Salve a tutti sono mamma in cerca di consigli . Stiamo vivendo un periodo molto difficile Con mia f

21 risposte
Salve a tutti sono mamma in cerca di consigli .
Stiamo vivendo un periodo molto difficile Con mia figlia (14 anni )viviamo da 3 anni in Svizzera ,
Si e innamorata di un ragazzino di 15 anni italiano anche lui è arrivato qui da pochi anni .Noi da genitori abbiamo lasciato che lei facesse la sua esperienza, ma nel giro di 2 mesi ci siamo ritrovati in casa una figlia totalmente diversa da prima .
Molto triste sempre in camera alle prese con Watzapp, continuamente turbata .
Questa cosa ci ha portato ad aumentare i controlli su di lei .
Abbiamo guardato il telefono e scoperto da varie conversazioni tra innamorati che questa relazione non era poi così felice . Continui insulti da parte del ragazzo, continuo ordini e decisioni , su come vestirsi , perfino gelosie sul tempo che lei passa con noi ( poco ) magari a guardare la tv . Quindi lasciandolo solo a non poter scrivere con lei . Ma questo non è nulla . Siamo rimasti scioccati quando casualmente parte un messaggio vocale dove lui , urlava che qualsiasi cosa lei facesse andando in ferie con noi , a lui non interessava perché tanto la sua verginità l’ Aveva regalata a lui in un bagno pubblico .( ????.
Dopo questo audio noi genitori siamo rimasti davvero scioccati . Anche perché lei ci ha detto che lui ha voluto fare questo atto solo perché lei le DIMOSTRasse che lo ama davvero , e che dopo non era neanche contento e convinto .(un animale mi verrebbe da dire)
Ed Abbiamo capito che tanto normale non è questa storia .
Abbiamo vietato a lei di rivederlo , ma non è servito a nulla, lei ci racconta bugie ma noi scopriamo sempre la verità .
Continua a frequentare lui .
E ogni volta che se ne parla viene fuori con delle frasi che ci stanno preoccupando .
Tipo minacce di suicidarsi , se noi non accettiamo , oppure ci dice che parlare di noi genitori ( poco di buono) con le insegnanti così che lei venga allontanata da noi .
Io e mio marito siamo veramente scioccati che queste cose vengano fuori dalla sua bocca perché lei è sempre stata molto legata a noi .
Ma nello stesso tempo non sappiamo che linea seguire ... il muro contro muro e impossibile con lei , non ha paura di nulla . Vuole vivente la sua vita , ma sembra sia intenzionata a rovinarci la nostra .
Anche la comunicazione tranquilla e impossibile, piange urla , e minaccia ... di fare ...di farci vedere ,
Di tutto di più .
Chiediamo a voi una linea da seguire . Siamo totalmente allo sbaraglio .
Buonasera, il “muro contro muro” non è, come le scrive, “impossibile” ma è, piuttosto, assolutamente controproducente. E’ più che comprensibile la vostra preoccupazione di genitori per ciò che sapete delle relazione tra questo ragazzo e vostra figlia. Le volete bene e cercate di fare ciò che può aiutarla.Tuttavia gli atteggiamenti coercitivi non fanno che rinforzare i comportamenti di lei, in una fase di età di passaggio peraltro, in cui la ribellione nei confronti delle figure genitoriali è quasi fisiologica. Certamente dovete aiutarla però, e’ necessario intervenire. Intervenire però in un altro modo, ovvero andando voi stessi a parlare con uno psicoterapeuta esperto in età adolescenziale che vi possa aiutare a trovare, passo passo e senza troppa fretta, il modo più giusto di aiutare vostra figlia, capirne i bisogni e le difficoltà. Affidatevi, vedrete che sarà la scelta migliore. Per eventuali dubbi o chiarimenti sono a disposizione, un saluto, Marta Corradi.

