Salve dottori. È da alcuni mesi che sto attraversando un periodo di ansia, domande strane che mi met

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Salve dottori. È da alcuni mesi che sto attraversando un periodo di ansia, domande strane che mi metto in testa e confusione mentale. Tutto è partito da un cambio di pressione avuto a fine maggio. Là mi sono spaventato molto, pensavo fosse un infarto, e non mi sono più ripreso. Avevo paura di morire da un momento all'altro e mi sono messo a guardare su internet i probabili sintomi. Tutto ciò mi ha creato ancora più ansia e mi ha messo in testa di avere chissà qualche problema mentale. Dalla depressione, alla depersonalizzazione, alla schizofrenia. Avendo paura di avere questi problemi. So bene che ne avrei dovuto parlarne con un medico sin da subito e non guardare su internet. Il mio medico mi ha detto che non ho nulla, i miei genitori idem e ho contattato uno psicologo tramite un numero verde messo a disposizione dalla regione e mi ha detto che secondo lui soffro d'ansia ma che non sono assolutamente matto in quanto riesco ad esprimere dei concetti in modo sensato e razionale. Il problema più grande è che ho un sacco di pensieri strani, dalla funzione del cervello alla paura di impazzire e poter fare del male ai miei cari o a me stesso. Ovviamente sono cose che non farei mai, però il fatto di avere questi pensieri mi mette una paura assurda in quanto non riesco a togliermeli dalla testa questi pensieri. Inoltre, quando cerco di ricordare qualcosa del passato mi perdo nel ricordo e mi distacco per un attimo dal presente . È normale come cosa? Anche le cose che prima erano normali e scontate le metto in dubbio per paura.
In questo momento della mia vita, non ho obiettivi, purtroppo con l'università va male e le lezioni ce le fanno seguire online quindi manca anche il contatto umano con le persone. Credo che questo sia il mio più grande problema. Prima mi svegliavo e sapevo che dovevo prepararmi per fare qualcosa, mentre ora ho solo questi pensieri ansiosi e strani. Quindi credo che dovrò trovarmi un obiettivo per superare questo momento. Voi cosa ne pensate?
Cordiali Saluti
Gentile utente, è difficile in questo contesto raccogliere tutti gli elementi necessari per darle una risposta esaustiva. Quello che posso dirle è che i pensieri di cui ci parla sembrano essere di tipo ossessivo. Le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia per riuscire a risolvere questo momento di difficoltà. Un caro saluto. Dott.ssa Georgia Silvi

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Salve, capisco la sua paura per ciò che prova, sarebbe auspicabile per lei iniziare un percorso di psicoterapia possibilmente vis a vis, ha bisogno di lavorare su questi pensieri e sull'ansia che le provocano.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Buon pomeriggio, quanta confusione, dubbi e incertezze sta sperimentando in questo periodo della sua vita! Colgo che questo stato emotivo, e non solo, sembra invadere ogni aspetto quotidiano. E' comprensibile che in uno stato di agitazione come quello che lei vive ora sia difficile una progettualità e quando lei dice che le potrebbe essere d'aiuto un'obiettivo per superare questa condizione, mi sento di dirle che sicuramente può esserle d'aiuto inserire pensieri diversi ma credo anche che ora non sia così facile per lei. Non sempre riusciamo a mettere in atto le strategie che sappiamo essere più efficaci. Il problema non è capire cosa fare ma chiedersi cosa sta accadendo ora e come mai la situazione non sembra migliorare ma anzi si arricchisce di pensieri "strani", come li definisce lei. Lei vorrebbe sapere se tutto questo che ora la travolge sia normale, ma credo che definire un problema normale o patologico non lo fa scomparire. Una diagnosi a volte è importante ma non deve essere un'obiettivo, a volte può essere l'inizio di un percorso di terapia. Provi ad affidarsi ad uno specialista, si ritagli un tempo diverso per questi pensieri, per poterli analizzare non più da solo, ma con una persona che sia in grado di guidarla verso un benessere che ora sembra nascosto. Dott.ssa Francesca Romana Manni
Buonasera, capisco le sue angosce,queste fasi critiche vanno attraversate con specialisti competenti Un buon intervento psicoterapico ed un appoggio farmacologico.Si sentirà subito appoggiato ,sostenuto e sarà possibile comprendere le cause della sua fragilità attuale Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buonasera, il quadro che descrive racconta di un momento di difficoltà importante. Sotto ogni sintomo, che siano attacchi di panico o pensieri intrusivi, possiamo ipotizzare uno stato emotivo alterato. I sintomi non vengono mai dal nulla e quindi vale la pena sempre approfondire, sia per cercare di superarli ma anche per aprire la possibilità ad una più profonda comprensione di sé e quindi anche ad un nuovo modo di entrare in relazione con ciò che ci accade giorno per giorno.
