Salve a tutt*, sono una ragazza di 20 anni, in Erasmus da due mesi (e ne ho ancora per altri tre)

20 risposte
Salve a tutt*,

sono una ragazza di 20 anni, in Erasmus da due mesi (e ne ho ancora per altri tre). Sono stata insieme al mio ragazzo per due anni, ci sono stati spesso dei problemi ma comunque la nostra relazione andava avanti e stavamo benissimo insieme ed eravamo felici. È stata la mia prima relazione. Parlo al passato perché, due giorni fa, ci siamo o meglio dire, si è fatto lasciare.

Prima che partissi per l’erasmus, aveva conosciuto una ragazza (che già sapeva chi era), per due sere ci aveva fumato una sigaretta fuori da un bar ma c’erano anche gli amici e quindi io gliel’ho fatta passare liscia… anche se nel momento in cui me l’ha raccontato (perché evidentemente con questa ragazza ci è stato bene) stavamo quasi per lasciarci.

Poi tutto come prima, tutto bellissimo, tuto magico come sempre. Parto per l’erasmus a settembre (lui all’inizio scettico, poi convinto che potessimo stare insieme aveva già comprato i biglietti per venire qua a novembre) passa un mese e litighiamo, ci stavamo per lasciare perché le cose non andavano bene, ma io so che lo amavo e di amarlo tutt’ora e per me non dovevamo lasciarci e infatti non lo abbiamo fatto. Adesso arriva il problema, qualche giorno fa una amica mia lo vede al ristorante con una ragazza, la mattina dopo io vengo a saperlo dalla mia amica (io sapevo che lui sarebbe stato a cena fuori con i suoi amici) e allora inizio a fargli tante domande, e nega. Finché poi lo chiamo, e ammette. Ci sono voluti tre giorni per farmi dire tutta la verità. Mi ha detto che un mese fa era uscito con un suo amico e l’aveva conosciuta e lei le aveva chiesto il numero però solo dopo un mese, lei gli ha scritto per vedersi (cena fuori, un drink … un appuntamento vero e proprio!!!) e poi anche il bacio finale. Quindi si, sono stata tradita.

mi sento ferita e delusa, perché mi ha mentito invece di avermi detto subito come erano andate le cose, lui dice che era già dalla pausa del mese precedente che stava pensando se mi amasse veramente o no, ma si era autoconvinto di si. Non sa perché ha fatto tutto questo ma non si è dimostrato pentito, a volte mi rideva istericamente mentre io al telefono piangevo disperata, mi trattava come se io non esistessi più, non voleva rispondermi al telefono, o ai messaggi.

In tutto questo, ho paura di avere una dipendenza da lui, so che sono passati pochi giorni ma è la mia prima relazione e anche la prima separazione da una persona così vicina a me e io lo amo, non riesco a fare niente, a studiare, a godermi questa esperienza, io lo avrei perdonato, io gliel’ho detto che sarei tornata con lui, il problema è che lui non sa più se mi ama e ora come ora non vuole tornare con me. Io sono distrutta, perché non so come superare e accettare questa perdita, ho passato due anni bellissimi e adesso mi trovo nella fase del dolore in cui iniziò a colpevolizzare me stessa quando è stato lui a fare un atto così e quindi a volermi dimostrare che voleva esser lasciato insomma.

mi manca, poi sono lontana e non posso vederlo. Vorrei scrivergli che lo amo ancora ma ho paura che risulterei ossessiva, vorrei rivederlo a dicembre quando torno ma ho paura che lui non proverà più niente per me. Io mi sto arrampicando sulla convinzione futura che lui si rinnamorerà di me e questo non mi fa passare il dolore che provo per non averlo più per me da un giorno a un altro. Vi prego, vorrei ricevere qualche consiglio, perché in questi giorni non riesco neanche ad alzarmi dal letto, a mangiare, a dormire… penso solo a lui e a volergli scrivere.
Dott.ssa Georgia Silvi
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Gentile utente, è comprensibile che per lei non sia facile vivere questa situazione. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia (anche online dato che si trova fuori dall'Italia) per riuscire a ritrovare il suo equilibrio. Un saluto. Dott.ssa Georgia Silvi