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Salve, capisco la vostra preoccupazione, anche perché la ragazza è molto giovane e questa dipendenza da un ragazzo altrettanto giovane di età che la vuole plagiare ed allontanarla da voi vi sta spaventando. Sicuramente la ragazza dovrà farsi aiutare da uno psicoterapeuta che si occupa di adolescenti, ma sarebbe utile che prima ci andiate voi per farvi consigliare come potete iniziare a dialogare con lei e poterla allontanare da questo ragazzo che ha dei comportamenti negativi ed aggressivi nei confronti della ragazza, che addirittura la minaccia. In seconda battuta dovreste coinvolgere anche la ragazza, è utile per un adolescente rapportarsi con una figura diversa dai suoi genitori che forse l'ascolterebbe di più. È importante che al più presto capisca quanto è negativo per lei questo legame che data la sua età è molto adultizzato. La saluto cordialmente, dott.Eugenia Cardilli.
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Buonasera, come detto dalle colleghe le consiglio di rivolgersi al più presto ad uno psicologo così da comprendere le modalità giuste di rapportarvi in modo costruttivo a vostra figlia. Capisco bene la vostra preoccupazione, e sarebbe opportuno coinvolgere anche vostra figlia nel parlare con un professionista. Confrontarsi con una persona diversa da voi ma nello stesso tempo professionale l'aiuterá a comprendere l'importanza del rispetto e del farsi rispettare nei sentimenti e nelle relazioni.
Resto a disposizione, cordiali saluti
Dott.ssa Paola De Martino
Buongiorno, Il suo messaggio mi ha molto colpito, e mi immagino la vostra angoscia a vedere vostra figlia così cambiata. Quando siete andati a vivere in Svizzera, vostra figlia aveva 11 anni, quindi era già abbastanza grande e sicuramente non era facile per lei lasciare le amiche, la scuola, gli ambienti a cui era abituata, per una realtà comunque diversa. Non mi meraviglio che abbia trovato un ragazzo che, almeno apparentemente, abbia gli stessi trascorsi, esperienze simili.... da lui si sente capita e con la fragilità e con l’ immaturità dei suoi 14 anni non si può rendere conto come le fa male portare avanti questa relazione. Purtroppo la vostra reazione non ha fatto altro che irrigidire la sua posizione (e la decisione di controllare il cellulare non ha certamente aumentata la sua fiducia nei vostri confronti). Le parole che vi hanno così sconvolte, provengono comunque da un ragazzo altrettanto giovane, fragile e immaturo... gli adolescenti esagerano e esasperano, siamo noi adulti che, nel rapporto con loro, dobbiamo in tutti i modi mantenere la calma e il controllo, anche quando sembra impossibile. Quindi che cosa potete fare? Dubito che vostra figlia accetti ad intraprendere un percorso di psicoterapia in questo momento. Proponetelo comunque, ma senza sforzarla. (Non dite assolutamente che questo serve per lasciare il ragazzo, ma dite che la vedete triste, che siete preoccupati per lei e che volete aiutarla a trovare un po’ più di serenità.) Voi genitori intanto potreste farvi aiutare da un professionista per affrontare la situazione nel miglior modo possibile. Uno dei dolori più grandi nell’essere genitori è proprio il fatto che non possiamo evitare che i nostri figli facciano esperienze dolorose... Vi faccio tanti auguri, Anna Maria Schallig
Buonasera, vi invito a rivolgervi ad uno psicologo della vostra zona con cui parlare bene della questione, in modo da elaborare strategie per stare vicino a vostra figlia.
Capisco ed immagino la vostra difficoltà, per questo è necessario un aiuto. Non esitate, vedrete che le cose andranno meglio. Resto a disposizione, dott Tealdi
Buonasera, la sua domanda è molto pertinente, lei si interroga e ci chiede quale linea seguire, quale strategia può utilizzare per aiutare sua figlia. È anche consapevole che il "muro contro muro" non è efficace. È molto difficile dare una risposta dalle poche informazioni che lei fornisce. Per questo condivido con i colleghi la soluzione di rivolgersi ad uno psicologo nella sua zona con il quale poter approfondire la questione sia relativa al rapporto di sua figlia con questo ragazzo che la relazione che si è venuta a creare in famiglia.
Un cordiale saluto.
