Salve dottori, volevo chiedere se un doc grave può arrivare a compronettere molto le fubzioni congni

23 risposte
Salve dottori, volevo chiedere se un doc grave può arrivare a compronettere molto le fubzioni congnitive, di ragiobamento e faeti fissare per mesi su una cosa interrottamente? Il mio medico psichiatria dice di si e, sixcome ho un appiattimento emotivo spaventoso, ha detto che è perché mi fisso. Grazie per l'attenzione
Dott. Domenico Mattiello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Salve, il disturbo ossessivo-compulsiva (DOC) può avere effetti negativi sulle funzioni cognitive e di ragionamento del paziente, poiché le ossessioni e le compulsioni richiedono un considerevole sforzo mentale, interferendo con l'attenzione, la concentrazione e la capacità di pensiero. L'emozione di ansia che spesso accompagna le ossessioni può inoltre influire sulla memoria e sull'attenzione del paziente. I pensieri intrusivi sono un sintomo tipico del DOC, creando un'esperienza di assedio psicologico che può essere difficile o impossibile da evitare o controllare. L'appiattimento emotivo, invece, è un sintomo comune di diversi disturbi psicologici, tra cui la depressione. Consiglio di continuare il percorso terapeutico con il suo psichiatra per identificare le cause dei suoi sintomi e sviluppare un piano di trattamento appropriato. La terapia psicologica potrebbe essere un'opzione terapeutica utile per aiutarla a gestire la sua sintomatologia e migliorare la sua qualità di vita. Cordiali saluti, DM