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Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, credo che lei debba elaborare la fine della relazione lavorando sul suo vissuto emotivo. Ha pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Giovanna Pinto
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, quando si perde qualcuno che amiamo è normale stare male. Si dia un pò di tempo e valuti la possibilità di un percorso psicoterapeutico ( anche online ) per essere accompagnata in questo momento così doloroso per lei.
Un saluto. Giovanna Pinto
Dott.ssa Silvia Di Chio
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Roma
Buonasera, capisco quanto può esser forte il dolore che sta provando perchè sente di aver perso una persona che ama, tra l'altro in un momento suo di cambiamento, che si trova a vivere un'esperienza nuova, in Erasmus all'estero e si trova anche lontana. Mi sembra che in queste sue parole ci sia una forte richiesta d'aiuto, per capire cosa le sta succedendo, perchè si sta colpevolizzando e per cercare di capire come sta vivendo questa sua prima relazione. Se vuole avere uno spazio in cui poter pensare a tutto questo può contattarmi, potremmo vederci anche online. In bocca al lupo!
Dott.ssa Camilla Ballerini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, essere fisicamente lontani dalla persona in questione appare essere un peso in più. Non essere li, non poter andare a bussare alla porta di nessuno ingigantisce la sensazione di aver perso il controllo completo della relazione. Lasci passare un pò di tempo, il dolore va in qualche modo attraversato. Poi con calma magari riuscirà a parlare di nuovo con un pò più di lucidità con il suo ragazzo e capire meglio a che punto è la vostra relazione. Cercare la verità può essere doloroso ma è più utile che cercare quello che vorremmo che ci fosse e magari non c'è. A maggior ragione se sta vivendo un esperienza unica e irripetibile come un Erasmus è necessario ritrovare un equilibrio.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve. Alla fine di una relazione, il malessere che si prova è paragonabile a un lutto. Il suo dolore, non riuscire a fare e a pensare ad altro, è tutto normale. La lontananza da un lato non aiuta, dall'altro può essere positiva. Come già detto da una collega, il dolore va vissuto per essere superato. Se sente che ha difficoltà a farcela da sola, valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico dove possa elaborare ed esprimere i vissuti emotivi legati alla situazione, per poter stimolare la fiducia in sé che le farà comprendere, su un piano di realtà, se lei è una persona che può essere dipendente dagli altri. Distinti saluti
Dott. Simone Tealdi
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno, mi spiace molto per la sua situazione. Penso potrebbe aiutarla molto il poter parlare con un professionista.
Ne scelga qui uno sul portale.
dott Tealdi
Dott.ssa Rosa Sirna
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, mi dispiace molto per la situazione dolorosa che sta vivendo. Soffrire per la perdita della persona amata è del tutto normale. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicologico (anche online) per superare questo momento difficile. Resto a disposizione.
Dott.ssa Sirna
Dott.ssa Alessia Greco
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente , è normalissimo a livello psicologico soffrire per la perdita di una persona amata e provare emozioni negative che fanno parte della vita. I lutti e la fine di una relazione spesso sono gli eventi che fanno soffrire maggiormente le persone . Le potrei suggerire un percorso psicoterapeutico per poter indagare meglio le sue emozioni e riuscire , attraverso l’aiuto e la guida di un professionista , a gestirle e comprenderle . Nel frattempo le sottolineo che la sua sofferenza è normale e uno dei modo per superarla è accoglierla e viverla e ognuno ha bisogno del proprio tempo per “superare “ un dispiacere così grande , ma un aiuto da parte di uno psicoterapeuta la potrà aiutare ancora di più per gestirla al meglio e avere un supporto in questo periodo difficile e doloroso . Dott.ssa Alessia Greco
Dott.ssa Lucia Semeraro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Ostuni