Salve. Per esperienza personale e diretta posso dire che in questi casi è assolutamente indispensabile farsi sostenere da un professionista.
Forse è bene approfondire la relazione che si è instaurata con sua figlia. Solo in seconda battuta mi occuperei del problema contingente. Può sembrare paradossale ma potrebbe darsi il caso che questa relazione così particolare che sua figlia ha instaurato con questo ragazzo tragga origine da situazioni familiari.
Le auguro presto di risolvere la sua problematica. Cordiali Saluti. Dottor Emanuele Grilli
Buongiorno Signora,
Comprendo il vostro sconcerto. È difficile per un genitore vedere soffrire i figli e sentirsi impotenti. Mi sembra che ci sia un’energia positiva nella vostra famiglia. Non serve cercare colpe e colpevoli ma con molto coraggio e umiltà cercare un aiuto da chi possa aiutarvi ad acquisire strumenti di lettura della situazione e di comunicazione con vostra figlia. Vi consiglio di rivolgervi ad un centro di psicanalisi della famiglia o un centro di psicoterapia sistemico relazionale. Tantissimi auguri e che l’amore per vostra figlia vi aiuti a trovare il coraggio di agire!
Salve, l'inizio della prima adolescenza è un momento di passaggio difficile e che porta con sé conflitti famigliari anche molto aspri. Tuttavia dal racconto emerge che la relazione con questo ragazzo è piuttosto problematica, forse per la natura particolarmente distruttiva di comunicare. E' importante che si rispettino i tempi e gli spazi della ragazza senza farla sentire abbandonata. In ogni caso, è importante che cerchiate un professionista sul vostro territorio. Saluti. Dott.ssa F. Belgiovine
Buonasera signora, concordo con i colleghi di rivolgervi al più presto da uno psicoterapeuta familiare, per iniziare una consulenza familiare al fine di poter accogliere sia le vostre paure che quelle di vostra figlia. La consulenza sarà quindi il luogo dove, il terapeuta potrà aiutarvi a creare un clima di ascolto e superare il muro che si è venuto a creare tra voi genitori e vostra figlia.
Cordiali saluti
Dr.ssa Lorita Magurno
Salve, lavoro da diversi anni con adolescenti e con i loro genitori e la situazione che lei descrive è sicuramente complessa, ma non inusuale. Si capisce bene la vostra preoccupazione, ma credo che lei abbia centrato il punto quando dice che fare "muro contro muro" non serve a nulla. Se anche il ragazzo di sua figlia si sta mostrando un po' manipolatorio, bisognerebbe capire per quale motivo la ragazza persiste in questo rapporto, ma soprattutto sarebbe utile non entrare troppo in conflitto con lei. Per mia esperienza i controlli eccessivi e le "proibizioni" in queste situazioni sono controproducenti e aumentano il rischio che i ragazzi possano alzare il tiro mettere in atto degli agiti.
Le consiglio vivamente di farsi aiutare da un collega specializzato in adolescenza, per trovare un "linguaggio" condiviso e autentico tra voi e vostra figlia e comprendere quanto sta accadendo guardandolo da più punti di vista. Resto a disposizioni per indicazioni. Saluti Dott.ssa Aloisi
Buongiorno,
La vostra richiesta di nuove linee guida da seguire in questa situazione merita un ascolto più approfondito da parte, possibilmente, di un terapeuta familiare che vi sostenga in questo momento difficile. Ogni tentativo di farla ragionare, per lo più conclusosi con divieti e limitazioni è servito a poco, anzi vostra figlia ora si pone in piena contrapposizione a voi e a tali metodi esasperando i propri comportamenti fino alle minacce e comunque allontanandosi da voi. Vi invito intanto a prendere in considerazione la possibilità di tentare di avvicinarvi a lei in altro modo, magari proprio con l'aiuto di qualcuno che vi aiuti a comprendere quali dinamiche non vi permettono di trovare un nuovo registro comunicativo e consentano a vostra figlia di esprimersi liberamente.
un caro saluto
Buongiorno, provate a rivolgervi ad uno psicologo per avere la possibilità di gestire al meglio il rapporto con vostra figlia. Dott. Andrea De Simone
Buongiorno,

Come suggerito dai colleghi, in questa situazione, che colgo essere di grande difficoltà, smarrimento e sofferenza, sarebbe sicuramente di supporto intraprendere un percorso di psicoterapia famigliare, nel quale possiate affrontare come insieme le criticità che ci descrive.
