Salve a distanza di anni mentre passeggiavo coi miei genitori ha cercato di avvicinarsi un mio ex co

24 risposte
Salve a distanza di anni mentre passeggiavo coi miei genitori ha cercato di avvicinarsi un mio ex compagno di classe,ma piu grande di alcuni anni poiche' ripetente . A me non piaceva x nulla ne fisicamente ne caratterialmente. X fortuna i miei avendolo riconosciuto perche e' rimasto identico mi fanno cenno e abbiamo cambiato strada piu volte xche lui continuava a distanza a venirci dietro. Poi si e' arreso e nn ci ha seguiti piu.So che le probabilita' in una grande citta ' come milano di rincontrarlo sono tante ma quando passeggio da sola in quel punto preciso mi assale paura ansia e che magari ritrovando qualche vecchio diario risalga al mio indirizzo. X accertarmi che non fosse li x caso l' ho cercato a malincuore sui social di mia cugina( io non sto sui social piu conosciuti ). E' stato facile grazie alla foto. La mia idea non e' cambiata x nulla sul non piacermi ( nn voglio disprezzare nessuno) ed ho letto single. Ho paura che possa incontrarlo da sola o se possa risalire al mio indirizzo. Dico che ho paura xche ' ricordo i modi che aveva da sedicenne ...cercava di mettersi sempre vicino alle mie labbra e io dovevo essere super vigile x evitare la situazione e cercava di prendermi la mano di passaggio mentre magari andavo a buttare la carta del cestino. Nonostante gli dicessi chiaramente di smetterla. Io ricordo correvo in bagno a lavarmi la mano che mi aveva toccato. Avevo dimenticato tutto cio e ora stanno riaffiorando questi brutti ricordi e mi sembra di impazzire. Non riesco a concentrarmi per un lavoro che deve consegnare a breve. La soluzione di non uscire o non uscire da sola non e' la soluzione ne sono consapevole . Vi prego aiutatemi. Soprattutto scrivitemi consigli perche ' non riesco a concetrarmi sul lavoro.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, immagino la sua preoccupazione. Sebbene lei non sappia se quell'incontro insieme ai suoi genitori sia stato fortuito o meno sembra dare per scontato che non lo sia o che comunque la persona in questione potrebbe cercarla di nuovo. Se la preoccupazione è aumentato così tanto da non riuscire più a lavorare senza che siano accaduti altri fatti, se non il riemergere del ricordo dell'invadenza del suo ex compagno di scuola molti anni fa, la questione va compresa all'interno della sua storia di vita. Le suggerisco di ritagliarsi uno spazio dove poter esplorare cosa le sta accadendo.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Camilla Ballerini