Salve. Il dolore da lei provato in questo momento è paragonabile a un lutto, come tale è necessario viverlo per superarlo. Nel far ciò è possibile esprimere i vissuti emotivi presenti e anche passati, elaborarli e uscire da questa situazione di impasse. Prenda in considerazione la possibilità di farsi accompagnare in questo da uno specialista con i suoi tempi e le sue risorse. un saluto. Dott.ssa Lucia Semeraro
Dott.ssa Giulia Marini
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Monza
Buongiorno, nelle sue parole traspare tanto dolore che nella fase in cui è, mi pare più che normale. La separazione da una persona cara è come un lutto e come tale richiede tempo e un lavoro psicologico di accettazione. Si dia tempo e se proprio vede di non riuscire ad uscirne chieda un aiuto.
Un saluto, dott.ssa Marini
Dott.ssa Silvia Testa
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Como
Buongiorno,
la fine di una relazione è sempre complicata, soprattutto se i sentimenti sono ancora intesi e la nostra mente continua a riportarci a quell'esperienza. Penso che la sua scelta sia stata compiuta nella direzione di avere un rapporto onesto e sincero, tuttavia ora sembra sentirsi sola e ferita.
Ci vuole tempo per superare questo dolore, tuttavia se avesse necessità contatti uno specialista che possa accoglierlo.
Un saluto
Dott.sa Testa
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Psicologo, Psicoterapeuta
Pozzuoli
Buonasera a lei e grazie per averci consultato.
Non sottovaluti una consulenza psicologica e il successivo percorso psicoterapeutico che le darebbe la possibilità di elaborare il vissuto emotivo legato alla risoluzione della vostra relazione.
Mi contatti se vuole.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Dott.ssa Viola Barucci
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buonasera, mi dispiace per io disagio che prova. Non deve essere facile trovarsi in un altro paese e vivere una separazione. Perché non prova una consulenza psicologica per affrontare questo momento?
Io personalmente faccio consulenza anche online e seguo persone all’estero. Non si preoccupi che uscirà da questo momento più forte di prima.
Un caro abbraccio
Dott. Ssa V. Barucci
Dott.ssa Marzia Sellini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
credo che tu possa, dopo questa storia, con un triste finale ed inaspettato, cogliere l'occasione per apprendere qualcosa intorno al tema dell'amore e delle relazioni, lenendo con un balsamo di parole le ferite.
Se ti può interessare comprenderti meglio, posso ascoltarti e guidarti nella comprensione di te stessa e delle tue relazioni affettive.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia S.
Dott.ssa Chiara Senaldi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentilissima,
La crisi di una relazione sentimentale è un evento molto doloroso, a maggior ragione perché si tratta della sua prima relazione importante.
Essere poi assorbiti da un’esperienza all’estero può rendere le cose un po’ più complicate a causa della lontananza dagli affetti.
Condivido molto le riflessioni della Dottoressa Ballerini…
Bisogna dare tempo al tempo; innanzitutto a se stessa, il suo dolore, le sue emozioni… adesso è un po’ come vivere sulle montagne russe.
In secondo luogo alla relazione con questo ragazzo… in una relazione un cambiamento degli equilibri (come avviene ad esempio quando si trasforma in una relazione a distanza) può condurre ad una crisi che può determinare la fine del rapporto, oppure no. Adesso è troppo presto per capirlo.
La distanza alla quale non eravate abituati può mostrare cose che prima non erano visibili, può mettere entrambi a contatto con la mancanza dell’altro e tutte le complicate emozioni che questa porta con sè.
La distanza può anche essere un’opportunità! Suppongo che sia per questo che ha deciso di partire, no?
Sentirsi tristi, apatiche, arrabbiate e spaventate è normale, ma come si intreccia con l’esperienza che sta vivendo all’estero?
Questo mi pare un’altro punto importante su cui riflettere!
Un caro saluto,
Dott. Chiara Senaldi
Dott.ssa Chiara Gregis
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Alzano Lombardo
Buongiorno cara,

