luogo dove si trova la ragazza in questione, o provare disagio nel solo salutarla.
Quando il movimento della vita viene bloccato da un sintomo o da un disagio e questo si protrae nel tempo è utile affrontarlo con un professionista che sappia affiancarla nella riappropriazione di sé e dei suoi vissuti emotivi. Maturare non vuol dire ignorare i propri sentimenti o diventare "uomo" ma tenerli presenti e prendere posizione verso di essi nella vita di tutti i giorni.
Per qualsiasi approfondimento sono a disposizione.
Le auguro di trovare una soluzione al più presto.
Dott. Camilla Ballerini
Quando il movimento della vita viene bloccato da un sintomo o da un disagio e questo si protrae nel tempo è utile affrontarlo con un professionista che sappia affiancarla nella riappropriazione di sé e dei suoi vissuti emotivi. Maturare non vuol dire ignorare i propri sentimenti o diventare "uomo" ma tenerli presenti e prendere posizione verso di essi nella vita di tutti i giorni.
Per qualsiasi approfondimento sono a disposizione.
Le auguro di trovare una soluzione al più presto.
Dott. Camilla Ballerini
Buongiorno, è normale che la separazione e la perdita provochino dolore, rabbia e tristezza. Però se questo "lutto" può essere elaborato, allora riusciamo ad accettare questa separazione ed anche a concederci di dedicarci con più risorse e ad aprirci a nuove relazioni. A 25 anni è davvero troppo presto per chiudersi alla possibilità di nuove amicizie e di nuovi amori, non crede? Un percorso psicoterapeutico dove poter elaborare i suoi vissuti emotivi le sarebbe davvero d'aiuto. Le auguro di poter trovare presto uno specialista che possa aiutare. In bocca al lupo
Salve, la fine di una relazione porta sempre con sé delle sofferenze.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per indagare meglio i suoi vissuti emotivi così da riuscire a trovare delle strategie per superare alcune situazione che al momento le sembrano problematiche.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti GC
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per indagare meglio i suoi vissuti emotivi così da riuscire a trovare delle strategie per superare alcune situazione che al momento le sembrano problematiche.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti GC
Buongiorno, molto spesso il portare a termine una relazione necessita di un'elaborazione profonda. Può infatti essere considerata una vera e propria perdita. Probabilmente in questo momento la sofferenza legata all'ultima relazione è ancora troppo forte ed è comprensibile che le venga difficile incontrare la sua ex fidanzata. Si dia lo spazio e il tempo per poter elaborare questa situazione, senza giudizio. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per poter acquisire gli strumenti necessari ad affrontare in modo funzionale le situazioni di questo tipo. Un caro saluto
Dott.ssa Sonia Zaccoletti
Dott.ssa Sonia Zaccoletti
Buongiorno, è molto importante la consapevolezza che porta. La fine di una relazione è una perdita, e come tale ha bisogno del suo tempo per essere elaborata. Un percorso psicoterapico potrebbe aiutarla a gestire queste perdite e capire cosa succede dentro di lei, stare in contatto con questo vissuto emotivo. Cordialmente, dott.ssa Valentina Maccioni
Buon pomeriggio, ciò di cui parla è in effetti un problema da cui molti che hanno finito una storia vorrebbero scappare. Nonostante ciò molte alcune volte ciò non è possibile e bisogna affrontare la situazione. Essere cordiale, umile (non vantarsi delle proprie cose e successi per dare una buona impressione) e dignitoso (non troppo simpatico ma neanche " musone") è sempre un' arma vincente in queste occasioni. Tali atteggiamenti denotano sicurezza interiore e superamento dell' accaduto. Resto un po' perplessa con il coping mecanism messo in atto da parte sua sul far finta che la persona con cui si è avuta una relazione non sia mai esistita. Ciò denota che non ci si permette piangere in maniera sana sull' accaduto, prendendone insegnamento e capendone le responsabilità. Lavorarci sopra con un professionale potrebbe aiutarla a capire il perché deve adottare tale strategia per superare delle eventuali rotture.
