Salve,da metà Agosto ho iniziato, per problemi di ansia e depressivi, a prendere Cipralex 20mg/ml

14 risposte
Salve,
da metà Agosto ho iniziato, per problemi di ansia e depressivi, a prendere Cipralex 20mg/ml 5 gocce la mattina, e lo Xanax in gocce 3 volte al giorno 10 gocce.
Dopo circa 1-2 settimane di terapia, ho iniziato a diventare sempre più nervosa e irritabile. Al momento è davvero insopportabile, mi infastidisco o arrabbio anche per le piccole cose e per cose a cui prima non facevo caso o su cui passavo sopra tranquillamente.
È possibile che siano gli effetti collaterali dei o di uno dei farmaci?
Inoltre, come dovrei comportarmi per limitare i danni, mentre attendo la prossima visita dallo psichiatra?
Puo' essere .... e' un fenomeno che puo' verificarsi con escitalopram, fluoxetina, alcuni SSRI. Dovrebbe passare con l'utilizzo.

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Buonasera,
Se questi sintomi di attivazione divengono importanti é utile rivalutare la diagnosi di base . Il cattivo umore che descrive mi fa pensare ad una certa sensibilità ai farmaci.
Solo disturbo d’ansia? Forse vale la pena di approfondire.
A disposizione per visite di controllo e di approfondimento nel tempo.
Dott.Luca Reffoli
Non sono effetti collaterali dei farmaci che assume ma credo che in attesa dello psichiatra conviene che rifletta meglio sulla sua giornata e sul suo stile di vita.
Buongiorno,
potrebbe essere che l'antidepressivo abbia avuto su di lei un effetto leggermente attivante e da qui l'aumento dell'irritabilita'.
Dovremmo valutare bene la sua storia ed il suo temperamento per valutare se nel suo caso non sia piu' indicato uno stabilizzante del tono dell'umore ed un doseggio inferiore di antidepressivo.
Tutti gli antidepressivi possono dare effetti come aumento dell'irritabilità e dell'agitazione, soprattutto gli antidepressivi serotoninergici come quello da lei assunto e soprattutto nelle prime fasi di trattamento. Ma, con un adeguata introduzione o rimodulazione o cambio della terapia si possono evitare tali sintomi e mettere in atto comunque una terapia efficace.
Buonasera,non sono un medico ma so che gli effetti di un farmaco antidepressivo possono essere valutati a partire dalla terza settimana di assunzione dello stesso, pertanto è importante avere pazienza e comunque ricontattare il proprio medico se in seguito a questo periodo la situazione non migliora. Inoltre l'abbinamento psicoterapia e farmacologia dá risultati migliori. Ha mai valutato questa ipotesi? Cordiali saluti
Dott.ssa Esposito Malara
Salve, prima di fare dei cambiamenti nella sua cura farmacologica dovrebbe sentire il medico che gli ha prescritto la cura, è meglio che si confronti con lui. Sicuramente accompagnare l'assunzione dei medicinali con una psicoterapia ed approfondire cosa sta succedendo dentro di sè sarebbe ottimale per un suo benessere, le auguro di andare a stare meglio, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Buongiorno, premetto che non sono un medico e quindi non mi esprimo sui possibilli effetti dei farmaci.
Però mi chiedo: la rabbia, il fastidio e l'irritazione, che dice di provare a seguito dell'assunzione dei farmaci, non potrebbero rientrare tra le emozioni che hanno provocato i suoi problemi di ansia e depressione? Provi ad affiancare la terapia farmacologica a quella psicoterapica e consulti il suo psichiatra anzitempo se ritiene che i farmaci le stiano dando dei problemi.
In bocca al lupo, Francesca
Buonasera e grazie per averci posto il suo quesito, premetto non sono un medico e pertanto non posso esprimere un parere riguardo l'effetto dei farmaci che sta assumendo, ma posso dirle che l'ansia è un segnale che attraverso il corpo ci fa sentire che qualcosa dentro di noi ha necessità di essere visto e considerato. Come se fosse un piccolo allarme che ci suggerisce di fermarci e di osservare e sentire che cosa sta accadendo dentro di noi, nella parte più profonda del nostro essere.
Provi a considerare l'ipotesi di affiancare ai farmaci un percorso di profonda conoscenza di Sé.
Un caro saluto.
Buongiorno,
non conosco la sua storia, ma mi permetto di consigliarle di rivolgersi ad uno psicologo o psicoterapeuta o psicoanalista con cui iniziare un percorso per curare la sua ansia e depressione e per eliminare i farmaci.
Il farmaco non è una cura, è solo un palliativo anche molto pericoloso. I suoi effetti collaterali lo confermano. Sta a lei la decisione se continuare ad affidarsi alla psichiatria o se provare con grande impegno e costanza a lavorare il suo problema dall'origine. Ansia e depressione si possono curare, ma non con i farmaci.
Un saluto
Buoni Pensieri.
Dott.G.Gramaglia
Salve. Sono abbastanza in linea con la tesi sostenuta dal Dottor Gramaglia circa i dannosi effetti collaterali dei farmaci e l'opportunità di uno sforzo emotivo di affrontare, al contrario, le difficoltà con un percorso psicoterapeutico. Tuttavia la mia personale esperienza mi suggerisce una maggiore cautela. Forse lei in questo momento semplicemente non se la sente di affrontare un percorso (magari anche breve) di psicoterapia. La esorto comunque a prendere in considerazione l'opportunità di fare un "doppio lavoro" sia psicologico che farmacologico
( potrebbe scegliersi ad esempio uno Psichiatra con una Formazione Psicoterapeutica che le potrebbe fornire anche il supporto Psicologico necessario).
Sulle sue domande specifiche non saprei cosa dirle. Non è il mio campo. Le auguro di risolvere presto le sue difficoltà. Cordiali Saluti. Dottor Emanuele Grilli
Buonasera, gli psicofarmaci ormai, purtroppo, sono dispensati a tutto spiano per affrontare anche quadri clinici psicologici che andrebbero affrontati diversamente. Senza tenere in considerazione i danni collaterali prodotti dagli stessi e la carenza di informazione circa questo argomento. Ogni disturbo psicologico è erroneamente e impropriamente assimilato a malattie del cervello e a uno squilibrio neourochimico dei neutrasmettitori. E inoltre esistono ancora teorie obsolete, come per esempio quella che la depressione sarebbe causata da una carenza di serotonina, che per fortuna sono state ormai smentite dalla ricerca scientifica.
Ecco, gli psicofarmaci andrebbero evitati, la dove la soluzione non potrà mai essere uno psicofarmaco, perché moltissimi disturbi sono di natura psichica, emotiva, relazionale e la soluzione andrà cercata in interventi di tipo psicoterapeutico, come soprattutto, nel caso dei disturbi d’ansia.
Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Maria Pisanello

Se la diagnosi di ansia e depressione è giusta, Cipralex è un farmaco adatto; l'ansia è un effetto collaterale delle prime settimane in cui si esegue la terapia; se è ancora ansiosa, non ostante abbia incominciato a curarsi in Agosto, probabilmente è perchè sta assumendo Cipralex a dosaggio troppo basso.
La saluto cordialmente e resto a disposizione, Maurizio Luppi.
Gli antidepressivi possono dare queste attivazioni inizialmente.
Andrebbe rivalutato farmaco e dosaggio. E' possibile anche associare una terapia con rimedi di origine naturale oltre a una psicoterapia. Cordiali saluti. Dr. Ermanno Paolelli

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