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Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, il fatto che lei ricorda così nel dettaglio i momenti trascorsi insieme a questa persona, mi fa capire quanto abbia impattato sulla sua vita. Le consiglio un supporto psicologico per superare queste sensazioni negative che prova e che le rendono difficile vivere in modo sereno.
Se avesse dei dubbi, può contattarmi.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Dott.ssa Lisa Franzolin
Psicologo, Psicologo clinico
Vicenza
Buongiorno, mi dispiace sinceramente per il suo vissuto e per le conseguenze che sta portando nella sua vita. Alcune esperienze vengono immagazzinate e tornano a farci visita inaspettatamente con molta intensità. Posso suggerirle di cercare una persona con la quale provare a rielaborare alcuni ricordi; potrebbe essere utile anche associare un lavoro sul corpo che la aiuti ad essere più presente nelle azioni quotidiane. Un lavoro corporeo potrebbe aiutarla ad entrare in contatto con la sua forza, e ciò potrebbe permetterle di sentirsi più al sicuro, capace di affrontare una situazione spiacevole, come quella menzionata da lei, nel caso dovesse verificarsi.
Rimango a disposizione nel caso avesse bisogno di un supporto.
Dott. Giuseppe Berenati
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno, provi ad appiccicarci un pensiero che la sollevi ogni qualvolta le vengono in mente quelle immagini. tuttavia sarebbe utile indagare in terapia il motivo vero dietro a questa sofferenza e il perché queste immagini non vanno via. strutturare insieme che significato porta quel sintomo.
Sono il dott Berenati, per qualsiasi info ricevo sia a Missori che a Lambrate.
Cordialmente.
Dott. Berenati
Dott.ssa Irene Moschini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, la ringrazio per la condivisione e capisco che per lei possa essere una situazione molto stressante e dolorosa. Sarebbe importante per lei comprendere qual è il suo pensiero alla base di questa paura, cioè il perché si è spaventa così tanto quando lo ha rivisto.
Inoltre, sarebbe anche importante approfondire questi brutti ricordi, con tutte le emozioni connesse.
Per questo motivo le consiglierei di intraprendere un percorso individuale che possa aiutarla a conoscersi più accuratamente. Resto a disposizione, anche online. Un caro saluto. Irene Moschini
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Francesco Luca
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Azzate
Buonasera, tocca colmare i vuoti episodici che sono legati al ricordo di cui racconta, chiaramente carico di elementi ansiogeni e inquietanti . Proprio per questo occorre separare la fantasia dalla realà, cercando di capire cosa stai dietro questa paura, che cosa dice di me. Credo sia un tema che può aprire finestre interessanti nei termini della comprensione di sé.
I miei auguri
Dott. Francesco Luca
Dott.ssa Rossella Maria Sferrazzo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Alba
Buonasera,
mi permetto di suggerirle di ritagliarsi uno spazio di riflessione e rielaborazione di questa paura, uno spazio per approfondire questi brutti ricordi e le emozioni ad essi connesse. Rimango a disposizione.
Un saluto, dott.ssa Rossella Maria Sferrazzo
Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Dal suo racconto si percepisce come questi pensieri stiano impattando sul suo benessere e sulla sua quotidianità... Le consiglio di intraprendere un percorso con un collega in modo che l'aiuti a gestire questi pensieri.
Dott. Marco Cenci
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Cara utente, se questi vecchi episodi oggi bussano alla sua porta così prepotentemente ciò significa che oggi nella sua vita sta accadendo qualcosa che le rimanda a quelle stesse sensazioni. Per qualche ragione lei oggi non si sente al sicuro, queste preoccupazioni l'assalgono. Varrebbe per tanto la pena indagare cosa accadde allora e cosa sta accadendo oggi. Valuti un supporto psicologico/psicoterapeutico. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Dott.ssa Angela Fortini