Forza e non esiti a contattarmi se ha bisogno di sessioni psicologiche atte a tal fine.
Cordiali saluti
Dr.ssa C.M
Forza e non esiti a contattarmi se ha bisogno di sessioni psicologiche atte a tal fine.
Cordiali saluti
Dr.ssa C.M
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 40 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno,
Capisco le preoccupazioni ad affrontare questa situazione e quanto sia difficile. La fine di una relazione porta con sé vissuti emotivi molto intensi e dolorosi, se non ci si concede la possibilità di elaborarli emotivamente si rischia che questi condizionino il resto della vita, impedendo di potersi esprimere, vivere liberamente e lasciare spazio a nuove opportunità. Le consiglierei di rivolgersi ad un professionista che possa aiutarla ad esprimere ed elaborare i vissuti emotivi e ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé. Un caro saluto, Dott.ssa Irene Orlandelli
Capisco le preoccupazioni ad affrontare questa situazione e quanto sia difficile. La fine di una relazione porta con sé vissuti emotivi molto intensi e dolorosi, se non ci si concede la possibilità di elaborarli emotivamente si rischia che questi condizionino il resto della vita, impedendo di potersi esprimere, vivere liberamente e lasciare spazio a nuove opportunità. Le consiglierei di rivolgersi ad un professionista che possa aiutarla ad esprimere ed elaborare i vissuti emotivi e ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé. Un caro saluto, Dott.ssa Irene Orlandelli
Gentile utente, la sua riflessione sul modo in cui gestire incontri con la sua ex partner è molto significativa e mette in luce il complesso intreccio di emozioni che può emergere dopo una separazione. È chiaro che stia attraversando un momento difficile, dove il passato continua a influenzare le sue reazioni emotive. La decisione di "mettere una pietra tombale" sulla relazione è una strategia di protezione che molte persone adottano per affrontare il dolore della perdita, ma può anche portare a un conflitto interno quando ci si trova di fronte alla realtà di quel legame in contesti sociali comuni. La presenza della sua ex in eventi come matrimoni o lauree può suscitare una serie di sentimenti contrastanti, che vanno dalla nostalgia al nervosismo. È importante riconoscere che è normale sentirsi vulnerabili in queste situazioni e sentirsi "deboli" non significa affatto mancare di maturità. Potrebbe essere utile prepararsi mentalmente per l'evento, pensando a come desidera sentirsi e come può reagire nel modo più autentico possibile. Considerare di stabilire dei confini con alcuni amici riguardo alla sua ex può anche fornire un certo supporto emotivo. Invece di evitare o ignorare, potrebbe essere interessante provare a visualizzare l'incontro come un’opportunità di crescita personale.
Se desidera approfondire ulteriormente queste tematiche, esplorare il legame tra emozioni e comportamenti e ricevere supporto, non esiti a contattarmi. Troverà uno spazio di profondo ascolto e sostegno senza giudizio.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Se desidera approfondire ulteriormente queste tematiche, esplorare il legame tra emozioni e comportamenti e ricevere supporto, non esiti a contattarmi. Troverà uno spazio di profondo ascolto e sostegno senza giudizio.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Caro utente,
uscire da una relazione può essere un processo faticoso, e il fatto che lei abbia bisogno di "mettere una pietra tombale" è una strategia che probabilmente ha adottato per proteggersi dal dolore e dal rischio di riaprire ferite non ancora rimarginate.
Bisogna ricordare che ogni relazione fa parte di un sistema più ampio, che nel suo caso include amici in comune e contesti condivisi. Questo significa che, anche se la relazione è terminata, alcune dinamiche possono persistere e richiedere una gestione diversa rispetto al semplice "evitare" l’ex. Se da un lato la distanza può essere utile nel primo periodo per elaborare la rottura, dall’altro il totale rifiuto di incontrarla può diventare un limite per la sua libertà di vivere certe situazioni sociali con serenità. Potrebbe, a questo punto, pensare di elaborare la rottura in maniera più profonda e trovare delle strategie più funzionali per la condivisione dei contesti in comune.