Il consiglio è di non cercare da solo una diagnosi, nella pratica clinica la diagnosi è qualcosa che prende forma dal racconto del paziente, è individuale e specifica, non si ferma ad un elenco di sintomi.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera. Mi spiace per il periodo che sta attraversando. Ciò che vorrei restituirle, in base alla sua condivisione, è che certamente poter individuare un obiettivo finalizzato ad orientare in modo nuovo le sue energie potrebbe essere molto importante per lei in questo momento, ma credo anche che alla base di tutti i vari possibili obiettivi possa essere fondamentale occuparsi di se stesso come persona e di ciò che sta attraversando in questo periodo, accogliendosi e comprendendosi più profondamente nei vari aspetti che oggi sente significativi, permettendosi di dare spazio e voce a ciò che sta vivendo in termini di emozioni, sentimenti, pensieri ecc. Il mio suggerimento, se lo ritiene utile e d'aiuto, è quello di poter esplorare più a fondo i diversi vissuti che ha condiviso qui con noi in uno spazio psicoterapeutico, attraverso il quale individuare, con l'aiuto di un/a professionista, il tipo di percorso che possa esserle maggiormente d'aiuto per ritrovare il proprio benessere costruendo nuovi significati della sua esperienza e ricercando nuovi equilibri. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente di mio dottore,

i suoi pensieri e le sue angosce possano riguardare l'espressione sintomatica di un disturbo d'ansia. La terapia per i Disturbi d’ansia è sia di tipo farmacologico che psicoterapeutico. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia. La farmacoterapia deve esser seguita e monitorata da uno psichiatra. La psicoterapia è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo i Disturbi d’ansia. Chi soffre di ansia interpreta erroneamente le sue sensazioni corporee e ve ne attribuisce una pericolosità esagerata rispetto alla realtà. L’intervento di psicoterapia è volto a scoprire le funzionalità relazionali dei sintomo ed i suoi significati più profondi. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto del terapeuta vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita, fino a quel momento compromessa dal timore di viverla appunto. Non perda altro tempo contatti quanto prima uno psicoterapeuta ed inizi una psicoterapia, qualora non l'avesse già cominciata con lo psicologo consultato mediante numero verde, valutando anche la possibilità di un consulto psichiatrico per poter in questo momento allentare la morsa dei suoi sintomi.

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Sono del parere che ci sia bisogno, per ottenere risultati soddisfacenti, di un rapporto psicoterapeutico in cui ci sia molta accoglienza, in cui si lavori seriamente sugli aspetti inconsci che generano malessere. E' opportuno anche che la psicoterapia sia promossa e supportata da medicinali innocui e naturali: la Floriterapia di Bach, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica che permettono di offrire al paziente i seguenti reali valori aggiunti: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero delle forze e del buon umore e una benefica disintossicazione. Io - medico specialista in psicologia clinica, psicoterapeuta omeopata ed esperto in terapie naturali- lavoro in questa maniera in cui credo fermamente sulla base degli ottimi risultati raggiunti. Se le interessa approfondire sono a sua disposizione (telefonicamente o tramite messaggi) per ulteriori informazioni. Sono anche disponibile per psicoterapie on line. Cordiali saluti!