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Perugia
Buonasera, grazie per aver condiviso in questoa spazio una esperienza cosi’ intima e difficile. Dal suo racconto sembrerebbe che rivedere questa persona abbia fatto riemergere, in tutta la sua drammaticita’ un’ esperienza giovanile di corteggiamento invadente, vissuto in maniera traumatica. Sarebbe opportuno, a mio parere, rielaborare in un setting terapeutico il contenuto doloroso a suo tempo rimosso ma, a quanto pare, ancora attivo. Questo lavoro sul passato l’aiuterebbe a ritrovare serenita’ e concentrazione anche nel lavoro. A disposizione per ulteriori chiarimenti anche online, La saluto caramente! Dott.ssa Angela Fortini
Dott.ssa Valeria Sicari
Psicologo, Psicoterapeuta
Vicenza
Buonasera gentile utente grazie per la condivisione del suo stato d'animo e di agitazione mi sento di consigliarle di prendersi uno spazio di riflessione in merito a questo incontro che le ha portato alla memoria in modo anche vivido e con minuzia di dettagli tale da far trasparire lo stato di agitazione anche da queste poche righe. Le auguro di ritrovare la serenità e le energie per affrontare la sua storia personale e il perché di questa sua reazione a distanza di molti anni.
Un caro saluto Dott.ssa Valeria Sicari
Dr. Roberto Prattichizzo
Psicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Ciao, mi dispiace sentire che stai affrontando una situazione così scomoda e emotivamente stressante. Capisco che i brutti ricordi che hai riguardo al tuo ex compagno di classe stiano influenzando la tua concentrazione sul lavoro. Cercherò di fornirti alcuni consigli per affrontare questa situazione e ritrovare la tranquillità mentale.
Se ti senti a disagio o spaventata, è importante condividere i tuoi sentimenti con qualcuno di fiducia. Potresti parlare con un amico stretto o un membro della famiglia che ti ascolti e ti sostenga. Trova del tempo per dedicarti alle attività che ti piacciono e ti rilassano. Potrebbe essere fare una passeggiata in un parco, leggere un libro, fare yoga o fare qualsiasi cosa ti aiuti a rilassarti e a concentrarti sul presente. Esistono molte tecniche di gestione dello stress che potresti provare, come la respirazione profonda, la meditazione o il rilassamento progressivo dei muscoli. Questi metodi possono aiutarti a calmare la mente e ridurre l'ansia.
Se la situazione continua a influenzare negativamente la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o di un consulente per lavorare attraverso le tue emozioni e trovare strategie specifiche per affrontare la paura e l'ansia.
Dr. Roberto Prattichizzo
Buongiorno, Comprendo la difficoltà, deve essere molto sgradevole ricordare quei contatti indesiderati. A tal punto da interferire ancora oggi con la sua vita quotidiana. Probabilmente si chiede se le sensazioni che prova siano fuori misura o se siano semplicemente umane. Forse ha dei dubbi sull'interpretazione delle intenzioni di questo ragazzo. Non è la sola a cercare delle soluzioni pratiche al problema; come evitare certi luoghi o cercare le sue tracce. In molti proviamo queste strade. Ma poi ci chiediamo se funzionano, se servono a farci sentire al sicuro. Se non hanno funzionato, provi a chiedere un sostegno psicologico. Ha diritto alla serenità. Sono a disposizione. Dott.ssa Cinzia Arces
Dott.ssa Cristina Sinno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buonasera e grazie per la condivisione, purtroppo bisognerebbe analizzare cosa è accaduto ai tempi della scuola, perchè nel suo racconto è proprio lì che trovo elementi mancanti che mi impediscono di darle un consiglio. Per evitare che tutto ciò peggiori la sua vita, le consiglio di darsi la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia per frenare l'ansia e ridare colore a tutto. Resto a disposizione per qualsiasi dubbio e per terapie on line. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Dott.ssa Antonella Cramarossa
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Bari
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso le sue preoccupazioni, in merito alle quali mi permetto di fare alcune osservazioni.