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
uscire da una relazione può essere un processo faticoso, e il fatto che lei abbia bisogno di "mettere una pietra tombale" è una strategia che probabilmente ha adottato per proteggersi dal dolore e dal rischio di riaprire ferite non ancora rimarginate.
Bisogna ricordare che ogni relazione fa parte di un sistema più ampio, che nel suo caso include amici in comune e contesti condivisi. Questo significa che, anche se la relazione è terminata, alcune dinamiche possono persistere e richiedere una gestione diversa rispetto al semplice "evitare" l’ex. Se da un lato la distanza può essere utile nel primo periodo per elaborare la rottura, dall’altro il totale rifiuto di incontrarla può diventare un limite per la sua libertà di vivere certe situazioni sociali con serenità. Potrebbe, a questo punto, pensare di elaborare la rottura in maniera più profonda e trovare delle strategie più funzionali per la condivisione dei contesti in comune.
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
grazie per aver condiviso apertamente il suo vissuto. Quello che sta descrivendo è un passaggio emotivo molto delicato, che coinvolge una parte profonda della sua identità e del suo modo di vivere le relazioni. Il fatto che riconosca il disagio, che si interroghi su come affrontarlo e che sia alla ricerca di strategie per migliorare, è già un indice di maturità e desiderio di crescita personale. Spesso la convinzione di dover “essere uomini” o “essere maturi” si traduce, purtroppo, in una pressione interiore a reprimere emozioni o a gestirle in modo rigido. Ma maturità non significa essere impermeabili al dolore o dover sempre apparire forti: significa, piuttosto, accogliere ciò che proviamo, darci il diritto di sentirlo e allo stesso tempo imparare a non lasciarci travolgere da ciò che proviamo. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, il suo atteggiamento di chiusura totale verso l’ex partner può essere visto come una strategia di evitamento. Lei ha imparato, nel tempo, che allontanarsi in modo netto è un modo per proteggersi dal dolore, dalla nostalgia, dal nervosismo. E probabilmente in alcuni momenti questa strategia è stata utile, l’ha aiutata a ricostruire un senso di equilibrio. Tuttavia, come sta sperimentando ora, evitare sistematicamente ogni possibilità di incrociare questa persona rischia di rinforzare l’idea che lei non sia in grado di tollerare certe emozioni. È come se il suo cervello apprendesse, ogni volta, che “se la vedo, starò male, quindi meglio scappare”. E così facendo, il senso di vulnerabilità non si riduce, anzi, tende ad amplificarsi. Un primo passo potrebbe essere quello di accettare che, sì, certe emozioni possono riaffiorare nel rivedere una persona che ha rappresentato tanto. Non significa che lei sia debole, né che debba per forza provare rabbia o nostalgia per sempre. Significa, più semplicemente, che le emozioni sono il riflesso della rilevanza che quella persona ha avuto nella sua storia. Non dobbiamo combatterle o annullarle, ma imparare a lasciarle fluire, a riconoscerle come parte del processo di elaborazione. In pratica, questo significa smettere di evitare a ogni costo le situazioni potenzialmente dolorose, e iniziare a esporsi gradualmente, con consapevolezza. Non è necessario che lei si avvicini a lei, né che finga di essere a proprio agio. Può concedersi la libertà di esserci, di partecipare all’evento per il valore che ha per il suo amico, e di rimanere nel proprio spazio emotivo, senza doversi forzare a interazioni non sentite. Ma evitando l’evento, rischia di confermare a se stesso che non è in grado di reggere quella presenza. Parteciparvi, invece, con l’obiettivo di vivere l’esperienza con centratura su di sé e non sull’ex, può essere un importante passo avanti. Potrebbe aiutarla molto anche lavorare su quei pensieri automatici che le provocano tensione. Ad esempio, l’idea che se lei è presente allora la serata è rovinata, oppure che se la saluta sarà un’umiliazione. Pensieri di questo tipo non sono rari, ma possono essere messi in discussione e sostituiti con pensieri più funzionali, che la aiutino a gestire meglio la situazione, riducendo l’impatto emotivo. Un percorso psicologico può essere uno spazio sicuro per imparare a farlo, e per allenare quelle competenze emotive e relazionali che le permettano di sentirsi più forte, più libero, più centrato. Non si giudichi per quello che sente. La forza non è evitare la sofferenza, ma imparare a camminarci accanto senza lasciarsi travolgere. E questo, con il giusto supporto, si può fare. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Ciao,
capisco bene quello che provi — non è immaturità, ma il riflesso naturale di un legame che ha lasciato dentro di te emozioni ancora “vive”. Dopo una relazione intensa o faticosa, incontrare l’ex può smuovere sentimenti contrastanti: rabbia, nostalgia, disagio. Il fatto che tu te ne renda conto e voglia imparare a gestirli dimostra proprio maturità, non debolezza.