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Dott.ssa Valeria Maccarini
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Vorrei innanzitutto capire cosa intende lei per disturbo grave. Il disturbo ossessivo compulsivo non ha una sola sfumatura ma più sfumature ed è certo che in alcune sfumature l'iper-ragionamento e quello che ha chiamato "fissarsi". Però ora io le chiedo: perché non le è stata sufficiente la risposta del suo psichiatra e ha cercato altre risposte?
Dr. Giampaolo Carotenuto
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Marcianise
Salve, buongiorno la mente come il corpo si affaticano e quando sono affaticate, come se avessero un rendimento minore, cosi come il corpo se sempre sotto sforzo anche la mente se "fissata" costantemente su certi aspetti potrebbe avere un minore rendimento. Sarebbe però il caso di affrontare queste tematiche di persona con specialisti.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, confermo quanto detto dallo psichiatra poichè il doc può compromettere la qualità della vita della persona poiché il soggetto è completamente incentrato nelle sue ossessioni e compulsioni Ecco perché risulta di vitale importanza avviare una psicoterapia.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Emilia Rota
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, in primo luogo è necessaria una diagnosi svolta da un professionista specializzato. E' possibile che, dati i sintomi di ossessioni e compulsioni intrusivi, questi possano interferire con le competenze cognitive. Sicuramente è importante che lei continui il percorso terapeutico. Rimango a disposizione se ha altri dubbi o domande. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
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Dott.ssa Eleonora Galletti
Psicoterapeuta, Psicologo
Milano
Buongiorno, è comprensibile che lei abbia questi dubbi. Quando si fanno pensieri ripetitivi su uno stesso argomento, la nostra attenzione si sposta spesso quasi esclusivamente su di esso, e di conseguenza abbiamo modificazioni emotive. Ad ogni pensiero corrisponde una certa emozione, che nel suo caso può essere ansia o tristezza. La buona notizia è che si può imparare ad ampliare di nuovo l'attenzione e non concentrarla solo su un singolo pensiero, così da avere emozioni più positive. Se lo desidera possiamo effettuare un incontro così che possa comprendere meglio la sua situazione e fornirle i dettagli su come potrebbe migliorare la suo situazione. Una visita psicologica è importante quando si tratta di problematiche come ossessioni e ansia. Sarà poi libero di scegliere se proseguire o meno. Saluti, Dott.ssa Eleonora Galletti
Dott.ssa Giulia Scalesse
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Arzano
Salve, in linea genere il doc può essere invalidante e dunque inficiare sull'intero funzionamento della persona. Nel suo caso specifico, le avrà saputo meglio indicare il professionista che l'ha visitata. Se vuole, le consiglio di proseguire con la cura, psicologica oltre che psichiatrica
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Dott.ssa Daniela Chieppa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Salve, il pensiero ripetitivo e negativo può portare il sistema cognitivo ad esaurimento di risorse fino a mettere in dubbio determiniate azioni perché troppo incentrati sui pensieri negativi.
Per poter fare diagnosi di doc è importante effettuare una valutazione psicodiagnostica.
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott ssa Daniela Chieppa
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve, è possibile che un disturbo psichiatrico grave, come ad esempio una psicosi, possa compromettere le funzioni cognitive, il ragionamento e la capacità di concentrazione. Inoltre, alcune condizioni psichiatriche possono influire sull'umore e causare un appiattimento emotivo. Tuttavia, è importante considerare che ogni caso è unico e richiede una valutazione accurata da parte di un professionista qualificato. Se hai dubbi sulla diagnosi o il trattamento che stai ricevendo, ti consiglio di discutere le tue preoccupazioni con il tuo medico o di cercare una seconda opinione qualora volesse approfondire mi contatti tramite chat privata.
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Dott.ssa Asya Cappalli
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Parma
Gentile utente, in generale il Disturbo Ossessivo Compulsivo può portare conseguenze negative sia sul funzionamento cognitivo che su quello emotivo. I pensieri intrusivi e le ossessioni richiedono un grande sforzo mentale, arrivando a catturare tutta l'attenzione e la concentrazione della persona, fino ad esaurire le risorse cognitive a discapito delle capacità attentive, di memoria e di pensiero. In poche parole, la persona usa tutte le sue risorse rivolte verso tali ossessioni, e di fatto non ne ha più per altre azioni cognitive. Inoltre, anche l'ansia che solitamente accompagna il DOC può avere conseguenze negative sulle capacità attentive e sulla concentrazione. A livello emotivo, può accadere che la persona non sperimenti più forti emozioni poichè vissute come fuori dal suo "controllo", elemento quest'ultimo centrale nel DOC. Di conseguenza, per paura di perdere il controllo di certe situazioni, è possibile tendere ad un appiattimento emotivo. Tali emozioni tuttavia possono essere associate anche ad altri tipi di disturbi psicologici, come quello depressivo, che talvolta accompagna il DOC. Le consiglio di continuare il percorso psichiatrico, ma di affiancarlo ad un percorso di tipo psicologico, per poter affrontare gli elementi emotivi e le ossessioni e compulsioni in modo maggiormente mirato ed efficace. Gli studi hanno infatti dimostrato che in questi casi la terapia migliore consiste nell'affiancare ad un supporto farmacologico-medico un percorso di tipo psicologico. Nel mio lavoro mi occupo di DOC, quindi può contattarmi in privato qualora avesse altri dubbi. Sono inoltre disponibile per colloqui, anche online. Con i migliori auguri, porgo cordiali saluti. Dott.ssa Asya Cappalli
Dott.ssa Valeria Filippi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
San Donato Milanese
Buonasera,
Un DOC che impatta in maniera importante sulla vita della persona può inficiarne le risorse, anche cognitive.
Prosegui senza dubbi il percorso con il medico che la ha in cura, fiducioso del lavoro che state facendo.
Cordialmente,
Dott.ssa Valeria Filippi
Dott. Francesco Mangiafico
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Torino
Buongiorno, i pensieri ossessivi e le compulsioni sottraggono molta energia mentale, di conseguenza le funzioni cognitive possono risentirne. Provi a parlare con il suo medico delle preoccupazioni che la spingono a nutrire ulteriori dubbi o paure a riguardo, aprirsi con il professionista di riferimento è sempre importante.
Sono disponibile per ulteriori chiarimenti, semmai ne sentisse la necessità.
Un caro saluto.
Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Salve, capisco la sua preoccupazione riguardo alle sue funzioni cognitive e al suo stato emotivo. È importante capire che una grave malattia può avere un impatto significativo sulla funzione cognitiva, inclusi il ragionamento e la capacità di concentrarsi su diverse attività. Inoltre, quando si sperimenta un appiattimento emotivo, può diventare difficile provare emozioni o sentirsi motivati.

Il suo medico psichiatra sembra aver identificato una possibile causa del suo appiattimento emotivo e ha suggerito che il suo fisso su una cosa potrebbe essere il motivo. Potrebbe essere utile discutere con il suo medico riguardo a come potrebbe lavorare per affrontare questo problema.

Inoltre, potrebbe essere utile esplorare altre opzioni di trattamento, magari psicologico, per aiutare a migliorare le funzioni cognitive e il suo stato emotivo complessivo.