Salve come sicuramente avrà già pensato forse è arrivato il momento di contattare uno specialista e valutare con lui le eventuali o ulteriori attività da svolgere. Ora si tratta di valutare se rimanere nella situazione che sta vivendo o se lavorare per trovare un diverso equilibrio. Un cordiale saluto
Buonasera, mi arriva molta preoccupazione, ma allo stesso tempo mi sembra che abbia una buona consapevolezza di sé e del momento che sta attraversando. Penso che tutti questi pensieri e stati d'animo che la spaventano stiano cercando di comunicarle qualcosa ed è importante che li ascolti e dia loro spazio. Sarà sicuramente un'occasione per sentirsi meglio ma anche per ritrovare una direzione e un senso che forse in questo periodo faticoso ha un po' perso.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Montalto
Gentile utente, capisco la sua preoccupazione. La paura di poter avere un disturbo mentale non è differente dall'avere paura per altre malattie che hanno a che fare con la nostra salute. Generalmente le malattie scelte sono quelle che ci fanno più timore o per le quali manifestiamo più sensibilità.
Quando abbiamo paura di incorrere in qualche malattia possiamo dare interpretazione ad alcuni episodi o manifestazioni e leggerli come sintomi.
Cosi, nel suo caso, i pensieri (che di per se non sono un problema) possono risultare intrusivi e strani ed essere vissuti come collegato alla malattia mentale.
Un professionista può aiutare a comprendere la loro funzione ed essere supportati per ritrovare una buona qualità di vita.
Cordiali saluti Dott.ssa Alessia Battista
Gentile Utente, mi dispiace per il malessere che sta vivendo in questo momento. Credo che lei sia giovane, visto che sta frequentando l'università, e capisco il suo desiderio di trovare subito definizioni e soluzioni, tuttavia per risolvere la confusione emotiva e cognitiva nella quale versa le consiglio di concedersi il giusto tempo per esplorare con un/una psicoterapeuta il significato di questo momento di disagio, che la condurrà a nuove e vitali consapevolezze. Cordiali saluti Dott.ssa Virginia Galli
Buonasera, come ha già detto anche lei, non sta attraversando un periodo facile, anzi..
Perché non inizia un percorso con uno psicoterapeuta dove trovare insieme la chiave per capire cosa sta succedendo e perché sta manifestando pro Sprio adesso tale sintomatologia?
In bocca al lupo
Dott. Ssa V. Barucci
Gentile utente, quando c'è il pensiero, non c'è l'azione, quindi già questo la dovrebbe rassicurare sulla sua paura di far del male alle persone a lei care. Per il resto, penso che sia arrivato il momento di intraprendere seriamente un percorso terapeutico che l'aiuti a ritrovare sé stesso. In bocca al lupo!
Salve. Nella mia esperienza, pensieri e preoccupazioni come le sue, sono collegate a un forte bisogno di avere tutto sotto controllo, a una difficoltà a vivere le emozioni e al desiderio di gestire tutto. Un percorso psicoterapeutico può aiutarla a liberarsi dalle sue paure, accompagnandola in un processo di crescita dove può trovare la fiducia in sé, imparando a conoscere e a familiarizzare con le emozioni, dandogli spazio, senza doverle più reprimere e tenere sotto controllo. Distinti saluti
Buonasera, non posso che concordare con quanto proposto dai colleghi. Quello che si percepisce è una forte paura e preoccupazione che la sta bloccando nel suo percorso di vita. I sintomi sono sicuramente di tipo ansioso e sembrerebbero afferire anche all'area ossessiva, ma si può giungere ad una diagnosi funzionale più completa solo attraverso dei colloqui. Le consiglio dunque di affidarsi ad uno specialista psicoterapeuta, che eventualmente la invierà anche ad un collega psichiatra per valutare la necessità o meno di un aiuto farmacologico. Le ricordo anch'io che conoscere una diagnosi non ha valore curativo, e prende senso solo all'interno di un percorso di cura, in quanto può orientare la stessa. Fare una diagnosi significa conoscere meglio il suo funzionamento specifico e la sua persona, per poter lavorare insieme all'interno di un percorso terapeutico. Mi rendo disponibile per un eventuale colloquio online o per qualsiasi altro dubbio. Un cordiale saluto
Gentile utente credo che sia opportuno per lei cercare un aiuto professionale concreto. Contatti uno psicoterapeuta e valuti con lui il percorso appropriato.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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