Con il tempo vostra figlia potrebbe, incentivata dal percorso famigliare, volersi aiutare con un percorso individuale, che le sarebbe di giovamento nel burrascoso periodo di vita che sta vivendo, l'adolescenza.

Resto a vostra disposizione,
Clara
La storia che lei descrive è, purtroppo, uno specchio dei rapporti uomo-donna che permeano il tempo odierno.
Credo, come hanno detto i colleghi, che sarebbe utile affrontare la cosa con uno psicologo, per voi, per capire come comportarvi, e poi coinvolgendo auspicabilmente vostra figlia.
Mi sembra anche, però, che sia necessaria una tutela della ragazza, per quanto generi conflitti familiari. Ma di questo discuterete con il professionista che vi seguirà. Fateci sapere.
Buongiorno, lavoro da alcuni anni con gli adolescenti e sicuramente i divieti imposti non funzionano perchè attivano modalità sfidanti e di affermazione di sé anche solo per andare contro all'altro. Nelle attività di gruppo che svolgo a scuola quasi tutti i ragazzi mi dicono che non si sentono capiti dai genitori e si sentono giudicati la maggior parte delle volte negativamente. Di contro però ricercano qualcuno di speciale, un amico o un "fidanzato" che sia l'ancora di salvezza. In questo momento vostra figlia probabilmente vede questa persona come il suo tutto e non è in grado di vedere gli elementi problematici di questa relazione. Sarebbe utile un supporto psicologico sia per lei che per voi, per riattivare un dialogo sereno in cui voi non giudicate il rapporto con lui ma la aiutate a costruire qualcosa per se stessa (amicizie reali, sport, hobby, passioni...). Rivolgetevi ad un collega o richiedete un supporto genitoriale che si può svolgere anche online tramite skype con un terapeuta italiano. Rimanendo a disposizione porgo Cordiali saluti. Dott.ssa Elisa Zocchi
Buongiorno, come strategia da seguire, il muro contro muro, naturalmente come da voi sperimentato, non serve a nulla, anzi può provocare un atteggiamento di ribellione ancora maggiore da parte di vostra figlia. La ragazza sta attraversando l'adolescenza, una fase in cui la ribellione verso gli adulti è una cosa normale. L'adolescente cerca di contestare le regole degli adulti per poi costruirsene delle proprie. naturalmente ci sono dei limiti e l'educazione ed il controllo da parte dei genitori non deve mai mancare. In questo momento è importante che voi facciate sapere a vostra viglia che ci siete e le volete bene qualunque cosa accada e che se lei dovesse aver bisogno di qualunque cosa voi siete presenti per aiutarla e sostenerla. Nel frattempo vi consiglio di rivolgervi ad uno psicoterapeuta esperto in adolescenza al quale esporgli il vostro problema. i miei migliori auguri, Dott. Buffa
salve, se avete la possibilità fatela seguire da qualcuno, e se lei non vuole, come immagino, fatevi seguire, voi, così da imparare in qualche modo a comunicare e gestire questi conflitti con vostra figlia. in ogni caso vi consiglio di parlare apertamente con vostra figlia dicendole che qualsiasi cosa voi facciate o diciate, sia sempre e solo per il suo bene e mai per il suo male, per imporle qualcosa che non vuole fare o per toglierle la libertà.
vi auguro il meglio
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Buongiorno. La situazione che descrivete è davvero pesante; posso immaginare vi sentiate persi. Vi consiglio di rivolgervi al più presto ad uno psicologo nella vostra zona che si occupi di adolescenti, in modo da riuscire a gestire questa situazione nel modo più efficace possibile.
Buona fortuna!
Salve, il rapporto con sua figlia dovrebbe essere agevolato da un professionista.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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