Rimango a disposizione,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Giada Turra
Psicologo
Trento
Buongiorno,
È vero che in un DOC l’attenzione è fortemente orientata alle ossessioni ed alle relative compulsioni da mettere in atto. Questo di fatto riduce l’efficienza delle funzioni cognitive. Inoltre, l’emozione prevalente è di solito la paura, il cui correlato fisiologico, ossia l’ansia, invade tutto il sentire emotivo. In altri casi il bisogno di controllo è tale che la sensibilità alle varie sfumature emotive risulta minore. Il tutto può però migliorare con il superamento del disturbo. Personalmente le consiglio una terapia di tipo breve strategico che vede tra le proprie best practice la risoluzione di disturbi ossessivo compulsivi.
Resto a disposizione
D.ssa Giada Turra
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Posso dirle che il disturbo ossessivo-compulsuvo si trova in un campo condiviso tra la psicologia e la psichiatria. Posso affermare che la sua domanda richiede una risposta specifica da parte di uno psichiatra. Le consiglio di affiancare alle cure psichiatriche un percorso di sostegno psicologico che la aiuti ad affrontare le fasi acute del disturbo e riportarle ad uno stato di contenimento, anche emotivo. Spero di esserle stata d'aiuto. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Cordialmente,
Dott.ssa Ledda
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Dott.ssa Ludovica Giani
Psicologo clinico, Psicologo
Gallarate
Buongiorno gentile utente,
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza che apre a degli spunti di riflessione sull’impatto della sintomatologia ascrivibile ad un disturbo ossessivo-compulsivo sulla qualità di vita e sul livello di funzionamento individuale. I suoi dubbi sono assolutamente comprensibili. Il DOC è un disturbo molto complesso che assume sfumature diverse da caso a caso. Si caratterizza per la presenza di pensieri intrusivi che vengono vissuti come assolutamente indesiderati e che catturano gran parte delle nostre risorse attentive a seguito di processi di valutazione degli stessi che ci portano ad attribuire importanza all’intrusione e ad associarla ad un senso di minaccia che induce, successivamente, al bisogno di mettere in atto dei rituali compulsivi (siano essi di tipo comportamentale oppure mentale) al fine di neutralizzare il pensiero intrusivo o anche soltanto di prevenire il mancato verificarsi della minaccia percepita che spaventa. I rituali compulsivi risultano essere estremamente faticosi da mantenere nel tempo e la ripetitività che li contraddistingue, a lungo andare, può favorire una riduzione della fiducia nelle proprie capacità cognitive, mnestiche e attentive, alimentando ulteriori dubbi. Inoltre, l’ansia associata ai pensieri ossessivi può compromettere l’efficienza di un individuo, impattando anche sulla sua memoria, attenzione e capacità di ragionamento. L’appiattimento emotivo che, invece, cita può essere un sintomo comune di diversi disturbi, tra cui la depressione che potrebbe subentrare in comorbilità con il DOC. Le consiglio di continuare il percorso terapeutico che ha già intrapreso con il suo psichiatra e di valutare l’avvio anche di un percorso psicologico per favorire un miglioramento più stabile e duraturo della sua sintomatologia. Il trattamento combinato di tipo psicofarmacologico, infatti, è quello che vanta maggiori evidenze di efficacia clinica nel trattamento del DOC. Resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Ludovica Giani.
Dott.ssa Anastasia Giangrande
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, il doc può compromettere le funzioni cognitive e di ragionamento funzionali, in quanto blocca la persona su un pensiero fisso. Se c'è quel pensiero tutte le risorse cognitive vanno su di esso sottraendo risorse ed energie ad altri pensieri e funzioni. Però se è lì, qualcosa significa. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti, dott.ssa Anastasia Giangrande
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Sì, è possibile che un disturbo grave possa compromettere le funzioni cognitive, il ragionamento e la capacità di concentrarsi su un singolo pensiero per un lungo periodo di tempo. I disturbi gravi, come ad esempio la schizofrenia o altri disturbi psicotici, possono influenzare il modo in cui il cervello elabora le informazioni e possono causare difficoltà nell'elaborare i pensieri in modo coerente.

Il fischiare su una cosa interrottamente per mesi potrebbe essere un sintomo di fissazione o di pensiero ossessivo, che è comune in alcuni disturbi psichiatrici come il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). In questo disturbo, una persona può essere intrappolata in un ciclo di pensieri persistenti (ossessioni) che causano ansia e il bisogno di svolgere comportamenti rituali o compulsivi per alleviare l'ansia (compulsioni).

L'appiattimento emotivo spaventoso che hai menzionato potrebbe essere correlato al disturbo stesso o ai suoi sintomi. L'appiattimento emotivo è una condizione in cui una persona mostra una ridotta espressione emotiva, sia facciale che vocale, che può essere associata a disturbi psicotici, depressione grave o altri disturbi dell'umore.