Credo sia importante che lei si riprenda del tempo per ritrovare un nuovo equilibrio interiore facendosi accompagnare da un terapeuta . Parallelamente credo sia altrettanto prioritario lavorare con lei affinché capisca come scegliere chi avere accanto : talvolta l`amore totalizzante non consente di vedere gli aspetti negativi dell`altro e conseguentemente di prendere una decisione di separazione prima di farsi davvero male .

Mi occupo di situazioni di dipendenza affettiva e so che che male possa provare nel non tollerare che si debba separare da lui ma credo che se riesca a fare questo passo poi entrerà piano piano in un nuovo equilibrio interiore

Dott.ssa Gregis Chiara
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova


“Per affrontare il suo problema, le consiglio di considerare la psicoterapia breve strategica. Se desidera ulteriori chiarimenti o informazioni, non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti,
Dr. Michele Scala
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Gentile Utente,
la sofferenza d'amore può essere molto intensa e se combattuta (tentare di non pensarci, abbassare l'emozione ecc) rischia di accentuarsi ulteriormente.
Il dolore è come la febbre per il corpo, fino a una certa soglia ha una sua naturale espressione e utilità.
Dovesse monitorare che dura a lungo o desidera un sostegno data, ad es., l'intensità emotiva il mio consiglio è una presa in carico professionale in cui curare questa ferita.
Un saluto
Dott. simone feriti
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Bergamo
Buonasera, la ringrazio per la condivisione della sua storia. Tutto il dolore che sta provando è legittimo e comprensibile. Si è ritrovata a 20 anni, nella sua prima relazione importante a vivere un tradimento e una rottura improvvisa e può essere emotivamente devastante. Non c’è nulla di esagerato, è il segno che aveva investito affetto, fiducia e parti di sè in una relazione che per lei era significativa.
Innanzitutto è importante partire da un punto: non è lei la causa di ciò che è accaduto. Il suo ex partner ha agito e ha scelto di tradire e ciò parla delle sue difficoltà emotive o della sua difficoltà di mantenere una relazione stabile in un momento di separazione. Non parlano del suo valore come persona o come partner.
Un legame d’amore crea un forte attaccamento verso l’altro e quando c’è una rottura il sistema di attaccamento va in crisi. È una reazione normale, dolorosa ma temporanea.
Comprendo anche il desiderio di vederlo e sentirlo. Purtroppo da come scrive non sembra che lui sia la persona in questo momento che le può dare ciò di cui ha bisogno: protezione emotiva, rispetto. Il rischio di esporsi a questo è quello di ottenere rifiuti, ambiguità e ulteriore sofferenza. La difficile verità è che il sollievo non verrà da lui. Arriverà con il tempo, prendendosi cura di sè, ricostruendo la propria stabilità emotiva e recuperando ciò che al di fuori di questa relazione la faceva stare bene.
Lei ora sta immaginando il futuro ritorno con lui. Questo pensiero desiderante aiuta a tamponare il dolore, ma dall’altro la trattiene in uno stato di attesa che la consuma. Oggi comunque non avrebbe le risposte sul futuro. Si concentri sul presente, sul recuperare ciò che le piace, sul prendersi cura di sè. A dicembre quando tornerà sarà una persona diversa e sarà quella versione di lei (e non quella ferita e confusa) a decidere come muoversi e qual è la scelta migliore.
Tutti questi passaggi possono essere difficili da affrontare da sola, se ne sente il bisogno, può intraprendere un percorso per elaborare il dolore e la perdita e recuperare una parte di sè che può concentrarsi sul presente e perseguire i suoi obiettivi e prendersi cura di sè.
Cordiali saluti

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