Ad oggi, l'incontro avuto con questa persona le suscita un evidente stato di agitazione, che rappresenta un terreno fertile per la prefigurazione di scenari mentali pericolosi, che alimentano ancora di più l'allarme, amplificandolo e dandole pertanto l'impressione di "stare per impazzire".
Ci sono altre questioni che ultimamente rappresentano motivo di agitazione? Non metto in dubbio che questa persona le abbia fatto vivere in passato dei momenti spiacevoli, ma questo unico "incontro" avuto a distanza di anni potrebbe non essere l'unico motivo per cui in questo periodo è particolarmente agitata.
Sperando di esserle stata utile, la saluto cordialmente.
Dott.ssa Antonella Cramarossa
Dott.ssa Ilaria Cerbo
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Gentile utente, il disagio che prova in questo momento va approfondito e contestualizzato in un percorso psicologico che possa aiutarla in primis a contenere le sue preoccupazioni e a recuperare un'adeguata gestione della sua vita quotidiana, evitando di ricorrere a soluzioni che potrebbero solo peggiorare la sua paura (come evitare determinati luoghi o situazioni in modo sistematico). In secondo luogo, sarà importante capire se questo genere di preoccupazioni la disturbano di frequente e in modo generalizzato, oppure se sono circoscritte all'esperienza specifica che ha vissuto in rapporto a questa persona. Non si privi della possibilità di recuperare la sua serenità.
Dr. Massimo Chiappini
Psicologo, Psicologo clinico
Empoli
Salve, mi spiace molto per la situazione che sta vivendo che si percepisce essere realmente molto stressante per lei e che ha reale un impatto pratico sulla vita di tutti i giorni. Potrebbe essere utile un percorso individuale per poter capire la natura di queste paure e gestire la conseguente ansia.Saluti.
Dott.ssa Laura Lanocita
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve, la sua richiesta di aiuto è molto importante e dimostra una grande consapevolezza delle emozioni che sta vivendo. È comprensibile che l'incontro con un ex compagno di classe, in particolare uno che ha suscitato in passato reazioni di disagio, possa riattivare ricordi e sensazioni spiacevoli. La paura e l'ansia di rimanere coinvolta in interazioni indesiderate possono influenzare profondamente il suo stato d'animo e il suo benessere, specialmente quando si presenta la necessità di concentrarsi su scadenze lavorative. La sua reazione a questi eventi è una risposta naturale a esperienze passate che hanno creato disagio e che ora riaffiorano. È fondamentale riconoscere e legittimare queste emozioni, senza giudicarsi per esse. Potrebbe essere utile affrontare la situazione in due modi: il primo è lavorare su strategie per gestire l'ansia che sta provando. Ad esempio, praticare tecniche di respirazione profonda o mindfulness può aiutarla a ritrovare una certa calma interiore. Anche dedicare del tempo a scrivere le sue preoccupazioni e paure può alleggerire il peso emotivo, permettendole di esprimere ciò che sente in un modo sicuro. Il secondo aspetto è provare a ridefinire il suo spazio e il suo senso di sicurezza. Potrebbe essere utile stabilire delle routine che la facciano sentire più a suo agio, magari percorrendo strade diverse o attuando strategie di prevenzione, come portare con sé una persona fidata quando passeggia nella zona che rappresenta una fonte di angoscia. Anche prendersi un momento per riflettere sui suoi desideri e sulla sua vita attuale, lontano dai ricordi dolorosi, può aiutarla a trovare la motivazione per concentrarsi meglio sul lavoro. Se desidera esplorare ulteriormente questi sensi di ansia e stabilire strategie di coping più efficaci, non esiti a contattarmi.
Cordialmente, Dottoressa Laura Lanocita
Capisco profondamente il disagio che stai vivendo in questa situazione, e le tue preoccupazioni sono del tutto legittime. Avere dei ricordi spiacevoli legati a una persona che hai incontrato in passato e rivivere quelle emozioni può davvero mettere a dura prova la tua tranquillità e la tua capacità di concentrarti sul presente. È normale che ti senta sopraffatta, soprattutto se questi ricordi non erano stati rielaborati e ora stanno riemergendo.