Se il tuo medico psichiatra ha fatto queste osservazioni e sospetta che tu possa avere un disturbo psichiatrico sottostante, è importante seguire il suo consiglio e continuare a cercare il trattamento appropriato. Potrebbe essere necessario un approccio terapeutico che comprenda la terapia farmacologica e la psicoterapia per affrontare efficacemente i sintomi e migliorare il benessere emotivo e cognitivo. Assicurati di comunicare apertamente con il tuo medico riguardo ai tuoi sintomi e alle tue preoccupazioni per garantire che ricevi il supporto di cui hai bisogno.

Dott.ssa Floriana Ricciardi
Psicologo, Psicologo clinico
Venegono Inferiore
Gentile utente, non riportando altri dati anamnestici, mi permetto di dire che le sue funzioni cognitive sono preservate, ma il DOC di cui soffre incanala tutte le sue competenze nella continua "rimuginazione mentale": non lascia spazio ad altro. In una situazione come questa, il suo senso di efficacia e autostima subiscono un duro colpo, tanto da far emergere una sfumatura depressiva. Se va dallo psichiatra, verosimilmente sta assumendo una terapia farmacologica, ma la pillola magica non esiste. Vista la sua situazione, inizierei un percorso parallelo di supporto psicologico. In bocca al lupo.
Cordialmente
dott.ssa Floriana Ricciardi
Dott.ssa Margherita Raffaelli
Psicologo, Psicologo clinico
Trento
Gentile utente, alcune condizione, come quelle di tipo ossessivo-compulsivo, depressione grave o altro, possono compromettere le funzioni cognitive (es. la capacità di ragionamento, la memoria e la concentrazione). Inoltre, questi disturbi possono anche portare a fenomeni di ruminazione (fissazione mentale su pensieri o preoccupazioni ricorrenti), che possono essere difficili da interrompere. Nel suo caso, il medico psichiatra ha notato un "appiattimento emotivo", che è un sintomo comune in diversi disturbi, come la depressione. L'appiattimento emotivo può manifestarsi come difficoltà a provare emozioni intense, sia positive che negative, e può anche essere una conseguenza della focalizzazione su un pensiero o una preoccupazione.
Questo iperfocus su un pensiero o una preoccupazione potrebbe influire sulla sua capacità di ragionare, prendere decisioni o risolvere problemi.
Il trattamento per queste condizioni include generalmente un approccio che combina terapie farmacologiche con interventi psicoterapeutici. La psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT), in particolare, può aiutare a ridurre la ruminazione e migliorare la gestione dei pensieri ossessivi, permettendo di riprendere un controllo maggiore sulle proprie emozioni e comportamenti.

Il fatto che il suo psichiatra stia cercando di affrontare la causa di questi sintomi con un trattamento personalizzato è un elemento positivo. È importante continuare il dialogo con lui/lei per monitorare i progressi e discutere eventuali cambiamenti nel piano terapeutico.
Mi rendo conto che la mia risposta non sia esaustiva, ma penso che potrebbe essere utile rivolgersi ad un professionista, come un terapeuta, per esplorare questi pensieri e le emozioni che sperimenta in modo più approfondito.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Le porgo cordiali saluti. Dott.ssa Margherita Raffaelli



Dott.ssa Giuditta Sposito
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Brusciano
Buongiorno, sì in effetti è proprio ciò che succede nel DOC, poi ovviamente ogni persona è a sé e un adeguato intervento va cucito sulla persona che si ha di fronte. Si affidi al suo specialista psichiatra per le cure farmacologiche a non dimentichi l'aspetto psicologico affidandosi, se non lo fa già ad un professionista.
Oggi è molto semplice, è possibile lavorare anche online.
Dott.ssa Lucrezia Marletta
Psicologo, Psicologo clinico
San Pietro Clarenza
Salve, si è possibile. Il professionista che la cura, in ogni caso, la conosce meglio perciò affidarsi a lui può essere sicuramente una cosa positiva. Saluti, dott.ssa Lucrezia Marletta
Buona sera,
un DOC pervasivo certamente può impattare con la vita quotidiana, l'effetto sulle funzioni cognitive non risulta immediatamente associato ed associabile a questo tipo di disturbo. Per supportare il suo percorso, accanto alla terapia farmacologica gestita da un professionista, potrebbe essere utile un percorso di psicoterapia mirato.

Un caro saluto,
dott.ssa Togni

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