Ecco qualche strategia utile per affrontare situazioni come quella che descrivi:
Prepara mentalmente l’incontro. Sapere che lei sarà presente ti permette di “vaccinarti” emotivamente. Non pensare a come sarà l’incontro, ma a come vuoi sentirti tu: centrato, tranquillo, con la testa alta.
Evita i falsi convenevoli, ma senza rigidità. Se capita di incrociarvi, un semplice cenno o un saluto educato è sufficiente. Non serve conversare né fingere cordialità forzata: il rispetto è già una forma di forza.
Non farne un banco di prova. L’obiettivo non è “mostrare che stai bene” o “non provare nulla”, ma attraversare l’evento senza lasciare che la sua presenza ti rovini il momento. Se ti accorgi che l’attenzione torna su di lei, riportala con calma su te stesso, sugli amici o sulla festa.
Riconosci la vulnerabilità come normale. Non sei debole se ti dà fastidio: stai solo elaborando la chiusura. Più smetti di giudicarti per le emozioni che provi, più queste perdono forza.
Dopo l’evento, concediti decompressione. Anche solo fare una passeggiata o parlare con qualcuno di fiducia può aiutarti a “scaricare” la tensione.
La maturità, in fondo, non consiste nel non provare emozioni, ma nel saperle contenere e non lasciarle decidere per te. E mi sembra che tu stia già andando in questa direzione.
Dott.ssa Sara Petroni
capisco bene quello che provi — non è immaturità, ma il riflesso naturale di un legame che ha lasciato dentro di te emozioni ancora “vive”. Dopo una relazione intensa o faticosa, incontrare l’ex può smuovere sentimenti contrastanti: rabbia, nostalgia, disagio. Il fatto che tu te ne renda conto e voglia imparare a gestirli dimostra proprio maturità, non debolezza.
Ecco qualche strategia utile per affrontare situazioni come quella che descrivi:
Prepara mentalmente l’incontro. Sapere che lei sarà presente ti permette di “vaccinarti” emotivamente. Non pensare a come sarà l’incontro, ma a come vuoi sentirti tu: centrato, tranquillo, con la testa alta.
Evita i falsi convenevoli, ma senza rigidità. Se capita di incrociarvi, un semplice cenno o un saluto educato è sufficiente. Non serve conversare né fingere cordialità forzata: il rispetto è già una forma di forza.
Non farne un banco di prova. L’obiettivo non è “mostrare che stai bene” o “non provare nulla”, ma attraversare l’evento senza lasciare che la sua presenza ti rovini il momento. Se ti accorgi che l’attenzione torna su di lei, riportala con calma su te stesso, sugli amici o sulla festa.
Riconosci la vulnerabilità come normale. Non sei debole se ti dà fastidio: stai solo elaborando la chiusura. Più smetti di giudicarti per le emozioni che provi, più queste perdono forza.
Dopo l’evento, concediti decompressione. Anche solo fare una passeggiata o parlare con qualcuno di fiducia può aiutarti a “scaricare” la tensione.
La maturità, in fondo, non consiste nel non provare emozioni, ma nel saperle contenere e non lasciarle decidere per te. E mi sembra che tu stia già andando in questa direzione.
Dott.ssa Sara Petroni
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.