In primo luogo, vorrei dirti che non sei sola in questo. Il fatto che tu stia cercando aiuto e stia riflettendo su come gestire le tue paure è già un passo importante verso il recupero del tuo benessere emotivo. Ti suggerisco di affrontare questi ricordi in modo più consapevole, senza giudicarti per le emozioni che provi. Il tuo corpo e la tua mente stanno reagendo a situazioni che ti hanno turbato, ed è fondamentale riconoscere il valore di queste reazioni come segnali del tuo bisogno di protezione e di sicurezza.

### Come gestire la paura e l’ansia:
1. **Pratica la consapevolezza e la respirazione profonda**: Quando ti accorgi che la paura e l’ansia iniziano a crescere, cerca di fermarti un momento e fare respiri profondi e lenti. Concentrati sul tuo respiro, facendo attenzione al movimento dell’aria che entra e esce dai polmoni. Questo può aiutarti a calmare il sistema nervoso e a ridurre l'intensità dell'ansia.

2. **Riconosci e accetta i tuoi sentimenti**: Non è facile convivere con emozioni come la paura, ma accettarle senza giudicarti è il primo passo per riuscire a superarle. Capisco che la situazione ti faccia sentire vulnerabile, ma è importante non reprimere le tue sensazioni. Permettiti di sentirle, senza farti sopraffare.

3. **Affronta i pensieri intrusivi con cognizione**: I pensieri legati alla possibilità di incontrarlo di nuovo o di essere rintracciata possono essere molto inquietanti. Una tecnica utile potrebbe essere quella di distogliere l’attenzione da questi pensieri ogni volta che affiorano, e sostituirli con pensieri positivi e rassicuranti. Puoi ricordarti che la situazione è diversa adesso, che hai il supporto della tua famiglia e che hai la capacità di affrontare questi momenti.

4. **Focalizzati su ciò che puoi controllare**: Riconosco che tu non voglia limitare la tua vita, ma può essere utile concentrarti su ciò che puoi fare per sentirti più sicura. Ad esempio, puoi pianificare le tue uscite, scegliere percorsi che ti facciano sentire più tranquilla e, se possibile, andare con qualcuno in determinati orari o luoghi che ti creano disagio. Questo non significa evitare la vita, ma dare a te stessa gli strumenti per affrontare le situazioni con maggiore serenità.

5. **Stabilisci dei confini emotivi e fisici**: La tua esperienza passata è stata invadente e sgradevole, e sebbene tu non abbia più il controllo sugli eventi accaduti, ora puoi stabilire dei limiti chiari su ciò che accetti nella tua vita. Riconoscere che i tuoi sentimenti sono validi e che hai il diritto di stabilire dei confini ti aiuterà a sentirti più sicura di fronte a situazioni simili.

### Riguardo al lavoro e alla concentrazione:
È comprensibile che i pensieri legati a questa paura stiano interferendo con la tua capacità di concentrarti. Puoi provare a suddividere il tuo lavoro in piccole fasi. Concentrati su una parte alla volta, senza pensare troppo al tutto, e premiati ogni volta che completi una sezione. Cerca di creare uno spazio tranquillo per lavorare, dove ti senti al sicuro e libera dalle distrazioni emotive.

Inoltre, se ti senti sopraffatta, prenditi dei piccoli momenti di pausa durante la giornata per rilassarti e fare qualcosa che ti piaccia, come una passeggiata, leggere o ascoltare musica. Questi momenti di distacco ti aiuteranno a ridurre l'ansia e a ricaricare le energie.

### Considerare un supporto psicoterapeutico:
Se questi ricordi continuano a riaffiorare e a influenzare la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile esplorare un percorso terapeutico con un professionista. Un terapeuta può aiutarti a rielaborare questi ricordi e a sviluppare strumenti per gestire le emozioni legate a quella parte della tua vita. Non c'è nulla di sbagliato nel cercare un aiuto psicologico per affrontare questa situazione in modo più strutturato.

Infine, sappi che stai facendo un grande lavoro nel riconoscere le tue emozioni e nel cercare soluzioni per stare meglio. La paura e l'ansia sono reazioni naturali a esperienze che ti hanno turbato, ma attraverso la consapevolezza e l'azione puoi imparare a gestirle, così da non lasciare che influenzino negativamente la tua vita.

Se hai bisogno di parlare ulteriormente, sono qui per aiutarti.
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Capisco quanto questa situazione la stia turbando, e le sue preoccupazioni sono del tutto legittime. Il riaffiorare di questi ricordi potrebbe indicare un forte disagio emotivo, che meriterebbe attenzione e supporto adeguato. Se sente che questa paura sta interferendo con la sua quotidianità, potrebbe essere utile confrontarsi con un professionista per esplorare il significato di queste emozioni e trovare strategie per gestirle. Nel frattempo, potrebbe essere utile focalizzarsi su tecniche di grounding per ridurre l'ansia e migliorare la concentrazione, come la respirazione controllata o esercizi di mindfulness. Se la preoccupazione per un possibile incontro la destabilizza, potrebbe anche valutare di modificare temporaneamente i suoi percorsi o avere un piano di gestione dell’ansia da attuare in caso di bisogno.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera,
la paura che lei descrive ha radici profonde, non è soltanto un disagio momentaneo, ma un segnale chiaro di una ferita che il tempo non ha sanato. Quegli atteggiamenti invadenti e non rispettosi da parte di una persona vicina a lei in passato hanno lasciato un segno che ora, con il suo riaffiorare, si manifesta con ansia e disagio. È importante riconoscere che il corpo e la mente reagiscono così perché stanno cercando di proteggerla da una minaccia percepita, reale o potenziale che sia.
Riflettere su questo può aprire uno spazio per comprendere come quella paura, che si manifesta in situazioni specifiche, non solo limita la sua libertà e serenità, ma influenza anche la sua capacità di concentrazione e di vivere pienamente il presente. Cosa accadrebbe se riuscisse a riprendere il controllo di quelle emozioni, imparando a gestirle senza esserne sopraffatta?
Le suggerisco di considerare questo momento come un’opportunità per intraprendere un percorso di scoperta e di cura personale. Un cammino terapeutico potrebbe aiutarla a elaborare quei ricordi, a ridare forza al suo senso di sicurezza e autonomia, e a trovare strategie efficaci per affrontare le situazioni che oggi le provocano ansia.
Non si tratta di evitare la realtà o di rinunciare alla sua vita, ma di imparare a costruire una nuova relazione con le sue emozioni, trasformando la paura in un alleato che la avvisa ma non la paralizza.
La invito a chiedersi: qual è il primo piccolo passo che potrebbe fare, oggi, per iniziare a riconquistare la sua tranquillità? Come sarebbe poter passeggiare libera, con la mente e il corpo leggeri, senza il peso di questa tensione?
Se vuole, possiamo esplorare insieme questa possibilità, sostenendo ogni suo passo verso un maggior benessere.
Un saluto cordiale.
Dott.ssa Donatella Costanzo
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Io credo che in base a quello che descrive, in questo momento, lei ha una delicatezza interna maggiore ed è come se lei sente tutte le cose ad un "volume più alto del normale" e questo giustamente la disorienta e la preoccupa. Capisco che per lei non è facile rivedere una persona che in passato le ha fatto vivere momenti poco gradevoli e che per questo prova preoccupazione. Però io credo che lei in questo momento ha una particolare delicatezza emotiva, come quando si ha la pelle ustionata ed uno diventa sensibile ad ogni tocco. E' normale che lei non si senta concentrata nel lavoro, è tutto collegato con il suo sentire interno, come una pentola d'acqua con in fondo la sabbia. In questo momento la sua pentola sta rimescolando l'acqua ed in qualche modo quest'acqua si sta mischiando con la sabbia. Forse le serve uno spazio d'ascolto in cui piano piano riflettere su quello che in questo momento la preoccupa o in alcuni momenti non la rende felice. Succede a tutti che vecchi ricordi spiacevoli fanno venire a galla tante cose, soprattutto una sofferenza interna. Però le cose piano piano possono essere toccate, riconosciute e cambiate. Forse questo episodio è stato una possibilità per vedere nel "qui ed ora" che lei forse in questo momento deve prendersi un suo tempo per riflettere e curarsi queste ustioni perchè lei è sensibile ad alcuni tocchi. Questa situazione che le è successa forse le può servire per rallentare, per riflettere e capire cosa in realtà la fa preoccupare. Coraggio, comprendo che si può sentire disorientata ma piano piano riuscirà ad "abbassare" il volume e proteggersi meglio, si conceda la possibilità di chiedere aiuto lì dove non riesce o non comprende.

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